giovedì 17 febbraio 2011

GEAB 51 - 2011, l'anno spietato, terza parte

Ed ecco infine la terza ed ultima parte del Geab 51.
Se avete perso la prima, la potete trovare qui: Geab 51 - 2001 l'anno spietato.
La seconda parte, GEAB 51 - 2011, l'anno spietato, si trova qui.

GEAB 51, terza parte

FOCUS - 15 trend in decrescita per il 2011



1. La ripresa del mondo

Già morente dalla seconda metà del 2010, parteciperemo al suo funerale dal primo trimestre del 2011. L'Europa è stagnante. Nonostante le statistiche falsificate (46) e il Quantative Easing intendessero rinvigorire il mercato azionario per mantenere un'illusione di ricchezza, gli Stati Uniti non possono più nascondere il fatto che stanno scivolando nella Assai Grande Depressione. E l'Asia ha avuto i migliori effetti di diversi programmi di stimolo globali. Adesso la competizione aumenterà tra ogni regione e all'interno di ognuna di esse (47): l'unica ripresa nel 2011 sarà la crisi accompagnata dall'inflazione, con l'esplosione del debito sovrano e della possibile violenza sociale.

2. L'abilità dei G20 di riformare il sistema monetario internazionale

Il prossimo G20 di Cannes (48), sfortunatamente sosterrà l'evidenza di quanto LEAP/E2020 disse nella sua lettera aperta, pubblicata alla fine di marzo 2009 nell'edizione globale del Financial Times, alla vigilia del G20 di Londra (e tradotta da noi qui: lettera di europe2020 al G20 , NDFC):

primo, è impossibile uscire dalla crisi attuale senza considerare come prioritaria la riforma del sistema monetario internazionale e, soprattutto, senza rimpiazzare il Dollaro nel suo ruolo di valuta di riserva internazionale con una nuova valuta globale supportata dalle maggiori valute mondiali;

in secondo luogo c'è stata una finestra di opportunità nella prima metà del 2009 che si è chiusa.

Così, il G20 di Cannes avrà in agenda la riforma del sistema monetario internazionale, ma non sarà in grado di fare dei consistenti passi in avanti al riguardo, e figurarsi il mettere in dubbio il ruolo centrale del dollaro.

È un peccato, perché questa impotenza aiuterà il mondo ad essere risucchiato all'interno della crisi. Ma, come spiega chiaramente Franck Biancheri nel suo libro “The World Crisis: The Path of the World Afterwards” (La crisi mondiale: la strada che il mondo dovrà seguire successivamente), la prossima “finestra di opportunità” per questo tipo di riforma si aprirà dal 2012 /2013, un periodo durante il quale cambieranno i paesi leader del G20.

Quelli che si riuniranno a Cannes nel novembre prossimo, saranno principalmente i leader arrivati alla fine del percorso (USA, Francia, Germania, Cina, …), e quindi incapaci di apportare un cambiamento sostanziale.




copyright 2011 charles hugh smith www.oftwomainds.com il grafico è puramente illustrativo

Raffronto tra un'economia sana (pre-bolla) e un'economia speculativa (bolla)
(verde: patrimonio immobiliare, rosso: debito privato sostenuto dal patrimonio,
blu: valore patrimoniale del 90% della fascia inferiore dei nuclei famigliari, viola: debito pubblico)


3.Leadership statunitense

Il 2011 confermerà su tutti i fronti che questa “leadership” che ha strutturato l'Occidente dal 1945, e il mondo nella sua totalità per il periodo 1990/2010, non esiste più.

Per adesso, solo gli osservatori più acuti hanno percepito l'importanza e la rapidità del crollo della leadership statunitense, mentre la maggioranza vive ancora nel “mondo precedente” e altri pensano che il processo durerà per altri venti o trenta anni (fino al 2030, 2050) (49).

Eppure il 2011 è davvero un anno cruciale; quello della caduta del Muro del Dollaro anticipato nel primo numero di GEAB, nel gennaio 2006 (50). Ecco alcuni esempi di cosa rivelerà all'opinione pubblica mondiale il 2011:

  • la “onnipotente” Federal Reserve Americana non è più in grado di resistere agli attacchi dei suoi nemici interni ed è ugualmente impotente nel persuadere i suoi partner stranieri dei meriti delle sue politiche (Quantitative Easing, zero tassi di interesse, …)

  • il debito infinito degli Stati Uniti, che dovrebbe essere la prova della “onnipotenza” del dollaro e dell'economia americana, sta diventando un problema politico interno e la questione di un ulteriore aumento del tetto del debito federale (una “pura formalità” per anni) sta diventando oggetto di un conflitto di parte nel Congresso e per il pubblico statunitense (51)

  • il “sacrosanto” budget della difesa americana, un pilastro del potere statunitense, includendo l'aspetto internazionale con la questione delle miriadi di basi militari fuori dagli Stati Uniti, sta diventando un argomento di controversia politica e il target di riduzioni di spesa pubblica

ovunque si nota un declino nella presenza degli Stati Uniti, che si accelererà nel 2011: “monetaria” in Europa, “militare” in Asia, “politica” nel mondo arabo.

La strutturazione ad alta velocità di Eurolandia, come risultato della crisi dei debiti degli stati dell'Eurozona ha davvero tagliato molti legami che soggiogavano le finanze di questi stati al duo Wall Street / City: la City finisce, in realtà, sotto al tacco dell'Eurozona, e per i suoi finanziamenti la zona Euro guarda all'Asia piuttosto che a Wall Street.

In Asia, la Cina, sostenuta soprattutto dalla Russia, sta implementando un'autentica politica di “rollback” (52), di influenza americana. Gli Stati Uniti vengono cacciati dall'Asia centrale (53) mentre devono riconciliarsi con Mosca in Afghanistan, e allo stesso tempo Giappone, Taiwan, … e la maggioranza dell'est e del sud-est asiatico vengono risucchiati dall'influenza cinese.

