Il video si trova facilmente in rete, lo linkiamo solo per l’impagabile sguardo di disprezzo rivolto dall’atleta al prode Elkann.
Dopotutto, mancava 1 minuto e 48 secondi e i padroni di casa conducevano di soli 4 punti. E la palla era nelle mani degli ospiti.
Commento del cestita a cui Elkann (definito "l'erede della Fiat, un playboy internazionale" da ESPN) ha rubato la palla:
Era un'azione importante, perche' era una partita punto a punto: ma che cosa voleva fare?
Concordiamo con la domanda.
Ed alzando gli occhi al cielo pensiamo al fantastico trio dei giovani rampanti italiani: Emanuele Filiberto, Pier Silvio Berlusconi, Lapo Elkann.
Uhm. Improvisamente sentiamo la mancanza di uno come Enrico Cuccia.
Forse sarebbe stato più utile dedicare un po’ di spazio all’interessante approfondimento di Nouriel Roubini, noto per essere uno dei pochi economisti che hanno anticipato la crisi dei subprime mentre il mondo occidentale affogava nel grasso della speculazione sulla bolla immobiliare.
Crisi a W
Da RGE Monitor riportiamo un interessante approfondimento sulla crisi a W che inizia a sembrare lo scenario più probabile per il prossimo futuro, nel bel mezzo di questa finta ripresa che molti hanno scambiato per ripresa.
Prima pero’ alcuni dati dal fronte dell’economia..
Istat: rivisto al ribasso il Pil 2009, -5,1%
Da corriere economia: è il dato peggiore di sempre. L’anno scorso il prodotto interno lordo corretto per gli effetti di calendario è diminuito infatti del 5,1%.
Lo rende noto l’Istat, nei «Conti economici trimestrali», spiegando che il 2009 ha avuto un giorno lavorativo in più rispetto al 2008 e rivedendo così al ribasso la stima provvisoria comunicata a febbraio che indicava un calo del Pil del 4,9% lo scorso anno. Il Pil non corretto per gli effetti di calendario, come comunicato dall’Istat il primo marzo, è diminuito del 5%.
La crescita acquisita per il 2010 è pari inoltre a -0,1% (ah, la crescita negativa, l'algebra applicata alla grammatica per fini linguistici! NDFC).
Lo comunica l’Istat spiegando che, se avessimo nel 2010 quattro trimestri su base congiunturale di crescita zero, il Pil quest’anno calerebbe dello 0,1%.
In pratica, si è lavorato più di quanto si pensasse e si è prodotto di meno.
Interessante che l'ISTAT abbia visto il calendario 2009 solo oggi. La curiosa svista ha avuto l'effetto è stato quello di portare il dato della distruzione di valore del 2009 al di sotto della soglia psicologia del 5%.
Ehi, guarda, una capretta.
UK, produzione manifatturiera giù a gennaio
da ANSA: Per la prima volta in 5 mesi, l'indice è tornato in negativo. Il dato è in controtendenza con le previsioni di un rialzo dello 0,2% avanzate dagli economisti. Su base annua, l'indice ha evidenziato una crescita dello 0,2%
In italia invece la produzione industriale a gennaio é cresciuta del 2,6% rispetto a dicembre 2009, mentre resta la diminuzione del 3,3% rispetto a un anno prima. Lo rende noto l'Istat, precisando che su base annua la variazione corretta per effetti di calendario fa registrare un aumento dello 0,1%. "Si tratta del primo dato tendenziale positivo dall'aprile del 2008" sottolinea l'Istat.
La media degli ultimi tre mesi è risultata invariata rispetto a quella dei tre mesi precedenti.
Germania: export crolla a gennaio, -6,3%
da Lagrandecrisi: Le esportazioni tedesche sono inaspettatamente crollate a gennaio, registrando un ribasso del 6,3% rispetto a dicembre 2009.
In quel mese l'indice era salito del 3,4%.
Il risultato e' in controtendenza con le attese degli analisti che si aspettavano un incremento dell'export dello 0,5%.
Su base annua, l'indice ha segnato un rialzo dello 0,2%. Le importazioni, sempre a gennaio, sono cresciute del 6% su base mensile.
Ora la parola a Nouriel Roubini.
