martedì 7 settembre 2010

Mappa visuale della deflazione e dell'inflazione

Risale ad aprile 2009 ma è oltremodo interessante.




qui la traduzione (grazie FEDRO55)

Dalla gente di Mint.com e WallStats.com

Guida visuale alla deflazione
Ok penso di aver capito l’inflazione dalla guida della scorsa settimana, ma che cos’e che sto sentendo di
recente in merito alla deflazione? Sono semplicemente gli opposti?
Be’, in senso stretto, sono semplicemente gli opposti, ma la deflazione è la loro stessa bestia.
Attacco alla deflazione.
Renderà le cose più a buon mercato.
Bene, prima che le cose diventino confuse partiamo con una definizione.
de.fla.tion – n. (di-fley-shuhn) 1. Una caduta nel livello generale dei prezzi o una contrazione del credito o
della moneta disponibile.
OK i prezzi scendono. Qual è il problema qui?
L’unica e più grande causa di preoccupazione è quello che si chiama la “spirale deflazionaria”.

Caspita i beni costano meno

Caduta dei prezzi

Le aziende hanno bisogno di

allettare i consumatori frugali

con prezzi più bassi

Le aziende fanno meno
profitti sulle merci a buon
mercato.

Le aziende devono

licenziare i lavoratori per

compensare le perdite

I disoccupati non spendono denaro

Se lasciata senza controllo

L’intera economia si arresta

con uno stridio di freni non

appena la disoccupazione vola alta.

Accipicchia! questo si che è un problema serio

Giusto, ed è difficile fermarlo una volta che si è messo in moto. Con la deflazione il valore dei tuoi contanti
incrementa, senza che tu debba fare nulla.

Ammassare 1.000 Dollari sotto il tuo materasso potrebbe diventare una buona strategia d’investimento,
perché il valore della moneta salirà.

Con l’1% di deflazione mensile, il tuo potere d’acquisto cresce.

Dopo 1 mese è di $ 1.010

Avrai ancora $ 1.000 sotto il materasso ma il suo potere d’acquisto sarebbe equivalente a $ 1.126.

I consumatori hanno pochi motivi per spendere e fare grossi acquisti se sanno che i prezzi saranno sempre
più bassi.

Ma non si potrebbe applicare anche agli affari, se il costo di tutto scende, anche il costo della fabbricazione

Dopo 3 mesi è di $ 1.030

Dopo 1 anno è di $ 1.126

delle cose dovrebbe diminuire.

Questo è vero in parte. Il prezzo delle automobili diminuirebbe, così come il prezzo dell’acciaio per
fabbricarle ma il costo del lavoro è vischioso per andare in discesa.

Ecco due scenari:

1) L’inflazione è al 3% e tu ricevi un aumento del 2%
2) La deflazione è del 3% e tu ricevi un taglio dello stipendio del 2%

La seconda situazione è più vantaggiosa perché il tuo potere netto d’acquisto si incrementa.

Ma io non voglio un taglio dello stipendio.

Esatto. Gli effetti dell’inflazione e della deflazione non sono molto visibili ai lavoratori e generalmente essi
guardano ai loro stipendi in termini nominali. Per la maggior parte della gente una riduzione dello stipendio
è solo una riduzione dello stipendio.

Ecco perché è difficile aggiustare al ribasso i salari in caso di deflazione.

Esatto!
Gotcha. Quindi cosa causa questa deflazione negli affari e cosa possiamo fare?

Come molte cose dal lato economico è essenzialmente questione di domanda ed offerta. La deflazione può
intervenire quando c’è un incremento nella domanda di moneta, un incremento nell’offerta di beni, una
diminuzione dell’offerta di moneta, una diminuzione nella domanda di beni.

E come può accadere?

Ci sono parecchi modi per dare il via alla deflazione:

Le banche centrali alzano i tassi d’interesse per tenere a bada l’inflazione.

Una bolla scoppia provocando il fallimento delle banche

Le persone non onorano i prestiti ricevuti dalle banche

L’offerta di credito si restringe, meno moneta è data in prestito e quindi meno moneta viene spesa.

La deflazione comincia.

È per questo che è importante che le banche non falliscano. Bene o male gli Stati Uniti hanno un’economia
basata sul credito che è guidata dalle banche e chi prende in prestito i soldi.

