martedì 29 giugno 2010

Grecia, sciopero generale

Grecia, nuovo sciopero generale

E' in corso il quinto sciopero generale in Grecia contro il piano di austerita'.

Sono fermi:

  • ferrovie
  • traffico aereo interno
  • scuole
  • banche
  • uffici pubblici
  • dogane
  • giornali
  • parzialmente, commercio e trasporto urbano

Il trasporto aereo con l'estero, vitale per l'industria del turismo, è garantito, così come i traghetti del Pireo, anche se alcuni sindacati hanno già tentato questa mattina di bloccare il Pireo, protetto dalla polizia.

Lo sciopero punta il dito contro la riforma delle pensioni, che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile, e del mercato del lavoro, che prevede licenziamenti più facili e tagli alla liquidazione.

Il popolo paga e giustamente s'incazza.

In italia, la proposta del governo prevede l'innalzamento dell'età pensionabile ma i giornali pubblicano in prima pagina la notizia della morte di uno dei concorrenti della prima edizione grande fratello, con tanto di link alla galleria fotografica intitolata "la madre in ospedale".

Già.

Altre belle notizie

Infine, segnaliamo il caso delle 10 spie russe scoperte negli USA, su cui ci ripromettiamo di indagare, e sullo scacchiere mediorientale la nuova mossa di Erdogan, che ha vietato il sorvolo del territorio turco ad un volo militare israeliano (anche se la maggior parte dei giornali intitolano "ankara chiudo lo spazio aereo a israele"), nonchè l'allegro air strike su postazioni curde (non sappiamo se si tratta del consueto bombardamento sui civili o su effettivi guerriglieri)

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 27 giugno 2010

G8, G20, G...ira gira è sempre quella zuppa


Ben lontano da Toronto si è concluso il G8.

A circa 200 km dalla città canadese, in tutta sicurezza, si è infatti compiuto l'ennesimo incontro del tutto inutile fra gli "8 grandi (aggiungere qui la parola che si preferisce)" del pianeta.

Visto che erano in 8, si poteva fare un bel torneo di scopa d'assi, con coppa di ottone al vincitore finale e bicchieri di rosso per tutti. E spuma per gli astemi.

Che magari costava meno, tipo qualche migliaio di euro.

Invece hanno speso un miliardo di dollari solo di organizzazione e sicurezza.

Pagano i canadesi, per carità, pero' il torneo di scopa costava meno.

Invece no, hanno preferito passare il tempo in un altro modo: per lo più hanno giocato al gioco della schematizzazione dell'ovvio, ma anche allo schiaffo del soldato. Non un cenno alla più grande catastrofe provocata dall'industria petrolifera della storia umana, non un sussurro che si sia chiesto "ehi, ma siamo sicuri che va tutto bene là nel golfo?".

Dicevamo, la schematizzazione dell'ovvio e lo schiaffo del soldato.


G8, dichiarazione finale


Sulla prima, le dichiarazioni sulla "fragile ripresa" che nessuno ha ancora visto, se non qualche indicatore impazzito che mostra segno più in un mondo industriale congelato, nonchè maggiore equità e sostenibilità.

Ehi, guarda, un milione di posti di lavoro caprini.

Sullo schiaffo del soldato, invece, gli "8 grandi (aggiungere qui la parola che si preferisce)" si sono dedicati a soffiare sui venti di guerra:

  • Iran, niente sanzioni (quelle ci sono già), ma forte pressing sul nucleare. E con un tempismo perfetto, il capo della CIA Leon Panetta dichiarava ieri che l'Iran avrebbe sufficiente materiale fissile per la bomba.
Ehi, guarda, una coincidenza.

Già.

  • Israele, il G8 plaude alla commissione d'inchiesta israeliana sull'attacco alla Freedom Flotilla.

"Oste, com'e' il vino?" (cit).

Hic!

  • Nord corea, testuale dalla dichiarazione finale, a proposito dell'attacco alla corvetta sudcoreana (affondata con un missile tedesco nel bel mezzo di una esercitazione occidentale davanti alle coste nordoreane) : "questo incidente rappresenta una sfida per la pace e la sicurezza e la regione e non solo. Esprimiamo la nostra profonda simpatia e il nostro cordoglio alle vittime"

Cordoglio e "simpatia". Simpatia? Oh bella. A chi hanno affidato la traduzione della dichiarazione finale? Con il dovuto rispetto, l'avranno affidata ad uno stagista cinese che ha imparato l'inglese da un pastore afghano.

Cane, s'intende.

Bau.

  • Infine, la zona di guerra dell'AfPak: il G8 "accoglie con favore e incoraggia le misure che il Pakistan sta attuando per snidare gli estremisti violenti, soprattutto nelle sue aree di confine con l'Afghanistan", ovvero lasciarsi bombardare parte del proprio territorio indipendente e sovrano da forze straniere.

Boom.

Fico.


G20, dichiarazione finale

Certo, in 20 valeva la pena di fare un bel torneo di briscola chiamata.

Invece hanno preferito dedicarsi a scombinare ulteriormente il mondo facendo pompose dichiarazioni.

  • CRESCITA: la ripresa deve essere "vigorosa" e resta la principale priorità. Impegno concertato a sostenerla ma con "misure differenziate e concepite sulla base delle peculiarità nazionali". Per la crescita servono "finanze sane" con percorsi di aggiustamento dei conti "attentamente calibrati" per non pesare su ripresa.

Ehi, guarda, una botte piena e una moglie ubriaca.

  • ALLARME OCCUPAZIONE: ci sono paesi con livelli "inaccettabili" e "l'impatto sociale della crisi è ancora ampiamente sentito". Si "riconosce l'importanza di ottenere una forte crescita dei posti di lavoro e di fornire protezione sociale ai nostri cittadini, soprattutto ai più vulnerabili".

Un milione di posti di lavoro!


