mercoledì 1 aprile 2009

In corso il G-20 a Londra + intervista doppia



mentre aspettiamo la dichiarazione finale del G20, la cui evoluzione potete seguire sulla stampa allineata (vittime tra i manifestanti comprese) vi proponiamo la nostra prima intervista doppia a due protagonisti della blogosfera italiana: Santaruina e Paxtibi, autori rispettivamente di Tra Cielo e Terra e La Voce del Gongoro.

I due stimati blogger, oltre ad essere noti per la loro libertà di pensiero e per la raffinatezza dei loro post, sono anche profondi conoscitori della realtà greca, che di recente viene scossa da disordini ed attacchi dinamitardi.

Sono voci autentiche ed informate che - a nostro avviso - vale la pena ascoltare sui fatti di Grecia e non solo.

A voi la nostra prima


Intervista doppia: Santaruina - Paxtibi


Descrivi il tuo blog in 5 parole.

S: Uno sguardo oltre il velo
P: Una piccola miniera di informazioni poco note.


Perchè scrivi?

S: Voglio comunicare dei concetti, e mi diverto a farlo.
P: Perché ho tempo di farlo, ed è un’utile occupazione.


A chi scrivi?

S: Quando scrivo immagino sempre di rivolgermi a dei lettori curiosi ma moderatamente scettici riguardo ai temi trattati. Questo mi obbliga a soppesare ogni singola parola.
P: A chi sente che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel mondo.


Chi ti legge secondo te?

S: Persone che sospettano che oltre le realtà a noi note esistano ampi margini di indagine.
P: Persone molto simili a me.


Crisi economica. Capitata o generata? Se generata, è sotto controllo o è ormai sfuggita di mano?

S: Generata a livelli alti, gestita in maniera inconsapevole e goffa dai livelli più bassi.
P: La crisi era inevitabile, ed è al momento fuori controllo: tutti i vari interventi governativi peggiorano le cose. Ma sospetto che tale situazione sia voluta, per i vantaggi politici che consente di ottenere.


Come vedi gli USA tra 12 mesi? E tra 3 anni?

S: Tra 12 mesi ci saranno scontri sociali violenti e diffusi.
Tra 3 anni probabilmente vi sarà una entità nuova e del tutto differente rispetto agli Stati Uniti attuali.
P: Tra dodici mesi un po’ peggio di adesso, potrebbe scoppiare un nuovo conflitto, magari in Pakistan. Del resto lo stesso Biden aveva “promesso” una crisi… Tra tre anni credo che saranno qualcosa di molto diverso. Non migliore, temo.


Come vedi l’Europa tra 12 mesi? E tra 3 anni?

S: Sommosse scioperi e rivolte saranno sempre più frequenti dal momento che sarà chiaro che la crisi non è passeggera ma strutturale. Tra 3 anni vedo molta gente che vive di agricoltura.
P: Dopo lo scoppio della bolla immobiliare ci troviamo con i proverbiali milioni di muratori d’importazione senza lavoro. Se pensano di risolvere il problema facendo loro costruire opere pubbliche di dubbia utilità fuori dalla logica economica la crisi degenererà anche a livello sociale, e questo potrebbe palesarsi a breve, I primi sintomi si sono già fatti sentire.


Come finirà la crisi?

S: Probabilmente con una grande guerra.
P: Credo che si perfezionerà il sistema corporativista con alcune nazionalizzazioni chiave e dei controlli ferrei dello stato sui mercati. Naturalmente questa non è una soluzione alla crisi, ma solo il passaggio ad una situazione in cui la crisi è nascosta dal totalitarismo.


Passiamo alla Grecia. Ti consideriamo una fonte affidabile. Come conosci la Grecia?

S: La considero la mia prima patria. Vi sono nato, vi ho vissuto a lungo e vi torno regolarmente.
P: Be’, ci vivo da più di 15 anni.


Cosa sta succedendo in Grecia da qualche mese a questa parte?

S: E’ finito il banchetto che si consumava con soldi presi in prestito.
P: Quello che più o meno succede ovunque. La differenza è che qui i problemi sono stati esacerbati dal troppo rapido ingresso nell’UE oltre che da un livello di corruzione politica tradizionalmente molto alto.


Cos’e’ Exarchia?