In medioriente, la situazione di stallo delle negoziazioni israelo-palestinesi, la (nuova) ascesa della Siria, la “Sonderweg” (54) (resurrezione del potere regionale) turca, la continuità del programma nucleare iraniano... dimostrano l'effettiva scomparsa di qualunque influenza statunitense sul corso degli eventi (addirittura in Iraq, dove il periodo post U.S.A. viene preparato attivamente tra turchi, iraniani e sauditi).

E, all'interno degli Stati Uniti, l'impossibilità di anestetizzare le enormi disparità nel paese (sociale, etnica, geopolitca) sotto un “tappeto di dollari”, apre un Vaso di Pandora chiuso 150 anni fa, con la fine della Guerra Civile e il decollo dell'economia del paese. Il 2011 sarà dunque teatro di un consistente incremento nella forza del riesame della leadership di Washington per la politica domestica, di violenza politica e sociale, della bancarotta delle autorità locali, e più in generale dell'ingresso del paese in un periodo di grande instabilità, che mette fine a due decadi di indiscussa leadership mondiale.


4. La “crisi dell’Euro”
Questo tema mediatico rilevante nel 2010 non sarà un successo editoriale nel 2011. I media anglosassoni dovranno prepararsi: essi dovranno trovare qualcosa di diverso dall’imminente crollo dell’Euro per eccitare gli animi dei loro lettori o spettatori. In effetti il 2011 vedrà la maturazione di un nuovo “sovrano” : Euroland(55).

Questo processo di maturazione sarà naturalmente uno stile “europeo” nel contesto di una leadership di second’ordine (quindi non aspettiamoci prospettive stimolanti nel 2011), caratterizzata da summit disorganizzati, uscite pubbliche contradditorie(56) , seguite poi però da momenti di efficace “decision making” (in incontri segreti della Comunità(56)) .

Insomma nulla di veramente nuovo, questo però è l’anno in cui cominceranno a sentirsi gli effetti sull’Euro di tutte le misure avviate alla fine del 2010 in termini di controlli finanziari e di bilancio. In definitiva il 2011 sarà l’anno in cui all’interno dell’UE si stabilirà definitivamente il fatto che Eurolandia è diventata in tutti i campi il driver decisionale indiscusso dei 27 (Paesi membri n.d.t.). Secondo il nostro team ciò porterà un cambiamento radicale alla percezione dell’eurozona come un’area in balia degli eventi. In più, per dare una veste al cambiamento, Axel Weber, attuale presidente della banca centrale tedesca, succederà a Jean Claude Trischet allo snodo istituzionale di queste differenti forze.

Per contrasto, i problemi sociali e politici si accumuleranno: rifiuto della gente di sopportare il peso degli aggiustamenti di budget, crescente polarizzazione tra giovani generazioni e “baby boomers” sulla divisione della ricchezza, incrementata perdita di legittimità delle elites politiche nazionali dovuta all’accresciuto ruolo di Eurolandia e rapida crescita dell’identità di estrema destra a causa di questo “buco democratico”. Per questo, è a livello di questo “collo di bottiglia” rappresentato dalla politica nazionale che la democrazia europea continuerà ad essere strangolata.

A livello internazionale il 2011 per gli europei sarà un anno di transizione che vedrà Euroland (e l’EU a seguito) continuare ad esplorare la sua nuova interdipendenza con la Russia, Cina e Brasile a detrimento della relazione monogama con gli USA.


5. I miracoli economici di Cina e Germania

Queste due economie hanno rispettivamente “mangiato il loro pane bianco e il riso(58)” nel 2010.

Esse hanno beneficiato degli effetti portati dai programmi di stimolo mondiali, dalla speranza di una ripresa globale nella prima metà dal 2010 e il paragone favorevole con il 2009 (59). Ora, questi due titani dell’export devono tornare coi piedi per terra: un paragone del 2011 con l’anno 2010 estremamente positivo sarà difficile a priori, anche perché dovunque l’austerità sta prendendo il posto degli stimoli.

Ogni governo può dire quel che vuole ma le fonti di crescita nel 2011 saranno estremamente limitate e la competizione spietata.

Inoltre sia in Germania che in Cina, gli stessi fattori che hanno contriubuito alla crescita nel 2010 opereranno contro di essa nel 2011. In Germania l’occupazione è cresciuta grazie allo spostamento su lavori del terziario a basso costo. Ma questo significa che non ci si può aspettare molto dalle famiglie in termini di suporto alla domanda interna quando la domanda estera cala.

In Cina il problema del surriscaldamento in tutte le direzioni (inflazione dei beni alimentari, immobiliare, energia…) che Pechino sta cercando di governare si scontrerà con il problema delle province che non vogliono sentir parlare di rallentamento dell’economia per evitare problemi sociali e l’esplosione di bolle locali(60).

Secondo il nostro team, il 2011 sarà caratterizzato dal ritorno sul pianeta terra di queste due economie atipiche.


6. Coesione della NATO in Afghanistan

Il 2011 è anche l’anno del fuggi fuggi occidentale dall’Afghanistan. I partner NATO all’interno di ISAF, continueranno ad abbandonare l’Afghanistan mentre il Presidente Barack Obama sarà costretto a riconoscere che nonstante l’espansione dello strumento militare staotiunitense, la situazione ha continuato a deteriorarsi nei confronti dei talebani e che, contrariamente all’impegno preso, le truppe americane non potranno essere rimpatriate in numeri significativi.

Di fronte ad uno scenario di crescenti vincoli di bilancio e dello spostamento del contesto politico (specialmente in Germania, Francia e Italia (61)), il 2011 suonerà la campana a morto per ogni impegno militare significativo europeo nel conflitto afghano. Entro la fine dell’anno non dovrebbero essere rimasti molti soldati sul campo in Afghanistan(62).


7. Obama, Sarkozy e Berlusconi

I tre leaders sperimenteranno ognuno dei momenti particolarmente difficili nel 2011.

