venerdì 31 ottobre 2008

Dati istat ottobre: l'inflazione scende al 3,5%

Comunicati i dati istat di ottobre: l'inflazione in Italia scende al 3,5% contro il 3,8% di settembre.

Detto così, sembra una buona notizia.
I giornali ufficiali, allineati e coperti, si affrettano ad annunciare la lieta novella.

In verità, non è detto che la notizia sia buona.

Potrebbe essere buona e potrebbe non esserlo.

Facciamo un passo indietro e torniamo agli anni a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, tra la guerra dei sei giorni e la guerra dello yom kippur.
Il blocco del canale di Suez ed il successivo embargo provocarono una impennata del prezzo del petrolio, che a sua volta provoco' una impennata dei prezzi in tutto il mondo - italia compresa.

Tecnicamente si chiamava "shock petrolifero".
Praticamente - ricordate? - fu l'austerity, le domeniche a piedi, l'infiammata dei prezzi.

Io ricordo... di averlo studiato all'università : )

Ricordate i rendimenti a due cifre dei BOT negli anni '80?
Le conseguenze dello shock petrolifero si fecero sentire per un decennio buono.

Ricordate che la discesa dell'inflazione dal 18% al 16% era un'ottima notizia?
Effettivamente quella, in quel contesto, era una buona notizia.

Ora però fermiamoci a riflettere.

Siamo stati addestrati a pensare che l'inflazione è cosa non buona. E' vero.
Il ragionamento conseguente e' che la deflazione, ovvero una riduzione generalizzata dei prezzi, dovrebbe essere una cosa buona.

Questo non è necessariamente vero.

La deflazione porta con se' tutta una serie di problemi gravi. Deflazione, per esempio, fu cio' che accadde all'economia americana a seguito della famosa crisi del 1929. Durò per anni con tutte le conseguenze che conosciamo.

Nel nostro caso, oggi, siamo davanti ad una buona notizia se siamo davanti ad un rallentamento dell'inflazione.

Se invece questo è l'inizio dell'inversione di tendenza, ovvero se con oggi andiamo verso la deflazione, siamo davanti ad una cattiva notizia.

Pare che la borsa di Milano l'abbia presa piuttosto male.

In verde, l'andamento positivo prima dell'annuncio dei dati di inflazione (ore 11 di oggi).
In rosso, l'andamento diventa negativo subito dopo l'annuncio..




Vi rimando a questo articolo su comedonchisciotte su inflazione o deflazione per un approfondimento, ma per i meno inclini alle cose economiche torneremo sull'argomento a breve con un post interamente dedicato.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 29 ottobre 2008

"Crisi attuale più grave del 1929"

"Crisi attuale più grave del 1929"

Lo dichiara il presidente della Consob alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati. O meglio, così intitola TGFin.

Le borse anche oggi sono schizofreniche, con balzi del 10% in più, mentre il nasdaq apre in negativo rischiando di trascinare con se' le piazze europee.

Naturalmente i giornali sono pieni di articoli sul caso meredith.
Chi l'avrà ammazzata? Amanda l'avrà tenuta? L'avranno stuprata, poi?
Ottimo modo di tenere impegnata la popolazione, mentre nei palazzi del potere si parla ormai apertamente di crisi totale.

A proposito, in Islanda i tassi di interesse sono saliti al 16% nel disperato tentativo di praticare un massaggio cardiaco alla valuta islandese già defunta alcune settimane fa. VI lascio immaginare cosa succederà all'inflazione.

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 28 ottobre 2008

Tira e molla

Ballonzolano ancora le borse dopo il tragico ennesimo tonfo di ieri. Anche oggi ci sarà chi dice che il peggio è passato e che la tragedia è alle spalle, salvo poi essere nuovamente smentito dagli eventi nel giro di 52 ore al massimo.

Ieri, 24minuti (il quotidiano free press del gruppo Il Sole 24 Ore) strillava in prima pagina l'isterismo dei mercati ed il loro stato comatoso.

Almeno l'isterismo è riconosciuto.

Oggi invece la stampa è per lo più monopolizzata dallo "strano" caso dei due ragazzini che hanno visto troppa TV in uno stato dove è troppo facile acquistare armi da assalto, e si sono fissati con l'idea di decapitare il candidato alla casa bianca barack obama.

Questi i titoli più diffusi:

Sventato attentato a Barack Obama

Progettavano un'altra Columbine



Alt, fermi tutti.

Scritto così sembra proprio che i due ragazzi erano a un passo dal futuro presidente con una scimitarra in mano dopo aver massacrato la loro scuola ed essere stati uccisi dalle forze speciali.

Brutti cattivi, questi bianchi nazisti.

In realtà le cose sembrano un po' diverse da quello che ci raccontano la stampa e i media.

Sembra che i ragazzi stavano progettando una rapina in un negozio di armi per rifornirsi e poi fare una strage di non caucasici in una scuola. Ringraziamo i media per aver dato rilievo pornografico al caso di Columbine così da innescare svariati emuli.

I due si erano già procurati passamontagna e corde di nylon per la rapina. Caspita.

Anche mia nonna usa il passamontagna, ha corde di nylon in casa e ripete che con il governo ci vogliono le bombe.

Pare che avessero anche evocato gli assassiniii di martin luter king e kennedy come esempi. Anche mia nonna se li ricorda e pensa che farebbe ben di peggio ai nostri politici. Altro che staccargli la testa...

Mia nonna è in un istituto per anziani e quando capita parla di questo con gli altri anziani.

Ma il complotto degli anziani in sedia a rotelle non è presentabile neanche ai media nostrani e non finisce sulla stampa mondiale.

