domenica 9 maggio 2010

Ecofin ancora in corso




Mentre scriviamo buona parte dei telegiornali sono impegnati in severe riflessioni sull'andamento della giornata calcistica, che ha rimandato di 7 giorni la festa di una società per azioni. La suddetta società per azioni ha assoldato circa 30 uomini e li ha fatti confrontare, secondo regole definite, a 11 alla volta contro altri 11 di altre società.

Tra tutti questi confronti, la suddetta società per azioni ha totalizzato un punteggio superiore alle altre a partire da settembre scorso e pertanto puo' affermare di avere fatto meglio delle altre, ma dovrà ottenere un buon risultato la prossima settimana per poter affermare con sicurezza di avere fatto meglio delle altre.

Evviva.

Sempre meglio della foto scattata a due calciatori in atteggiamento intimo che campeggia da tre giorni sui principali quotidiani. Dopo averla rivista per la decima volta, abbiamo apprezzato lo spirito di un lettore che l'ha rivisitata così, con un interessante dialogo tra i due:





Bene.

Intanto l'ecofin si è riunito, mentre scriviamo ancora nessun risultato ne è uscito, la riunione è sospesa e riprenderà chissàquando.

Si prevedono straordinari domenicali e serali per i ministri (saranno pagati il doppio?) che devono assolutamente dare una parvenza di risposta ai mercati entro le 9 di domani mattina, quando le principali borse europee apriranno e l'Ecofin non potrà approfittare dei mercati chiusi.

In ogni caso, come molti lettori affezionatissimi hanno segnalato, la prima vittima dell'Ecofin è stato un ministro che non ha retto all'emozione e si è sentito male.

Ora sta bene, testuale: "considerate le circostanze".

Buon per lui.

Un po' vien da ridere, pero'.


Londra, NO al sostegno all'Euro e parlamento senza maggioranza

Prima che partisse l'Ecofin, Londra metteva già le cose in chiaro per bocca del futuro ex Cancelliere dello Scacchiere Alastair Darling

da reuters:

Il ministro britannico delle Finanze Alistair Darling ha detto oggi che è importante fare tutto ciò che è possibile per stabilizzare i mercati finanziari, ma che il suo paese non fornirà supporto all'euro.

[...]

"Oggi dobbiamo mostrare di nuovo che agendo insieme possiamo rendere stabile la situazione, non vogliamo mettere in pericolo la ripresa che sta lentamente arrivando. E faremo la nostra parte", ha detto il ministro ai giornalisti.

"Ma quando si tratta di sostenere l'euro, ovviamente ciò riguarda i paesi della zona euro"

In altre parole: problema vostro.

Indicibili pensieri che forse ha pensato Londra: abbiamo già una nazione in bancarotta e non sappiamo che pesci pigliare, figurarsi se vi diamo un soldo.

Vedremo se il probabile governo Cameron/Clegg sarà daccordo, sempre se riuscirà a superare le divisioni ed il blocco di un parlamento privo di maggioranza, fermo restando che siamo davanti ad una mossa degna della migliore dissezione geopolitica globale: Londra, pur facendo parte dell'UE, non ha interesse nè ad adottare la divisa dell'UE nè a sostenere la divisa dell'UE.

Trattasi di strategia "ognun per sè", che storicamente precede la strategia "si salvi chi puo'".


Berlino, SI al sostegno alla Grecia e Bundesrat senza maggioranza (proiezioni)

Chissà cosa avrà pensato la Merkel, che tanto si è data da fare per prestare soldi ad Atene ed evitare che l'Euro imploda su se stesso al primo refolo di vento speculativo, quando i suoi elettori in questa tornata elettorale hanno pensato bene di schiaffeggiarla sonoramente.

Dalle prime proiezioni, infatti, risulta che la coalizione di cristiano democratici e liberali al governo in Germania esce sconfitta dalle elezioni regionali in Nordreno-Westfalia e perde di conseguenza la maggioranza al Bundesrat, il Senato federale delle regioni.

Forse la sua caparbietà nel voler prestare soldi ad Atene ha avuto l'effetto temuto sui votanti tedeschi?



FMI, SI ai fondi per la Grecia, maggioranza non in pericolo


Il FMI non è un organismo eletto e non rischia la maggioranza.

Forse è per questo che la riunione è stata facile e veloce: 26,4 MLD di SDR pronti per la Grecia. Come se li procureranno, non si sa. Forse qualcuno si immagina qualcosa ricordando questo vecchio post.