Conseguentemente secono il nostro team, è certo che Berlusconi non sarà più a capo del Governo Italiano entro la fine dell’anno; l’unico punto di domanda su questo soggetto per il prossimo anno è se sarà condannato o meno nella miriade di procedimenti che gli piomberanno addosso una volta che non sarà più in carica (63).

Per quanto riguarda Sarkozy, la disaffezione dei Francesi nei suoi confronti rimane su livelli storici e i suoi maggiori problemi deriveranno dalle crescenti difficoltà che incontrerà nell’affermarsi come naturale candidato all’interno del suo partito, l’UMP, visto che i sondaggi evidenzieranno che la sua candidatura non potrà reggere il confronto non solo contro l’avversario della sinistra (probabilmente Dominique Strauss Kahn), ma neanche contro l’avversaria di estrema destra Marine Le Pen (64). Il 2011 sarà l’anno della sua ordalia politica, foriera di una totale sconfitta nel 2012.

Per quanto riguarda Barack Obama, il dado è tratto: egli ha perso la maggioranza nel Congresso, è stato incapace di soddisfare le aspettative di una larga parte del suo elettorato, è impotente sulla scena internazionale e sta affrontando una crisi socioeconomica senza fine. Il 2011 sarà l’anno di preparazione per la fine della sua presidenza nel 2012.


8. Multiculturalismo in Europa

L’avanzata dell’estrema destra da un capo all’altro del continente combinata con il collasso del modello degli USA (un grande propugnatore del multiculturalismo (65) ) farà del 2011 l’anno di chiusura di un periodo cominciato in Europa negli anni ’60 (in particolare in Olanda, Scandinavia e Regno Unito). Ora, sperando che tutto vada per il meglio (66), l’integrazione diventa il leitmotiv delle politiche di immigrazione europee. Nel 2011 i programmi politici in Europa cominceranno ad adattarsi a questa nuova situazione.


9. Il valore delle banche

Causa diretta dell’esplosione della crisi del 2008, maggiori beneficiari delle politiche anti-crisi del 2009/2010, nel 2011 le banche raccoglieranno i cocci degli eventi vergognosi del 2008.
Sul fronte dell’immobiliare, prestiti ai privati, business e autorità locali, debiti sovrani, servizi finanziari,… l’anno che verrà sarà sfavorevole per le grandi banche globalizzate.

Al tempo stesso, specialmente in Europa, ma anche negli Stati Uniti, i vincoli regolatori e fiscali ridurranno seriamente la loro profittabilità. Morale: nel 2011 fuggite dalle azioni bancarie e assicuratevi di non avere tutti i vostri cotni presso la stessa banca!



10. Aumenti di compensi e pensioni nei paesi sviluppati

Nel 2011, saranno un mito (inclusa la Germania dove il governo prevede l’opposto). Dalle gestioni più alte fino ai lavori part-time, tutti i compensi continueranno ad essere messi sotto pressione a causa della competizione globale e specialmente a causa dell’uso della “crisi” per giustificare ogni possibile misura di austerità.

Un evento ancora più basilare colpirà le pensioni nell’Ovest: una riduzione organizzata da parte dei Governi (con un ritorno dell’inflazione, che è sufficiente a non farli alzare, così il loro costo cala) nei paesi in cui le pensioni sono trattate collettivamente, o una caduta causata altrove dalla discesa dei prezzi delle azioni. In entrambe i casi, la schiera di baby pensionati nel 2011 dovrà aspettarsi di vedere una caduta significativa delle proprie entrate.


11. Il valore degli investimenti finanziari

Non ci sono molti investitori singoli sul mercato azionario statunitense al momento. In Europa, il percorso è simile. In Asia, comunque, l’aspetto incasinato del mercato azionario attrae molta gente, anche se recentemente abbiamo assistito a “shocks”(67) il che dovrebbe suggerire molta prudenza.

In opposizione ad uno scenario di esplosione delle obbligazioni del Tesoro e delle bolle del debito sovrano, una ricaduta nella recessione, l’aumento della pressione fiscale e guerre di valuta, sarebbe meglio non fare investimenti finanziari, a meno che non si abbia altra scelta.

E, in argomento, sarebbe meglio evitare tutte le opportunità che direttamente o indirettamente dipendono da misure governative e fiscali. L’oro, i beni, immobili di nicchia o in cui vivere personalmente, anche lo Yen sembrano più sicuri nel 2011.





Previsione di bilancio della Federal Riserve Statunitense ad Ottobre 2011 su emissione di valuta II (blu: obbligazioni del tesoro, rosso: mutui alle banche, verde: aggiunta di liquidità, viola: emissione di valuta II – Fonte: Casey Research, 12/2010


12. L’emissione di valuta come soluzione alla crisi

Era il mondo magico del 2009/2010. Con questo termine politicamente corretto che descriveva di fatto la “carta stampata “ volgare, ogni cosa funzionava. Gli Stati Uniti tornavano sul sentiero della crescita, la fine della disoccupazione di massa e gli alti prezzi del mercato immobiliare, mentre il Regno Unito poteva re-inflazionare la propria bolla finanziaria proposta come una moderna economia per oltre due decenni.

Ecco che nel 2011, l’emissione di valuta non sarà più fondamentale. Sarà vittima delle proprie debolezze negli Stati Uniti e nel Regno Unito (come il Giappone per gli ultimi venti anni), del rifiuto del resto del mondo di essere complice nella svalutazione del debito Statunitense e Britannico e della crescita dell’inflazione globale – l’unico effetto reale della politica di emissione di valuta (in un’economia globalizzata in cui emettere moneta non produce più nessun effetto assolutamente(68) ).

Peraltro, ciò comporta alternative dolorose per gli Stati Uniti (ed il Regno Unito): se stampare moneta non può più essere fatto, rimane solo l’austerità o la guerra. La guerra non è un’opzione perché … paradossalmente costerebbe troppo, perciò rimane solo l’austerità. Il Regno Unito per il quale l’opzione “guerra” non esiste, ha già cominciato il lavoro l’autunno scorso, mettendo in atto una sorta di “amputazione senza anestesia”, provando a ridurre il proprio budget del 25%.