S: E’ un quartiere di Atene famoso per essere abitato da artisti, studenti, dissidenti e da tutto quello che gira loro intorno.
In alcune zone è divenuto zona franca: la polizia monitora la situazione dall’esterno, intervenendo periodicamente con gli agenti antisommossa, in un continuo gioco tra guardie e ladri.
Una sorta di esperimento sociale
P: Il quartiere dove abito, in una zona fitta di scuole e di università. Un centro in cui si incontrano giovani di diversa estrazione.


Ufficialmente la scintilla dei primi scontri sembrava essere la morte di un minore. Secondo te cosa c’e’ sotto?

S: Un malcontento diffuso, la sensazione che la situazione generale stia precipitando, giovani disillusi dalla corruzione e dall’opportunismo dominanti.
Alla base di tutto enormi diseguaglianze sociali coltivate a lungo, non dovute al merito ma alla furbizia ed all’opportunismo.
P: La morte del ragazzo è stata la miccia che ha acceso polveri accumulate da tempo. Bisogna capire che qui non funziona più niente come dovrebbe: la qualità dei servizi forniti dallo stato è infima, a fronte di carichi fiscali insostenibili per la fragile economia greca. La percentuale di dipendenti pubblici è la più alta in Europa, per una nazione di soli 10 milioni di abitanti: intere famiglie hanno abbandonato le campagne per trasferirsi ad Atene e lavorare per lo stato. Non poteva durare.


Cosa c’e’ sotto le recenti proteste degli agricoltori?

S: Da 30 anni l’agricoltura è stata sostenuta con sussidi.
I vari governi si assicuravano così il sostegno dei coltivatori, aumentando il debito pubblico e sperperando i fondi dell’Unione Europea.
Improvvisamente i contributi statali ed europei si sono drasticamente ridimensionati, con tutto quello che ne consegue.
P: Chiedono sussidi. Il problema è che i sussidi qualcuno li deve pagare, ma pagarli significa che i prezzi dovranno aumentare, finché i costi maggiorati ricadranno sulle spalle degli agricoltori, e siamo di nuovo da capo. Un sistema simile funziona – meglio, sembra che funzioni – solo finché c’è una bolla del credito in espansione.


E dietro i recenti assalti ad atene e salonicco in stile black block?

S: Gruppi di “dissidenti” che colpiscono alla cieca e svaniscono.
Probabilmente episodi isolati, al momento
P: Ci sono state infiltrazioni della polizia in diversi casi, così come bande di diversi gruppi etnici che hanno approfittato della situazione per regolare dei conti. Difficile dire cos’è successo in vari episodi singoli. Credo che nessuno lo sappia con certezza.


Esiste un filo conduttore? e se si, qual è?

S: Ci sono migliaia di giovani pronti a scendere nuovamente nelle strade, una minoranza di loro lo farebbe in modo molto energico.
E poi centinaia di migliaia di persone che vorrebbero esprimere il proprio malcontento.
Tutti insieme creano un mix esplosivo.
P: Be’, in questi giorni sono state approvate misure repressive più dure: mi pare che questo sia il filo conduttore un po’ in tutto il mondo. Quando spingi la gente in una situazione senza vie d’uscita sai che questo provocherà rabbia e malcontento, e questo è l’habitat ideale per il totalitarismo.


Fatti una domanda sulla Grecia... e risponditi

P: Sui greci, più che altro: quale loro qualità trapianteresti negli italiani?
P: Il loro sano e radicato disincanto nei confronti delle istituzioni: il greco vota e anche in massa, ma lo fa per puro opportunismo, non per vera fede.

S: Come si vivrà in Grecia fra 10 anni?
S: Come sempre, alla giornata.


Una frase per i nostri affezionati lettori

S: Siate vigili ma ottimisti: il peggio deve ancora arrivare; ma passerà
P: Spostare le cose di posto non le moltiplica. Sembra una scontata banalità ma fior di economisti con tanto di Nobel non l’hanno ancora capito.


Una frase per chi leggerà questo post tra 5 anni

S: Se avrai la possibilità di leggere queste parole fra 5 anni allora le cose saranno andate meno peggio del previsto
P: Congratulazioni: sei sopravvissuto.


Una frase per te

S: Ricordati che tutto termina.
P: La stessa, se ci sarò ancora!


