
mentre aspettiamo la dichiarazione finale del G20, la cui evoluzione potete seguire sulla stampa allineata (vittime tra i manifestanti comprese) vi proponiamo la nostra prima intervista doppia a due protagonisti della blogosfera italiana:
Santaruina e Paxtibi, autori rispettivamente di
Tra Cielo e Terra e
La Voce del Gongoro.I due stimati blogger, oltre ad essere noti per la loro
libertà di pensiero e per la raffinatezza dei loro post, sono anche
profondi conoscitori della realtà greca, che di recente viene scossa da disordini ed attacchi dinamitardi.
Sono voci autentiche ed informate che - a nostro avviso -
vale la pena ascoltare sui fatti di Grecia e non solo.
A voi la nostra prima
Intervista doppia: Santaruina - PaxtibiDescrivi il tuo blog in 5 parole.S: Uno sguardo oltre il velo
P: Una piccola miniera di informazioni poco note.
Perchè scrivi?S: Voglio comunicare dei concetti, e mi diverto a farlo.
P: Perché ho tempo di farlo, ed è un’utile occupazione.
A chi scrivi?S: Quando scrivo immagino sempre di rivolgermi a dei lettori curiosi ma moderatamente scettici riguardo ai temi trattati. Questo mi obbliga a soppesare ogni singola parola.
P: A chi sente che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel mondo.
Chi ti legge secondo te?S: Persone che sospettano che oltre le realtà a noi note esistano ampi margini di indagine.
P: Persone molto simili a me.
Crisi economica. Capitata o generata? Se generata, è sotto controllo o è ormai sfuggita di mano?S: Generata a livelli alti, gestita in maniera inconsapevole e goffa dai livelli più bassi.
P: La crisi era inevitabile, ed è al momento fuori controllo: tutti i vari interventi governativi peggiorano le cose. Ma sospetto che tale situazione sia voluta, per i vantaggi politici che consente di ottenere.
Come vedi gli USA tra 12 mesi? E tra 3 anni?S: Tra 12 mesi ci saranno scontri sociali violenti e diffusi.
Tra 3 anni probabilmente vi sarà una entità nuova e del tutto differente rispetto agli Stati Uniti attuali.
P: Tra dodici mesi un po’ peggio di adesso, potrebbe scoppiare un nuovo conflitto, magari in Pakistan. Del resto lo stesso Biden aveva “promesso” una crisi… Tra tre anni credo che saranno qualcosa di molto diverso. Non migliore, temo.
Come vedi l’Europa tra 12 mesi? E tra 3 anni?S: Sommosse scioperi e rivolte saranno sempre più frequenti dal momento che sarà chiaro che la crisi non è passeggera ma strutturale. Tra 3 anni vedo molta gente che vive di agricoltura.
P: Dopo lo scoppio della bolla immobiliare ci troviamo con i proverbiali milioni di muratori d’importazione senza lavoro. Se pensano di risolvere il problema facendo loro costruire opere pubbliche di dubbia utilità fuori dalla logica economica la crisi degenererà anche a livello sociale, e questo potrebbe palesarsi a breve, I primi sintomi si sono già fatti sentire.
Come finirà la crisi?S: Probabilmente con una grande guerra.
P: Credo che si perfezionerà il sistema corporativista con alcune nazionalizzazioni chiave e dei controlli ferrei dello stato sui mercati. Naturalmente questa non è una soluzione alla crisi, ma solo il passaggio ad una situazione in cui la crisi è nascosta dal totalitarismo.
Passiamo alla Grecia. Ti consideriamo una fonte affidabile. Come conosci la Grecia?S: La considero la mia prima patria. Vi sono nato, vi ho vissuto a lungo e vi torno regolarmente.
P: Be’, ci vivo da più di 15 anni.
Cosa sta succedendo in Grecia da qualche mese a questa parte?S: E’ finito il banchetto che si consumava con soldi presi in prestito.
P: Quello che più o meno succede ovunque. La differenza è che qui i problemi sono stati esacerbati dal troppo rapido ingresso nell’UE oltre che da un livello di corruzione politica tradizionalmente molto alto.
Cos’e’ Exarchia?S: E’ un quartiere di Atene famoso per essere abitato da artisti, studenti, dissidenti e da tutto quello che gira loro intorno.