A proposito di arresto, i due sono stati accusati di:
  • possesso illegale di armi
  • aver tramato un furto di armi da fuoco
  • minacce ad un candidato alla presidenza
Non per complotto, nè per terrorismo (almeno quello), nè per tentata strage.
Ne' per tentato omicidio, si badi bene, ma per minacce.

I due avrebbero comunque confessato i loro piani. Si attende l'incriminazione formale.

Intanto i media si rotolano nel fango dei giovani assassini.
E reggono la borsa a quelli che vorrebbero punire i pensieri.

Orwell lo chiamava crimethink. EH!

crimethink - [...] All crimes begin with a thought. So, if you control thought, you can control crime. "Thoughtcrime is death. Thoughtcrime does not entail death, Thoughtcrime is death.... The essential crime that contains all others in itself."

Non pensare male... obbedisci. Compra. Spendi. Vota.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 24 ottobre 2008

Tokio scende e milano segue

La stampa gratuita oggi ha dedicato la prima pagina alla più grande vincita della storia dei giochi di stato, con i 100 milioni del superenalotto vinti a catania.

Festeggiamenti fino a tarda notte.

Cos'hanno da festeggiare tutti quelli che non hanno vinto, me lo sono sempre chiesto.

Ma passiamo oltre e vediamo le cose veramente rilevanti.

Renault chiuderà "quasi tutte" le fabbriche per "una o due settimane", leggiamo sul Sole24Ore.

Così, tanto per gradire.

Sul lato finanziario, nuova caduta della borsa di Tokio, questa mattina i mercati si sono svegliati con l'ennesimo -9%. Seguono a ruota le borse europee con aperture tutte negative. E' sufficiente un colpo d'occhio a questa immagine presa da Yahoo Finanza - il rosso domina.



In apertura Piazza Affari perde il 3,7% circa.

Trend-online.com riporta una intervista ad un analista, secondo il quale

La situazione a livello globale è ormai scandita da una crisi finanziaria che, stando a quanto dicono le maggiori case d’affari, si sta avvicinando alla parte finale.

Eh già, il peggio è passato, come dissero i vari Paulson, Bernanke, Draghi, Profumo e tanti altri in vari momenti di questo nefasto 2008 in cui il peggio è puntualmente arrivato e ben oltre le peggiori previsioni, come puo' intuire chiunque sia consapevole del fatto che la crisi è sistemica e non passeggera.

Altre notizie passate sotto silenzio, pescate per lo più grazie alla vigilanza incrollabile di effedieffe.com ed al fiuto giornalistico di Maurizio Blondet. Quattro articoli in rapida successione degli di nota, per quattro notizie rilevanti.

  • viaggio a beirut del capo della CIA
  • previsione di inflazione / iperinflazione in USA per il 2009 da parte del gruppo Europe2020, già autore di molte previsioni successivamente realizzatesi puntualmente (anche se non bisogna essere astrologi per prevedere che l'eccesso di offerta di moneta porterà inflazione)
  • una serie di strane profezie di Powell e Biden sulla enorme crisi che esploderà probabilmente il 21 o il 22 gennaio quando Obama sarà in sella, mentre McCain agita lo spettro di una possibile guerra nucleare. Notevole che conoscano già la data della crisi..!
  • infine, uno strano incontro avvenuto all'insaputa di tutti i media tra generali e capi di stato maggiore di USA, Francia, Germania, forse UK e Italia. Sono atterrati nell'aeroporto più vicino al Trudeau Institute, un laboratorio biochimico in cui si compiono ricerche congiunte con i militari. Lì si coltivano ceppi virali speciali con lo scopo di "produrre un vaccino" contro una possibile pandemia.

La pandemia è un antico incubo di molti fissati. Serve a sfoltire la popolazione e tante altre cose belle. E Stati Uniti e Israele furono i soli stati a votare contro una risoluzione dell'ONU del 2002 che riaffermava la Convenzione di Ginevra sulle limitazioni alle armi biologiche del 1925.

Secondo una legge cosmica eterna ed immutabile, si vede negli altri cio' che si è. Vuoi vedere che chi vede negli stati canaglia la minaccia terroristica biologica/chimica/nucleare è proprio...

Ok ok non aggiugiamo altro.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 22 ottobre 2008

crack lehman, mediolanum coprirà

Oggi la stampa gratuita intitolava "Piano Antidroga, via la patente a vita" a tutta pagina.

A parte la strombazzata propagandistica, facciamo un paio di considerazioni..

Prima di tutto, distinguiamo tra comportamenti pericolosi per se' contro comportamenti pericolosi per se e per gli altri. Un conto è rischiare la propria vita, che a mio avviso è un diritto, altra cosa è mettere in pericolo gli altri.

Guidare senza cintura di sicurezza è un comportamento pericoloso solo per sè, e non dovrebbe essere perseguito con accanimento.

Passare con il rosso è un comportamento pericoloso per se' e per gli altri, e dovrebbe essere perseguito pesantemente.

Guidare sotto l'effetto di droga E' effettivamente un comportamento pericoloso per se' e per gli altri ed è un reato che dovrebbe essere perseguito pesantemente (con una forte attività di educazione e prevenzione).

Alcune droghe, come la cannabis, lasciano traccia in alcuni esami per 60 giorni. L'effetto di una canna dura un'ora, due al massimo, e già dopo 6 ore l'individuo è completamente ristabilito. Figurarsi dopo 60 giorni. Eppure, all'esame tossicologico, ne puo' risultare traccia. Quindi un fumatore abituale che ha fumato una canna una sera a casa sua un mese prima di un controllo potrebbe vedersi sequestrata la patente a vita. Senza aver messo in atto comportamenti pericolosi per gli altri (e, a pensarci bene, neanche pericolosi per sè).

