venerdì 20 marzo 2009

Crisi carte di credito USA e altre news sfuggite ai più

Ben ritrovati agli affezionati lettori.

Prima di pubblicare la traduzione della terza parte del report di questo mese, vi proponiamo un intermezzo con alcune notizie degne di nota semiscomparse dai media, specialmente alla luce dei vari GEAB Report di Europe2020.

Carte di credito

I giornali italiani ne parlano ancora poco o per niente, ma sta scoppiando negli USA la crisi delle carte di credito.

Ricorderete qualche mese fa un semicoraggioso Tremonti che diceva più o meno che la crisi è come un videogame: anche se sconfiggi il mostro e superi il livello, ti trovi davanti un mostro più pericoloso ed un livello più difficile. Subprime, CDO, crisi finanziaria, carte di credito, CDS. Il problema è che non si puo’ spegnere il videogame.

(stendiamo del pietoso vello caprino sulla copertina di 24 minuti, che quel giorno titolava “Tremonti: la crisi è come un videogame” con un fotomontaggio ispirato a SuperMario)

Su internet se ne parla da mesi, se non anni.

Diamo atto a Tremonti di essere uno che ha detto un po’ di vero qualche tempo fa.

Risulta infatti che i default sulle carte di credito negli USA sono infatti saliti ai livelli più alti negli ultimi 20 anni, con perdite particolarmente pesanti per American Express e Citigroup (che emette la maggior parte delle MasterCard).

Secondo Walter Todd, portfolio manager di Greenwood Capital Associates

La tendenza sulle carte di credito peggiorerà prima di migliorare


Il che è un modo molto elegante per dire che siamo già caduti nel baratro, anche perchè la disoccupazione negli USA non fa che aumentare e la crisi dei mutui e del credito è benzina sul fuoco. E cosa mai farà un disoccupato che non riesce a ripagare la carta di credito? Facile, fa default su una – o tutte – delle sue carte di credito.

Secondo gli analisti, le insolvenze potrebbero arrivare al 10% quest’anno contro il 6%-7% del 2008, per un totale di 70 miliardi di dollari bruciati. Secondo Meredith Whitney, uno degli analisti bancari più ribassisti di Wall Street, le linee di credito sulle carte americane saranno tagliate di 2700 miliardi di dollari entro la fine del 2010.

Dunque un probabile taglio del 50% sulle carte di credito negli USA, un paese dove la maggior parte degli acquisti si basa su carta di credito!


G20 e tensioni transatlantiche

Come anticipato da Europe2020, si va verso un G20 di rottura e di fallimento, il che aprirà la strada al secondo scenario analizzato nel post precedente, già definito in altri post, il famoso dissesto geopolitico globale.

Sui giornali di oggi leggiamo infatti che Europa (continentale, soprattutto) e USA divergono sul tema degli aiuti all'economia americana. Gli USA chiedono disperatamente denaro, gli europei hanno le loro grane casalinghe e si guardano bene dal concedere altri aiuti a cuor leggero.

Preme sottolineare che, a nostro avviso, la maggior parte dei leader europei non concorda sul tema degli aiuti agli USA solo perchè rischiano di essere presi a calci dalla popolazione inferocita e dunque perdere la loro posizione di privilegio, non per una qualche forma di interesse al buon governo o al buon andamento delle rispettive nazioni o dell’europa nel suo complesso.


Soldi dei salvataggi distribuiti in bonus

Sicuramente gli affezionati lettori staranno seguendo il tema degli aiuti ad AIG, che in parte sono stati usati per pagare bonus favolosi ai manager che hanno portato AIG al tracollo.

Anche qui, è solo sull’ondata del malcontento generale che Geithner ha tentato di metterci una pezza: è notizia di oggi che i bonus pagati con i soldi dei salvataggi saranno tassati al 90%.

Il CEO di AIG, invece, ha chiesto che i manager restituiscano il 50% dei bonus sopra i 100.000 dollari. Dice Edward Liddy, testuali parole, che sta facendo il massimo "per evitare un crollo incontrollato" della sezione dei prodotti finanziari.

L’affezionato lettore ricorderà uno dei punti chiave del piano Geithner

  • Trasparenza su come saranno utilizzati i fondi pubblici e restrizioni sui dividendi, per evitare che i fondi pubblici vengano distribuiti agli azionisti invece di finanziarie il credito.