Perché una deflazione porta sempre ad una spirale deflattiva? Mi domando se non possiamo fare qualcosa.

C’è una soluzione. Ed è simile a quella con cui si combatte l’inflazione, tramite l’aggiustamento, da parte
della FED, del tasso d’interesse. Con la diminuzione del tasso d’interesse l’offerta di moneta e di credito è
incrementata.

Quindi per fermare la deflazione dobbiamo causare l’inflazione?

Praticamente. Si. Ma c’è un problema ancora più grande. Con l’inflazione la FED può aumentare i tassi
d’interesse per quanto le serve. Ma con la deflazione il tasso d’interesse non può essere portato sottozero.

Questa si chiama “la trappola della liquidità”.

Tasso della FED

(Abbassando i tassi NDT) Si stimola l’economia e si combatte la deflazione.

(Alzando i tassi NDT) Si rallenta l’economia e si combatte l’inflazione.

Più vicino a zero la FED spinge il tasso d’interesse in uno sforzo per stimolare l’economia, meno possibilità
ha per combattere la deflazione.

Trappola della liquidità – Spirale deflazionistica – Depressione.

Se il tasso è già o vicino a zero a causa di crisi finanziarie o sforzi per stimolare l’economia, allora resta ben
poco da fare per la FED per fermare la deflazione.

Questo non sembra un bene.

È quello di cui è fatta la depressione. Quella “grande”.

Caspita, c’è qualcos’altro che può essere fatto? Sai, oltre alla FED.

Si, c’è.

Il governo può iniettare moneta nell’economia con politica di spesa massiccia.

Questa crea lavoro e redditi.

Che a sua volta crea la sicurezza.

Questo permette alla gente di riaprire i loro portafogli e cominciare a spendere.

Questa spesa riporta indietro i dollari nell’economia e riduce la deflazione.

Come puoi vedere invertire il processo di deflazione richiede ben più di un modello economico.

Uno deve incoraggiare la condizione psicologica che le cose andranno veramente a migliorare, e che quindi
sia tutto a posto per spendere la moneta, perché tu continuerai ad avere il lavoro davanti a te.

OK, credo di aver capito. Ricapitoliamo.

Quando non c’è abbastanza moneta o credito disponibile, abbiamo la deflazione. Detenere il denaro è
meglio che spenderlo e quindi le aziende taglieranno i prezzi, questa riduzione porterà a merci più a buon
mercato, ma anche a licenziamenti ed ulteriori tagli dei prezzi. Nessuno spende e l’economia ringrazia. La
FED può incrementare l’offerta di moneta a meno che il tasso d’interesse non sia già vicino a zero, in questo
caso devono essere prese delle misure più esplicite.

OK, e pensa positivo. Giusto. Sarai un esperto in un attimo.

Carino! Inflazione e deflazione dopo tutto non sono poi così complicate.

Che cos’altro farai?

Resta sintonizzato la prossima settimana non appena arriveremo nella zona del crepuscolo economico per
studiare ….

…. La biflazione



Aggiornamento: e per ragioni di equità, ecco a voi la mappa visuale dell'inflazione











saluti felici

Felice Capretta

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Vabbè, mentre qualche volenteroso si prende il suo tempo per tradurre la faccenda, io continuo con i commenti liberi.

Qualcuno ha scritto della musica.

Ecco, pensiamo al modo in cui è cambiato il mercato della musica con l'avvento della rete e delle nuove tecnologie.

È vero, scaricare un album, non ha lo stesso fascino di quando si andava a comprarlo con i nostri risparmi, ma questo è un aspetto romantico.

All'inizio le case discografiche han fatto la voce grossa, dicevano che la musica sarebbe finita con il free download e invece non è successo niente.

La musica conosce in questo periodo una diffusione straordinaria.

Chiunque, anche guru2012 può uploadare il suo pezzo su you tube e avere il suo quarto d'ora di celebrità.

Fantastico.

L'industria discografica, a quanto vedo, continua a sfornare roba quanto e più di prima.

E tu se vuoi, ti compri il CD originale, con il pack e tutto il resto, ma se non vuoi, te lo scarichi dal mulo.

A gratis.

Fantastico.

Questo è il mercato.

Altro che inflazioni e deflazioni.

Fateci un pensiero.

guru

Anonimo ha detto...

fatto, e adesso?

rosumella ha detto...