Ci sono altre droghe, come la cocaina, che restano visibili per sole 24/48 ore. E chi le assume, in preda all'euforia, tende a comportamenti drammaticamente pericolosi. Anche alla guida. Ad un controllo effettuato dopo 48 ore, il cocainomane abituale prenderebbe la lode per sobrietà e continuerebbe a guidare.

Questi sono due casi estremi, con infinite variabili nel mezzo.
C'e' una bella differenza, no? Eppure, a sentire certi politici, tutte le droghe sono uguali e vanno gestite tutte nello stesso demagogico modo.

Con tutta questa bella propaganda, sparisce in secondo piano la notizia della continua discesa delle borse. Ieri e oggi la discesa procede, trainata da wall street. Tokio ha fatto un altro tonfo, -6,7% ieri.

Poca visibilità anche alla notizia che Banca Mediolanum coprirà il buco lasciato nelle tasche dei suoi risparmiatori dal crack Lehman Brothers. Ennio Doris e Fininvest, i principali azionisti di Banca Mediolanum, copriranno di tasca loro i circa 120 milioni delle insolvenze.

Voglio vederli alle prese con il buco dei derivati prossimo venturo.

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 21 ottobre 2008

Aggiornamento dal fronte della crisi finanziaria

La stampa italiana è in delirio da pornocronaca. E' infatti in corso in queste ore il processo per la morte della studentessa di cui già si è parlato estesamente.

La famiglia chiede tanti soldi e i giornalisti dedicano ampio spazio alla quantità esatta del risarcimento, in misura sufficiente perchè vi chiediate "sarà giusto?" e altre porcherie di vario genere e grado.

Un altro pezzo di cronaca è occupato dal sostegno di Powell al candidato Barack Obama.

Senza contare uno spruzzo di Superenalotto.

Poche parole, se non nessun commento, sulla persistente crisi finanziaria, che ha già intaccato l'economia reale. E dire che le notizie non mancano, a partire dall'interessante articolo del daily telegraph, rilanciato nella nostra lingua dall'ottimo Maurizio Blondet sul sito Effedieffe ormai a pagamento. A proposito, se il vostro stipendio non è ancora stato intaccato dalla crisi e potete permettervi 100 euro l'anno, fate un pensierino a sostenere l'informazione indipendente con un abbonamento a effedieffe. E.. no, non prendiamo provvigioni!

Nel brillante articolo, intitolato significativamente "Do our rulers know enough to avoid a 1930s replay?", si cita Tremonti:

La crisi è ora in piena forza in tutto il mondo; colpisce l’economia reale, le forze produttive dell’industria. E’ globale, è totale, e dovunque

Citiamo dalla traduzione di effedieffe alcuni elementi che non dovrebbero passare in secondo piano rispetto alle porcherie di cronaca nera di cui sono pieni i giornali:

Il prezzo dei noli navali per le navi «Capesize» (che traportano grani, carboni, minerale ferroso) è precipitato da maggio di un incredibile 95%; ciò che ha avuto come conseguenza, fra l’altro, la bancarotta della compagnia di navigazione Industrial Carriers di Odessa, con una flotta di 52 navi.

Qualora a qualcuno sfuggisse la portata della notizia, vi ricordo il meccanismo della domanda e dell'offerta. Cosa succede quando c'e' molta offerta e poca domanda? Succede che i prezzi si abbassano per invogliare i clienti. Quando ci sono molte albicocche e poche persone che possono comprare albicocche, il prezzo delle albicocche scende. (viceversa, quando ci sono molte persone che vogliono acquistare poche albicocche, il prezzo sale)

Se dunque il prezzo dei noleggi navali per le navi da trasporto delle materie prime è sceso del 95% significa che c'e' molta offerta di noleggi navali per scarsa domanda di noleggi navali, vale a dire ci sono meno materie prime che viaggiano.

Se ancora non fosse chiaro, questo è un chiaro sintomo che l'economia sta rallentando. Gli effetti non si vedono ancora in tutta la loro potenza semplicemente perchè le merci che sono in viaggio oggi sono state negoziate uno, due, tre mesi fa, a volte anche un anno fa. Ma prima o poi gli effetti si sentiranno.

E infatti:
«Per quanto posso stabilire, il trasporto navale sta rallentando tanto velocemente quanto lo fece nei tristi mesi del 1931», scrive Evans-Pritchard, il miglior giornalista economico del Telegraph. Dalla crisi del ‘29 ai tristi mesi della depressione piena, nel ‘31, ci vollero due anni. Ora è bastato molto meno.

Questa è tecnicamente deflazione: ribassamento generalizzato dei prezzi. Il che non è necessariamente cosa buona, visto che si riduce il margine per le imprese. Non so cosa sia meglio, tra deflazione e iperinflazione.

A dire il vero, qualche stato ne risente. Islanda e Pakistan sono già al collasso, mentre in Cina

il 53% delle sue 3.600 fabbriche di giocattoli (tutti da esportazione) sono fallite da gennaio ad oggi

e in America

le case vengono sequestrate al ritmo di 10 mila al giorno


E ancora: secondo il capo dell'ufficio internazionale del lavoro, uno dei molti marchi dell'ONU

Solo i Paesi con un vasto mercato interno e poco dipendenti dall’export soffriranno meno

Le borse intanto continuano a galleggiare con segno positivo.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 20 ottobre 2008

ING direct e le iniezioni di paraffina

[qui aggiornamento 26 gennaio 2009: ING direct in difficoltà di nuovo ]

Decenni fa, alcuni spietati agricoltori praticavano iniezioni di paraffina nelle zucche al fine di farle crescere di volume. Questo accadeva decine di anni fa (e forse accade ancora oggi in cina).

In Olanda, oggi, il governo pratica iniezioni di liquidità da 10 miliardi di euro al famoso gruppo bancario della zucca arancione. ING Direct è dunque in difficoltà.