Grazie a Santaruina e Paxtibi per la disponibilità e per le loro parole!

A presto e saluti felici

Felice Capretta

20 commenti:

Faurio ha detto...

Complimenti veramente meritati a Capretta che dimostra di essere un vero professionista del giornalismo, ottima intervista stile "Iene".

Per il resto quoto entrambi i bloggers, fra 5 anni: Congratulazioni sei sopravvissuto e se leggi questo post è andata meno peggio del previsto.

saluti
Faurio

Anonimo ha detto...

ciao felice
un saluto
seguo il tuo blog. cosi come alcuni commenti.
sul g 20, vale quanto ti ho scritto in precedenza. non si concluderà niente di buono, per la gente, e sopratuuto si innescherà una rottura all' interno.
la cosa da pensare è il fatto, che noi italiani, tramite la fiat, andiamo a finanziare una parte del debito gm.
infatti, se la fiat ha chiuso l' anno precedente con utile, perchè dare soldi alla fiat, che poi li utlizza a compare il 35% delle azioni gm.
quando berlusconi parla , dicendo che tutti saranno aiutati,sono solo parole.
se lo vorrebbe fare sul serio, basterebbe che=
approvare velocemente una legge, che riduca del 30% le tasse alle famiglie e alle aziende.
le aziende con i soldi risparmiati, li investono all' interno, per salvaguardare l' occupazione.
ma questo non avverà mai.
in quanto vogliono gestire i ns soldi, per continuare ad avere una popolazione dipendente dal loro sistema.
non vogliono dare libertà e responsabilità.
comunque è bene che tutti incominciano a capire che tutto sta cambiando.
incominciate ad usare la propia testa.
ritornare a far vivere valori che sono scomparsi.
per chi non avrà lavoro, e saranno in tanti, formate cooperative, basate su un ideale di amore , dove ogniuno contribuisca in realzione alle propie capacità.
senza fini personali, ma aiutandosi a vicenda.
queste cooperative possono gestire dei campi incolti, e ci sono.
altri, su prodotti omeopatici.
serviranno più delle medicine attuali.
chi può, contribuisca su ricerca fonti di energia pulita-
dovremmo eliminare dipendenza da enel e qruppi simili.
costruire case con pannelli fotovaltaici, che reandano autonomi dei piccoli quartieri.
piantare alberi.
creare posti comuni, per dialogare, vivere insieme all' aperto.
anche perchè, anche questo, sarà un nuovo aspetto dei prosssimi anni.
un saluto a tutti
ps
una cosa che non condivido, così come felice, è il fatto che nascondete la vs ideintità.
ma rispetto questa scelta.

guru2012 ha detto...

Sono strani i meccanismi della rete: "informazione scorretta", "tra cielo e terra" e "la voce del gongoro" sono i posti dove vado più spesso, insieme a qualche altro e li ritrovo qui tutti insieme. In effetti la rete è una giungla, ma poi la strada giusta si trova sempre, senza bussola, a naso.

Goodlights ha detto...

@guro2012

a milano si dice:
"tutte le strade portano al duomo"
:-D

scherzi a parte, credo che simile attiri simile.
questo accade tanto nella vita reale quanto in quella virtuale.

ATTIRIAMO CIO' CHE SIAMO!

salut!
Goodlights

Goodlights ha detto...

guru2012 scusa ma ho sbagliato a scrivere il tuo nick :-D

Anonimo ha detto...

Io non capisco come si possa essere così pessimisti.

Ma l'avete visto sul Corriere come sorridono fiduciosi tutti i leader?

E poi il tizio è morto di cause naturali... siete i soliti maliziosi!

Re Gilardino

Goodlights ha detto...

caspita ragazzi, ma se simile attira simile, come cavolo è che ci siamo attirati re gilardino?
:-D

(senza rancore ma con infinita simpatia per tutti i troll dell'universo)

salut!
Goodlights

guru2012 ha detto...

@ goodlights

Hai fatto bene a precisare, stavi per beccarti una denuncia...

no dai, il gila, in fondo, in fondo, è pure simpatico. In fondo.

Anonimo ha detto...

