martedì 27 gennaio 2009

Disordini in lettonia, lituania, grecia

Testate online e offline farcite di becera propaganda per la giornata della memoria nonchè di stupri romeni dettagliati e resi in cronaca con maniacale attenzione ai dettagli più truculenti.

A nostro avviso, i giornali farebbero bene a fare due più due, ma forse anche quattro più quattro. Ma forse non leggono Informazione Scorretta e il report su quanto durerà la crisi economica , e non leggono delle contestazioni e degli scontri di piazza di cui diamo notizia più sotto che si stanno estendendo in Europa a seguito della crisi.

Scrivevamo allora a dicembre 2008, citando il profetico Europe2020:

La crisi globale arriverà ad un nuovo punto critico nel Marzo del 2009, simile al Settembre 2009.

A quel punto sarà chiaro anche al grande pubblico il fatto che esistono tre principali processi destabilizzanti, che sono

____1. Durata della crisi
____2. Esplosione della disoccupazione a livello mondiale
____3. Il rischio del crollo improvviso dei sistemi pensionistici basati sulla finanza


Contribuirà al raggiungimento di questo punto critico un’ampia gamma di fattori psicologici:
  • la consapevolezza generalizzata in Europa, America ed Asia che la crisi è fuori controllo di qualsiasi istituzione pubblica, nazionale ed internazionale;
  • il fatto che la crisi colpisce direttamente centinaia di milioni di persone nel mondo “industrializzato”;
  • il fatto che la crisi puo’ solo peggiorare mentre le sue conseguenze si abbattono sull’economia reale.

I governi e le istituzioni nazionali hanno solo 3 mesi di tempo per prepararsi al prossimo colpo, che potrebbe portare con sè concreti rischi di disordine sociale.

Le nazioni che non sono pronte a fronteggiare un picco di disoccupazione e gravi rischi sulle pensioni saranno gravemente destabilizzate da questa nuova coscienza nel grande pubblico.

Ed ecco le prime notizie di disordini sociali.

Evidentemente questi stati non si sono attrezzati per tempo.

Grecia, rivolta agricoltori
In Grecia siamo al nono giorno consecutivo di blocchi. Gli agricoltori avevano minacciato il blocco dell’istmo di corinto e così è stato. Da ieri i trattori bloccano di fatto l’accesso al Peloponneso, lasciando passare solo le merci deperibili e i medicinali.

Islanda, dimissioni del governo
La pacifica Islanda è stata travolta dalla prima ondata della crisi economica ed è miseramente affondata mesi fa.
Ieri, dopo settimane di pacifico assedio al parlamento, il governo si è finalmente dimesso.
Non è dato sapere quale sarà la linea politica e strategica che emergerà in futuro – probabilmente vincerà le elezioni il partito ecologista di sinistra che ha in programma di rinegoziare le clausole imposte dal Fondo Monetario Internazionale per il risanamento.

Lettonia, scontri di piazza
Lettonia: la pacifica manifestazione antigovernativa è degenarata in sommossa, con scontri nei pressi del parlamento circondato dalle forze dell’ordine. I manifestanti chiedono le dimissioni del governo e lo scioglimento del parlamento. I partiti di maggioranza sono accusati di incapacità politica per aver tentato di ribaltare sulle spalle della popolazione il disastro economico in corso. Sono inoltre accusati di corruzione e di aver attentato alla integrità del sistema educativo. Il presidente lettone Zatlers ha ammesso che la abilità del governo di contrastare la crisi è venuta meno in modo catastrofico.

Lituania, proiettili di gomma sulla folla
La notizia dei disordini in lettonia si è diffusa rapidamente ed è stata la scintilla che ha fatto divampare altre manifestazioni contro i consistenti tagli alla spesa pubblica ed aumento delle tasse. A Vilniius la polizia ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma sulla folla in risposta ad un lancio di sassi e bottiglie contro il parlamento.

Ma forse sarà recessione a V e tutto sarà risolto presto, anzi forse già domani, come diceva Standard & Poor.

Di sicuro! Consumare, consumare tutti che fa bene all'economia...

Saluti felici

Felice Capretta

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