Secondo me non è il costo del lavoro ad essere "sticky", ma il livello dei profitti o forse meglio ancora degli stipendi e bonus dei "managers" che non può assolutamente diminuire (o rimanere stabile) ed è per questo che le compagnie sono poi "costrette" a licenziare per vendere i prodotti a prezzi più bassi

Anonimo ha detto...

rosumelia,
i manager non centrano.

il fatto e' che ora la gran parte del mondo e' capace di farsi le cose da se' e non ha piu' bisogno di comprarle in italia.

per cui, se tu vuoi continuare a vendere le stesse cose, devi abbassarti al livello degli altri competitori (per esempio cinesi).

tutto qui.

non e' una questione di denaro o altro, e' solo una questione di cosa si produce e di quanto gli altri desiderano quello che produci.
piu' il desiderio e' grande e piu' gli altri sono disposti a pagare per avere il tuo prodotto.

una volta l'italia faceva cose che gli altri non erano in grado di fare e lo scambio era vantaggioso.
ora non piu', e' 50 anni che rimescoliamo sempre le stesse cose. per tornare come prima occorre che l'italia faccia cose nuove che nessuno ancora sa fare.

dubito pero' che l'ispirazione possa venire stando a guardare i gol o l'isola dei famosi...

niente colpe ai politici che in fondo sono 4 gatti perche' e' il restante 60 milioni di italiani che fa l'italia.


indopama

luigiza ha detto...

@Indopama
Ma Indo che ti succede? Mi stai volando raso terra.
Però hai perfettamente ragione. E' come dici tu.
Siamo noi che dobbiamo o abbassare la cresta o sparigliare le carte in tavola (se ne siamo capaci ovviamente).
luigiza

Anonimo ha detto...

un nostro male classico per esempio e' quello di "imboscarsi" in uffici pubblici.

dubito che gli altri "desiderano" quello che producono gli imboscati...


e' per dire che bisogna tornare alla vita reale, deflazione/inflazione cds ecc. non sono gli artefici del nostro stato di essere, gli artefici siamo noi.

non facciamo piu' niente di interessante, come potremo mai scambiare quello che facciamo con gli altri? possiamo si ancora farlo ma non ci resta che competere col prezzo e di fronte abbiamo gli stipendi cinesi.

quando si lavora senza passione non nasce niente di nuovo, questo "niente di nuovo" poi cerchiamo di venderlo e nessuno lo vuole, chissa' perche'...

operai e impiegati, cio' che si riceve in cambio dipende sempre dall'amore che ci si mette sul lavoro.

se non ve ne frega niente di quello che fate e lavorate solo per i soldi allora il salario cinese e' quello che fa per voi, oggi state guadagnando ancora troppo...


indopama

Anonimo ha detto...

luigiza,
io ti parlo della vita reale.

vuoi forse sentirti dire delle balle?

accendi la tv e sei a posto.


indopama

rosumella ha detto...

@Indopama
Mettersi a competere con un paese in cui la schiavitù è di fatto legalizzata (vedi LAOGAI, che suona tristemente simile alla parola LAGER) mi sembra un votarsi completamente al suicidio.
Il discorso dell'amare il proprio lavoro è valido, ma diventa davvero difficile riuscirsi se: primo, l'offerta di lavoro diminuisce e si rimane disoccupati e, secondo, se sul posto di lavoro sei considerato uno schiavo da spremere fino alla morte

luigiza ha detto...

@rosumella
Abbiamo solo due possibilità:
- accettare le loro regole:
- sterminarli.
Scegli.
luigiza

Ax ha detto...

Ció che mi lascia maggiormente perplesso -senza mancare di rispetto a nessuno tuttavia- é che in Italia ci sia bisogno di traduttori per un articolo come questo.

Anonimo ha detto...

BRAVO ALESSANDRO,
BRAVISSIMO.

se vieni qiu' a Bali, in quello che voi chiamate quarto mondo, il 70% della gente riesce a leggere l'inglese.

il fatto e' che il resto del mondo sta andando avanti coi fatti mentre voi solo a chiacchere.
fatte solo in italiano ovviamente... un chiaccherare tra ignoranti.


e lo conferma il Fmi (ansa): ripresa Italia lenta, pesa scarsa competitività.

che tradotto in parole povere vuole dire che sempre meno gente desidera quello che fate perche' da altre parti trovano di meglio!!!

e se avete tutti lo spirito di iniziativa di rosumella che aspetta un aiuto da ogni luogo anziche' da lei stessa state freschi...


indopama

yuma ha detto...

