Infine, Mubarak (che la televisione israeliana dava per fuggito in Svizzera) ha parlato.
Con l'occhio spento e il viso di cemento ha tenuto un breve discorso in TV: farà rotolare qualche testa e ci sarà un nuovo governo e ci saranno riforme. Già.
"questa sera ho chiesto al governo di dimettersi e domattina darò l'incarico per formare il nuovo esecutivo"Pressappoco quello che disse Ben Ali .
Fu il suo ultimo discorso prima di fuggire in Qatar.
Risposte degli egiziani (da twitter):
- "questo sarà l'ultimo discorso di Mubarak"
- "Mubarak farebbe bene a riaprire internet così puo' prenotarsi il viaggio su Expedia"
- "pensa davvero che la gente sia stupida?"
- "Mubarak ha appena servito una lattina di Red Bull ai manifestanti"
Continuate a seguire i twit qui a sinistra per restare aggiornati. Si annuncia una lunga ma tranquilla notte con un coprifuoco che è stato ordinato ma che nessuno rispetta.
Proprio come accadde con Ben Ali.
Prima di fuggire in Qatar.
Saluti felici
Felice Capretta
10 commenti:
Semplificando un po', si può dire che sia Ben Ali, che Mubarak, erano buoni amici degli americani.
Il che, da una parte, farerebbe pensare a una minor capacità di controllo delle province dell'impero.
D'altro canto, si sospetta lo zampino occidentale nell'innesco di queste rivoluzioni colorate, il che non sembrerebbe avere un senso.
Amenoché la destabilizzazione dell'area mediterranea non sia funzionale a un progetto più ampio.
Con in gioco INTERESSI più grandi.
guru
Violenze in tutto il Paese, Mubarak parla al Paese: nuovo governo e riforme
http://it.peacereporter.net/articolo/26589/Egitto%2C+parla+Mubarak
World Economic Forum, Davos http://fantpolitik.blogspot.com/2011/01/blindato-davos-il-governo-ombra-del.html
http://italian.ruvr.ru/
@Mario Barbiero
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-881073/ungheria-nazionalizzati-fondi-pensione/
Ovviamente il radiocor non dice la cosa più importante:
http://it.finance.yahoo.com/notizie/Ungheria-nazionalizzati-i-spystock-1584403655.html?x=0
gli asset dei fondi pensione privati vanno spostati nelle casse statali, altrimenti si perderà il diritto alla pensione di Stato
Praticamente non puoi riprenderti i soldi versati, ma DEVI versarli nelle casse dello stato, che te li riverseranno quando andrai in pensione (credici agli ufo....)
Stessa roba già fatta in Bulgaria.
Il Folletto
@Felice Capretta
Concordo sul fatto che sia Ben Ali e Mubarak erano amici degli americani.
Di recente Biden ha detto che Mubarak, dopotutto, non lo si puo` (poteva) definire un dittatore.
Probabilmente perche` ha sempre tenuto buoni i palestinesi e supportato Israele.
Una richiesta di precisazione (off-topic, e me ne scuso) sul tuo post del 26 Gennaio.
Se vuoi rispondermi la`, ti ringrazio.
Gigi
L'ora di scegliere i tuoi pastori è suonata di nuovo. Essa riecheggia gravemente alla campana di tutte le politiche, affinché tu non lo scorda: tutti alle urne, nessuna astensione. Ecco il ritornello finale delle diverse suonerie. Non votare è un peccato, dice il cattolico. Non votare è da cattivi cittadini, dice il repubblicano. Non votare è tradire i propri fratelli, dice il socialista. Cos'è dunque votare? È scegliere da sé il padrone che vi prenderà a frustate, che vi deruberà. L'operaio forgia le catene che lo legano, costruisce le prigioni che lo rinchiudono, fabbrica i fucili che lo uccidono. Impasta la brioche che non mangerà, tesse i vestiti che non indosserà. Ma questo non gli sembra sufficiente. Vuole sembrare il padrone, il POPOLO SOVRANO, e sceglie lui stesso coloro che gli toseranno la lana sul dorso. È il bestiame, il gregge che nomina i suoi pastori. Crede che sia impossibile non essere guidati, tanto vale allora prendersi lo sfizio di scegliere i pastori che colpiranno la sua schiena e i cani che morderanno i suoi talloni. UOMO CHE VUOI VOTARE, RIFLETTI. Rifletti bene. I ricchi sono potenti solo grazie ai loro pastori e ai loro cani. Ma la forza dei pastori e dei cani deriva solo dalla tua accettazione, dalla tua obbedienza, dal tuo voto. Non mettere più la scheda nell'urna. Restatene a casa o vai a zonzo. Fregatene del voto. La tua forza non è in un pezzo di carta. È nel tuo cervello, nel tuo braccio, nella tua volontà, quando saprai impiegarli a fare gli affari tuoi e non quelli degli altri.
(Alfred Libertad, All'uomo che vuole votare, 1908)
@ gigi
Gia` fatto :-)
@ anonimo qui sopra
Bellissima, non la conoscevo
Saluti felici
Felice
Queste inutili rivoluzioni di facebokkini e twitteriani non servono a NIENTE!
Mi dispiace che Felice Capretta si sia lasciato sedurre da le rivoluzioni da social network.
All'anonimo delle 10.12. Scusa, vorrei capire meglio, se questa rivoluzione non serve a niente potresti dirmi in alternativa cosa sarebbe utile fare secondo Te?
Se proprio ti interessa avevo scritto qualcosa a proposito nel post appena pubblicato.
Ma il mio messaggio è stato cancellato.
Gradirei la conferma dal gestore del blog della sua cancellazione.
@ anonimo
29 gennaio 2011 09:29
BELLISSIMO !
e teniamo conto anche della data (1908), un anno dopo la prima " crisi finanzaria " regalataci dagli USA
e poi ricordiamoci dove,pochi anni dopo , per "risolvere la cosa " ci portarono le " democrazie"
quindi ,
siate pronti ,o tafazzi "europei"
a "menarvi" ancora gli zebedei ...
" democraticamente " , si intende :-)
ws
ws
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