Notare anche che si parla di SDR, non di dollari.

Ma - già - il FMI ragiona in SDR.

Già.

Da swissinfo

NEW YORK - Il board del Fondo Monetario internazionale (Fmi) ha approvato un pacchetto di aiuti da 26,4 miliardi di Sdr (special-drawing right), o 30 miliardi di euro. Lo comunica il Fmi in una nota.

Il board esecutivo del Fondo "ha concluso la propria discussione sulla Grecia e ha approvato uno 'stand-by arrangement' di tre anni per un ammontare totale di 26,4 miliardi di special drawing rights (30 miliardi di euro)", si legge nel comunicato diffuso dal Fmi. Gli aiuti approvati rientrano nel pacchetto più ampio, che dovrebbe raggiungere i 110 miliardi di euro, e che include gli stanziamenti dell'Unione Europea.


...vien da dire che i numeri sono ormai così enormi da inibire ogni logica.


E ora, chi paga?

Ricordate i famosi Parametri di Maastricht?

Per entrare nell'Euro bisognava avere i conti in ordine. L'unione sancì un decalogo, o meglio, un poker di obiettivi da raggiungere, per dimostrare che i conti sono in ordine e che la nazione era degna di entrare nella moneta unica.

Uno dei parametri di Maastricht recitava:

Deficit/PIL entro il 3%.

Già, ma cos'e' questo deficit sul PIL?

Per deficit si intende "disavanzo pubblico", ovvero le entrate correnti meno le uscite correnti nell'anno, ovvero quanto guadagna lo stato in un anno meno quanto spende lo stato in un anno.

Solitamente gli stati spendono più di quanto guadagnano, e questo è piuttosto normale se pensate a quanto rende l'istruzione pubblica, o a quanto rende asfaltare le strade e così via.

Se pero' spendono mostruosamente più di quanto guadagnano, per esempio con una pubblica amministrazione parassita, tasse pagate da pochi e molti altri esempi, sono condannati a sprofondare nei debiti.

Un deficit al 3% del prodotto interno lordo è considerato accettabile.

L'italia oscillava intorno al 5% e non vogliamo sapere come ha fatto a rientrare nel parametro di Maastricht.

Sappiamo come ha fatto la grecia: con uno swap combinato con le banche d'affari. Ha fatto il gioco delle tre carte.

Oggi il gioco è venuto allo scoperto: il rapporto deficit/PIL della Grecia ha raggiunto il 13.6% quest'anno.

E per concludere, sempre per la serie "e ora, chi paga?"


Debiti totali: 2 volte il PIL mondiale

Secondo le stime del «Sole 24 Ore» (qui l'articolo completo) , usando vari studi e banche dati, se si sommano i debiti totali (pubblici e privati) di

  • Stati Uniti
  • area euro
  • Gran Bretagna
  • Giappone
  • Canada

si arriva a una cifra quasi difficile da pronunciare: 130mila miliardi di dollari.

Per intenderci: due volte il Pil mondiale.

O due volte e mezza la capitalizzazione di tutte le Borse del globo.

Non occorre essere esperti di economia: perfino ad una capra qualsiasi, davanti a questa semplice matematica, sorge spontanea la domanda:

e ora, chi paga?

saluti felici

Felice Capretta

12 commenti:

have face ha detto...

Fermate il mondo, voglio scendere!!
Have Face

Daniele ha detto...

Quei soldi non hanno nessun corrispettivo reale.
Non esisitono!
Quando lo capirete?
Non possono essere mangiati, bevuti...
Non sono reali e basta.
Se non ne diventate consapevoli rimarrete schiavi per sempre.
Un solo seme ha più valore di quegli pseudosoldi.

Possibile non capire?
E' così evidente...

Daniele ha detto...

Stanno dando cifre che non esistono!
Non esiste una copertura di materie prime utili che coprirebbero le cifre che loro sparano!
Ma non capite?

La borse è solo unaq fantasia che portroppo a cusa di tutti noi piega la realtà.
Solo un mezzo di dominio al quale viene datgo un potere inesistente.
A prescindere da come andrà la borsa i campi produrranno ostesso numero di zucchine e le galline le stesse uova, le mucche lo stesso latte...
Questa è la realtà, perchè è questo che serve per sopravvivere, il resto sono solo discorsi.
Aprite gli occhi!!!

Per i soliti pronti a deridere, sono un dirigente di una multinazionale, non come direste voi uno sfigatello disoccupato...