Crisi a V, U & W
Un’ondata di dati economici poco rassicuranti nelle ultime due settimane suggerisce che l’economia americana nel 2010 si sta dirigendo – nel migliore dei casi – verso una crisi a U. Le notizie macroeconomiche, compresi i dati sulla fiducia dei consumatori, vendite immobiliari, nuove costruzioni ed occupazione, suggeriscono il concreto rischio di una discesa anche all’anemica crescita del 2.7% che RGE aveva previsto per il primo semestre.
Gli effetti positivi dello stimolo fiscale di dimensioni storiche vanno esaurendosi quest’anno e gli USA fronteggeranno nel secondo semestre un 1.5% al massimo di crescita, che sembra troppo vicino ad una recessione a W per sentirsi al sicuro.
(Questa non è una novità per gli affezionati lettori che ricorderanno il post "Crisi a W e l'ondata del debito pubblico" )
Questa non è il tipo di saggezza convenzionale.
Un aspro dibattito è in corso negli USA sul fatto che la ripresa economica sia a V (con un rapido ritorno alla crescita), a U (lenta ed anemica, sotto la pari, sotto il trend di crescita per i prossimi 2 anni), o a W (recessione double-dip).
Lo schieramento dei fautori della V comprende, tra gli altri, il gruppo di ricerca di JP Morgan.
Tra i teorici della U troviamo, tra gli altri, RGE Monitor, il gruppo economico di ricerca USA di Goldman Sachs e PIMCO, il più grande gestore di fondi di obbligazionari.
Nell'agosto del 2009, mi preoccupavo in un editoriale sul Financial Times del rischio di una recessione a W , anche se secondo i nostri studi il rischio di una crisi a W resta un evento a bassa probabilità (20%) contro una probabilità del 60% per una ripresa a U.
I recenti dati USA
Dall'ultima volta che abbiamo parlato di crisi a U o a V, il 22 Febbraio ad una conferza telefonica, un'ondata di dati macroeconomici americani sono divenuti disponibili.
Sono stati complessivamente scarsi, se non pessimi (alcuni li avevamo anticipati qui):
- La fiducia dei consumatori è caduta
- Le vendite di case nuove stanno crollando di nuovo
- Anche le vendite delle case esistenti stanno crollando
- Le costruzioni di residenziale e commerciale sono particolarmente bassi.
- Gli ordini per i beni durevoli sono bassi (il che indica scarsa propensione ad investire, o incertezza del proprio presente: provate a chiedere al nostro amico della ferramenta da 24 euro per un mazzo di chiavi se pensa di acquistare da qui a un anno un bene durevole come un nuovo macchinario per fare altre chiavi, vi dirà che non ci pensa nemmeno o che non sa. Ecco spiegata la relazione tra indice dei beni durevoli e sensazione di sicurezza del presente, NDFC)
- Il livello delle scorte è rimasto uguale (il che ci dice che le persone non spendono più di quel tanto. Pensate al salumiere che ha in magazzino mediamente 8 prosciutti: se improvvisamente si trova con 6 prosciutti anzichè 8 significa che i suoi clienti si sono messi ad acquistare molto più prosciutto di quanto non si aspettasse e ha fatto buoni affari. Viceversa, se si trova con una montagna di prosciutti in magazzino vuol dire che le persone non hanno soldi per comprare prosciutto, NDFC. Nel dubbio, il prosciutto di capra NON è buono, NDFC2).
- L'indice ISM della produzione industriale, che pure indica un'espansione essendo sopra quota 50, è ora caduto di un paio di punti ed i corripondenti indici del livello della produzione e dei nuovi ordini sono in caduta
- Le vendite di auto sono rimaste mediocri
Eurozona, caduta della domanda in arrivo?
La crisi del debito nella zona euro espone l'Europa ad un crescente rischio di depressione a W, a causa dell'ondata dell'austerity fiscale che si sta abbattendo sulle zone periferiche della zona euro.
Anche se la zona euro non entrerà in W, la crescita della domanda interna (ovvero della capacità degli europei di acquistare beni, NDFC) sarà limitata quanto quella degli USA, o forse di più.
Questo, per converso, sarà una potenziale minaccia all'esportazione degli USA (perchè se gli europei hanno meno soldi acquistano meno, acquisteranno meno prodotti europei ma anche americani, dal mac donald's & coca-cola ai format televisivi agli F-16, NDFC).
Resteranno i tagli alla spesa pubblica, la perdita di fiducia, e la minaccia presente della disoccupazione o del taglio degli stipendi nel settore pubblico, in aggiunta ad una contrazione del settore privato.
