martedì 10 febbraio 2009

Licenziamenti di UBS in perdita

Eh caspita, non si parla che di Eluana anche da morta.

Non si parla però delle perdite e dei licenziamenti di UBS, la principale banca svizzera con 80.000 dipendenti in tutto il mondo.

UBS ha infatti dichiarato oggi una perdita di circa 13 miliardi di euro ed ha comunicato un deflusso di fondi di 85,8 miliardi nel quarto trimestre. Nonostante le notizie a dir poco preoccupanti, la quotazione di UBS restava questa mattina nell'area positiva. Secondo gli analisti i mercati avevano già scontato la cattiva notizia.

Per UBS si prospetta ora un piano di licenziamenti da 8 mila unità, che fa seguito a quello precedente che ha eliminato 9 mila dipendenti, per lo più concentrati nella divisione di Corporate & Investment Banking, a Londra e New York.

Licenziamenti per circa il 20% del personale.

Il taglio dell’80 per cento dei bonus ai dirigenti sarà funzionale? Forse con il taglio del 90% dei bonus avrebbero potuto salvare qualche posto di lavoro, ma ormai le onde della tempesta perfetta stanno minacciando anche le portaerei....e non ci sono scialuppe per tutti.

Saluti felici e informazione scorretta per tutti!

Felice Capretta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Naturalmente nei nostri media nessuno dice che all'alba ci sono stati tafferugli a Milano
davanti alla Innse di via Rubattino.

Anonimo ha detto...

ah!!! di che genere anonimo?
mi sa davvero che dobbiamo aspettarci il crollo finanziario dalla mattina alla sera (preferibilmente dalla domenica al lunedì, a mercati chiusi), queste perdite e licenziamenti delle banche non stanno nè in cielo nè in terra, sono troppo gravi.

Felice Capretta ha detto...

"solite frange oltranziste", centri sociali, praticamente terroristi islamici.

o forse manifestavano contro la morte di eulana.

fatto sta che sembravano non poco incazzati per la cassa integrazione.


MILANO (10 febbraio) - Tafferugli e una decina di feriti questa mattina all'alba davanti alla sede della Innse, azienda metalmeccanica di via Rubattino alla periferia est di Milano, dove da settembre gli operai presidiano la fabbrica, alla fine di un periodo di cassa integrazione straordinaria, per evitare che vengano smantellati i macchinari. I tafferugli si sono verificati tra operai, esponenti dei centri sociali e forze dell'ordine.

Dieci le persone contuse: un dirigente di polizia, sei carabinieri e tre presidianti. Secondo quanto si è appreso, le forze dell'ordine sono arrivate dopo le 4 di fronte ai due ingressi dell'azienda, in via Rubattino e via Caduti di Marcinelle......

segue qui http://snurl.com/bmqt7

abbiate pazienza se cito una fonte scorrettissima come il messaggero ma è il primo link che mi è capitato a tiro

grazie anonimo per la segnalazione

saluti felici

Felice