lunedì 9 febbraio 2009

Corsa agli sportelli, cos'e'?

Eluana. Non si parla d’altro, anzichè parlare magari di corsa agli sportelli.

Il nostro post precedente sulla corsa agli sportelli in Inghilterra ha suscitato discreto interesse.

A grande richiesta approfondiamo il tema.

Dovete sapere che la corsa agli sportelli è la cosa più temuta da ogni banca del mondo. Un avvenimento del genere consiste praticamente nel crollo istantaneo della banca.

Il meccanismo è molto semplice: finchè tutto funziona bene, finchè la vostra banca è sicura, non vi preoccupate di granchè. Quando però iniziano a circolare voci insistenti sulla solvibilità della banca, i correntisti inziano a temere che la loro banca possa fallire. Così si precipitano alle filiali più vicine per ritirare quanto più denaro possibile prima che la banca fallisca.

Fin qui niente di strano: in un mondo perfetto, la banca che ha ottenuto quel denaro dai risparmiatori dovrebbe averlo pronto da restituire.

Naturalmente non è così.

Le banche, infatti, hanno a disposizione molto meno denaro di quello che hanno ricevuto come deposito. I motivi sono molteplici: nel migliore dei casi hanno, che so, prestato il vostro denaro a qualcuno che lo ha usato per costruire una attività che andrà a profitto tra un anno o due. Oppure ancora lo hanno investito in titoli finanziari che hanno una scadenza precisa.

Oppure, semplicemente e più regolarmente, prestano molto più denaro di quello che hanno realmente grazie al meccanismo della riserva frazionaria.

Il risultato è che una banca ha realmente in cassaforte una cifra minima del denaro dei suoi correntisti, diciamo per esempio il 5% di tutto il denaro dei correntisti (il numero serve per soli fini esplicativi).

La sua liquidità è quindi ridotta al minimo indispensabile perchè possa fronteggiare le normali richieste di denaro contate, come prelievi di bancomat ed operazioni dei clienti.

Scettici? Andate alla vostra filiale e pretendete di ritirare tutti i vostri risparmi in contanti e subito.

Vi diranno di tornare il giorno dopo come minimo, perchè in realtà non hanno quella liquidità in cassaforte, e se anche l’avessero probabilmente resterebbero con liquidità insufficiente per il resto della giornata.

Dovete “prenotare” il contante, un po’ come in farmacia quando sono a secco di aspirina.

Niente di grave, finchè tutto funziona.

Ora immaginate migliaia di persone che corrono tutte insieme a ritirare tutto il liquido depositato tutto insieme. Diciamo, sempre come ipotesi di scuola, che un brutto giorno i giornali annuncino che una banca rischia l'insolvenza. Come minimo, il 50% dei correntisti lascia tutto quello che stava facendo e corre a ritirare il 90% del liquido.

Questa è la corsa agli sportelli.

La banca deve così restituire il 90% del liquido, e però ha disponibile solo il 5%. La banca paga i primi correntisti, fino ad esaurimento di quel 5% disponibile. Oltre quella soglia, la banca non riesce a fare fronte ai suoi impegni. E così fa la fine delle aziende che non fanno fronte ai loro impegni: semplicemente fallisce.

I correntisti così restano con un pugno di mosche, anche se nella migliore delle ipotesi restano con la quantità di denaro minima garantita per legge dallo stato.

In realtà abbiamo visto che, per evitare disordini sociali, solitamente subentrano gli stati e nazionalizzano la banca anzichè lasciarla fallire.

Nei momenti di grande crisi, sussiste il rischio di solvibilità per molte banche. Una corsa agli sportelli su più banche simultaneamente puo’ provocare il collasso totale del sistema bancario. Questo è quello che stava per accadere il 10 ottobre in Inghilterra, come abbiamo scritto nel post precedente.

Altri dettagli a breve....

Saluti felici

Felice Capretta

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