Forse era meglio inserire clausole specifiche per evitare che i manager si spartissero la torta prima ancora di spartirla con gli azionisti.

Sull’esempio e sull’esperienza di AIG, anche Citigroup se la sta spassando non poco: sarà l’euforia di oscillare da 2 e 3 euro per azione?

Questo articolo è comparso su 24minuti (il quotidiano di free press del sole 24 ore) di ieri sera:

Citigroup, spesa record per uffici
Citigroup - la banca americana che ha ricevuto aiuti pubblici per 45 miliardi di dollari - ha in programma di spendere 10 milioni di dollari per rinnovare gli uffici di Park Avenue dell’amministratore delegato Vikram Pandit e dei suoi manager più stretti.

Secondo la documentazione relativa ai lavori di ristrutturazione, Citigroup ha indicato che 3,2 milioni di dollari saranno spesi per l’abbattimento di muri e ammodernamento del sistema idraulico e di quello antincendio, mentre altri sei milioni di dollari verranno pagati per la consulenza degli architetti e l’acquisto di nuovi mobili.


Giusto.

No, dico.. ottimo investimento. Quando Citigroup fallirà, dopo essersi divorata altri miliardi di denaro pubblico, almeno i creditori potranno rifarsi sull’arredamento dell’ufficio del megapresidente.


Disordini in Europa

Ieri dimostrazione in Francia con scontri in serata. Non si capisce bene quanti fossero, perchè secondo swissinfo erano 350.000 secondo i sindacati e 85.000 per la polizia, mentre secondo il corriere erano 3 milioni per i sindacati e un milione e 200.000 per la polizia. Forse parlano di due manifestazioni diverse?

Fatto sta che i francesi, rivoluzionari nel DNA, sono alquanto inferociti.
Senza contare nuovi episodi di scontri nelle banlieu nei giorni scorsi.

In Grecia si preferisce invece la via bombarola: un nuovo ordigno artigianale ad alto potenziale è esploso ieri nel centro di Atene (Stiamo preparano un approfondimento sulla crisi in Grecia, stay tuned).

L’organizzazione che ha rivendicato gli attentati specifica agli esponenti del potere politico ed economico che "quando il popolo prenderà finalmente in mano il proprio destino" finiranno giustiziati e "appesi a testa in giù in piazza Syntagma", al centro di Atene (un apparente riferimento alla fine di Benito Mussolini a Piazzale Loreto).

Anche questa non è una novità per i lettori di Informazione Scorretta.

Per concludere l’allegro quadretto, lo scienziato britannico John Beddington prevede sommosse, disordini, migrazioni di massa, guerre, disastri ambientali, carenza di cibo, acqua ed energia entro il 2030:

Ci avviciniamo ad una perfetta tempesta nel 2030, perché tutti questi fattori stanno operando insieme. Se non affrontiamo il problema, dobbiamo aspettarci una grande instabilità a livello globale, un aumento delle rivolte e dei disordini e problemi con le migrazioni di massa, quando la gente lascerà i luoghi dove il cibo e l'acqua vengono a mancare

Per non lasciarvi in preda ad inutili attacchi di panico, concludiamo citando il commento che un affezionato lettore ha lasciato ieri in calce al post del GEAB Report parte II:

ho letto " europe 2020" , parte seconda.
pur rispettando le idee espresse, leggo , con un pò di tristezza, alcuni commenti.
rispecchiano la parte umana, basata sulla paura di morire o perdere qualcosa.
vorrei esporre il mio pensiero.
premesso che l' attuale situazione è stata preparata e voluta, da quel gruppo di persone che attulamente gestiscono la politica e l' economia.
vede, la vita è perfetta, non conosce errori.
ogni cosa che avviene è dovuta a scelte precedenti.
l' umanità è da circa 2000 anni che è schiava.
un gruppo di persone, da dietro le quinte , domina quasi 7 miliardi di persone.
i ns politici e banchieri sono solo burattini.
i giornalisti sono scribacchini al servizio di questo potere.
adesso espongo il mio pensiero sulla situazione attuale.
allo stato attuale di cose, ciò che troveremo i prossimi mesi, corisponde, in un certo senso, alla possibilità "2" da lei riportata.
però , europe 2020, considera solo l' aspetto materiale del problema.
ci sono altri fattori che si andranno a sommare in questa crisi.
la crisi, non è altro che una situazione emozionale creata da tutti, in conseguenza da un vivere non conforme alla evoluzione stessa della vita.
ci saranno cambiamenti climatici, con sbalzi frequenti di temperatura.
la riunione di aprile del g 20, al di fuori delle parole, non sarà di nessun aiuto, e oltre tutto, porterà ad una spaccatura interna dello stesso gruppo.
i mesi che avremo davanti saranno duri, saranno mesi di cambiamento.
ci saranno rivolte.
ci sarà caos e disperazione.
ma tutto , purtroppo, deve passare cosi.
siamo solo noi, che possiamo far cambiare la realtà.
è semplice, non facile , per tutti.
sarà necessario amare la vita.
considerare l' altro come noi stessi.
sarà necessario abbandonare il superfluo, la vanità.
amare la terra e ogni forma di vita.
ogni ns scelta deve essere pensata e realizzata in maniera impersonale, dove l' obiettivo è il tutto, ossia l' umanità e la terra, senza separazioni.
questo è l' unica possibilità che abbiamo, per poter continuare a restare dove siamo.
vorrei esortare chi legge, a portare questo nuovo pensiero, nelle vs vite, nei vs gruppi, nel vs mondo.
siate voi stessi, non date potere ai governanti , ne tanto meno alle chiese.
non abbiate paura di morire.
non esiste la morte, ma solo cambiamento di stato.
solo una ultima cosa, troveremo solo ciò che pensiamo.
se pensate che quando sopra riportato possa essere realizzato, allora insieme costruiremo un mondo migliore.
vorrei che prestate attenzione a tanti bimbi che stanno nascendo, i famosi bimbi indaco, loro saranno la nuova umanità.
loro e chi avrà il coraggio di cambiare.

Saluti felici e a presto con la terza parte del GEAB Report.

Felice Capretta

14 commenti:

mauro ha detto...

Salve
da qualche tempo leggo questo
blog e sinceramentele previsione
tetre prospettate fanno pensare.
Non so come andrà a finire: spero bene ( che cosa poi voglia dire bene è da discuterne); quello che sto percependo, in una situazione come quella che ci si potrebbe attendere, è che per coloro che "stanno in basso" forse l'unica via di uscita è quella della solidarietà e dell'aiuto reciproco; togliendoci da ottiche di partiti, sindacati e quant,altro
(pur in alcuni casi rispettandoli):
ho una speranza ( e scusatemi se è banale o peggio infantile); la rete, dove mettere insieme speranze,idee, esperienze e quant'altro per far uscire un "quelli bassi" dalla loro condizione di zeri assoluti. Ma ci vuole qualcuno che metta insieme gli arcipelaghi di contro informazione, di gente incazzata, di gente che ha paura, di tutto quello che ormai fa parte di un mondo che forse sta per cambiare;
o anche più persone o non so cosa;
l' importante è non entrare in scenari già descritti e prevedibili e essere in un certo modo la sorpresa che inceppa la storia già scritta
saluti mauro

Anonimo ha detto...

buon pomeriggio
con piacere, vedo che condivide il mio pensiero.
le allego un allettera inaviat qualche mese fa a fini e tremonti.
non ho mai ricevuto risposta.
ma ciò, non cambia il mio pensiero.
lei, come altri, attarverso internet, tutti insieme, dobbiamo portare avanti un nuovo pensiero.
la terra ,è l' unico pianeta di quaest galassia, done esesiste " io" personale.
mi allaccio alla mia e-mail precedente, i cambiamenti coinvolgono la terra e la ns galassia.
nessuno può fermare questo.
la vita è continuo movimento ed evoluzione.
le chiese, la politica, ci vorrebbero legare al passato, al vecchio, alla paura.
le allego la lettera.
per ragioni personali, in questa ometto il mio cognome.
buona giornata.

