lunedì 2 marzo 2009

Detroit, 6000 euro per una casa

Incredibilmente oggi i giornali, Corriere in primis, aprono con i primi segnali della nuova strategia "ognun per sè" che caratterizzerà la politica estera del 2009 su scala globale, specialmente dopo il G20 di Aprile.

Perfino il lacrimoso editoriale di Venturini che piange il "pragmatismo triste" inizia a riconoscere la realtà: che ormai le istituzioni sovranazionali (e nazionali, in caso di divergenze regionali) con le loro regole sono destinate a diventare presto un antico ricordo.

(c'e' da chiedersi come possano Gordon Brown e la Merkel avere la faccia tosta di proporre nuove regole globali e nuove autorità sovranazionali)

Questa non è una novità per i lettori regolari di informazione scorretta, che ne avevano già ricevuto anticipazione in un post precedente.

Non abbiamo però trovato traccia nella prima pagina del corrierone di una notizia che ci ha fatto rimuginare non poco.

A Dicembre, il prezzo medio registrato per una casa a Detroit è stato di 6000 euro.

E no, non stiamo parlando di 6000 euro al metro quadro, come una casa del centro di Roma, ma di 6000 euro per una casa intera a Detroit.

Avete letto bene. 6000 euro, circa 7500 dollari. Il prezzo di un'auto usata.

E non stiamo parlando del prezzo più basso, ma del prezzo medio registrato a Dicembre. Questo significa che ci possono essere stati prezzi più alti... ma anche più bassi.

Dati rilevati da Realcomp, società del settore real estate.
Ce ne dà notizia il Chicago Tribune.

Il caso di Detroit è particolare, si dirà. Con quel territorio vasto, la condizione post-industriale, la crisi della produzione dell'auto americana.. fatto sta che chi adesso ha una casa a Detroit la vende mediamente a quel prezzo, sempre che trovi qualche incosciente che ci voglia andare a vivere.

Per completare l'allegro quadretto, uno sguardo alle borse: Tokio ha chiuso stamattina in ribasso e mentre scriviamo le borse europee sono ancora in rosso: Milano -3,3% ; Parigi -2,8% ; Londra -3,1%.

Saluti felici

Felice Capretta

5 commenti:

Anonimo ha detto...

No, non può essere vero Felice, dimmi che stai scherzando. A parte il fatto che oggi come oggi, non avrei in tasca neanche quei 6.000 da investire, la cosa mi fa pensare a una caduta senza ritorno, altrimenti 'ste case andrebbero a ruba... Dimmi che non è vero Felice.

guru2012

Anonimo ha detto...

caspita!
aspetterò che succeda anche qui da noi per comprare la casa dei miei sogni ;-D
AIUTOOOOOOOOOO!
salut!

Felice Capretta ha detto...

Ciao,
considera comunque che detroit è detroit ed è negli USA, dove il fenomeno dei distretti industriali è portato alle estreme conseguenze.

a detroit c'e' (c'era) tutta l'industria dell'auto.

dunque, che so, se sei (eri) un ingegnere neolaureato negli USA e la tua specializzazione era nel settore auto, dovevi mettere in conto che avresti dovuto trasferirti a detroit.

e se il setttore auto andava in crisi e/o esternalizzava la produzione in kirgizistan, dovevi mettere in conto che avresti perso il lavoro o avresti dovuto trasferirti in kirgizistan, mentre a detroit avrebbero chiuso tre fabbriche su quattro e tre operai su quattro sarebbero rimasti disoccupati.


questo non significa, naturalmetne, che tre quarti della popolazione mondiale rimaneva senza lavoro.

nè significa che accade lo stesso da noi.

Nondimeno, è un fenomeno che sta accadendo proprio oggi, non negli anni 30, da qualche parte negli Stati Uniti, non in zimbabwe.

Dunque prendiamo nota e stiamo con le orecchie tese. Come fanno le caprette quando sono attente : )

saluti felici

Felice

Anonimo ha detto...

be non so se tutto il male viene per nuocere ...forse è un bene che i prezzi calino .
solo una cosa mi fa paura quello che verra dopo: non sono convinto che sia un mondo bello e pulito come spera capretta ma sara' un mondo ancora di piu' di merda er ci sara' tanta gente che ci affoghera , i poveri saranno molto piu poveri è disperati ,non potranno piu' contare sull'aiuto degli occidentali ricchi che per passare il loro tempo si dedicano alla solidarieta'mentre quelli che ora stanno bene la classe media sara' alla fame,solo berlusconi continuera' a stare bene..questo è sicuro
saluti

Ed Schlecter ha detto...

In più dobbiamo aggiungere l'ingente numero di case che sono state rimesse sul mercato dalle banche a causa dell'insolvenza di chi le stava pagando con finanziamenti vari.