  • RIDUZIONE DEFICIT: "impegno a favore di piani fiscali che, come minimo, dimezzeranno i disavanzi entro il 2013 e stabilizzeranno o ridurranno il rapporto debito pubblico-Pil entro il 2016". Le economie con gravi problemi fiscali dovranno altresì accelerare il ritmo del consolidamento. Con piani "credibili, chiari, commisurati alle circostanze nazionali" e basati su interventi che "favoriscano la crescita".

Ehm.

No, davvero, chi riesce a trattenere le risate?

Ok, ok, stiamo seri.

CI sarebbero ancora un paio di cose che a questo punto riassumiamo così:

"Blah, bla blah meno azzardo morale, bla bla blah vigoroso quadro normativo he he he potenziamento infrastrutture mecati finanziari, uaz uaz, ,rafforzamento strumenti, blah blah risoluzione della crisi, uaz uaz, blah banche a rischio sistemico, mpffffhihihi no protezionismo per 4 anni hahaha cambi flessibili paesi emergenti puah blah cacchi vostri tanto il potere è ancora nostro blah blah "


Infine, molta enfasi era stata posta all'avvio del G8/G20 sulla possibilità di una tassa globale sulle banche / transazioni finanziarie. E infatti c'e' stata totale discordanza e tutto resterà come ora, in particolare, dalla dichiarazione ufficiale: "Blaaaaaah blah, he he fregat tutt pur stavolt, he he hehehe"

Il G20 almeno si è degnato di dire qualcosa riguardo alle trivellazioni in acque profonde: "balh blah più sicurezza per tutti blah ambiente puah".

Intanto il golfo va a rotoli e la marea nera ha iniziato ad avvelenare la corrente del golfo. Che, per chi non lo sapesse, è quella corrente calda che arriva fino in Europa e rende caldo il nostro continente.

Già.

Forse era meglio se facevano il torneo di scopa d'assi.

Più spuma per tutti.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: a 200 km da Toronto il G8 ha evitato gli scontri che invece ci sono stati come sempre al G20. In pratica, il popolo non vi vuole. Andate a casa. Ora.

giovedì 24 giugno 2010

Nuovo design e fuori dalla recessione


Com'e' il nuovo design del tuo blog preferito?

***comunicazione di servizio: nel weekend faremo alcune prove tecniche per alleggerire il layout vista la pesantezza generale lamentata da alcuni affezionatissimi. Siamo aperti a considerazioni e suggerimenti tra i commenti***







Ah, e oggi il tgcom intitola

Crisi, "Italia fuori da recessione"

Confindustria: Pil a +1,6% nel 2011

L'economia italiana è fuori dalla recessione. Lo sostiene il Centro Studi di Confindustria, che prevede una ripresa "più solida rispetto alle stime rilasciate a dicembre". Nonostante un impatto restrittivo della manovra economica 2011-2012 - stimato per una frenata pari allo 0,4% l'anno - gli economisti di Via dell'Astronomia hanno rivisto al rialzo le stime sulla crescita con il Pil a +1,6% nel 2011 (da +1,3%) e a +1,2% nel 2010 (da +1,1%).


Commenti liberi (e grasse risate) sulle affermazioni della marcegaglia e degli economisti di Via dell'Astronomia.

Per il resto, a breve a Toronto il G20.
Vedremo cosa si racconteranno i soliti.

Magari.. nuove regole per salvare l'economia, una tassa globale per l'ambiente, risolvere i problemi, economia, stabilità, blah, blah, blah..... e dopo tante parole e belle dichiarazioni d intenti con letterina finale, il nulla più assoluto.

Saluti felici

Felice

martedì 22 giugno 2010

Il blocco di Gaza e Caprettonia La Grande


Giocattoli, cancelleria, utensili da cucina, materassi, asciugamani, maionese, ketchup, lacci da scarpe, bottoni, aghi, spille da balia, e filo per cucire.

Articoli, questi, che da oggi possono di nuovo entrare a Gaza.

Questa non è una buona notizia.

Perchè il blocco resta, e continua ad esserci ed ad essere dipendente dalla mano israeliana sul bottone rosso o verde.

E' una cattiva notizia perchè ci sono voluti:

  • il dirottamento delle suddette navi in terriorio israeliano
  • il saccheggio del loro carico navale ad opera dell'esercito israeliano
  • la perdita di 13 vite umane

e tutto questo non è servito all'emanazione di una risoluzione del consiglio di sicurezza dell'ONU che stabilisca sanzioni economiche punitive contro lo stato colpevole di questa aggressione.

Nè è servito all'espulsione di quello stato dal consesso internazionale.

Niente di tutto questo.

E' servito solo ad far arrivare un po' di cotone e matite e quaderni a Gaza.

E la cosa ancora più grave è che
prima tutti quegli articoli non potevano entrare. Così come non entravano, secondo un documento rivelato da BBC: cioccolato, marmellata, succhi di frutta e legname, scarpe, spazzole. Che, come è noto, esplodono.

Il blocco, o meglio, la punizione collettiva imposta ai palestinesi di Gaza (che costituisce per sua stessa natura crimine di guerra), è fatto anche di questo: beni di prima necessità semplicemente scomparsi. Come la marmellata, che, come è noto, esplode.

Le merci potranno entrare solo via terra: il blocco navale persiste.

Blocco che sarà di nuovo forzato, o almeno, tentato di forzare, da un gruppo di donne cristiane e musulmane, oltre ad una trentina di pacifisti europei e circa 20 giornalisti. Il porto di partenza sarà probabilmente libanese. Il ministro della guerra israeliano Ehud Barak ha dichiarato che il Libano sarà considerato responsabile di qualsiasi partenza dai suoi porti di navi destinate a Gaza.

Che strano: lo stesso trattamento non è stato riservato a Cipro, da cui sono partite le navi della Freedom Flotilla. Ma tant'e': a Cipro non scorrono i fiumi che interessano ad Israele e a Cipro non viveva alcuna delle 12 tribu' di Israele 4000 e passa anni fa.