In alcune zone è divenuto zona franca: la polizia monitora la situazione dall’esterno, intervenendo periodicamente con gli agenti antisommossa, in un continuo gioco tra guardie e ladri.
Una sorta di esperimento sociale
P: Il quartiere dove abito, in una zona fitta di scuole e di università. Un centro in cui si incontrano giovani di diversa estrazione.
Ufficialmente la scintilla dei primi scontri sembrava essere la morte di un minore. Secondo te cosa c’e’ sotto?S: Un malcontento diffuso, la sensazione che la situazione generale stia precipitando, giovani disillusi dalla corruzione e dall’opportunismo dominanti.
Alla base di tutto enormi diseguaglianze sociali coltivate a lungo, non dovute al merito ma alla furbizia ed all’opportunismo.
P: La morte del ragazzo è stata la miccia che ha acceso polveri accumulate da tempo. Bisogna capire che qui non funziona più niente come dovrebbe: la qualità dei servizi forniti dallo stato è infima, a fronte di carichi fiscali insostenibili per la fragile economia greca. La percentuale di dipendenti pubblici è la più alta in Europa, per una nazione di soli 10 milioni di abitanti: intere famiglie hanno abbandonato le campagne per trasferirsi ad Atene e lavorare per lo stato. Non poteva durare.
Cosa c’e’ sotto le recenti proteste degli agricoltori?S: Da 30 anni l’agricoltura è stata sostenuta con sussidi.
I vari governi si assicuravano così il sostegno dei coltivatori, aumentando il debito pubblico e sperperando i fondi dell’Unione Europea.
Improvvisamente i contributi statali ed europei si sono drasticamente ridimensionati, con tutto quello che ne consegue.
P: Chiedono sussidi. Il problema è che i sussidi qualcuno li deve pagare, ma pagarli significa che i prezzi dovranno aumentare, finché i costi maggiorati ricadranno sulle spalle degli agricoltori, e siamo di nuovo da capo. Un sistema simile funziona – meglio, sembra che funzioni – solo finché c’è una bolla del credito in espansione.
E dietro i recenti assalti ad atene e salonicco in stile black block?S: Gruppi di “dissidenti” che colpiscono alla cieca e svaniscono.
Probabilmente episodi isolati, al momento
P: Ci sono state infiltrazioni della polizia in diversi casi, così come bande di diversi gruppi etnici che hanno approfittato della situazione per regolare dei conti. Difficile dire cos’è successo in vari episodi singoli. Credo che nessuno lo sappia con certezza.
Esiste un filo conduttore? e se si, qual è?S: Ci sono migliaia di giovani pronti a scendere nuovamente nelle strade, una minoranza di loro lo farebbe in modo molto energico.
E poi centinaia di migliaia di persone che vorrebbero esprimere il proprio malcontento.
Tutti insieme creano un mix esplosivo.
P: Be’, in questi giorni sono state approvate misure repressive più dure: mi pare che questo sia il filo conduttore un po’ in tutto il mondo. Quando spingi la gente in una situazione senza vie d’uscita sai che questo provocherà rabbia e malcontento, e questo è l’habitat ideale per il totalitarismo.
Fatti una domanda sulla Grecia... e risponditiP: Sui greci, più che altro: quale loro qualità trapianteresti negli italiani?
P: Il loro sano e radicato disincanto nei confronti delle istituzioni: il greco vota e anche in massa, ma lo fa per puro opportunismo, non per vera fede.
S: Come si vivrà in Grecia fra 10 anni?
S: Come sempre, alla giornata.
Una frase per i nostri affezionati lettoriS: Siate vigili ma ottimisti: il peggio deve ancora arrivare; ma passerà
P: Spostare le cose di posto non le moltiplica. Sembra una scontata banalità ma fior di economisti con tanto di Nobel non l’hanno ancora capito.
Una frase per chi leggerà questo post tra 5 anniS: Se avrai la possibilità di leggere queste parole fra 5 anni allora le cose saranno andate meno peggio del previsto
P: Congratulazioni: sei sopravvissuto.
Una frase per teS: Ricordati che tutto termina.
P: La stessa, se ci sarò ancora!
Grazie a
Santaruina e
Paxtibi per la disponibilità e per le loro parole!
A presto e saluti felici
Felice Capretta