Ancora una volta i mercati reagiscono con insensato isterismo rialzista, alla notizia dell'ennesima banca in difficoltà. Anche wall street conferma la tendenza di oggi.

Finchè dura...

Saluti felici

Felice Capretta

PS: aggiornamento per i numerosi utenti che arrivano da google cercando "ING in difficoltà", che probabilmente sono correntisti del famoso conto arancio.

Non ho consigli da darvi - tendo a sbagliare da solo e non voglio convolgere altri - ma vorrei condividere con voi una analisi.

Il rischio che corrono tutti i correntisti di una banca in difficoltà è di vedersi chiudere i rubinetti del conto corrente. Quando la banca entra in crisi di liquidità, fa una cosa semplice: blocca i conti. Vi consente di ritirare solo una piccola quota settimanale o mensile.

E' successo di recente in Argentina con il default. Una delle misure fu monetaria, e le persone naturalmente tentarono di ritirare i loro depositi dalle banche. Le banche rischiarono di andare in crisi di liquidità. Così il governo prese una contromisura: la chiamarono "corralito" e chiunque avesse un conto corrente se lo vide congelare. Poteva ritirare poche manciate di pesos alla settimana.

Ora... personalmente credo che sia molto più facile e veloce chiudere i rubinetti per una banca online, quale è l'ING direct in difficoltà, con un paio di click. E se anche siete più veloci di loro nel prendervi i vostri soldi, ci sono i tempi tecnici del bonifico al vostro conto sottostante.

Con ING Direct, dunque, potreste essere esposti per 3 giorni.

Con una banca fisica, siete esposti per il tempo necessario a raggiungere almeno il bancomat più vicino e prelevare il massimale giornaliero, o la filiale più vicina.

In caso di corsa agli sportelli, anche qualche minuto puo' fare la differenza.

Fate i vostri.....conti.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 17 ottobre 2008

La pallina rimbalzina

Gli italiani fremono per la febbre del Superenalotto, ben novantamilamiliardidimilioni di jackpot e oltre.

C'e' talmente tanta gente che prega di vincere che - se fossi dio - mi sentirei molto imbarazzato nel scegliere il vincitore.

No, dico sul serio.

Una cosa del genere ti cambia la vita e ti mette al riparo da ogni preoccupazione economica, e gli altri crepino tutti.

Già. Bello tutto, vero? Il sincero sentimento di egoismo che serpeggia tra la popolazione, perchè se vinci tu non vinco io (anche se in realtà io sarei felicissimo di vincere il jackpot con altre 100 persone).

Soprattutto, di bello c'e' l'ingrasso delle casse dello stato.

Sapevate che il lotto clandestino è una delle attività illegali più perseguite dagli stati, quando hanno risorse di polizia disponibili? In fondo non dovrebbe essere così: il lotto clandestino non fa del male a nessuno. Fa molto più male un ragazzino zingaro che ti mette le mani in tasca.

Questo accade perchè il gioco del lotto è uno dei giochi che rendono di più agli stati.

Pensate che la roulette sia una truffa? In realtà è un gioco quasi equo, perchè la puntata vincente viene pagata 36 volte. In totale ci sono 37 numeri (considerate lo zero). La probablità di vincere è 1/37. Se puntate un euro e vincete, vi pagano 36 volte la puntata: 36 euro.

Se fosse un gioco equo, dovrebbero pagarvi 37 euro (1 caso favorevole su 37 casi possibili).

Invece vi pagano 36. Quell'euro di differenza lo possiamo chiamare margine di "disequità" ed è pari a circa il 2,7% . Serve al casino' per campare.

Le probabilità di fare una cinquina a lotto è 1/44.000.000 circa.
Se fosse un gioco equo, per una puntata da un euro, vincente sulla cinquina, il lotto dovrebbe pagarvi poco meno di 44 milioni.

Invece ve ne paga circa 6. Ci sono circa 38 milioni di differenza.
Il margine di "disequità" del gioco del lotto e' dell'86% circa, rispetto al 2,7% della roulette.

Non male, vero?

Capito perchè c'e' attenzione verso il lotto clandestino?

Capito perchè si sono inventati il superenalotto e hanno moltiplicato le giocate settimanali?

Chiudiamo ora queste disquisizioni sulle truffe di stato e passiamo alle notizie interessati, che finalmente campeggiano dalle pagine dei giornali.

I mercati sono ormai pitbull impazziti (ricordate?) che rincorrono le palline rimbalzine.

E' panico e le borse non sanno dove andare. Non appena ad un tonfo segue una minima notizia di bel tempo, gli operatori reagiscono in modo isterico acquistando a mani basse. Questa è la logica della palla rimbalzina.

Ma come tutti voi ricorderete dalle palline di caucciù della vostra infanzia, la pallina rimbalzina non sfugge alla legge di gravità e prima o poi torna a terra stabilmente.

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 16 ottobre 2008

Crisi finanziaria o meredith

Tgcom ci informa con dovizia di particolari che sotto casa di Meredith al momento dell'omicidio c'era una macchina nera.

Molto interessante.

Specialmente i pornodettagli e i ricami linguistici.

Il testimone si trovava sul posto perchè doveva soccorrere con il carro attrezzi un automobilista rimasto fermo proprio sulla discesa che porta all'abitazione degli orrori.


Molto, molto interessante.

Bisogna riconoscere che comunque tgcom da' spazio alla crisi finanziaria, il vero argomento rilevante di questi giorni, forse perchè il caso è ormai conclamato, anche se, come ripetiamo da tempo, il peggio deve ancora venire.

Anche oggi le borse perdono terreno in apertura

Londra -5%, Parigi -4%, Francoforte -6%, Milano -4%.

Capito cosa si intende per dare la scossa ad un animale morto? Quello si scuote per un paio di giorni e basta. Perchè è defunto, e una scossa non basterà a farlo tornare in vita...!

