L'esercito israeliano è entrato nei quartieri densamente popolati di Gaza.
Lo aveva detto a chiare lettere la fonte militare citata da noi nel post dedicato alle bombe al fosforo bianco:
l'offensiva israeliana deve ancora essere completata e sono pianificati due sviluppi successivi.
- Entrata con truppe di terra nei centri urbani [...]
- Piena occupazione di Gaza e destituzione di Hamas. [...]
L'esercito è ora entrato nei quartieri più densamente popolati della striscia di terra più densamente popolata al mondo. Già questo semplice fatto prelude al disastro umanitario all'interno del disastro umanitario già compiuto dal glorioso (?) Tsahal, eufemisticamente chiamato Israeli Defense Force.
Questo è cio' che sappiamo anche dai media nostrani.
E' però BBC, con l'associazione umanitaria israeliana B'tselem, l'unica a dirci qualcosa in più sulle malefatte di Tsahal: truppe israeliane stanno sparando sulla popolazione in fuga, in alcuni casi con bandiera bianca.
L'esercito Israeliano entra a Gaza citta' e fa fuoco sui civili disarmati in fuga
Mentre i portavoce dell'esercito israeliano respingono le accuse, dalle testimonianze risultano fatti ben diversi.
I megafoni dell'esercito israeliano, secondo i testimoni, avrebbero lanciato il seguente avviso
"Questo è l'esercito israeliano. Chiediamo a tutte le persone di lasciare le loro case e andare verso la scuole. Prima le donne, poi gli uomini"
Rawhiya al-Najar, 48 anni, è uscita per prima ed è stata colpita con un proiettile alla testa da meno di 15 metri di distanza. Sua figlia è stata colpita ma è riuscita a trascinarsi dentro la casa.
Secondo un altro testimone, che abita in una zona dove sarebbero presenti militanti di Hamas,
non possiamo neanche guardare fuori dalla finestra perchè ci sparano addosso
abbiamo cercato di lasciare la nostra casa durante il cessate il fuoco umanitario di 3 ore, ma ci hanno sparato addosso
Maggiori informazioni e report più dettagliato all'articolo originale su bbc.co.uk .
Per la cronaca, in prima pagina di TGCom campeggia il rapimento di qualche italiano nelle filippine. Grande scelta editoriale.
Saluti felici
Felice Capretta
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