Poi nel 2011 anche per gli Stati Uniti l’austerità sarà una carta da giocare. Così come gli Inglesi all’inizio del 2010 non avevano idea che sarebbero finiti “amputati” di una considerevole porzione delle loro entrate dodici mesi più tardi, gli Americani scopriranno questa amara verità a partire dalla primavera del 2011.


13. Il salvataggio del Regno Unito ed il duetto Cameron/Clegg

Ma non è che se uno pratica la chirurgia in tempo di guerra sia effettivamente un medico. Ciò permette a qualcuno di giocare all’”uomo duro” (e Cameron, Clegg e Osborne (69) non si collocano qui) e concordare nell’essere applaudito da coloro i quali non si preoccupano di sapere se il paziente sopravviverà oppure no a medio e lungo termine (meglio nel breve termine).

Secondo il nostro team, e secondo i risultati iniziali di questi primi tre mesi, ci stiamo dirigendo verso una falla della terapia d’urto imposta al Regno Unito dalla coalizione Conservatrice/LiberalDemocratica e che solo l’annuncio a sorpresa di Giugno 2010 ha permesso al paese di evitare un’esplosione del proprio debito sovrano. Così il 2011 vedrà la convergenza di cinque tendenze molto pericolose: l’aumento dell’inflazione, l’aumento della disoccupazione, la caduta degli acquisti al consumo, la diminuzione delle esportazioni e l’innalzamento continuo dell’indebitamento pubblico nel Regno Unito. (70).

Perciò, ci sarà realmente un’ episodio di crisi del debito nel Regno Unito nel 2011. Anche il miglior medico non può amputare lo stesso arto per due volte, quindi il dottore in questione è lontano dall’essere il migliore. Parallelamente, il pubblico britannico sta cominciando a mostrare un leggero apprezzamento per il trattamento.


14. I consumi delle famiglie occidentali


Ma non e' solo nel Regno Unito che le famiglie occidentali desistono dal consumo frenetico. Negli Stati Uniti il 2010 ha già mostrato come il consumatore statunitense sia di fatto insolvente ed abbia ridotto la propria spesa allo stretto necessario. Lo hanno dimostrato i numeri delle vendite deludenti di fine anno: solo le persone con salario superiore hanno aumentato la loro spesa.

Ma in Europa come in Giappone, le famiglie occidentali non hanno più soldi: da una parte gli viene imposta una pressione fiscale sempre più grande, dall'altra parte vedono il proprio salario congelato o ridotto (quando non perdono tutto semplicemente per via della disoccupazione) e come ciliegina sulla torta le banche continuano a concedere prestiti alla spicciolata.

Allora, per quanto riguarda il business ci si deve augurare che i mercati emergenti rimpiazzino in toto questa deficienza Occidentale (a cui noi non crediamo), poiché in caso contrario, eccetto per i beni di lusso, il 2011 diventerà un bagno di sangue.

Del resto, i produttori di macchine dimostreranno questo fatto (71). Di conseguenza nel 2011 i governi Occidentali non dovrebbero fare troppo affidamento sulle entrate relative alle tasse derivanti dal consumo.

Nella valutazione dei budget nazionali effettuata, l'EU dovrebbe includere la sistematica riduzione delle proprie previsioni ottimistiche per gli stati.


15. Prezzi degli immobili

Stranamente le “nicchie” attraggono ancora i proprietari piuttosto che i cani! In effetti, in tutte le aree metropolitane maggiori, i micro-mercati degli immobili di clientela mondiale continuano ad attrarre investitori che giustamente trattano questo tipo di investimento come più pratico all'alternativa dell'oro fisico.

In pratica e' più facile acquistare un appartamento di tre camere in un area prestigiosa a Parigi, New York o Londra che nascondere nel proprio giardino l'equivalente in lingotti d'oro.

Comunque, in generale, all'esterno di questi mercati, il 2011 vedrà tutt'al più una stagnazione dei prezzi degli immobili o addirittura un ricaduta significativa (come negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Spagna ed Irlanda). Nel resto dell'Eurolandia, nel 2011, sarà il mercato della seconda casa che incomincerà a soffrire seriamente.

Questo e' l'inizio del pensionamento di massa dei baby-boomer (72), che si liberano delle proprietà superflue in un contesto ove le generazioni emergenti non hanno la possibilità oppure (spesso) il desiderio di investire in una seconda casa. Questo trend subirà un'accelerazione negli anni a venire.


Si conclude qui la terza ed ultima parte del GEAB 51 completo.
Se avete perso la prima, la potete trovare qui: Geab 51 - 2001 l'anno spietato.
La seconda parte, GEAB 51 - 2011, l'anno spietato, si trova qui.

Saluti felici

Felice Capretta



NOTE

[46] L'ultima è stata, per di più, ampiamente commentata per mancanza di complessità nella falsificazione. La questione riguardava il tasso di disoccupazione statunitense del Dicembre 2010. Nonostante il fatto che il numero di nuovi posti di lavoro creati, annunciato per il mese corrente abbia fortemente deluso tutti coloro che credevano nei miracoli (si parla di neanche 130.000 contro un'aspettativa di più di 300.000), il Dipartimento per il lavoro statunitense ha comodamente registrato una caduta nella disoccupazione da 9.8% a 9.4% a causa dei cambiamenti nel calcolo di queste statistiche che escludono sempre più persone che non sono in cerca di lavoro. In assenza di miracoli economici, il mercato azionario può credere solo nel miracolo degli statistiche! Fonte Los Angeles Times, 08/01/2011.

[47] è sintomatico vedere ora le economie asiatiche "rubare" le quote dei mercati globali, come per esempio nel caso dei "call center" che ora vedono le Filippine detronizzare l'India. Fonte: USAToday, 10/01/2010.