Swissinfo, ben più attenta dei media di casa nostra, ci informa sullo stato della nascente dittatura economica negli usa.

[...] Henry Paulson ha messo i 'signori del credito' davanti a un ultimatum costringendoli ad accettare il piano salvabanche che ha riscritto le regole del capitalismo.

(Paulson) aveva convocato i Ceo di Bank of America, JP Morgan Chase, Citigroup, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Merrill Lynch, Wells Fargo, State Street, Bank of New York Mellon lunedì alle 15: ha distribuito a ognuno un documento di una pagina che impegnava le rispettive banche a vendere al governo azioni privilegiate. I nove avrebbero dovuto firmare prima di lasciare la stanza. "Non gli ha lasciato scelta", ha detto al Times una persona informata dell'incontro: 'Tutti sapevano che c'era una sola risposta".

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 15 ottobre 2008

Hangover

Sapevate che in italiano non esiste una parola per definire il "malessere post sbronza"...? Nella maggior parte delle lingue europee esiste. Hangover è inglese e rende benissimo l'idea.

Negli ultimi due giorni, e anche oggi, la stampa coperta e allineata ha gridato al successo dei piani anticrisi. Le borse hanno reagito con la classica euforia dell'ubriacone. Dalla mancanza di liquido all'annuncio di liquidi a pioggia, l'euforia è inevitabile.

Resta il fatto, però, che i buchi ci sono e qualcuno li deve pur pagare, come accennavamo nell'altro post su queste stesse colonne.

Una delle soluzioni sarà probabilmente stampare moneta in quantità, ma un aumento indiscriminato dell'offerta di moneta porta inevitabilmente all'inflazione, e se andrà male, all'iperinflazione. Le valute più deboli potranno svalutare facilmente o perderanno valore contro le altre valute.

In Islanda, per esempio, la moneta locale ha già perso il 70% contro il dollaro e di più contro l'euro. Le valute più deboli sono le prime a risentire del collasso.
Sarà ben più difficile svalutare Euro e Dollaro. Inflazione probabilmente inevitabile.

Gli operatori economici lo sanno. E dopo due giorni di ubriacatura da record, le borse sono già in pieno hangover, ovvero post sbronza.

Mentre scriviamo, infatti, tutte le principali borse europee, a parte quelle scandinave, hanno segno meno. Parigi -1,28% , Londra -1,70% , Milano contiene le perdite allo 0,50% circa.

Ridiamo un po' leggendo le parole di Marchionne

il peggio è passato


mentre incredibilmente secondo George Bush

la situazione continua ad essere grave



Uno dei due sta dicendo una infame idiozia, mentendo sapendo di mentire...indovina indovinello chi dei due è il cattivello?

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 13 ottobre 2008

La scossa al cadavere

Le borse si rialzano!

Folle festose di broker saltellano qua e là mentre il popolo dei mutui torna a sognare.

Pare che l'annunciato piano dell'Eurogruppo abbia dato i suoi effetti. La scossa al cadavere è stata così forte che effettivamente il corpo defunto ha fatto un bel salto.

Una parte della scossa:

Le banche centrali europee, Bce, Boe e Sne (banca centrale svizzera) annunciano che forniranno liquidita' illimitata in dollari al mercato interbancario, attraverso prestiti da una settimana a 84 giorni. L'operazione avviene nell'ambito dell'azione concertata con la Fed per garantire i rifornimenti a breve termine in dollari sui mercati. La Fed ha autorizzato un incremento delle sue linee di credito swap con Bce, Boe e Snr, la quali procederanno a rifornire i mercati senza limiti e a tasso fisso. (AGI)

Domanda.

Tutta questa liquidità in dollari dove la vanno a prendere?
Illimitata, si badi bene.
Illimitata.

Fosse la FED, questi dollari li stamperebbe - provocando peraltro un aumento della massa monetaria tale da innescare l'iperinflazione.
Ma qui si tratta di BCE, Bank Of England e SNE, e loro i dollari non li stampano.
Quindi non si capisce dove li vanno a prendere.

A meno che, cosa molto probabile, non abbiano i forzieri pieni di dollari di cui si vogliono liberare prima possibile.

Comunque godiamoci questo roseo momento in cui la tenaglia della stretta monetaria allenta la presa. Se avete un mutuo, approfittatene per rinegoziare prima possibile a tasso fisso.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 10 ottobre 2008

Un altro tonfo

Non vorremmo essere monotoni, ma anche oggi, mentre scriviamo, è in corso un altro tonfo dei mercati: Milano -9%, Londra -10%.

Unicredit -12%.

Invito i lettori dotati di senso umano a recarsi presso il centro di produzioni accentrate di Unicredit a Cologno Monzese, nei pressi della fermata MM2 cologno centro, con materassi e kit medici per salvare il salvabile.


Visualizzazione ingrandita della mappa


Nel pieno della crisi del 29, infatti, i broker si lanciavano dalle finestre.

Poi le banche misero le sbarre alle finestre.

Tipico modo di risolvere il problema.

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 8 ottobre 2008

Il taglio del tasso

Prima pagina dei giornali di oggi occupata ancora dalla crisi economica, con qualche strilletto sul caso del senegalese arrestato da 5 vigili sotto gli occhi del figlio.

In prima pagina di City, il senegalese era un nigeriano, diventato poi senegalese alla pagina 23. Si sa che in Africa le frontiere sono labili. Numerose le versioni diverse.

Secondo city non si sarebbe fermato all'alt ed avrebbe reagito alla richiesta di documenti, secondo epolis sarebbe stato circondato e brutalmente ammanettato da 5 vigili proprio davanti alla scuola. Come sia andata non è poi rilevante, se c'e' stato reato da entrambe le parti dovrà essere accertato e punito..