Una contrazione analoga potrebbe attendere anche il Regno Unito, a causa delle crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità della politica fiscale e della minaccia di una crisi della Sterlina.
L'Europa quindi avrà serie difficoltà ad essere una fonte di domanda per le esportazioni USA, e potrebbe alimentare una caduta della domanda globale, contribuendo così alla minaccia di una crisi a W per le nazioni più ricche.
Si conclude qui l'analisi di Roubini.
Confidiamo nell'industria italiana, coraggiosamente guidata ed illuminata da Lapo Elkann e Pier Silvio Berlusconi per una solida e brillante ripresa al termine della crisi a W.
Uhm.
Saluti felici
Felice Capretta
48 commenti:
Quelle chiavi proprio non ti vanno giù... dai, tanto prima o dopo anche quegli euri sarebbero diventati carta straccia, in mano tua o del ferramenta cosa cambia?
Ma insomma, quanto ci mette a cadere?
Non preoccuparti che non cade nulla...al massimo avrai meno soldi e niente lavoro.
Se non ti piace la tua vita rassegnati.
Mi dispiace deluderti, cade, è solo questione di tempo. E c'è anche un limite preciso oltre il quale non può andare.
Non è una cosa che si può fermare e men che mai riformare.
Se ti piace tanto questo mondo con tutte le ingiustizie che di cui ti rendi complice ogni volta che compri anche solo un semplice wustel, amico mio, il mio consiglio è quello di iniziare a staccartici almeno emotivamente perchè quando cadrà, e non sarà solo l'economia a crollare, rischi di farti male più del dovuto.
ventata di sano ottimismo eh Andrea? ;D
Invece nel medioevo o all'età della pietra si stava che è una bellezza...ma immagino che sarai pronto con le tue tecnike di Hokuto a sbaragliare i cattivi.
Cade o non cade l'euro? Secondo me è più plausibile la seconda.La finanza oltre che su aria fritta si muove anche su stati di umore.Menzogne.Adesso sembra che tutto il "mondo" fosse presente a quella cena alla Townhouse con Soros e co.Fanno sapere quello che vogliono noi sappiamo,perchè se è veramente così sfacciata come mossa (i cds contro l'Europa) io suggerirei al popolo del ceto medio-basso di cominciare ad affilare le armi del boicottaggio mirato.
Frigo
Matteo:
Ma io sono ottimista: sono felice che crolli.
Se continua, che futuro abbiamo?
Pensioni al 30%, precariato come norma, inquinamento acustico, ambientale ed elettromagnetico, tumori in crescita esponenziale, pillole antidepressive, accentramento politico, guerre imperiali e la classica "fame nel mondo" di cui non importa una cippa a nessuno evidentemente...
Io non credo che questo sia il mondo che i miei genitori avrebbero voluto lasciarmi, e di certo non vorrei lasciarlo a chi verrà dopo di me.
Come vedi se la cosa è positiva o meno lo decidiamo noi. Gli eventi sono "neutri" è l'interpretazione che ne dai che li fa diventare "buoni" o "cattivi".
Se crolla "l'antenna per telefonini" (che poi un'antenna per telefonini non è, ma questo è un altro discorso) che ho dietro il luogo dove lavoro, è una tacca in meno sul cellulare o una cosa in meno di cui preoccuparsi per la salute?
Come vedi, tu decidi.
Anonimo:
Non mi ricordo come stavo nel medioevo o nell'età della pietra, ma a quel che ho letto si vendeva meno prozac all'epoca...
Non so cosa sia l' Hokuto, ma non c'è da fare ironia.
Il sistema sta collassando, e non solo a livello economico.
A questo punto si può accettarlo, o cercare di resistere, quel che è sicuramente stupido è dare contro agli perchè la prendono con una filosofia diversa.
Perchè se tu hai dati "incoraggianti" sulla ripresa, credo che molti qua saranno felici di ascoltarti..
Ma tu non mi stai attaccando perchè credo che crollerà, mi stai deridendo perchè non mi dispero all'idea che crollerà.
A te sembra di aver messo in ridicolo me, in realtà stai solo esorcizzando le tue paure.
"Se ti piace tanto questo mondo con tutte le ingiustizie che di cui ti rendi complice ogni volta che compri anche solo un semplice wustel, amico mio, il mio consiglio è quello di iniziare a staccartici almeno emotivamente perchè quando cadrà, e non sarà solo l'economia a crollare, rischi di farti male più del dovuto."