Mi chiamo xxxx, ho 53 anni.
sono un cittadino, come tanti, che sogna un mondo migliore.
le scrivo, poichè , mi hanno colpito le sue parole, in merito alla crisi attuale.
lei, pur essendo nel coro della politica, sembra essere un pò fuori dal coro.
come lei ha detto , ci vuole ottimismo.
io, noi italiani, siamo cosi, ma non lo è la ns classe politica.
se lei è cosi ottimista , se lo pensa, lo metta in atto.
permetta agli italiani di essere tali.
abbiamo vissuto gli ultimi 20 anni, nella considerazione di essere solo uno strumento ; siamo tenuti all' oscuro di ogni cosa.
Siamo stati e siamo sfruttati dalla classe politica e finanziaria, ma nonostante tutto siamo qui.
anche noi, sappiamo cosa succede, anche noi abbiamo capito il gioco di chi sta dietro ai posti di comando, ma siamo qui.
non siamo qui per caso.
siamo qui, poichè tutti dobbiamo cambiare, non possiamo vivere nello stato attuale delle cose.
il mondo, la vita stanno cambiando.
noi siamo tutte queste cose.
noi siamo tornati per fare cambiare questa vita.

il ns pensiero e il il ns essere fanno si che le cose possano cambiare.
insieme possiamo realizzare un mondo migliore.
un mondo di amore, dove tutti siamo uno.
parli più spesso di questi pensieri.
parli sempre con verità.
noi, popolo, sappiamo capire chi dice la verità.
non è per me, ma per chi ancora dipende da altri.

La situazione mondiale, allo stato attuale delle cose peggiorerà.
Da cosa si può vedere, entro luglio/ settembre, aumenteranno i problemi in vari stati; problemi legati al lavoro, problemi legati al vivere sociale.
Tutto nasce dal fatto che c’è una volontà precisa a creare questo stato di cose.
A nulla serviranno i finti aiuti di stato.

Il ns futuro , come umanità lo abbiamo già definito, non è roseo.
Solo noi, insieme , possiamo cambiarlo.
Si può, si deve cambiare; anche , perché , se non cambiamo , la vita cambia noi.
Cosa serve per cambiare, lei, come noi, lo sa.
Bisogna amare la vita, amare se stessi.
Bisogna che la classe politica smetta di servire chi crea il denaro dal nulla, e ritorni a governare la cosa publica, in nome del popolo.
Bisogna smettere di produrre armi .
Bisogna finanziare la ricerca di energia pulita, non nucleare, come proposto dal sig berlusconi:
noi italiani abbiamo detto no al nucleare.
Con il nucleare non risolviamo i problemi, li peggioreremo, come ambiente e sicurezza mondiale.

Uniamo le ns volontà per realizzare un mondo nuovo, migliore, dove gli altri sono noi.
Tutto è possibile se la volontà comune è allineata.
Smettiamola di legare la vita di tanti uomini al 3% del pil.
I personaggi che hanno creato questi valori, non possono e non devono condizionare la vita sulla terra;
non amano niente se non la loro sete di potere , e la causa dei problemi attuali, sono nati dal fatto che la ns italia, la ns dignità e sovranità è stata svenduta a questi personaggi.
Niente è causale.

Le auguro buon lavoro , da un italiano che sogna e vive per un mondo migliore.
Franco barca

Anonimo ha detto...

Per citare Isaac Asimov "Attendere una crisi che ci forzi ad agire globalmente comporta il rischio di farci agire troppo tardi" purtroppo forse le sue profetiche parole si sono realizzate e qualsiasi tentativo seppur nobile sembra al momento vano. Le aspettative di un mondo migliore se provenienti da sparuti gruppi anche se di potere sembrano destinate ad essere triturate dal meccanismo infernale dell'economia dei pochi "il Gioco", pur se nobili le intenzioni e le idee di persone che agognano un mondo ideale anch'esse sembrano destinate a fallire e tutto ciò accadrà finchè la consapevolezza di ogni abitante del globo terrestre non realizerà nella propria mente che è necessario operare con tutte le forze disponibili per il bene di tutti (e quando dico tutti intendo tutti gli esseri viventi del pianeta terra), dimenticando gli egoismi personali alfine di migliorare tutto cio che ci circonda lavorando insieme agli altri per il progresso sociale costruendo un mondo che basa il prestigio e il valore del singolo sul suo impegno a favore del miglioramento delle condizioni di vita generali e non sulla quantità di cose ed oggetti posseduti. Dove il denaro non conti più nulla se non come merce di scambio e non come valore della persona che si ha di fronte, questo pensiero io credo sia l'unico che possa permetterci di creare un sistema internazionale in grado di sostituire l'attuale in modo più duraturo e giusto.
M

Anonimo ha detto...