@anonimo n.1
quello che tu vorresti è esattamente quello che da decenni le corporations distruggono appena ne spunta il sintomo.
uno stato sociale con una spesa pubblica migliore e il controllo delle comunità sulle loro risorse è osteggiato dalla famosa dottrina liberista della scuola di chicago.
non sono un esperto ma quello che stiamo vivendo ora potrebbe essere la madre di tutti gli shock and awe sviluppati dai seguaci di milton friedman nel corso degli ultimi 30-40 anni.
finora si concentravano sulle singole nazioni, ora stanno operando a livello globale tutto nello stesso momento.e dentro alla crisi economica hanno buttato la crisi da riscaldamento globale e le crisi di scontri nucleari.
e le loro istruzioni, ai capi di stato di volta in volta controllati, per "risollevare" la loro economia, era di attuare cambiamenti radicali nel più breve tempo possibile.
questo per non permettere all'opinione pubblica di reagire consapevolmente.
vedremo ora cosa accadrà dopo il G20.se seguiranno i consigli di LEAP/EUROPE2020 probabilmente a mio avviso si apriranno le porte al megasupershock che porterà al NWO.
se decideranno di chiudersi entro loro stessi nasceranno forti nazionalismi come dopo la crisi del capitalismo del '29.
la storia non si vergogna di ripetersi.se le condizioni si replicano le reazioni seguono lo stesso clichè del passato molto probabilmente perchè a fare la differenza nell'immediato sono sempre le stesse teste delle stesse famiglie di potenti che si tramandano di padre in figlio le buone tradizioni di supremazia.
saremo comunque una società sempre più alla 1984.
se sono stato troppo pessimista datemi nuove ragioni per diventare ottimista (non vale consigliarmi di guardare rai e mediaset tutto il giorno).

Anonimo ha detto...

andreaatparma, non essere così pessimista: è altamente improbabile che le situazioni si ripetano in maniera assolutamente identica per cui non è detto che la storia si ripeta.
Inoltre, nessuno ha la sfera di cristallo ed il futuro è assolutamente imprevedibile.
Piedi per terra e stiamo ai fatti.

Saluti.
RTridens

Faurio ha detto...

Non è questione di essere pessimisti, è che la realtà supera sempre la più sfrenata fantasia.
Chi si sarebbe aspettato che l'11 settembre le twin tower sarebbero collassate in quel modo? Neanche nei film hanno mai ipotizzato dei crolli simili, al limite gli edifici crollano subito all'impatto mentre l'11 settembre è stata una cosa nuova e sconvolgente.
Cosa dobbiamo aspettarci quindi dal futuro?
Probabilmente qualcosa che oggi facciamo fatica ad ipotizzare, semplicemente è fuori dalla portata dei ns. pensieri.
Quanti nel 1939 avrebbero pensato ad una guerra così lunga e sanguinosa?
E' vero che si veniva dal 1914-18 ma quello che si è sviluppato nella II guerra mondiale è stato assolutamente inaspettato per portata del conflitto e numero di vittime (soprattutto civili).

L'unica flebile speranza potrebbe essere quella di desiderare tutti insieme qualcosa di positivo per il futuro per cercare di farlo accadere, come aveva suggerito qualcuno in altri post.

saluti
Faurio

Anonimo ha detto...

oltre che desiderare occorre anche realizzare praticamente le correzioni alla attuale realtà.
io penso che occorra davvero una unità di intenti da parte di tutta la popolazione mondiale.
ovviamente escludo a priori le elite che ci "sgovernano".
da loro ci saranno sempre bastoni tra le ruote.l'unica speranza è quindi l'unione per fare la forza numerica e spirituale da contrapporre alla potenza economica delle ricche elite.
partire dal basso a realizzare una vera democrazia del popolo, basta con la democrazia delle corporations.
ma basta davvero, e una volta raggiunto l'obiettivo resistere alle tentazioni e ai ricatti, distruggere il detto "l'occasione fa l'uomo ladro".

Unknown ha detto...

Però c'è da essere obiettivi, e rilevare anche il fatto che, ad esempio, ci sono ancora circa 3 miliardi di persone che si pianterebbero un coltello nelle budella per dimostrare agli altri che il loro Dio ce l' ha più grosso.