[48] Che avrà luogo il 3 e 4 Novembre 2011.

[49] La storia ha comunque mostrato le tendenze del ventesimo secolo ad abbattere imperi ad un passo sempre più accelerato.

[50] Per misurare l'accelerazione della storia che ha creato (inventato *) la crisi globale sistemica, basta tenere in mente come la nostra analisi del gennaio 2006 e l'idea stessa di una imminente fine della leadership statunitense fosse stata violentemente rifiutata dalla maggior parte degli esperti e specialisti che invece oggi riempiono i loro articoli di frasi del tipo "Cina, il nuovo superpotere mondiale", "La fine dell'impero US" e molti altri argomenti analoghi ora ordinari.
Cinque anni sono stati sufficienti a spostare una tale analisi dall'impensabile all'ovvio. E la velocità degli eventi del 2011 sta accelerando!

[51] Fonte: Council on Foreign Relations, 04/01/2011

[52] "Roll Back" è il nome che è stato dato alla politica americana degli anni 1950/1960 finalizzata a contrastare l'influenza comunista nel mondo (la Guerra Coreana, la crisi missilistica cubana, la guerra del Vietnam, il supporto alle dittature anti-comuniste latino americane, asitiche o Arabe, ... ). In una forma meno bellicosa, è esattamente la strategia cinese di oggi, in particolare in Asia.

[53] Fonte: New York Times, 02/01/2011.

[54] "The special way", in analogia al concetto tedesco del diciannovesimo secolo che legittimava un particolare percorso per la nazione tedesca, paragonato alle altre nazioni europee. Qui si descrive il punto di svolta "neo-ottomano" attuato dai politici turchi dalla fine del primo decennio del ventunesimo secolo, distanziandosi dalla NATO e dall'Unione Europea. Per un'analisi più complessa, vedi GEAB N°39.

[55] Nel senso storico dell' "emettitore del debito sovrano".

[56] Di cui i media anglo-sassoni si affrettano ad enfatizzare le contraddizioni a concludere che la fine dell'Euro è vicina. Utilizzando Emmanuel Todd, un intellettuale francese, come esempio (sebbene un simile comportamento si possa trovare in Germania, Olanda e Austria...), il quale ha recentemente dichiarato al giornale Marianne:"Al 90% l'Euro esploderà nel 2011". La stessa persona dichiarò nel 1998 al giornale Le Soir, "L'euro non esisterà più nel 2005". Senza dubbio un approccio puramente scientifico qui. è un peccato che questi accademici non valutino le loro previsioni annualmente! Fonte: Le Soir, 20/02/1998; Marianne 06/01/2011.

[57] Proprio l'opposto dell'attuale approccio statunitense che produce grandiose dichiarazioni.. seguite da nessun cambiamento.

[58] Estensione del termine francese dal pane al riso che signica "spostarsi da uno stato di felicità ad uno che non lo è". Fonte "Expressio"

[59] Il povero o cattivo risultato del 2009 ha aiutato ad evindenziare lusinghieri rate di crescita.

[60] Fonte: YahooNews, 04/01/2011

[61] In questi tre paesi, secondo LEAP/E2020, i leader e/o le coalizioni attualmente al potere che supportano l'occupazione NATO in Afghanistan saranno rimpiazzati da squadre contrarie alla presenza dei propri militari in questo conflitto. Vedi questo e il precedente numero del GEAB.

[62] Persino il fedele alleato polacco sta organizzando il completo ritiro delle proprie truppe per il 2013. Fonte: Gazeta Wyborcza/PressEurop, 24/06/2010.

[63] L'ultima riguarda l'apertura di un'inchiesta per "prostituzione di minori"! Fonte: Corriere della Sera 14/01/2011.

[64] Su questo argomento vedi l'anticipazione del nostro team nel GEAB N°49 del 15 Novembre 2010.

[65] Comunque la dimensione regionale delle culture europee continuerà a diminuire la propria consapevolezza.

[66] Questo dipenderà, in particolar modo, dalla capacità delle forze politiche democratiche di impegnarsi in questo nuovo approccio all'immigrazione.

[67] Dalle ultime notizie: le rivolte in Bangladesh successive ad una caduta del mercato azionario di Dhaka... causato da misure fiscali governative. Questo illustra quanto il mercato azionario sia diventanto fortemente dipendente dalla "bontà" degli Stati; una situazione fortemente pericolosa in una tale crisi mondiale. Zerohedge, 12/01/2011.


[68] E dove, quindi, il denaro creato dalle banche centrali viene diretto o al mercato azionario (attraverso le banche) oppure va a paesi produttori di beni di consumo nel mercato interno. Comunque ne gli Stati Uniti ne la Gran Bretagna fanno parte dei paesi produttori beni d'interesse domestico. Contrariamente in particolare a Germania, Cina e Giappone, che sono quindi i beneficiari di questo boom.

[69] George Osborne ha fornito suggerimenti militari ai leader dell'Eurozona... Anche se, nonostante i pesanti tagli, il debito pubblico inglese continui a crescere, prova della completa inefficienza delle misure prese. Ma, non soprendentemente, questa affermazione è stata ampiamente riportata dal Financial Times.. che continua a confermare di aver ora intenzione di limitarsi allo status di quotidiano della City di Londra. Fonte: Financial Times, 05/01/2011

[70] Persino limitando il walfare e i benefici ai disoccupati, un forte aumento della disoccupazione e un declino nelle utenze si tradurrebbe in un forte aumento nella spesa sociale e in minori entrate fiscali. E inoltre il budget non è ancora sotto controllo sebbene la recessione stia tornando. Fonte: CNBC, 21/12/2010; Telegraph, 14/01/2011; BSSL, 10/01/2011