@ alessandro

hai ragione... al muro ! La feccia che non riesce a capire va eliminata . W Uriel

@ Indo

Grande !!! Ma qualcuno riuscirà a capire davvero?

Questo che hai scritto è un Manifesto. Ma al prossimo post sarà già dimenticato. Anzi, dopo i prossimi 4 o 5 interventi.

Scusa per un attimo ero ottimista eh ehe eh

luigiza ha detto...

@Indipama
Mizzica Indo, dieci e lode.
Non finisci mai di stupirmi.
luigiza

yuma ha detto...

@ Luigiza

Tutto normale, sta uscendo dalla pubertà e sta diventando uomo :-)))

Anonimo ha detto...

@yuma

l'uomo e' completo, puo' giocare coi bambini come puo' lavorare all'ultima delle scoperte.

cosa fa, come farlo, dipende solo dal territorio in cui si trova.

:-)


indopama

Anonimo ha detto...

A me invece lascia perplesso il fatto che Alessandro "Ax" Psar rimanga perplesso.

E mi perprime ancor di più quanto scritto da Indopama che parla di popoli ignoranti, quando l'ignoranza è dovuta sopratutto alla scomparsa delle diversità.

Comunque credo che la lingua più parlata al mondo sia lo spagnolo, fatevene una ragione.

E inoltre, quando Indo scrive che noi italiani dovremmo imparare a fare nuove cose, io rispondo che prima di tutto, noi, dovremmo ritornare a fare le cose che sapevamo fare prima della venuta dell'impero anglo-americano.

Ad esempio il cibo buono, le produzioni artigianali, le arti.

Che i computer e le automobili oramai li assemblano le macchine.

guru

Anonimo ha detto...

Il mercato immobiliare per la prima volta due anni è in impercettibile ripresa.

Nell'altro post ho scritto che con l'immobiliare sul lungo periodo non ci si rimette mai, mi hanno mangiato.

Fede

Anonimo ha detto...

ma avete visto che il capretta è in finale con il post su via padova al blogfest?

luigiza ha detto...

@Yuma
Sai Yuma io l'Indo l'avevo classificato nella categoria Mammole dove ci metto quelli che se escono con espressioni del tipo: Ricordatevi che la madonna é la vs. mama oppure Salve addetto allo scaffale vorrei du ribes per i miei fratelli della comunità, cioè per riconciliarmi con la madre terra.
Ed invece...
Non sarebbe ora che si firmasse Anguilla?
luigiza

Anonimo ha detto...

@guru

Si facciamo quello che sappiamo fare meglio, cibo, cultura, artigianato, moda, turismo, ma questa cosa deve essere concertata dall'alto altrimenti facciamo l'errore degli anni '90 dove si vaneggiava sulla piccola impresa poi con la globalizzazione siamo rimasti fregati.

Ora c'abbiamo la brambilla come ministro al turismo e bondi ai beni culturali, la metà dei cibi che mangiamo in italia "made in italy" vengono dall'estero perchè gli italiani sono troppo poveri per comprare il "made in italy".

Fede

Felice Capretta ha detto...

@ anonimo 6.38

già...siamo in finale, non sulle categorie su cui avevamo puntato, ma comunque un ottimo risultato :-)

presto faro' un post dedicato con - attenzione - un nuovo filmato dedicato

;-)

saluti felici

felice

Anonimo ha detto...

quello di cui ho parlato tempo fa e' in uno stadio di cammino personale che io considero piu' avanzato di quello di cui sto parlando ora.

ma non e' ne' meglio ne' peggio, e' solo una successione di consapevolezza, e' la stessa consapevolezza in momenti diversi.

prima conosci certe cose, poi ne conosci altre. tempo fa ero andato troppo in fretta e non ho trovato interlocutori eccetto uno, franco, poiche' anche lui sperimenta quello che sperimento io.
pero', siccome lui e' uno solo, non ho bisogno di scrivere qui ma ci sentiamo direttamente.

quando scrivo qui, provo di scrivere di cose che vi interessano e che penso un po' di conoscere e che comunque voglio conoscere ancora meglio.