Tutta quest' ondata di solidarietà e coesione umana in cui tutti speriamo e di là da venire, non mi sembra siamo nella situazione evolutiva più adatta e per di più gli apparati governativi continentali e intercontinentali lavorano sulla divisione interna delle masse produttrici.
Sembra una cosa Marxista detta così, ma io la vedo semplicemente antropologica.
Dobbiamo tirare avanti finché le prospettive da immaginare non potrenno che essere migliori. Non meno di una decina di generazioni, secondo me.

Unknown ha detto...

A meno che, e QUESTO LO VORREI SOTTOLINEARE perché è un piccolo sogno, a meno che la concentrazione corporativa che si genererà da questa crisi (4 banche invece di 40000, 20 corporations invece di 2000), non si ritrovi confinata in una angolo dalle stesse strategie che la sostengono.

Mi spiego: se è vero che un sistema matematico/algoritmico come quello della creazione del denaro è intrinsecamente suicida, perché cresce in maniera esponenziale oltrepassando quasi subito il punto di non corrispondenza tra ricchezza reale e ricchezza creata, allora si può sperare che questo immenso Moloch che si va creando abbia piedi d' argilla fradicia. Ripartire da più in basso non fa che ritardare questo schema.

Se ci pensiamo un attimo, la natura in genere lavora di pesi e contrappesi, creando un gioco a somma zero. L' uomo ha deciso di ignorare questo status creando economie a somma non zero. Però l' £economia" non è altro che la scienza che si occupa del dominio umano sulle risorse. Le risorse sono la Natura, e nient' altro (tutto è natura, ca va sans dire). Quindi? Quindi, io credo, non potrà funzionare neanche in futuro. Né con banche controllate, né con grandi capitali, né con lo sviluppo tecnologico, né in nessun altro modo.

Non funzionerà MAI sul lungo periodo.

Ma quando 'sto mostrone godzillesco che è il capitalismo cascherà, io temo parecchio il suo colpo di coda.

Sarà il più potente della storia dell' uomo.

Santaruina ha detto...

Grazie a te Felice :-)

A presto

Anonimo ha detto...

scusa Woland, lasciamogli pensare che ce l'abbia più grosso.
dovrebbe essere una comunione di intenti che esula dai fondamentalismi.
di cosa abbiamo bisogno tutti per vivere?
concentriamoci sull'essenziale e non avremo scontri tra diverse civiltà.
non andiamo a rompere i coglioni a chi la pensa diversamente.ognuno che si faccia la propria religione.
comportiamoci in modo evoluto, anticipiamo le 10 generazioni che tu dici.
collaboriamo al di là del profitto.
il terzo mondo ha le risorse naturali che servono anche a noi?
bene, si faranno accordi per un equo utilizzo delle risorse.senza andare a depredare come succede attualmente.si potrebbe seguire il loro concetto di economia islamica.
ne ho letto qua e la e mi sembra valida, non inquinata dall'assetata bramosia del megasuperprofitto come l'economia liberista occidentale.
magari mi sbaglio, magari è pura utopia.
si potrebbe tornare ad applicare l'economia dello sviluppo che sembra fece tanto bene ai paesi latino americani dal dopoguerra fino agli interventi dell'ultraliberismo made in Chicago.
le soluzioni sono a portata di mano, non sono fantasie.
è chiaro che prima dobbiamo liberarci della zavorra.

Shia ha detto...

La domanda a questo punto è quasi d'obbligo: come commentate le decisioni prese dal G20?

La montagna ha partorito il classico topolino oppure ci sono risultati su cui poter ragionare sopra?

con immutata stima

Anonimo ha detto...

sinceramente ho visto di sfuggita obama sui rainews24 in diretta.mi è sembrato che rispondesse alle domande dei giornalisti nel modo standard, già conosciuto da decenni.
solita minestra.
per le decisioni prese per risolvere la crisi non ho un quadro completo, a parte l'aumento dei fondi per l'IMF da devolvere alle economie più disastrate.ovviamente con seguito di ricatti ben noti.
ora vado a protestare contro la costruzione dell'inceneritore di Parma.

Anonimo ha detto...

Vi voglio bene a tutti e tre

Ειρήνη και Ελευθερία

SirPaint

Anonimo ha detto...

Grecia, scontro tra polizia e vigili del fuoco che manifestavano:

http://it.euronews.net/2009/03/26/scontri-tra-vigili-del-fuoco-e-polizia-in-grecia/