Caro felice
A proposito di ciò che a detto John Beddington hai dato un occhiata ai link che ti ha segnalato un anonimo nei messaggi del post precedente a questo sono , le sue previsioni a distanza di oltre trenta anni lasciano sconcertati. Se qualcuno fosse interessato e se li fosse persi li risegnalo a beneficio comune.
http://www.isaacasimov.it/futuro.htm
http://www.isaacasimov.it/nextgen.htm

Anonimo ha detto...

caro Franco, sono belle parole le tue che si scontrano con la realtà e la cultura ormai vigente nel nostro paese, ovvero : l'individualismo.
E' nel culto dell'individuo che si consuma l'ultima tragedia moderna : il consumismo insostenibile.
Drogati da anni di stili di vita modellati sulla necessità di soddisfare esigenze indotte dal mercato , ora svoltare verso principi di collettività e solidarietà sembra utopico.
Amore,cambiare,aiutare sono parole che suonano vuote a larghe fasce della nostra popolazione e i giovani non paiono certo rappresentare i termini prima citati.
Il nostro paese è in generale anche più brutto di quello che crediamo nell'esemplificazione di certi comportamenti.... Personalmente non mi aspetto "prese di coscienza" da parte dei più riguardo al rischio di un futuro ricco di povertà e di brutture, soprattutto intellettuali !
Mi basterebbe vedere aumentare del generico buonsenso.
Saluti

Stefano

Anonimo ha detto...

Asimov aveva una grande mente offuscata dallo spazio ancor più grande che sta intorno alla Terra.
Effettivamente le sue soluzioni ad eventuali eventi catastrofici erano nascere nel 1920 e scappare dalla Terra.
Si dimenticava delle Guerre Mondiali (forse non vi combattè per QUALCHE motivo) in cui era incappato, e che colonizzare altri pianeti oltre che impossibile a farsi (nemmeno oggi siamo in grado economicamente di impiantarci sul nostro Satellite)...
E' come dire che io sono fortunato ad essere in Italia perchè in Africa si sta male e continuerà ad essere così non prima della mia vecchiaia.

Anonimo ha detto...

Grazie Capretta, per la traduzione dei report GEAB

Ste

Anonimo ha detto...

Hai ragione nel dire che la sua mente era troppo presa dallo spazio e da un progresso tecnologico che ancora al momento è utopistico, quel che però impressiona al di la dei suoi sproloqui sulla migrazione spaziale, è la abbastanza precisa (seppure calata nelle conoscenze e nella mentalità del suo tempo) visione della catastrofe globale che stiamo per affrontare e sulla sua visione di superamento degli egoismi locali solo tramite lo sforzo comune globale che ci permetta di superare le problematiche che ci affliggono a livello mondiale anche se lo stesso autore non aveva fiducia nell'uomo e nella sua capacità di evitare egoismi personali.
Se leggi con attenzione il suo discorso alcune sue frasi erano unicamente provocazioni tendenti a far riflettere l'ascoltatore per poi esporre un pensiero se ascoltato fino in fondo e non letto a metà è un modello di pensiero modernissimo per l'epoca in cui viveva.
Comunque quel che più conta è che ogni stato del pianeta devrebbe impostare una politica di indirizzo comune tendente attraverso uno sforzo globale al benessere universale di tutti gli esseri umani. Solo così io credo che sia possibile sbrogliare quel che dopo la seconda guerra mondiale è stato creato, ("il gioco") che ha sfruttato e sbranato la ricchezza di tutto il globo. E ciò non perchè si è degli idealisti (e non mi dite che esistono in quanto ognuno seppur all'inizio animato di buone intenzioni alla fine antepone il proprio benessere a quello degli altri) ma perchè conviene a tutti noi per poter meglio sopravvivere e condurre una vita il più dignitosa possibile.
Infatti più persone stanno bene e possono vivere dignitosamente dei proventi del proprio lavoro e più l'economia gira, immaginiamo se tutti i vari miliardi di abitanti del nostro globo potessero produrre, spendere, consumare e mantenere un tenore più che dignitoso di "Vita" forse si colmerebbe il gap tra indebitamento mondiale e PIL. mondiale.

Anonimo ha detto...