In Libano invece si, e com'e' noto, esplode.

Ehi, 4000 anni fa il mio trisavolo viveva sui verdi prati di Baviera.
Quasi quasi mi invento la cattura di un mio parente sul confine da parte dei bavaresi e mi diverto ad assaltare la Baviera a colpi di carri armati.

Avanti, per Caprettonia La Grande!

Tornando al delirio israeliano, il viceministro degli esteri Ayalon ha dichiarato che i prossimi che tenteranno di forzare il blocco potranno essere messi in prigione anzichè espulsi.

Potenza del diritto divino israeliano, che si comporta come se tutto il mondo fosse già sotto il suo tallone.

Già.

Avanti, per il nostro popolo ed il nostro Dio, saremo la guida delle nazioni, per Caprettonia La Grande!

Che, com'è noto, esplode.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: completa l'allegro scenario l'annuncio che
Teheran invierà un carico di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. La nave, chiamata “Bambini di Gaza”, salperà domenica 27 giugno dal porto di Bandar Abbas e raggiungerà le coste plaestinesi in due settimane, ragionevolmente domenica 11 luglio. Noi saremo probabilmente in ferie quel giorno in una imprecisata località del mediterraneo (molto lontana dalle coste di Gaza)...che, com'e' noto, è un posto dove c'e' un mare straordinario, un ottimo clima, si mangia bene e soprattutto non esplode :-)

venerdì 18 giugno 2010

Geab 45 disponibile!

Affezionatissimi, è disponibile il GEAB 45 del Maggio scorso, mentre il nuovo GEAB è già in traduzione presso il nostro team.

Si ringraziano:

  • Vittorio
  • Martina
  • Marko
  • MarcoR
  • Trinetra
  • Fedro 55
  • Laura
  • Astabada
  • Eleonora
  • Carlo
  • Alex
Buona lettura e saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 16 giugno 2010

La fine annunciata di Fannie Mae e Freddie Mac


Notizie dal mondo da Bloomberg via Swissinfo.


Usa, prezzi produzione, a maggio -0,3%

NEW YORK - I prezzi alla produzione negli Usa a maggio hanno segnato un calo mensile dello 0,3%. Le previsioni indicavano una flessione dello 0,5%. Su base annua i prezzi alla produzione hanno segnato comunque una crescita del 5,3%.

Al netto di alimentari ed energia, riferisce l'agenzia Bloomberg, si è avuto un incremento mensile dello 0,2%, superiore al +0,1% atteso.


Usa: costruzioni case, a maggio a minimi dicembre 2009

NEW YORK - Le nuove costruzioni di case negli Usa a maggio sono scese ai minimi da dicembre 2009. L'indice ha segnato un calo del 10% al tasso annuo di 593.000 unità. Lo scrive l'agenzia Bloomberg citando il comunicato del Dipartimento del Commercio. Gli economisti si aspettavano un calo a 648.000 unità.

I permessi edilizi sono calati del 5,9%, a 574.000 in dati annualizzati contro le attese di 625.000.

Ehi, guarda, una capretta.


Sarà per questo che....


Fannie Mae e Freddie Mac -40% in un giorno!

Breaking news dall'ottimo blog Bimboalieno!

Fannie Mae e Freddie Mac stanno per essere delistate (tolte dal listino) entro il 28 giugno 2010 l’una e l’8 luglio l’altra, in ottemperanza alla richiesta della FHFA (Federal Housing Finance Agency), la quale ha imposto la direttiva alle due Agenzie Federali di togliere da tutti i listini le loro azioni ordinarie e privilegiate, per trasferirle su mercati non regolamentati

[...]

La notizia credo avrà un impatto rilevante sui listini.


E infatti ha ragione:

Dopo l’apertura (ore 15:30 italiane) Fannie Mae fa -33% mentre Freddie Mac fa -36%

Aggiornamento delle 16.35: Fannie -42%; Freddie -46%


Consigliato vivamente l'intero articolo che contiene molte altre gustose informazioni.

Per i meno econofissati è facile vedere il grafico degli ultimi 5 giorni di:


Fannie Mae



Freddie Mac




Tutti insieme




Tutti insieme, grafico a 5 anni






E questa non è una novità per gli affezionati lettori che ci hanno già letti spesso sui miliardi gettati a pioggia su Fannie Mae e Freddie Mac:


tutti bruciati.

Benvenuti alla fine annunciata di Fannie Mae e Freddie Mac.


Saluti felici

Felice Capretta

martedì 15 giugno 2010

Grecia, bond a Junk e il pantalocino taglia unica di Trichet




Foto a fianco estratta dalla prima pagina di City di oggi, il giornale di free press in distribuzione gratuita a decine di migliaia di pendolari. Il comprendonio caprino vacilla: l’italiano è l’arma del delitto? Avrà ucciso la figlia fidanzata a colpi di Zingarelli? Avrà brandito un enorme tirolese biondo e glielo ha tirato contro, uccidendola?

Premessa naturalmente la solidarietà umana al caso, forse sarebbe stato più utile usare meglio l’italiano ed anche lo spazio in prima pagina, dedicandolo a qualche altra informazione più utile.

Noi abbiamo trovato queste...

Merkel e Sarkozy scrivono lettere congiunte

I due scrivono ancora una lettera, e Berlusconi e Rremonti restano ancora a guardare. Dopo la lettera alla Commissione Europea contro le vendite allo scoperto, ora i due hanno

concordato di scrivere una lettera congiunta al presidente di turno del G20 Stephen Harper (primo ministro canadese, ndr.) per indicare chiaramente le nostre attese



"Non siamo ancora soddisfatti di ciò che è stato deciso finora dopo il primo G20", ha spiegato Merkel riferendosi al summit del settembre 2009. E poi ha aggiunto: "Riteniamo che la regolamentazione (dei mercati) debba essere accelerata con forza".