Rilevante è che, comunque sia andata, uno dei due giornali ci ha raccontato una storia falsa e montata. Di cronaca. Pensa alla finanza, alla politica o alla guerra...

Passiamo alle notizie interessanti. E cerchiamo di stare sui fatti.

In Islanda oggi la popolazione è scesa in piazza per manifestare. Il governo si da' da fare, ma evidentemente non è sufficiente. Nazionalizzata infatti oggi Kaupthing. Era l'ultima grande banca dell'Islanda rimasta indipendente dopo che il governo, nello sforzo di salvare gli altri due maggiori istituti bancari, aveva nazionalizzato Landsbanki e messo in amministrazione controllata Glitnir. Ce ne da' notizia swissinfo.

Sarkozy, ieri, ha chiamato una riunione del G8 allargato. Tra gli altri argomenti sul tavolo, la "rifondazione del capitalismo finanziario". Cogliamo la finezza...

Sempre Sarko'

"non si possono avere risposte isolate a sfide globali [...] è una crisi senza precedenti"

Sul fronte dei mercati, ennesimo tonfo ieri. Milano peggio delle altre essendo l'economia italiana una delle meno attrezzate a far fronte alla crisi di liquidità.

Bernanke e Trichet ribassano i tassi nel tentativo di dare una scossa all'economia. Il problema è la Fed ha tagliato così tanto i tassi che non ne è rimasto altro che un mucchietto di peli. Siamo ormai, negli stati uniti, all'1.75% (secondo City siamo a 1.5%..!)

Il problema del taglio dei tassi è triplice.

In prima istanza, è una misura che puo' stimolare l'economia come una piccola scossa di corrente, quando l'economia è sana. Questo accade perchè è più facile prendere denaro a prestito dalle banche, quindi ci sono più soldi nel sistema, e così via - si innesca un circolo virtuoso.

Il problema vero è che la scossa di corrente è inutile quando viene applicata ad un mucchietto di peli (di tasso). Il mucchietto di peli si scuoterà un poco, forse manderà uno strano odore di bruciato, ma con un po' di peli ed una scossa non si riporta in vita un animale morto.

Così è andata con le borse, che hanno accennato a riprendersi per poche ore...per poi crollare di nuovo.

Secondo: questa misura, applicata ripetutamente dalla Fed nel corso degli anni, non ha fatto altro che rinviare il Grande Crollo indefinitamente, rendendolo ancora più catastrofico. Ora ce ne stiamo rendendo vagamente conto. Grazie Fed per questo.

Terzo: il gioco non è infinito, perchè prima o poi il tasso arriva a zero. Sotto lo zero non puoi andare. A meno che non lo scuoi, il tasso.

Ma che te ne fai della pelle di un tasso morto?

Saluti felici

Felice Capretta

Approfondimento sulla crisi dei mutui

Abbiamo trovato un buon articolo esplicativo per tutti coloro che hanno letto il post precedente e vogliono approfondire il tema della crisi dei mutui subprime che a sua volta ha innescato la crisi di liquidità.

Da Senza Trama, 10 agosto 2007.


0- Cosa sono i mutui subprime

La traduzione migliore che ho trovato è "mutui ad alto rischio".

Sono quei mutui sulla casa elargiti a larga parte della popolazione, pensati per chi non ha grosse garanzie economiche da offrire - in altre parole: prestiti sulla casa (sopratutto), dati senza preoccuparsi troppo che chi riceve il prestito sia poi in grado di pagare tutte le rate. Con l'enorme sviluppo del mercato immobiliare americano degli ultimi anni (cioè con il continuo aumento del prezzo delle case e con la costruzione di nuove), le banche pensavano di aver trovato l'uovo di Colombo.

La copertura dei mutui sarebbe comunque stata coperta dal valore stesso delle abitazioni, anche se chi ci abitava non pagava le rate.

Si è quindi innescato un circolo virtuoso: chi non aveva soldi per acquistare casa chiedeva un subprime, portando garanzie false o molto addolcite, e le banche non si preoccupavano di fare controlli troppo accurati.

In questo modo la domanda di abitazioni aumentava, aumentava il loro prezzo, altre persone chiedevano mutui, eccetera. Le società che cedono subprime hanno avuto un boom, e il mercato immobiliare ha cominciato a trainare una parte abbastanza consistente dell'economia USA. Che poi questo fosse fatto passando sopra le regole o chiudendo un occhio o due non importava più di tanto.


1- Prima causa: le cartolarizzazioni

Dietro questo termine difficile si nasconde un'operazione finanziaria in realtà semplice, paragonabile ai Buoni Del Tesoro (BOT) elargiti dallo stato.

I mutui sono stati trasformati in titoli di debito.

In altre parole, chi sottoscriveva un titolo subprime prestava una certa quantità di denaro per un certo lasso di tempo alle banche che gestiscono il subprime, ricevendo un tot di interesse mensile. Al termine del lasso di tempo sopracitato, i soldi devono essere restituiti.

Gli interessi dei subprime erano superiori a quello di un normale BOT, ed erano garantiti dai pagamenti rateali di chi aveva sottoscritto il mutuo subprime. E così molti hanno sottoscritto un titolo di debito subprime, sicuri (sembrava) quanto dei BOT ma con interessi più alti.

Non solo in America, ma in Europa e in Asia. Si è quindi innescata un'altra spirale virtuosa: con più soldi a disposizione le banche hanno potuto permettersi di elargire altri mutui subprime, trasformarli di nuovo in titoli di debito, eccetera.


2- Seconda causa: la crisi del mercato immobiliare americano

Tutto roseo e bello, se non fosse che negli ultimi mesi il mercato immobiliare americano ha ricevuto una battuta d'arresto. Il mercato è quasi saturo. Il prezzo delle case prima si è fermato, poi ha accennato a scendere.