questo e' un blog di economia e per me il nome economia non dice niente.
a me piace guardare dentro i nomi e dentro al nome economia ci vedo tanta gente che lavora in relazione l'uno con l'altro per fare cose che li rendano felici, che gli diano amore.

poi ci vedo anche tanta gente che mentre sta facendo questo si e' distratta e ha dimenticato il perche' lo fa, qualcuno gli ha dato delle false motivazioni a cui la gente ha creduto.

ma non state vivendo per il denaro, state vivendo perche' ogni istante della vostra vita voi volete sperimentare amore.

il denaro lo amate perche' nel momento in cui lo ricevete pensate subito all'amore che vi verra' quando comprerete le cose che desiderate.

desiderio, amore, questi sono i motori dell'economia ma la gente lo ha dimenticato (non le elite che infatti controllano tutti i canali che formano le emozioni, vedi media e apparato militare).

il denaro vale perche' noi vogliamo farlo valere, noi siamo il valore del denaro, noi possiamo fare quello che vogliamo col denaro ma non lo sappiamo.

in realta' il denaro e' l'ultima delle cose di cui dobbiamo preoccuparci, la prima cosa e' pensare a cosa vogliamo dalla vita, la seconda cosa e' pensare a come ottenerlo, la terza e' provarci passando all'azione (creazione).

il denaro lo incontreremo sporadicamente durante il nostro cammino, quel tanto che ci servira' per avere quello che desideriamo.

pero', quando mi esprimo in questa maniera, voi cosa pensate?
per voi quello che dico adesso e' scollegato da quello che dicevo prima?

per me no ma per voi?

quello che leggo nel 99% dei blog o di cui sento parlare la gente in giro, per me sono i dettagli derivati dal modo in cui vogliamo percepire e creare la vita.

come vogliamo percepire e creare la vita determina questi dettagli e non viceversa, per cambiarli quindi bisogna andare alla radice e cercare di conoscere a fondo noi stessi (perche' l'economia e' roba nostra, siamo noi).

da questa voglia di conoscere noi stessi, i nostri pensieri, desideri, emozioni, dipendera' il cambiamento e la creazione della vita che non sara' nient'altro che quello che desideriamo.

quello che vogliamo ora e' quello che desideriamo e questo sara' sempre cosi'.


questo e' parlare della base dell'economia per me, lo e' anche per voi? o per voi la base dell'economia e' ancora il denaro?


indopama

yuma ha detto...

@ Indo

l'uomo è completo...

Mah !

Mercato in ripresina ...

mio figlio sta cercando un appartamento a Milano per l'ultima parte di Università. A parte le topaie ,comunque a prezzi folli, stasera per un appartamento con due stanze richiesta 1350 + 100 di spese condominiali. Da arredare !
Nostra Offerta 1250 compreso spese condominiali e arrediamo noi compresa lavatrice e condizionamento lasciando tutto fra due anni.
Risposta ... non se ne parla neppure domani vado a firmare a 1300 + spese. Non vi racconto altre storie, ma sono tutte sulla falsa riga.

@ Luigiza

Ma ancora non hai capito? C'è Indopama e Amapodni. Praticamente un dott. Jekyll ed un Mr Hyde...tale e quale a me !

Ma non sarà che ancora la domanda eccede l'offerta? Allora proviamo a fare due + due ?

Anonimo ha detto...

QUI STA TUTTO IL NOSTRO SAPERE.

http://incomaemeglio.blogspot.com/2010/09/cosmologia-aziendale.html

Anonimo ha detto...

E' una cantonata: questa propaganda della deflazione è così ben fatta dai nostri governi, che tutti ne hanno paura.
Ma quando mai ci hanno avvertito dei problemi? Dobbiamo cominciare a pensare al contrario sennò rimarremo schiavi.

Un modo per capire qualcosa di alternativo è solo la teoria austriaca del ciclo.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Da usemlab ho trovato questo:

http://www.concorsonedanone.it/Regolamento.aspx

Guardate come viene pagato il montepremi.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

@Felice

Per lo meno per par condicio qui http://www.zerohedge.com/article/visual-inflationdeflation-dummies c'è anche il visual dell'inflazione

Anonimo ha detto...

Ciao Felice,
ti ho mandato adesso il file con la traduzione della "DEFLAZIONE".

ciao FEDRO 55

Anonimo ha detto...