Per questo, ha sottolineato la leader conservatrice, "penso che all'incontro del G20 bisognerà riuscire ad arrivare a un'opinione comune su questo tema".



Giappone, tassi fermi a 0.1%

Più in basso di così...non si puo’ iniziare a scavare. Insieme alla decisione di tenere i tassi rasoterra, la Banca del Giappone ha lanciato un nuovo pacchetto di stimoli all’economia per 3000 miliardi di yen.

Già.



Grecia, per Moody's è "Junk"


Infine, Moody's ha tagliato ieri il rating del debito Greco, che ora cade a livello "Junk", pari a BA1 da A3, con outlook stabile. E' un taglio netto di 4 punti.

Ce ne dà notizia Bloomberg.

Il taglio di Moody's arriva dopo il taglio di S&P del 27 aprile scorso che ha portato il a rating 'BB+', anch'esso primo livello junk, con outlook negativo.

Nella relazione che condanna la Grecia al rating spazzatura, l’analista Sarah Carlson dell’agenzia scrive che “il pacchetto di sostegno elimina i rischi di un default dovuto alla carenza di liquidità nel breve termine”.

In pratica, come disse quello che si era gettato dal decimo piano mentre passava davanti al terzo piano in caduta libera, "fin qui tutto bene".


E così l'Eurozona si trova con:

  • politiche diverse tra gli stati
  • condizioni macroeconomiche diverse tra gli stati (tassi di inflazione, disoccupazione, deficit, ...)
  • stock di debito pubblico di stato diverso per i singoli stati
  • rating sui singoli bond differenti, di cui uno “Junk” (!), per il momento
  • rendimenti sui bond a 10 anni diversi per i singoli stati, si veda l’interessante grafico sotto, visto su marianne2 via effedieffe.

e naturalmente, a fronte di tutto questo,

  • una politica monetaria unica ed univoca.

Geniale.




rendimenti dei titoli di stato a 10 anni delle nazioni europee dal 2007


Cosa significa una politica monetaria unica?

E’ un po’ come imporre un pantaloncino di dimensione unica per un’intera classe di bambini: non puo’ funzionare.

Per alcuni è troppo stretto e gli impedisce di correre (ma cantano da dio), per altri è troppo largo e rischiano di inciampare.

In un mondo dove bisogna correre per forza, i primi bambini hanno già iniziato a cadere.

In alternativa, il pantaloncino si strappa e Trichet rimane nudo.

Argh, cos’ho scritto, che immagine tremenda!


Allora continuiamo con le cose che fanno ridere:

Lo scenario base di Moody's prevede che gli interventi di Atene debbano stabilizzare il rapporto fra debito e Pil attorno al 150% entro il 2013.

Solo.

Ah, che sospiro di sollievo: lo stock di debito pubblico sarà pari ad una volta e mezza la ricchezza prodotta nella nazione.

Solo, già.

Per carità, qualcuno dirà che un rapporto debito/pil del 150% è un rapporto sostenibile nel lungo periodo in condizioni economiche globali normali. Questo è vero, dal momento che è successo all’Italia stessa in passato e le cose oggi non sono poi molto diverse.

Le differenze pero’ sono due:

oggi le condizioni economiche globali sono di allarme rosso proprio per troppo debito accumulato

e

oggi la politica monetaria è decisa a Francoforte e non più a Roma o ad Atene, e di conseguenza non solo non si puo’ più svalutare per “annacquare” il debito (si veda la trilogia su inflazione e deflazione, come fronteggiare) , ma – peggio – bisogna accettare le decisioni valide per tutta l’eurozona, ovvero il pantalocino taglia unica che sta andando in pezzi e lascia Trichet nudo.

Argh! L’ho scritto di nuovo!

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 11 giugno 2010

Giappone rischio default

Allarme rosso nel mar Giallo, oggi tocca a Tokio che è senza soldi e rischia il default.

Parola del nuovo premier Naoto Kan, che ha messo l'accento sulla necessità di promuovere "subito" il risanamento.



Anche se il debito pubblico, proiettato verso il 200% del Pil, è posseduto al 94,8% da investitori istituzionali e retail domestici, "i nostri conti sono diventati i peggiori tra le economie dei Paesi sviluppati e non è possibile andare avanti con queste politiche fiscali, condizionate dal crescente bisogno di emettere nuovi titoli di Stato".

Come è accaduto in Europa per effetto della Grecia, "c'é il rischio di collasso se continuiamo a far crescere il debito pubblico e perdiamo la fiducia dei mercati", ha aggiunto Kan, nel corso del suo lungo intervento alla Dieta.

saluti felici

Felice Capretta

Soros "Il crollo finanziario è reale"


Michigan, studente si addormenta in platea durante il discorso di Barack Obama. Questa è la notizia che oggi Tgcom ci propone, tra le più interessanti notizie della sezione Mondo.

Chissà di cosa stava parlando, Obama.

Ma soprattutto, chissà cosa stava sognando lo studente.

Forse un modo innovativo per tappare la falla della BP da cui escono 100.000 barili di petrolio al giorno anzichè i 10.000 dichiarati da BP?

Forse un modo per liberare la popolazione di Gaza dal trattamento degno della germania nazista che sta infliggendo Israele alla popolazione civile?

Forse caprette che saltellano felici in un prato verde confidando che alla fine di tutto, nonostante i disastri ed il delirio collettivo di questi ultimi tempi la vita è sempre straordinaria e meravigliosa?

Chi lo sa. Il giornalista non se lo chiede e a noi resta la curiosità, anche se parteggiamo apertamente per la terza opzione.

Forse sarebbe stato utile dare un briciolo di spazio a questa interessante dichiarazione rilasciata ieri da George Soros a Bloomberg a margine di una conferenza:

Siamo appena entrati nella “fase 2” della crisi, nel momento in cui i problemi di politica fiscale in Europa peggiorano e i governi sono sotto pressione per contenere il decifit e questo potrebbe rigettare l’economia globale nella recessione.

