martedì 3 marzo 2009

Nuovo tonfo delle borse

Con drammatica puntualità Marzo è arrivato e il nuovo punto critico della crisi sistemica, paragonabile a quello dello scorso autunno, si sta verificando.

Come avevamo anticipato a Dicembre in questi post dedicati a “quanto durerà la crisi” traducendo il GEAB report di Europe2020,

La crisi globale arriverà ad un nuovo punto critico nel Marzo del 2009, simile al Settembre 2008.

A quel punto sarà chiaro anche al grande pubblico il fatto che esistono tre principali processi destabilizzanti, che sono

1. Durata della crisi
2. Esplosione della disoccupazione a livello mondiale
3. Il rischio del crollo improvviso dei sistemi pensionistici basati sulla finanza


Prima di procedere è essenziale che andiate a rileggere quella trilogia di post.

Fatto?

Oggi siamo quasi imbarazzati, benchè non sorpresi, nel seguire per una volta buona parte della stampa e scrivere del nuovo tonfo delle borse mondiali di ieri. Anche se City, free press, quasi ignora la notizia, il corrierone intitola in prima pagina “Nuovo tonfo di Wall Street”.

Scorrendo poi la prima pagina ci rendiamo conto che, benchè la notiziona sia sparata in prima, il solito editoriale politicamente corretto annaspa cercando di dare spiegazioni allineate.

Bisognerebbe spiegare a certi giornalisti che ormai queste spiegazioni non funzionano più. Non se le bevono quasi più neanche i lettori del corriere.

Per il piacere di sorridere, vi proponiamo alcuni degli spunti dell’editoriale di Francesco Giavazzi. Contiene alcuni brillanti esempi di doublethink, il che ci fa riflettere sul preoccupante livello di schizofrenia raggiunto dalla propaganda.

Roba che in confronto Hitler, che spostava le divisioni corazzate già distrutte mentre l’armata rossa era alla porta del suo bunker, era un equilibrato bibliotecario di Chelsea esperto di opera e di the inglese.

Torniamo dunque al Giavazzi che ci spiega, correttamente, che negli USA la maggior parte della previdenza sociale si basa sugli investimenti azionari, direttamente o indirettamente attraverso i fondi.

In sostanza, quando le borse vanno giù bruciano capitale, e con esso bruciano anche le pensioni.

(nota: il dow jones ha perso il 34% nel 2008, e nel solo 2009 ha già perso il 22,9%. Questo equivale ad una consistente perdita di valore per le pensioni di milioni di cittadini americani)

(questa la nostra anticipazione)

Fin qui, il Giavazzi sembra averci preso.

Passabile.

Poi si fa interessante:

la colossale perdita di valore del sistema economico in generale si spiega solo con il panico e l’incertezza, giacchè aeroporti, autostrade, aziende e capitale umano ci sono ancora


Qualcuno gli spieghi che le aziende americane producono in Cina da un decennio ormai.

Ed ecco una vera finezza:

Questa incertezza riguarda il valore dei titoli: sui mercati finanziari è scomparsa la liquidità e quindi sono scomparsi i prezzi.

Ineffabile sillogismo.

Ehi, tu, stronzo risparmiatore, perchè ci pensi due volte prima i buttare i soldi in un investimento in perdita? Così rovini il mercato!

Ma si noti bene la sottile azione propoagandistica: tutto inizia dalla scomparsa della liquidità, che è scomparsa così, e questo è un dato di fatto.

Uno sta leggendo un articolo sul divano e poi - ZOT - sparisce la liquidità.

Chissà dov’e’ finita, quella cattiva.

E va beh, ormai è sparita e amen. Mica vale la pena chiedersi perchè è sparita.

Non sia mai che qualcuno dei lettori capisce com’e’ andata tutta la storia....

Forse la liquidità è sparita perchè era stata creata dal nulla? Forse la cartolarizzazione dei subprime ha qualcosa a che vedere? Forse perchè un sistema finanziario basato su dollaro e debito tiene finchè la valuta è credibile e finchè esiste qualcuno che rifinanzia quel debito?

Evidentemente Giavazzi non ci legge, ahilui.

Per chi avesse mancato le altre puntate, suggeriamo queste facili chart riassuntive sulla crisi dei subprime. E’ solo un pezzo del puzzle ma ne sarebbe bastato un piccolo accenno per spiegare almeno in parte come ha fatto a sparire la liquidità.




Arriviamo poi al capolavoro di doublethink.

Chi vuole vendere deve accettare prezzi che non hanno più alcuna relazione con il valore, per quanto basso, dei titoli che vengono scambiati. E poichè le banche devono valutare i titoli che possiedono ai prezzi di queste transazioni, sono contabilmente fallite.

Certo, ci sono casi di vera insolvenza, ma il problema maggiore è l’assenza di liquidità.


Contabilmente FAL-LI-TE , lo dice l’allegro chirurgo Giavazzi, chiuse, fottute. Anzi no: ne sono fallite solo alcune, pochi casi di vera insolvenza, in realtà non sono fallite, il problema è che manca la liquidità.