Questo ha spezzato il circolo.

I rifinanziamenti si sono interrotti, le rate non venivano pagate, e la cosa a catena è arrivata a quanti avevano sottoscritto un titolo subprime, che si sono visti interrompere l'elargizione degli interessi.


3- Conseguenze

Vendere, vendere, vendere. Chiunque avesse un titolo subprime ha iniziato a venderlo. Il loro prezzo è sceso, e ha innescato una spirale opposta alla precendente.

Ancora: chi ha perso dei soldi vendendo il proprio subprime di corsa a prezzo stracciato, per rifarsi ha venduto ulteriori azioni. Il clima di incertezza e di ignoto ha portato alla vendita di altri titoli.

I prezzi sono crollati.

Per evitare un crack di dimensioni catastrofiche alcuni titoli subprime, in America, sono stati congelati dopo qualche giorno - significa che chi li possiede non li può vendere o comprare: blocco forzato delle contrattazioni. (il resto del crack lo stiamo vedendo ora, NdFC : ) )


4- Considerazioni

E' dalla crisi del 1929 che gli Americani hanno la tendenza ad aggirare le regole (o a non costruirsele) piuttosto che limitare il guadagno. Certamente, il crack di quasi ottant'anni fa fu di dimensioni catastrofiche rispetto a questa crisi subprime. (questo articolo è stato scritto il 10 agosto del 2007 - ora che la crisi è globale, la si puo' tranquillamente paragonare alla crisi del 1929 e puo' ancora peggiorare, NdFC)

Però viene da pensare - gli americani non riescono a costruire un'economia e una finanza stabile, neanche adesso che sono, fondamentalmente, i soli padroni del mondo. Ben vengano gli inglesi, gli indiani o i cinesi - sicuramente più capaci degli americani.

Ancora: un altro dubbio è che, ai tempi del crack del '29, il presidente degli Stati Uniti si chiamava Franklin Delano Roosvelt. E adesso, nonostante tutte le garanzie e gli organi di controllo che esistono (la Bce ha limitato fortemente i danni in Europa), abbiamo la nostra economia appesa al prezzo del petrolio, preda di questi sotterfugi finanziari, e con a capo del mondo un sessantenne che si chiama George W. Bush. La sua affermazione di ieri ("l'economia Usa è solida") ha avuto come unica conseguenza una toccata di palle generale. (e sappiamo quanto valevano quelle parole: pura propaganda. NdFC)

saluti felici

Felice Capretta

martedì 7 ottobre 2008

Il cumulo di macerie

All'indomani dell'ennesimo Lunedì Nero, i giornali finalmente dedicano un po' di spazio alla questione del crollo economico, forse attratti dall'odore di carogna che si leva dalle macerie fumanti di Piazza Affari.

Nondimeno, la propaganda regna sovrana ed il Corrierone non fa eccezione per quantità e qualità di disinformazione, oggi particolarmente prolifica e plateale.

Ronchey, nell'editoriale "Le Malattie di Wall Street", compie il solito gioco: si focalizza su qualche particolare anzichè guardare il Grande Disegno. Un classico stratagemma della disinformazione.

Il nobile editorialista concentra infatti la sua attenzione su processi e condanne per la repressione dei reati finanziari, come se i responsabili di un buco più grande della stessa economia americana fossero un branco di manager disgraziati che si sono intascati un sacco di soldi alle spalle delle loro aziende.

E' vero che se li sono intascati, ed anche nel peggiore dei modi se è per questo, ma non è vero che la ragione principale del tracollo sta in "poche mele marce". Si veda piuttosto l'illuminante lettera di Samuel Rotschild al finanacial times del giugno scorso: "I banchieri hanno abusato dei loro privilegi", già citata in più occasioni.

E' l'intero meccanismo ad essere la causa del suo tracollo, non poche mele marce.

Sempre lui:
troppa gente ha voluto comprare case a credito senza sapere come pagare il debito

Ehm, troppa gente ha voluto comprare COSE a credito, accendendo 3, 4 mutui sullo stesso bene.

Per cogliere bene la finezza disinformativa di Ronchey e tutto il meccanismo serve la seguente...

Breve Storia dei Mutui Subprime

Mi spiego: la tua casa vale 100, probabilmente hai acceso un mutuo da 80 per pagarla un po' alla volta.

Poi tu, convinto dalla televisione ad acquistare cose inutili, oppure per pagarti le spese mediche, hai bisogno di altri soldi e vai a chiedere un prestito in banca.

La banca ti chiede garanzie, e tu come garanzia dai la tua casa.

Ripeti questa operazione 2-3 volte ed il risultato è che ti sei indebitato per 300 a fronte di un bene che vale 100 se il mercato tiene, ma che potrebbe anche valere 50 se il mercato crolla.

300 devi restituire. 50 è quello che hai.
Quindi restano scoperti 250 che nessuno pagherà.

(Moltiplicate tutto questo per - diciamo - il 60% delle famiglie americane ed otttenete un'idea del volume in percentuale del debito. Ammesso che abbiate una visione così ampia...!)

Poi le banche, consapevoli di questa situazione, impacchettano questi tuoi debiti e li immettono sul mercato, magari "assicurati" da una grande compagnia di assicurazioni che si assume l'enorme rischio di insolvenza.

Così questi debiti che nessuno pagherà mai diventano "titoli".

Esistono poi aziende che sono specializzate nel dare giudizi ai titoli. Se un titolo è sicuro e privo di rischio avrà un voto alto, se un titolo rischia di saltare e diventare carta straccia avrà un voto basso.

Il mercato si fida molto di questi giudizi, detti "rating", in pratica i valori azionari di ogni titolo sono molto influenzati dal rating.