[...]

Il crollo del sistema finanziario così come lo conosciamo è reale, e la crisi è lontana dall’essere finita.

Soros ha anche dichiarato che la situazione ricorda sinistramente gli anni 30, con i governi sotto pressione per contenere il deficit in un momento in cui la ripresa era debole.
Nel momento in cui i mercati finanziari hanno iniziato a predere fiducia nei debiti sovrani, la Grecia e l’Euro hanno conquistato il centro della scena finanziaria, ma è probabile che gli effetti si faranno sentire in tutto il mondo.

E se lo dice perfino un Grande Vecchio Volpone come Soros (forse legge Informazione Scorretta e il nostro articolo sulla crisi del 29 e crisi attuale?)...

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 9 giugno 2010

Bin Laden in Iran e le disperate manovre europee

Notizia di oggi: ehi guarda, una capretta in Iran.

E mentre i giornali si bevono la storia diffusa dai servizi segreti israeliani (quelli che, secondo una versione diffusa ma non confermata, "con l'inganno fanno le guerre") di un osama bin laden che vive in iran e fa i weekend al mare in corea del nord, si rischia di perdere d'occhio alcuni sommovimenti economici di carattere strategico a dir poco.




Asse comune fra Francia e Germania contro le vendite allo scoperto di titoli azionari.


Da Rai News e Reuters

Lettera inviata alla Commissione Europea firmata Sarkozy/Merkel (Berlusconi non se lo sono filato neanche di striscio, naturalmente). Alcuni stralci:

In particolare riteniamo sia imperativo migliorare la trasparenza delle vendite allo scoperto sulle azioni e sui bond, in particolare quelli sui debiti sovrani

il lavoro della Commissione Europea dovrebbe anche estendersi fino alla possibilità di un divieto su scala europea del naked short selling di tutti o alcuni titoli azionari e di Stato, così come di tutti o alcuni naked credit default swaps sui titoli di Stato

L'opzione nucleare su scala europea.

Chissà perchè improvvisamente cercano di correre ai ripari (come sempre, troppo poco e troppo tardi).

Uhm, forse...


Germania, manovra da 80 mld in 4 anni sotto accusa

Forse che le misure di austerity stanno facendo inferocire non poco la popolazione già alquanto incazzata?

Da swissinfo

All'indomani dell'annuncio di una maxi-manovra finanziaria da oltre 80 miliardi di euro in quattro anni da parte del governo tedesco, opposizione e sindacati in Germania accusano la cancelliera Angela Merkel di avere colpito soprattutto i più poveri, salvando così le fasce di reddito più elevate.

Secondo la Segretaria generale dei socialdemocratici (Spd), Andrea Nahles, si tratta di misure "estremamente vigliacche" perché i più poveri soffrono, mentre "coloro che hanno causato la crisi vengono risparmiati".

Molto critico anche il leader della confederazione dei sindacati tedeschi (Dgb), Michael Sommer, secondo il quale l'annunciata riduzione dei sussidi alla disoccupazione - che per il governo dovrebbe spingere maggiormente i disoccupati a cercare un impiego - in realtà provocherà un aumento della disoccupazione.

Intervistato dal quotidiano "Rhein Neckar Zeitung", Sommer si è detto pronto a dare battaglia, anche contro la prevista riduzione dei posti di lavoro nel settore pubblico, dove la manovra punta a tagliare fino a 15mila dipendenti entro il 2014.

In un commento alla manovra, lo "Spiegel" online scrive oggi che con questo pacchetto di austerità il governo ha "finalmente cominciato a governare". Tuttavia, aggiunge, la Merkel si trova adesso in una situazione difficile poiché la coalizione è nel mezzo di una "enorme crisi di fiducia" da parte degli elettori e se non riuscirà a riconquistarla "rischia di perdere le prossime elezioni".

"Il deficit è arrivato solo con la crisi", ha commentato Gustav Horn, della Fondazione Hans Böckler, finanziata dai sindacati. "Vorrei che a pagare fosse anche la gente nel settore finanziario - ha proseguito -, che fossero anche i ricchi e non solo coloro che non guadagnano abbastanza".

Come è noto, la manovra lascia invariate le tasse sui redditi e l'Iva, ma nel solo settore del welfare prevede tagli per un totale di oltre 30 miliardi di euro tra il 2011 e il 2014, pari a circa il 35% della cifra complessiva.



UK, Fitch: sforzi formidabili, possibile perdita tripla A


da Teleborsa

Fitch Ratings avverte che il tentativo del Regno Unito di risanare i conti pubblici sarà "formidabile", a causa dell'impatto senza precedenti delle condizioni economiche e finanziarie.

La manovra che dovrà essere messa a punto dal Governo dovrà essere più ambiziosa con riguardo al deficit di quella messa a punto in aprile.

Il rapporto di Fitch esamina la portata della manovra necessaria per risanare le finanze pubbliche del Regno Unito in un'ottica di medio termine e considera l'outlook per la politica di consolidamento fiscale alla luce dei provvedimenti di emergenza che saranno presi a giugno.


Che carini, quelli di Fitch. Ora dunque sembra che toccherà a UK dopo aver declassato Spagna , Grecia e Portogallo.



Ungheria, manovra dolorosa

Un'altra nazione praticamente in default alle prese con un'altra manovra che ammazzerà l'economia senza migliorare le condizioni debitorie e provocherà i consueti malumori, per usare un eufemismo.

Da Il Sole24Ore

Tagli agli stipendi del pubblico impiego, revisione del sistema fiscale sulle banche e divieto di prestiti ipotecari sottoposti a fluttuazioni di cambio.

Sono questi i cardini del piano di contenimento del deficit di bilancio ungherese illustrato dal primo ministro Victor Orban.