Se questo non verrà capito, preparatevi a un bel giogo sulle spalle, vestre e dei vostri figli.
Il solo potere che hanno è quello che gli date!!!

Anonimo ha detto...

@Daniele

tutto vero ma il discorso molto semplicemente è che NON puoi non dargli quel potere se usi la loro moneta...
Ti ci vedi a pagare i tuoi dipendenti in zucchine?
Finchè non farà il primo passo uno stato spezzando vincoli e stracciando trattati non cambierà nulla fino all'inevitabile collasso.

Daniele ha detto...

E' vero quello che dici, e per questo ci sarà il crollo.
Le multinazionali (ma non solo) si riorganizzano tagliando posti di lavoro (io non ne ho il potere ne lo farei, anche i dirigenti sono pedine).
Vogliono aumentare la produzione tagliando i costi, ma così creano solo disoccupazione, e poi a chi venderanno i loro prodotti?
La cecità inizia dall'alto, per questo il sistema crollerà!

Io sto per comprate un piccolo appezzamento di terreno e mi tengo care le chiacchetare con chi ancora si ricorda con chi sa come si coltiva la terra senza macchine, pesticidi e fertilizzanti.
Cerco di aiutare chi m sta vicino, magari pagando le bollette a chi non arriva a fine mese, ma mi chiedo:
A che serve mettere una piccola toppa alla mangolfiera che si strappa ovunque?

Daniele ha detto...

A proposito, tra qualche anno vorranno essere pagati in zucchine, ma purtroppo non ce ne saranno a sufficienza, e si renderanno conto che il televisore 3d preso per vedere i mondiali in tre diensioni ha un pessimo sapore, oltre che avere valori nutritivi insiglificanti
:(

Daniele ha detto...

Devo cambiare la tastira, ormai è venuto il tempo!!!
-_-

idea3online ha detto...

Capretta 130.000 miliardi di dollari sono i debiti degli stati citati, se sommiamo i derivati in giro per il mondo che sono circa 750.000 miliardi, arriviamo quasi alla cifra di 1.000.000 di miliardi di carta senza sottostante. Cioè circa 16 volte il Pil Mondiale. Per trovare il punto naturale dell'economia e degli indici di borsa dobbiamo retrocedere al 1971-1975. Infatti il capitalismo vero e proprio nel senso del CAPITALE e non dell'ideologia è nato nel 1971 quando una montagna di dollari sono stati creati dal nulla senza la necessità della proporzione aurea.

Amici il treno del consumismo è arrivato alla stazione per colpa del "dollaro bucato".

Anonimo ha detto...

Stupendo il tg3 quando commenta che la sconfitta della merkel in renania-westfalia e' un problema per l'europa, quasi come se fosse una colpa degli elettori tedeschi nel caso l'euro andasse a gambe all'aria. Piu' che la moneta, sembra piu' volatile la ragione.

Anonimo ha detto...

Caro Capretta, dovrei leggerti la mattina presto e non prima di andare a dormire. Ormai è andata
sogni felici
ho copiato un tuo post con fonte
inca

Felice Capretta ha detto...

@idea3online

sisi ho presente. notevole però che solo la posizione debitoria pubblica+privata di un ventina di paesi già sia il doppio del pil mondiale.

per il resto concordo con daniele, e comunque prima o poi i nodi vengono al pettine, anche quelli millenari.

@incapervinca

grazie :-)

ehi, ho letto "il tuo ovino preferito" , quale onore :-)


@ tutti

ecofin ancora in corso, che paura hanno? adesso pare che ci sia sul tavolo una proposta spagnola da 600 mld da finanziare con...

indovina...

altro debito.

già.

ora a dormire, domani potrebbe essere un'altra giornata di trincea, oppure no, vedremo.

saluti felici

felice

Anonimo ha detto...

Preghierina della sera relativa alla premessa calcistica.

"Vorrei che le società in questione fallissero tutte all'unisono domani mattina."

Alla fine gli stakeholders hanno dato uno scossone ai finti decision makers europei: Attenzione non fate crollare il sistema altrimenti non avremo più schiavi incatenati dal debito che lavorano per noi. Fate quello che volete, stampate tir di biglietti colorati ma non fate in modo che la gente non onori il debito altrimenti sono guai.

A Bruxelles fanno nottata prima che aprano le borse. Bravi lavorate, io ho già dato vado a dormire.

p.s. Gli inglesi sono dei fenomeni, stanno nella BCE ma non adottano l'euro.

Fede