Qualcuno comincia a passare dalle parole hai fatti.
Se questo sistema non ci piace inventiamocene un altro.

www.ecolcity.it

Unknown ha detto...

Felice, ecco il trucco AIG:

Dal The New York Times

Magari puoi fare un post su Goldman Sachs visto che non molti sanno di "cosa" si tratta e delle sue implicazioni nelle faccende di "casa nostra".

Anonimo ha detto...

prima di tutto complimenti per il blog.
Ora un appunto: "evitare che i manager si spartissero la torta"? A parte l'impatto mediatico della notizia, che s'accompagna con la tendenza diffusa dell'opinione pubblica a scambiare milioni con miliardi e con trilioni, e che cozza con la morale calvinista della società americana molto simile nel sistema premi-punizioni all'inferno dantesco, l'ammontare dei bonus non supera lo 0,1% di quanto il tesoro americano ha buttato nel pozzo AIG, senza neanche prenderne la proprietà.
Ora siamo alla vigilia di un nuovo scandalo, che prevedo verrà eclissato ancora una volta da qualche quisquilia analoga ai bonus a fronte della quale il presidente abbronzato potrà fare sentire il suo vocione indignato. Stiamo parlando del PPIP, il nuovo piano escogitato proprio da Geithner che regalerà 750 MILIARDI di dollari indvionate un po' a chi? Agli Hedge Fund. Eh sì, perchè questi speculatori a leva, sempre pronti a gettarsi al ribasso come locuste o sciacalli contro le prede che davano qualche segno di debolezza ora verranno chiamati a svolgere un nuovo ruolo, quello degli spazzini, e a comprare grazie all'effetto leva di cui possono fare uso, tutti i titoli tossici che infestano il mercato. In questo modo potranno toglierli dal groppo dalle banche, perpetuando l'illusione che tali titoli non sono carta straccia, ma che invece hanno un mercato... che sta in piedi coi soldi dei contribuenti, o per meglio dire coi soldi fior di conio della zecca americana (il conto si paga poi alla fine).

Arsan

Unknown ha detto...

La questione da capire non è tanto quella dei bonus (geandi o piccoli che siano, è comunque scorretto "premiare" chi ha sbagliato), ma quella per cui si tengono a galla, con pagamenti diretti e non, tutte quelle grosse banche ed assicurazioni che hanno creato parte della crisi economica attuale a livello MONDIALE. E non si parla dello 0,1% di quanto il tesoro americano ha dato ad AIG.

Bailout to AIG: $85 Billions (miliardi)
AIG payments:
- Goldman Sachs ($12.9 billion)
- Merrill Lynch ($6.8 billion)
- Bank of America ($5.2 billion)
- Citigroup ($2.3 billion)
- Wachovia ($1.5 billion)
- Société Générale and Deutsche Bank (nearly $12 billion)
- Barclays ($8.5 billion)
- UBS ($5 billion)
- and more...

Dal tuo 0,1% si passa al mio 65% e oltre.
La matematica non è un opinione.

Se il governo americano fosse stato onesto avrebbe dato i soldi dei cittadini ai cittadini stessi, AIG oggi non esisterebbe più e le altre banche/assicurazioni aguzzine non avrebbero intascato cifre esorbitanti che non gli spettano.

Anonimo ha detto...

Siamo finiti dentro una situazione molto critica.Ma cosa significa " crisi".
In cinese la parola è composta da 2 ideogrammi :wei + ji pericolo+ opportunità
in greco Krino' =decisione
Nella stessa etimologia della parola si può immaginare che siamo di fronte ad un bivio per cui saremo costretti a prendere delle decisioni che potrannno evolvere in opportunità per ripensare ad un nuovo mondo con differenti scale di valori ,quindi nella stessa parola "crisi" convivono sia una valenza negativa:l'angoscia ,ma anche una positiva:la scelta. Ancora il pallino l'abbiamo in mano noi :-))
Saluti Aldo

Anonimo ha detto...

bla bla bla, io personalmente la penso in questo modo:
alla fine di tutto e magari anche per necessità future "chi vorrà la guerra, cacchio se l'avrà!!" :)
probabilmente solo dopo che saranno state interrotte "l'isola dei famosi" e "amici".
felice, attendiamo "tutti trepidanti" i prossimi stralci del report e ti ringraziamo nuovamente.