Il premier, presentando il programma di interventi, ha illustrato l'intenzione di introdurre una aliquota unica al 16% sul reddito delle famiglie e di avviare colloqui con le banche per una nuova tariffa sugli utili del settore finanziario.

La misura che colpirebbe istituti di credito, assicurazioni e societa' di leasing per i prossimi tre anni, porterebbe nelle casse dello Stato circa 700 milioni di euro (200 mld di fiorini).

Congelare i costi delle istituzioni pubbliche, con risparmi per 425 milioni di euro (120 mld fiorini), e introdurre un tetto agli stipendi con risparmi sui redditi pubblici per circa il 15% sono le altre due iniziative del piano presentate da Orban che ha sottolineato l'intenzione di "mantenere sotto controllo il debito e se possibile ridurlo" nei prossimi anni.


Spagna, 15 miliardi di tagli agli stipendi e allo stato sociale


Per chi se la fosse dimenticata, la manovra spagnola da 15 miliardi prevede tagli ai dipendenti pubblici e allo stato sociale. Passata per un solo voto.

da Blitz, fine maggio scorso

Anche il Governo di Madrid ha varato la diminuzione del 5% degli stipendi degli statali, il congelamento delle pensioni, i tagli alla spesa sociale: totale 15 miliardi di “manvora”. Quando il premier Zapatero l’ha portata in Parlamento, gli hanno votato contro la destra e la sinistra e ha salvato il suo Governo per un solo voto.

Governo che potrebbe cadere entro l’anno quando dovrà cercare di far approvare il piano economico per il 2011. Zapatero è stato abbandonato al momento del voto dagli alleati del partito nazionalista basco. Con lui sono rimasti gli autonomisti catalani che però hanno dichiarato di non votare contro solo per “senso di responsabilità”.


Portogallo, shock fiscale


Chi se lo ricorda il pacchetto anticrisi di Lisbona di fine maggio?

Da rinascita.eu

Con questo pacchetto anticrisi il governo del primo ministro, José Socrates (nella foto), ha previsto un aumento del carico fiscale sulle aziende del 2,5% e una riduzione del 5% sugli stipendi dei politici e dei dirigenti pubblici.

L’esecutivo lusitano ha deciso anche un aumento dell’Iva di un punto, portando così l’imposta al 21 per cento, un incremento dell’1,5 per cento dell’Irpef e un taglio ai trasferimenti dal governo centrale alle autorità locali di 100 milioni di euro nel 2010.

A criticare le scelte dell’esecutivo è stato il leader dell’unione intersindacale Cgtp, Manual Carvalho da Silva, affermando che la manovra “metterà molte famiglie in grande difficoltà, se non le porterà direttamente alla povertà”.

La manovra è stata biasimata anche dai quotidiani lusitani, tanto che il giornale Diario de Noticias ha titolato “Tutte le tasse aumenteranno”, mentre il suo omologo Publico ha sostenuto che i lavoratori portoghesi perderanno fino all’1,5% dei salari e il quotidiano economico Jornal de Negocios ha definito le misure uno shock fiscale.


Grecia, la manovra del disastro

Ricordate? Ecco gli effetti della manovra.


Italia, manovra da 25 miliardi di euro

Va tutto bene.

(italiani, eterni secondi)


In caso di ripubblicazione si prega di citare sempre la fonte: informazione scorretta ed il link originale http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/06/bin-laden-in-iran-e-le-disperate.html

Saluti felici

Felice Capretta


ps: La Finlandia è di nuovo entrata in recessione nel primo trimestre, con un calo dello 0,4 per cento del PIL, secondo trimestre consecutivo di contrazione economica. Lo indicano statistiche ufficiali pubblicate oggi (APCOM)

lunedì 7 giugno 2010

Brzezinski, l'economia e la geopolitica

Parla poco, il Grande Vecchio, ma quando parla vale sempre la pena ascoltarlo.

Già: mentre i giornali ci raccontano estesamente della signora di Monza accoltellata ed affettata, con dovizia di particolari truculenti (compito per i prossimi 30 secondi: chiediti “a cosa serve a me sapere questo?”), è passato quasi sotto silenzio il discorso del Grande Vecchio Zbigniew Brzezinski, che il 15 magggio si è espresso ripetutamente riguardo a qualcosa che sta accadendo alll’umanità intera.

Se non sapete di chi stiamo parlando, potete cliccare questo nostro vecchio post e tornare qui al termine del post.

Ah, e vogliate esimere il nostro tasteggio caprino dal faticoso compito di digitare l’impronunciabile nome del suddetto e concederci di chiamarlo semplicemente Zibi’, come si fa con i vecchi amici come con i vecchi nemici.

Zib, dicevamo, si è espresso chiaramente.

E ha detto che l’umanità ha raggiunto un grado di risveglio mai visto prima nella storia, e che questo risveglio mette in difficoltà qualsiasi potenza.

E, aggiungiamo noi, mette in difficoltà qualsiasi potere delirante di dominio.


Brzezinski: "l’umanità è risvegliata per la prima volta nella storia"

Alcuni stralci del discorso:
Per la prima volta nell’intera storia, l’umanità è politicamente risvegliata – è una realtà completamente nuova – non si è mai verificato questo nella maggior parte della storia umana.

[...]

Il mondo nel suo complesso è divenuto più politicamente risvegliato [...] (e in tutto il mondo le persone sono) consapevoli delle disuguaglianze, degli squilibri globali, della mancanza di rispetto, dello sfruttamento.

l’umanità è ora politicamente risvegliata ed attiva (e questo, in combinazione con una elite frammentata) complica le cose per qualunque grande potenza, compresi gli USA.


Ecco il filmato.
Quando il Grande Vecchio parla, vale la pena ascoltarlo con attenzione.