Per anni, queste aziende hanno assegnato ottimi rating a quei titoli. Mentendo e sapendo di mentire, perchè erano titoli costruiti su debiti che nessuno avrebbe mai potuto pagare.

Il mercato ha cavalcato questa bolla speculativa, ed ora che la bolla è scoppiata tutto il sistema sta crollando su sè stesso come un castello di carte, travolgendo le banche, le assicurazioni, il mercato della casa, i consumi e tutto il resto.

Restano ancora persone in buona fede, come Giuditta Marvelli, che sul corriere scrive che

per diversificare i rischi si puo' aprire (conti) in banche diverse

però la crisi è generalizzata, tutte le banche sono esposte e in caso di corsa agli sportelli potrebbero andare giù una dopo l'altra

i conti internet aiutano a contenere i costi

e sono anche quelli più a rischio perchè sono più controllabili dalle banche. Con un paio di clic possono chiudere i rubinetti, mentre per chiudere fisicamente i bancomat ci vuole qualche minuto in più.

i bot sono intestati a voi: li riavrete qualunque cosa accada

I bot sono titoli sul debito pubblico: se lo stato ha troppo debito e non riesce a ripagarlo, non ripagherà neanche i vostri bot. Ricordate i bond argentini? Erano Bot e lo stato argentino in sostanza non li ha pagati. Quindi non è vero che li riavrete "qualunque cosa accada".


saluti felici

Felice Capretta

lunedì 6 ottobre 2008

Profumo di tonfo

Buon lunedì a tutti! E' in corso l'ennesimo e prevedibile tonfo dei mercati, leggete i post vecchi per comprenderne i motivi. Vedremo se i giornali avranno il coraggio di chiamarlo Lunedì Nero.

Evidentemente i mercati non sono molto sicuri del piano Paulson, specialmente i mercati europei.

Mentre scriviamo, Milano perde il 6%, anche a causa delle intelligenti mosse di Profumo, A.D. di Unicredit ritratto nella foto in alto, che ha varato oggi un un aumento di capitale per la ridicola cifra di 6.6 miliardi di euro. Ricordiamo che solo pochi mesi fa, Profumo smentiva categoricamente la possibilità di aumenti di capitale per Unicredit.

Affermava Profumo il 9 Maggio 2008:


Non c' è bisogno di un aumento di capitale nell' attuale scenario

[...]

Credo che il peggio sia passato

[...]

Sul mercato del credito, notiamo un rallentamento delle economie in cui siamo presenti, ma i rischi restano in linea con quanto previsto dal budget

Evidentemente Profumo aveva voglia di scherzare.
Anche perchè oggi 6 ottobre, dopo soli 5 mesi, sempre Profumo dichiara che

una crisi del genere non ha precedenti, se non forse il crack del 1929

Unica nota dignitosa: dei 6.6 miliardi, la metà provengono da utili che non saranno intascati dai soci.


Nel frattempo:
  • Il governo tedesco ha dichiarato che garantirà i risparmi dei privati, tutto da vedere "come" si farà. Vi ricordo che Angela Merkel è stata Segretario per l'Agitazione e la Propaganda all'università. Datele molto credito quando parla...
  • Hypo Re è stata puntellata sempre dal governo tedesco con un'operazione da 50 miliardi di euro.
  • Wells Fargo tenta e quasi riesce a sottrarre Wachovia a Citigroup. Maggiori info a breve.

I giornali naturalmente narrano le gesta di Ibrahimovic e del suo prodigioso colpo di tacco.

Saluti felici

Felice Capretta

venerdì 3 ottobre 2008

Di nuovo al congresso

Di nuovo al Congresso il piano Paulson.

Il piano totale aumenta fino a 850 miliardi di dollari e comprende un patchwork di provvedimenti collaterali al pieni poteri di Paulson, per la serie "vendesi voto in cambio di particolarsmi", con una serie di provvedimenti al confine con il ridicolo.

Eccone alcuni:
  • incentivi per l'uso di energie rinnovabili (e fin qui va bene)
  • deduzioni per favorire la produzione televisiva e cinematografica nazionale per le società americane (costo stimato in 397 milioni di dollari)
  • abolizione dell'imposta del 30% sulla produzione di frecce in legno per bambini
  • riduzione dei dazi dell'import di prodotti in lana (costo 148 milioni)
  • sgravi per 10.000 dollari per l'addestramento di squadre di salvataggio nelle miniere

Il piano di salvataggio salverà l'America!!

Saluti felici

Felice Capretta

giovedì 2 ottobre 2008

Semper Fidelis Parla


Eccoci puntuali con il resoconto delle dichiarazioni di Semper Fidelis Mario Draghi (nella foto) al Financial Stability Forum di Amsterdam di qualche giorno fa.


"Tutte le autorità sono in allerta e pronte a vincere la sfida. "
"La risposta data dal Senato americano è impressionante. "


Questo, in sintesi il discorso di Draghi.

Impressionante lo è sicuramente, il piano Paulson.

Approvato dal Senato ieri, domani torna alla Camera bassa.

Impressionante perchè mai fu vista una simile concentrazione di poteri nelle mani di un solo uomo. Impressionante perchè il popolo americano rischia di definitivamente abdicare il suo potere di controllo sull'autorità anche in campo economico.

Impressionante perchè con un simile provvedimento gli Stati Uniti possono entrare nel fascismo senza colpo ferire, grazie all'enorme concentrazione di poteri in poche mani, in ambito politico ed in ambito finanziario.

Al piano Paulson ed all'autoritarismo fa eco Draghi, che invoca una Risposta Forte per l'economia.

Oh America, land of the free, sei nelle mani di un piccolo parlamento dal piccolo coraggio.

Saluti felici

Felice Capretta