@ INDOPAMA
Piacere di scambiare qualche riflessione con te. Devo confutare alcune tue affermazioni.
Io ci tengo al mio lavoro dall’età di 14 anni quando stanco della scuola andai in fabbrica a lavorare. Ci tengo così tanto che adesso per rimanere a galla ho accettato di fare il lavoro mio e quello di altri due che già lavoravano bene.. ma che sono stati mandati a casa... in nome della “ristrutturazione”.
Sai in che cosa è consistita la “ristrutturazione”? Nel mandare via diverse persone (spesso rompiscatole agli occhi dei dirigenti, ma ti assicuro lavoratori capaci ed Onesti) e nel mantenere gli stipendi ai manager leccapiedi e parassiti ma ossequiosi verso la dirigenza (alcuni hanno fatto dei casini che sono costati centinaia di migliaia di Euro eppure sono ancora lì al loro posto ...). mentre chi ogni giorno ha realmente sudato per portare avanti il suo lavoro è a casa…
Nel frattempo il sottoscritto non si era mai “grattato” con alcune iniziative nella mia mansione avevo fatto risparmiare all'azienda per cui lavoro diversi bigliettoni da 500 Euro. Sai qual è stata la risposta?? Che sono finito anch'io in cassa integrazione. Sapessi che amarezza quel giorno … È per questo che parlo con cognizione di causa. In Italia ci sono almeno due generi di parassiti: i "Lavoratori" che non sognano altro che il posto pubblico e gli imprenditori del cavolo che per restare competitivi non sanno fare altro che licenziare con il beneplacito di sindacati parac..o. E fanno anche molto veloce: semplicemente facendo una lista dei "buoni" e dei "cattivi"... secondo le loro simpatie.
Sinceramente se mi offrissero un lavoro all’estero mollerei tutto subito e me ne andrei! Ho dato tanto a questo paese ed ho ricevuto tante sberle… Tanto peggio che in Italia cosa vuoi che trovi. Quindi quando parli di stipendi cinesi che qualcuno si merita sono d’accordo con te. Ma a partire da titolari e manager ….
ciao a presto.
FEDRO 55

Anonimo ha detto...

Ciao Guru. credo la musica viva la crisi profonda che ha colpito gli altri settori. Certo la fruibilità ha raggiunto livelli eccezionali. Per buona pace dei romantici delle copertine e del supporto rigido. Ma il free download ha davvero portato ad una totale e lenta morte della musica soprattutto qui in Italia. Con la pirateria il diritto d'autore di un artista non viene più preservato e questo va solo a suo discapito nonchè soprattutto a discapito degli emergenti. le case discografiche hanno sperperato tanto negli ultimi 30 anni e con l'avvento del freedownload non hanno colto il pericolo che la musica avrebbe corso. e invece di adeguarsi, sfruttandone le potenzialità, hanno mantenuto una posizione di distacco e quasi superficiale, non comprendendo che quelle ricchezze prima o poi avrebbero corso il rischio di terminare. ed ora ne paghiamo le conseguenze. il risultato è che nei prossimi anni si venderà meno supporto fisico, la pirateria sarà sempre più presente a discapito del download a pagamento, qualitativamente più alto e ci saranno sempre meno fondi per la ricerca. I biglietti dei concerti per ovvietà di cose costeranno sempre di più. Conosco persone che lavorano in importanti contesti discografici che sono a casa e senza uno stipendio. Grandi major hanno subaffittato piani di palazzi occupati fastosamente anni fa. ci si lamenta della qualità della musica in Italia, ma questo è il risultato di anni di sprovveduti approcci nei confronti del denaro e soprattutto delle giovani leve. La visione romantica di un artista chiuso nel proprio garage a comporre è oramai deufradata dal consumismo spietato e spettacolare del talent show che ha sostituito i veri scopritori di talenti di una volta. E se al tempo si affidava, una volta, la maturazione dell'artista, ora gli emergenti sono semplice carne da macello per rivingorire le casse oramai esangui delle major. C'è mancanza di Divi, c'è mancanza di talenti. C'è mancanza di classe dirigente. Ma non perchè in Italia non ci siano. Da ragazzo che viene dall'Africa ma che vive in Italia da sempre ho trovato persone speciali e colte in questo paese. Ma questo è un paese per vecchi e lo sviluppo,la ricerca e il rischio non compaiono nel vocabolario della nostra sopravvivenza. The Kid