E se a Zibì brucia un po’ il sederino e ha paura di non riuscire a realizzare l’agenda del governo mondiale, il merito è dell’umanità intera, ma anche di internet, dei nostri post e di ognuno dei vostri commenti, che hanno portato più persone ad essere al corrente di più cose, a mettersi più in discussione, ad usare di più la testa ed in ultima analisi a fidarsi di più di sè stesse e di meno della televisione e/o dei politici.


Momento di piacere caprino.


Vacanze a Sitges

A questo punto suonano come profetiche le parole di Zibi’ del maggio scorso, a leggere le cronache di Jim Tucker e Daniel Estulin riguardo all’incontro spagnolo del gruppo Bilderberg.

Da Megachip:

Secondo Tucker, i luminari del Bilderberg sono demoralizzati per il fatto che "molte persone importanti" non sono presenti quest'anno, perché, a causa della crescente esposizione, gli invitati "si trovano nei guai a casa" e i loro elettori li mettono in imbarazzo con domande irate come "che cosa stai combinando con questi mostri?"

"Tutte queste persone ci stanno esponendo, abbiamo tutte questo mail e telefonate," così Tucker ha parafrasato le lamentazioni dei membri del Bilderberg.

Ciò combacia con le rivelazioni origliate dal giornalista del Guardian Charlie Skelton presso l’Hotel Dolce Sitges prima che la riunione iniziasse, quando ha sentito gli organizzatori della conferenza lamentare il fatto che i numeri delle proteste sono in crescita ogni anno in occasione degli eventi Bilderberg e che perciò rappresentano una "minaccia" per l'agenda del Bilderberg.


Ebbene si: hanno paura del malcontento popolare.

Sarà per questo che tengono sempre il guinzaglio al limite della sopportazione, ma sempre sopportabile.

Sarà per questo che ci danno due schieramenti tra cui scegliere, leggi uguali per molti ma non per tutti, schermi al plasma a poco prezzo, cinema in 3D a volontà, divani in pelle, stipendio regolare, libertà di divorziare, di abortire, mutuo a tasso fisso e droga come se piovesse.

Non è che sia particolarmente nuova, come strategia.

Già i latini la chiamavano “panem et circenses”.

Più di 2000 anni fa.

Ma tant’e’.

Diceva il mio professore di storia all’università che non vale la pena studiare la storia.
Perchè la storia si ripete riproponendoti sempre gli stessi errori, o schemi.
La storia si studia, in teoria, proprio per imparare dal passato.
Ma poichè si ripetono sempre gli stessi errori, significa che dal passato non stiamo imparando niente.

E quindi a che serve studiare la storia?
Tanto vale andare al bar a farsi un cappuccino.

Hanno paura del malcontento popolare, dicevamo, ma ancora prima hanno paura che le persone sappiano, perchè se sanno si incazzano alquanto.

Sarà per questo che l’informazione è controllata, ma sempre in parte rilasciata. Sarà per questo che abbiamo testate giornalistiche di cronaca, sport, gossip, economia tra cui scegliere, ampia scelta di telegiornali, stampa gratuita sulla metropolitana, eppure le notizie che arrivano sono tutte invariabilmente le stesse.

Che noia.

Poi pero' l’economia salta per aria.

Oggi l’Euro è sceso sotto 1.19, ma quel che è più interessante è il grafico a 3 mesi.




E anche oggi le borse europee hanno fatto ciaociao con la manina e si sono fatte rosse. Sarà l’estate e il sole che picchia.


Poi la geopolitica impazzisce.

Oggi l’esercito israeliano ha ucciso due, ma alcuni dicono tre, altri dicono quattro o cinque sommozzatori combattenti palestinesi. Che, non si sa bene come mai, si trovavano lontani dalla costa. E Teheran ha annunciato che manderà due navi della Mezzaluna Rossa a tentare di portare aiuti forzando il blocco di Gaza. E Tayyp Erdogan, rilanciato più volte, ha dichiarato che ha intenzione di dirigersi personalmente a Gaza .

Ecco.

Diceva Roosevelt mi pare: si puo' ingannare poca gente per molto tempo, o tanta gente per poco tempo, ma mai tanta gente per tanto tempo.

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 6 giugno 2010

Uk, debito enorme e il quasi default ungherese


Particolarmente gustose le news in questa calda giornata di Giugno.

Repubblica ci informa che una donna si è gettata dalla torre di Pisa (e non è sopravvissuta), mentre secondo gli organi di stampa arabi ad Abu Dhabi sarebbe stato superato il record di inclinazione di un edificio, con il nuovo grattacielo inclinato di 18 gradi, 4 volte di più della celebre torre.


Vediamo se riescono a venderlo o se si butteranno di sotto.


Debito "enorme", UK


Passando a notizie un tantino più significative, si distingue il Primo Ministro inglese David Cameron:

Un debito enorme deve essere gestito.

[...]

Incrociare le dita aspettando la crescita e sperando che scompaia non è una risposta

Un debito enorme, già.

E ancora:

Se non facciamo qualcosa finiremo per pagare degli interessi sul debito di 50, 60, 70 miliardi di sterline. Sono cifre pazzesche, piu' di quanto spendiamo per l'istruzione dei nostri figli o per la difesa della nazione

Ohibo'.

E gli inglesi che non leggevano Informazione Scorretta pensavano che era tutto in ordine.


Passando ad altro, rettifichiamo un'informazione data nel post precedente.


Teheran, smentita la vendita delle riserve in Euro

Nel frattempo, Teheran ha smentito che ha intenzione di dismettere le riserve in Euro in favore dei dollari (da apcom) .

In un'intervista sull'edizione domenicale del quotidiano Iran, il governatore Mahmoud Bahmani ha definito "non corretta" l'indiscrezione secondo cui l'Iran è pronto a vendere 45 miliardi di euro in cambio di dollari.