[71] In Europa, il 2010 è stato marchiato da una diminuizione del 5,5% nella vendita delle auto nonostante il parziale supporto di fondi pubblici e i forti sconti dei produttori. Nel 2011 ci possiamo aspettare un'ulteriore diminuizione del 10-15% delle vendite in Europa e il ritorno a licenziamenti, disoccupazione tecnica, chiusura di impianti e fallimenti di subappaltatori. In Giappone l'anno termina in positivo solo grazie al supporto del governo, ma a partire dalla fine del Settembre 2010 le vendite sono precipitate ed anche il 2011 promette di essere un anno molto negativo. Negli USA la fine degli incentivi è risultata in un anno positivo per il mercato dell'auto, in confronto ai due precedenti anni negativi. Ma il nostro team crede che, contrariamente alle previsioni industriali, il 2011 vedrà un ulteriore deterioramento nelle vendite. Infatti, le analisi positive per questo settore assumono tutte che la situazione economica degli Stati Uniti migliori nel 2011, previsione che però non rispecchia la nostra opinione. Fonte: 20minutes. 14/01/2011; MineMsn, 05/01/2011; Istock Analyst 14/01/2011

[72] I primi della generazione del boom demografico compiranno 65 anni quest'anno.

234 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 234 di 234
Anonimo ha detto...

GIRA E RIGIRA ALLA FINA SI VA A PARLARE SEMPRE E SOLO DI SOLDI...


INDOPAMA

Anonimo ha detto...

@Hiei

come riportato da TGCom di Mediaset,

ah ah ah questa è proprio bella , scusa devo andarmi a cambiare il pannolone. Ma quanto sei coglione... e questi ti danno anche retta


@ Luigiza

sei proprio un pollo. Hiei considera farsi una casa fuori Italia , anche una baracca lungo la ferrovia di Seborga.Inoltre uno che continua a scrivere a tutte le ore del giorno è perchè non ha uno straccio di lavoro continuativo e neanche una compagna che gli dica di preparare almeno la tavola. Se no non si spiegherebbe perchè è così incazzato con la vita . E' un segaiolo. Sicuramente l'unico oro che ha comprato è quello dei dobloni della Ferrero e tu quasi quasi gli chiedi anche scusa

comunque se proprio volete capire quanto tempo state sprecando a forza di bla bla bla leggetevi La Storia
Sarete certamente voi a cambiarne il corso con il vostro Nicolò Carosio corrispondente speciale in esclusiva Se doveste avvertire sonnolenza andate subito a "L'oligarchia anglosassone e i suoi principi"

QWERT ha detto...

Dunque, mentre si parla di soldi cartacei, oro ed argento, gli Usa rischiano di perdere la loro base in Barhain per la V^ Flotta (quella che attaccherà l'Iran):

http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero115/article_118258424804551250481101241145_6782002623_0.jsp

nel frattempo proprio due navi militari iraniane, per la prima volta, passano nel Mediterraneo per andare in Siria (porteranno fiori e cadeau per il Presidente?); in Israele stanno già toglendo la sicura:

http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/netanyahu-iran-exploiting-unrest-to-widen-its-mideast-influence-1.344558

penso che sia tempo (come dice giustamente Hiei, di comprare miele e carta igienica e, per Mario, Pandoro alla crema ... )

@ Felice: quando un tuo pezzo sulla visione escatologica degli Ebrei e degli Sciiti, che vogliono fortemente la fine di QUESTO mondo?

luigiza ha detto...

@Hiei
..Andiamo a rivedere i discorsetti sui barbari incivili? Facciamo due chiacchiere sul principio causa-effetto che porterà all'apparizione dell'anticristo musulmano e del mahdi?

Io NON, ripeto NON, rinnego non dico una parola, ma neppure una virgola di quello che ho scritto.
Provo a fartela capire in altro modo.
Ti sei chiesto perchè Sua Nullità, sempre addolaorata anche per il semplice fatto che una capretta abbia magari pisciato contro vento, non abbia, per quanto mi risulti, speso una sola parola per quanto di tragico sta succedendo nel Nord Africa?

Ti do la mia spiegazione.
semplicemnete perchè il personaggio ha capito ciò che molti di voi no afferrano, e che cioè per lui e la sua banda di guitti le campane hanno cominciato suonando a martello (il che, secondo un' antica consuetudine, annunciano l' avvicinarsi di un pericolo).
Inoltre ti sei mai chiesto perchè abbia preso quel particolare nome?
No. Male. Però per capirlo devi tornare indietro di due ordinali.

Bye, bye
luigiza

IO (Mario Barbiero) ha detto...

GIRA E RIGIRA ALLA FINE SI VA A PARLARE SEMPRE E SOLO DI QUELLO CHE ... INTERESSA

A loro non interessa altro, a me non costa nulla scribacchiare due cose mentre seguo le aste in scadenza, quindi due mondi che si incontrano!

Felice Capretta ha detto...

@bagatto

ecco, io un giro in israele lo vorrei fare prima che il mondo vada completamente a rotoli, sai.

già con alcuni miei articoli mi sono garantito l'accensione della lucina rossa sullo schermo del militare che mi controllerà i documenti all'ingresso :- ) e già potrebbere abbastanza, ma...

...scrivere quello che penso dei deliri dei fanatici ebrei riguardo alla ricostruzione del tempio di salomone, l'arrivo del mesiah ed il compimento delle profezie, equivale a bruciare in anticipo qualsiasi possibilità di andarci, in israele : ) .

pero' alla fine sarebbe davvero un bel gioco scriverci qualcosa sopra. mmmmmmmm quanto mi stuzzica.

sugli sciiti invece non mi sono documentato abbastanza, hai qualche articolo interessante?

infine mi sa che non ho ancora risposto alle tue domande quando eero all'estero (vale anche per gli altri, forse luigiza mi sembra?) se mi fai / fate un recap mi impegno a rispondere.

a presto

felice

IO (Mario Barbiero) ha detto...