Sono fallite, ma non sono fallite.

Ergo: ci vuole altra liquidità.

Già.

(minuto di silenzio)

...cespugli secchi rotolano nella prateria...

(minuto di silenzio)

Ah, il doublethink, la nobile arte di sostenere una affermazione ed il suo contrario, se questo è funzionale al regime. O “due più due fa cinque”, come disse winston smith al termine del trattamento.

Per fare chiarezza e scoprire che si tratta di una crisi di solvibilità , e non di una crisi di liquidità, vi rimandiamo al nostro post su crisi di liquidità e crisi di insolvenza.

Per Giavazzi ci sono solo due possibilità:
  • o lo sa e ci prende in giro, e dovrebbe andare a coltivare le zucchine anzichè cercare di prendere per i fondelli centinaia di migliaia di persone
  • o non lo sa e dovrebbe andare a coltivare le zucchine anzichè diffondere la sua ignoranza a centinaia di migliaia di persone.

Il tragicomico pistolotto si conclude con l’inevitabile soluzione paulson-goldman-draghi-pensiero: l’unico piano che poteva fare qualcosa era il piano Paulson, che però è stato affossato dalla nuova amministrazione.

Risate in sala, si accendono le luci.

Tutti a casa a leggere i blog su internet.

Salutil felici

Felice Capretta

14 commenti:

M4tte0 ha detto...

errorini: "Non sia mai che qualcuno dei lettori capisce com’e’..."
il verbo corretto è capisca
"Salutil..."
errore di battitura

scemenze a parte, grazie capretta.
meno male che c'è ancora qualcuno come te che riporta queste cose in giro per la blogosfera, correttamente documentate e critiche al punto giusto.

Andrea ha detto...

Se conoscete l'inglese (ma anche senza conoscerlo qualcosa si capisce lo stesso) vi consiglio questo video di 11 min per spiegare in maniera semplice come è nata la crisi che stiamo vivendo.

Parte prima:
http://www.youtube.com/watch?v=Q0zEXdDO5JU
Parte seconda:
http://www.youtube.com/watch?v=iYhDkZjKBEw

Meriterebbe una traduzione in italiano non credete?

Ciao e atutti e ...
si salvi chi può!!

Anonimo ha detto...

Complimenti per il suo blog.
Lei e'uno dei pochi che sta'facendo reale informazione.
Anche io ho letto l'articolo di giavazzi
e mi si e'alzata la pressione a 200; evento che accade anche quando leggo alesina.

Questa lettera, al direttore del sito riportato al fondo, la dice lunga.

> 03 marzo 2009
E' ufficiale: le banche falsificano i bilanci legalmente!!!
Caro Direttore,

sono reduce da un convegno tenuto nel Comune di Fano in cui sono stato invitato a presentare lo Scec, il buono locale di solidarietà che immagino che lei conosca. Oltre a me, c'era un altro relatore che ha presentato "Banca Etica" e mi ha segnalato una norma europea che mi ha confermato quanto siano falsi i bilanci delle banche:

DOCUMENTO

Nella penultima pagina del documento leggiamo:

"Un’entità:
a) non deve riclassificare un derivato fuori della categoria del fair value (valore equo) rilevato a conto economico mentre è posseduto o emesso;
b) non deve riclassificare alcuno strumento finanziario fuori della categoria del fair value (valore equo) rilevato a conto economico se al momento della rilevazione iniziale è stato designato dall’entità al fair value (valore equo) rilevato a conto economico; e
c) se un’attività finanziaria non è più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve (sebbene l’attività finanziaria possa essere stata acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve), può riclassificare tale attività finanziaria fuori della categoria del fair value (valore equo) rilevato a conto economico se sono soddisfatti i requisiti di cui al paragrafo 50B o 50D. Un’entità non deve riclassificare alcuno strumento finanziario nella categoria del fair value (valore equo) rilevato a conto economico dopo la rilevazione iniziale."

Sa cosa vuol dire?

Ormai sappiamo tutti che le banche sono piene di titoli tossici, cioè di strumenti finanziari di valore pari o quasi a zero, che implicherebbero chiusure di bilancio pesantissime, ma per alleggerire le perdite in maniera del tutto fittizia ed arbitraria, la Comunità Europea, serva dei banchieri, ha pensato, per il bene dei loro protettori, di modificare i principi contabili internazionali con un nuovo Regolamento che permette alle banche di indicare nei bilanci ( F A L S I ) non il valore reale di quei titoli (oggi pari o quasi a zero), ma quelli indicati nella "rilevazione iniziale", di valore più alto perchè acquistati prima della crisi finanziaria.

In sostanza i bilanci delle banche risultano più floride di quanto siano realmente (e tutti sappiamo che in realtà si trovano sull'orlo di un colossale e generale fallimento), solamente per effetto di un trucco contabile che nasconde
UNA GRANDE TRUFFA!!!

Vorrei chiederle un suo parere.