Alcuni gionri fa il quotidiano Jaam-e-Jam, di proprietà della televisione di stato iraniana, aveva scritto - citando una fonte anonima vicina alla Banca centrale - che questa aveva iniziato a vendere 15 miliardi di euro su un totale previsto di 45. Una scelta determinata dal declino della moneta unica e che precederebbe una mossa simile da parte di altre banche centrali del Golfo persico.


Budapest sta male?

Giungono segnali contrastanti dall'Est.

Ancora ieri, il sole 24 ore scriveva

L'Ungheria come la Grecia. Conti pubblici truccati, mezze parole che diventano un grido d'allarme sul default imminente, panico in Europa, nelle Borse e sui mercati valutari.

[...]

«È chiaro - ha detto Peter Szijjarto, portavoce del primo ministro - che l'economia versa in una situazione molto grave. Non penso affatto che sia un'esagerazione parlare di rischio default»

Tradotto: il paziente ha una polmonite fulminante e poche settimane di vita.

Infatti, venerdì il ministro ungherese annunciava che le possibilità di evitare una crisi come quella greca erano per Budapest "molto lievi". Caduta istantanea della valuta locale (-5%) sul mercato dei capitali, CDS anche su Italia schizzati ai massimi.

Mentre scriviamo, invece, Ansa riporta le pompose dichiarazioni del soggetto di turno:

E' "esagerato" parlare di un rischio default per l'Ungheria, che ha compiuto "seri progressi" nel consolidamento dei suoi conti pubblici.

Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, parlando al G20 di Busan, in Corea.

"L'Ungheria ha ridotto il deficit di più del 5% tra 2006 e 2009, il consolidamento di bilancio è continuato anche durante il difficile periodo della crisi e sono convinto che proseguirà sulla strada già intrapresa della crescita", ha detto Rehn.

Tradotto: paziente? quale paziente? ah, il numero 0032. Ma non aveva solo un raffreddore? Infermiera, gli somministri la solita dose di valium che devo tornare subito a Sitges per una riunione tra amici.

Per concludere, la nuova valvola della BP sta spargendo in mare migliaia di barili di greggio al giorno e qualcuno la prende come una buona notizia. E la Rachel Corrie è stata abbordata dall'esercito israeliano e dirottata al porto israeliano di Ashdod dove è stato sequestrato il suo carico. Anche questa alcuni la predono come una buona notizia.

Secondo il Mossad, attraverso il sito Debkafile, il primo ministro turco Tayyp Erdogan sarebbe incazzato come un caimano e avrebbe dichiarato di voler andare di persona a Gaza, forzando il blocco con la Marina turca.

Uh....che caldo che fa.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 2 giugno 2010

Freedom flotilla e le riserve in euro di Teheran


Geniali i titoli del brillante Tgcom online mentre scriviamo.

Partiamo dal caso BP, con la fuoriuscita di petrolio che sta compromettendo l'intero ecosistema del golfo del messico. La nuova operazione-sòla di BP prevede il taglio (cut) del tubo ed il posizoinamento di un tappo (cap) a cupola. Da cui: operazione "cut & cap".

Che diventa, nel peggior incubo di Shakespeare, "cup and cut", ovvero "tazza e taglio".

Già.

Stendiamo poi l'opportuno silenzio caprino sul titolo sempre del medesimo "giornale" online, letto da centinaia di migliaia di utenti unici giornalieri, che riportiamo qui di seguito.




Sul fronte Freedom Flottilla, buona parte dei media compatti ed allineati stanno (poco) pudicamente cercando di tenere nascosta la seguente infamante notizia che è apparsa su ANSA.it, anche se non con il peso e la dimensione che avrebbe dovuto avere.


Italia vota contro il Consiglio dei Diritti Dell'Uomo


L'Onu chiede una missione di inchiesta internazionale per fare luce sul blitz delle forze israeliane contro la flottiglia di attivisti diretta a Gaza.

In particolare, è stato il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'Onu che ha proposto di "inviare una missione internazionale per indagare su violazioni delle leggi internazionali".

La decisione è passata con 32 voti favorevoli.

Hanno votato contro: Stati Uniti, Olanda e Italia.


E mentre qualche giorno fa Parigi esigeva l'immediato rilascio di tutti i francesi imprigionati in israele, Roma, nella persona di Stefania Craxi, assicurava che gli israeliani avrebbero rilasciato gli italiani entro il tempo tecnico di 3 giorni.

E' la fine che fanno i servi sciocchi.

Almeno una volta gli italiani erano eterni secondi.

Chiudiamo con una notiziola appena passata sotto il naso caprino:


Iran, vendita riserve in Euro

PECHINO (Reuters) - La banca centrale iraniana ha annunciato che venderà 45 miliardi di euro delle sue riserve per acquistare dollari e oro, riporta l'agenzia di stampa cinese Xinhua, citando notizie media iraniane.

Xinhua ha detto che le vendite sarebbero state condotte in tre fasi e che sono già cominciate, citando fonti anonime.

Altri paesi del Golfo hanno cominciato a ridurre le loro riserve di euro, secondo l'agenzia.

(fine)

Ed è forse in questa notizia che sta la chiave di lettura di buona parte dell'affaire speculativo al ribasso sull'euro.

Fermo restando che non sappiamo qual è la ripartizione tra dollari e oro, resta il fatto che la caduta dell'euro innesca (ed è alimentata da) una fuga dall'euro sul mercato delle valute.

Le nazioni che hanno riserve in euro le vedono impoverirsi sempre di più. Cosa sceglieranno? Cosa scegliereste, se in tasca avete monete che perdono valore ogni ora? Ve ne liberereste, e le convertireste in qualche altra moneta o bene che ha un valore più stabile.

Perfino un paese come l'Iran sceglie di disfarsi di Euro in favore di oro e, udite udite, dollari. Il che contribuisce a sostenere il dollaro come valuta di riserva mondiale e rimandare in là di qualche altra ora l'inevitabile caduta della divisa nordamericana.


Saluti felici

Felice Capretta