D'altra parte il sistema attuale potrebbe crollare se le richieste di argento e oro fisici continuano.
Poi che venga sostituito da un altro sistema iniquo non è probabile, ma certo.
Questo perchè la gggente resta sempre la stessa di prima.
Così in Egitto, Libia e altri posti vanno in piazza più o meno spontaneamente.
Cade il dittatore di turno e questi poveracci al prezzo di morti, feriti e della loro economia che si ferma si ritrovano ... con un altro ditttatore e messi peggio di prima.
SE NON CAMBIA PRIMA OGNUNO DI NOI ... IL SISTEMA NELLE SUE LINEE DI GUIDA RESTA SEMPRE LO STESSO
Oggi lo chiami democrazia (c'era anche 2.000 anni fa); ieri monarchia, ieri l'altro dittatura ...
Sempre un gregge di pecore, qualche pecora che impara a muoversi da sola e il/i pastore/pastori.
Con le pecore che curiosamente anziché smettere di fare le pecore vogliono dei pastori più buoni e giusti.
E chissà chi lo fa fare al pastore di essere più buono e giusto!

Anonimo ha detto...

@Fra

In banca normalmente partono da 1 kg e siamo sopra i 3500 € (anzi è da un pezzo che siamo molto oltre i 12500 €).
Comprare in banco metalli è diverso: puoi prendere anche una monetina e non sei assolutamente soggetto a nulla se non ad un semplice scontrino fiscale.

Ricordo una diatriba in un blog con uno che asseriva di essere un perito numismatico che asseriva (anche) il contrario: questo tra l'altro asseriva che era necessaria pure una perizia numismatica (fatta da lui). Il bello che una serie di lettori di quel blog pure lo ha difeso a spada tratta, ma l'ignoranza imperversa.

Vai in un serio banco metalli (ad esempio in via Mazzini 16 a Milano) e vedi.

Anhe questi fanno anche il rientro: http://www.orovilla.com/

Ma è un esempio a caso.

Il Folletto

Saluti

Anonimo ha detto...

Solo per il rientro è necessaria la comunicazione e registrazione dei dati per qualsiasi importo.

Il Folletto

QWERT ha detto...

@ Felice. Dopo quello che hai scritto, sarà difficile che tu possa entrere in Israele (sono molto attenti ad Internet e il tuo blog è sicuramente monitorato ...); comunque, giusto per farsi un'idea veloce veloce (ok Hiei, lo so che il sito non è proprio limpido, però è molto seguito e quindi è bene tenerne conto):

http://it.wikipedia.org/wiki/Escatologia_islamica

un testo da cui iniziare potrebbe essere:

L'Apocalisse nell'Islam (Jean-Pierre Filiu); breve articolo a riguardo:

http://www.mauricebignami.it/segnalazioni/Segn1332.html

(ok Hiei, anche questo articolo è molto di parte ma serve a far capire che aria tira); interessante anche:

http://www.sufi.it/islam/I_segni_dell'Ora.htm

anche questo è da vedere (ricco di rimandi):

http://www.islamshia.org/

luigiza ha detto...

@Anonomo del 20 febbraio 2011 15:13

Grazie per la segnalazione.
Aerticolo interessante anche se ignoro quanto sia veritiero.

Comunque nella mia ingenuità domando: se tutto vero, che male c'è in quell'obiettivo?
Voglio dire: é meglio passare la propria vita a scannarsi a vicenda in nome del proprio dio od uniti a sparare supposte ai pianeti esterni?
luigiza

luigiza ha detto...

@IlBagatto

Adesso all'Hiei gli prende uno sciopone e ce lo perdiamo per sempre ;-)

Hiei ha detto...

A parte che ho già sprecato più tempo del dovuto in questo circo, isterici anonimi con la bava alla bocca ce ne sono già abbastanza...poi non vedo cosa dovrebbe scuotermi: che le religioni siano uno strumento di controllo di massa è storia vecchissima.

Le principali monoteiste poi son tutte uguale se le guardi bene, e se togli "consapevolezza" e metti "fede" hai anche la nuova versione new-age, paro paro.

Quindi, caro maiale, se mi vieni anche tu a raccontare tali panzane è fin troppo chiaro per che squadra giochi...a me sembra che i conti tornino perfettamente, come sempre.

Hiei ha detto...

P.S.: Io in Svizzera comprai un lingottino da un oncia senza documenti, senza problemi, in banca al prezzo "spot" di mercato...

Anonimo ha detto...

dai mo, andiamo tutti a comprare i lingottini che sistemiamo la crisi una volta per tutte.

Hiei ha detto...

La crisi non la sistemi no, ma probabilmente vai a risparmiare sulla preparazione H (quindi lo sveglione qua sopra è vivamente pregato di NON premunirsi e di farsi inchiappettare per bene fino in fondo!) :'D

Anonimo ha detto...

grazie Messia del consiglio.

Hiei ha detto...

[OT]

Messia, sempre, assorate. :'D

(chissà tutti i tutori del parlare forbito e della buona educazione, del rispetto etc. etc. dove sono finiti...)

luigiza ha detto...

Immigrati, Libia minaccia stop cooperazione con Ue
Se l'Unione Europea non cesserà di sostenere le rivolte in corso nei Paesi del Nord Africa e in particolare in Libia, Tripoli cesserà ogni cooperazione con la Ue in materia di gestione dei flussi migratori: è questa la "minaccia" arrivata alla presidenza ungherese di turno della Ue da parte delle autorità libiche.

Fonte tg com

Gheddafi cattivone!!!


Chissà che cosa significa in pratica.
Forse che il Sahara fiorirà ora che quei bastardi della UE si sono beccati un calcio in culo?

Luigiza

Anonimo ha detto...

@ Hiei

Che tenerezza, ti sei comprato un lingottino in Svizzera senza che nessuno sapesse niente.

E te lo sarai nascosto pure nelle mutande, immagino.

Hiei, lo sapevo, con questa storia dell'oro hai scavato la fossa al tuo avatar.

Mi dispiace, ora tutti rideranno di te.

Vabbè dai, non ti crucciare, un nick in internet si può sempre cambiare.

E non se ne accorge quasi nessuno.

guru

PS: sai quanta biada devi ancora mangiare... ma parecchia eh...