Cordialmente

Andrea Gianni


Il mio paere è il suo: i bilanci delle banche sono falsi – con quei valori scritti ai prezzi alti d’acquisto, non a quelli vicini allo zero di oggi - per apparire più floride. E poi giavazzi si chiede, con gli occhioni tondi dell’ingenuo, come mai c’è la “crisi di sfiducia”....

Maurizio Blondet

http://www.effedieffe.com/content/section/6583/200/

Felice Capretta ha detto...

@m4tte0

argh! sono una capra con i congiuntivi : )


@pap8-)

appena ho un attimo la guardo. giusto ieri su crisi.blogosfere.it hanno pubblicato un ottimo filmato, ma anch'esso è in inglese.

quando possibile cerco di pubblicare versioni tradotte per agevolare i non anglofoni.

si accettano volontari per la traduzione : )

@anonimo
grazie, la conoscevo, sono anchio un abbonato effedieffe

;-)

saluti felici

Felice

Felice Capretta ha detto...

@pap8-)
Ora che l’ho visto... si, è esattamente quello, ben fatto.

saluti felici

fleice

Anonimo ha detto...

- dlin dlon!
i signori lettori del blog Informazione Scorretta sono pregati di interrompere i loro faticosi studi in materia economica: non ve n'è più bisogno, perché finalmente è stata scoperta la vera e unica causa dell'attuale crisi finanziaria:

http://tinyurl.com/azypko

ebbene, la bolla speculativa immobiliare e i derivati sono colpa del signoraggio!

tò, ciàpa :D

grazie per l'attenzione.
dlin dlon! -


ps: una chicca come assaggio :D

"Ma veniamo al punto cruciale della questione. Se è vero che il denaro è solo un mezzo e che è privo di un intrinseco valore, a chi appartiene la sua proprietà se non al popolo sovrano, espressione di quegli organi istituzionali che legittimamente attribuiscono valore alla moneta attraverso una legge? E se il denaro è di proprietà del popolo, perché questo, attraverso lo Stato, s’indebita con le banche centrali per ottenerlo? Non vi sarebbe, infatti, nessuno scandalo se gli istituti di emissione monetaria fossero società pubbliche dipendenti in tutto e per tutto dal potere politico, come avviene attualmente nella Repubblica Popolare Cinese, dove la banca centrale - così come purtroppo tutto il resto - è sotto ordinata rispetto al Comitato Centrale del Popolo."

Felice Capretta ha detto...

Grazie!

ci sono microcause, megacause, cause concorrenti e cause convergenti.

sicurametne il signoraggio è una causa, ha fatto la sua parte e ha le sue responsabilità.

saluti felici

Felice

Anonimo ha detto...

Felice,
sono orgoglioso di te ;)
Complimenti per l'OTTIMA presentazione che hai linkato.

Felice Capretta ha detto...

grazie grazie paolo
naturalmente i complimenti vanno anche agli autori di quelle chart : )

saluti felici

Felice

Anonimo ha detto...

Ciao,
troviamo (noi della redazione de La Voce del Ribelle), molto interessanti le tue tesi e il modo attraverso il quale le esponi. Vorremmo entrare in contatto con te per delle collaborazioni (anche con pseudonimo) ma non abbiamo trovato un tuo recapito (email) sul sito.
Come possiamo fare per entrare in contatto?
Puoi inviarci una email in redazione all'attenzione di Valerio Lo Monaco per favore?

grazie a presto,
valerio

Daniele ha detto...

Vorrei citare anche tra quelli che avevano le idee chiare un bel po' di tempo fa anche Benetazzo,che aveva gia fatto ottime analisi e precise previsioni

Unknown ha detto...

Scusate se mi intrometto, ma vorrei un chiarimento semplice semplice...
a parte le c...te della finanza creativa e non, vorrei porre una domanda:
Dato che le banche come dite si trovano in bancarotta, per i motivi che sappiamo, sarei curioso di sapere dove sono andati a finire, i "veri" soldi che si sono "portate a casa" in tutti questi anni.
Mi riferisco alle somme incassate con la riserva frazionaria.
Non è che, si spacciano per "poveracce" ma sotto il cuscino ci troviamo un'eldorado?
Saluti

Anonimo ha detto...

Sparare sulla croce rossa è facile, ma è anche criminale.
La banca è insolvente per definizione o sbaglio ? In qualsiasi epoca e in qualsiasi latitudine, se tutti i correntisti si presentassero a ritirare i loro fondi simultaneamente, farebbero fallire una banca, anche la meglio gestita. C'è un rapporto preciso tra raccolta e impieghi e questo, temo, non è esattamente pari a 1 :-)))O sbaglio ?
Come si rimedia ? Aboliamo per legge le banche ?

Anonimo ha detto...

Da quando ho iniziato a cercare notizie più approfondite sull'economia e la crisi (già da qualche anno, ma ero in uk e là analisi approfondite erano disponibili anche sui quotidiani e in tv), ogni pensiero cupo svanisce per l'ilarità che mi suscitano gli articoli di giavazzi e altri Maestri dei nostri media, idolatrati da molti miei conoscenti, che reputo pure molto acuti su altre cose.