Hiei ha detto...

[OT]

"Hiei, lo sapevo, con questa storia dell'oro hai scavato la fossa al tuo avatar.

Mi dispiace, ora tutti rideranno di te."

Non si fosse ancora capito, ridete felici della vostra idiozia che io dormo benissimo lo stesso, bimbiminkia!
E mi tengo il mio nick che ho da anni...peggio dell'asilo, questa è la vostra "consapevolezza"? Ma tenevela, tenetevela tutta e tenetela alla larga da me soprattutto... :'D

Sempre facendo finta che non stiate disperatamente cercando di buttarla in rissa perchè non vi resta altro, ragion per cui io la chiudo qui (leggi: andatevene affanculo e buonanotte, as usual).

marcoravelli ha detto...

@guru,

Invece di sfottere con tanta saccenza me e Hiei perché non argomenti per bene i motivi per cui comprare oro favorisce il sistemabmentre predicare il reddito di cittadinanza lo stronca così almeno ci togliamo la soddisfazione di confutarti parola per parola.

marcoravelli ha detto...

P.s. Si pùo comprare oro anche all'aeroporto di BGY taglio max 1 oz. Ma nessun limite di quantità...

luigiza ha detto...

@Ravelli

Sei sicuro di comperare in tal modo oro e non tungsteno placcato oro?
luigiza

Hiei ha detto...

"Sei sicuro di comperare in tal modo oro e non tungsteno placcato oro?"

E tu sei sicuro quando compri una mozzarella che non sia fatta con la diossina?
Che gli euro che hai in tasca non siano doppiamente falsi, cioè stampati a Napoli invece che a Bruxelles (per dire, non so esattamente dove sia la stamperia di competenza)?

La si finirà mai di sentire cazzate?

Anonimo ha detto...

ma non avevi detto che salutavi tutti?

luigiza ha detto...

@Hiei
ti ritenevo più sveglio.
Ne se certo? Bene
luigiza

Hiei ha detto...

"(Adnkronos/Aki) – “Girano voci tra i manifestanti di Bengasi secondo le quali sarebbe in corso un golpe in Libia, guidato dal generale Abdelfattah Younis“."

Mai sentito, comunque prendiamo nota.

Felice Capretta ha detto...

@ bagatto

Ah ok tutto chiaro. Ne ho discusso estesamente con un beduino sunnita mentre percorrevo la strada che costeggia il confine israelogiordano verso aqaba.

Effettivamente questa persona (come moltissimi musulmani) ritiene che i segni ci siano tutti e che stiamo vivendo gli ultimi tempi.

I musulmani pero` hanno un atteggiamento piu` attendista rispetto a certi fanatici di religione ebraica che vogliono un ruolo attivo nel compimento delle profezie.

Vedremo presto chi ha ragione :-)


@luigiza

A mio parere il rischio di lingotto ...farcito e` relativamente basso per lingotti di piccolissimo taglio. Solitamente i falsari prediligono i grossi calibri, non fosse altro per ragioni di efficienza :-)

Hiei ha detto...

@maiale

"Ne se certo?"

De che?
Se parli dell'oro, avendone già rivenduto una piccola parte a un'oreficeria dalla quale nessuno è venuto a cercarmi col fucile spianato, dire che tungsteno non era.

Quanto a voi, visto che i metalli pereziosi vi fanno così schifo, suggerisco un ricco e abbondante tegamino di cazzi vostri, una volta tanto... :'D

Anonimo ha detto...

grande Messia, grande!

Hiei ha detto...

@Felice

"
Effettivamente questa persona (come moltissimi musulmani) ritiene che i segni ci siano tutti e che stiamo vivendo gli ultimi tempi.

I musulmani pero` hanno un atteggiamento piu` attendista rispetto a certi fanatici di religione ebraica che vogliono un ruolo attivo nel compimento delle profezie."

Stai dimenticando i cristiani: su YouTube che n'è a mazzi che parlano degli ultimi tempi e via discorrendo...in particolare ci sono 40 MILIONI in USA di cristiani EVANGELISTI FANATICI che hanno diritto di VOTO e votarono già ai tempi BUSH, sperando che desse finalmente via a una guerra nucleare in medioriente, che avrebbe significato l'inizio dell'Armageddon e l'imminente ritorno di Cristo.

(dannati extracomunitari! :'D )

E' sempre la stessa storiella fi propaganda, cambiano i protagonisti e la scenografia, i fini rimangono gli stessi, non ce n'è.

Che poi, per citare Bill Hicks, "non sono strane queste superstizioni? Pensa a tutti questi qui che aspettano il ritorno di Cristo tutti indossando delle piccole croci al collo.
Pensate davvero che se Cristo tornasse sulla Terra vorrebbe vedere una sola fottuta croce in giro?? :'D
Dev'essere per quello che non si è più fatto vedere!" :'D .

Hiei ha detto...

Comunque mi pare stia andando (siamo al quinto giorno di scioperi leggo) una bella rivoluzione già meno colorata - o potremmo dire marrone? - in Wisconsin: anche lì, molta fame e poca politica e soldi finiti (povero indopama, sempre lì si finisce, chissà perchè? :'D ): ce dici Caprè, ce le spendiamo due righe?

Sembra interessante la situazione!

Anonimo ha detto...

@ ravellik

Marchino, mettiamola così.

Voi che avevte la preoccupazione di non lasciar erodere i vostri sudati risparmi, spiegatemi:

ma dove cazzo li avete presi i soldi per comprare tutto 'sto oro? :]

Andati benino gli affari...

Sì, perché non so dove vivete voi, ma dalle mie parti c'è poco da risparmiare.

E non parlo di me che sono un cialtrone incapace, parlo della media delle persone che conosco.

Insomma questo sistema merdoso vi va così poco a genio, anche se vi ha permesso di comprare case, oro, qualche viaggetto e il resto mancia.

Ecco cosa non mi torna.

Sarà invidia?

:D guru

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