Invece dopo il crollo spariranno per magia tutti i mali del mondo e i wurstel cresceranno sugli alberi, giusto?
Hiei
Le scorte di prosciutto in realtà non esistono. è ormai risaputo, ma non si dice, che la maggior parte delle aziende falsificano i bilanci compensando il calo del fatturato aumentando il valore delle scorte di magazzino. et voilà il bilancio è miracolosamente in pari per la gioia delle statistiche e delle borse.
Così il valore del +3,8% sul pil del IV trimestre ammericano dato dall'aumento delle scorte dovrebbe essere più verosimilmente un -3.8% portando il dato complessivo in segno negativo. nascondere i problemi non fa altro che renderli più grandi o , come diceva Amleto, gettare il letame sulle ortiche non fa altro che renderle più fetide.
Hai ragione Felice, sono diventato un tantino ruvido ultimamente.
Per quanto riguarda la situazione attuale è il caso di dire..angeli e ministri della grazia di dio difendeteci.
ciao
De
ops..falsifichino..
ciao
De
Per me si tratta di una crisi a "L"
Solo dopo aver raggiunto il punto di stabilizzazione potremo continuare e/o riprendere a vivere.
In pratica....
Decrescita neanche tanto controllata ed arrivo in fondo al Canyon dove non potremo far altro che rimanere strisciando, avendo sperperato sinora la stragrande maggioranza delle risorse.
Ragazzi, quella del '29 era una crisetta, rispetto a questa.
Dopo la crisi, v'erano un sacco di risorse per poter ripartire.
Oggi.... dove sono? Quale potrebbe essere il settore che trainerà la nuova ricrescita?
Per me, l'unico settore che andrà bene in futuro sarà quello dei becchini....
@ giovanni battista
tra i commenti del vecchio post linkato c'era qualcuno che propendeva per la crisi a... !
:-)
@ mister d
ma va, lo sei sempre stato :-) e va bene così, e poi la spietatezza é una qualità che può essere molto utile specialmente con se stessi..
saluti felici
felice
Gli italiani aspettano che la politica gli regali "il messia" che magicamente risolva loro tutti i problemi compiendo il miracolo :)
Fede
Salve ragazzi... ma come non conoscete "il colpo delle sette stelle di Hokuto"??? quello che ti fa esplodere dall'interno??? Cerchiamo di stemperare un pò l'atmosfera visto la bruttissima aria che tira in giro... sto vedendo persone serissime, padri di famiglia parlare di vendette gratuite... altri discutere di Dio di fronte a bilanci in rosso che io al posto loro opterei tra suicidio e fuga nel Laos... altri che in vista del grande collasso si tolgono l'ultima soddisfazione: comprarsi (a rate) auto da corsa con cerchi ribassati in lega con la scusa che tra un anno non ci saranno più. Il collasso è vicino... ho smesso di fumare, vizi e stravizi, ci attenderà una vita Spartana che a confronto Sparta era il bengodi.
Saluti
Markus
buona sera a tutti.
E' parecchio tempo che non posto nulla. Non ho più niente da dire.
L'anno scorso ho vissuto "l'ultima estate di prosperità" e ho atteso con rassegnata serenità l'inizio del grande cambiamento.
Per il resto ci tengo a dire che la scelta della superauto l'ho fatta nel 2005 (ebbene si) dopo aver letto il libro di Benetazzo Duri e Puri.
Mi sono detto: se succede veramente così in fretta diventerò tanto povero che la macchina non riuscirò neanche più ad averla, così mi sono regalato un arrogantissima automobile.
Ho finito di pagarla tre anni dopo, mi sono levato altri sfizietti e oggi guardo con la pancia piena la nostra europa andare in pezzi.
Ho la fortuna (non scherzo) di non essere dipendente, lavoro da solo, e quando penso di aver trascorso almeno 10 anni della mia vita a preparare il kit della mia sopravvivenza mi rendo conto di non aver sbagliato.
L'estate scorsa l'ho vissuta alla grandissima, ricorderete i miei commenti; se devo diventare povero, posso dire di non avere rimpianti.
E se riparte tanto meglio...
Dimenticavo di dirvi che sto acquistando un furgoncino, bianco e più sfigato che si può. (tanto per mantenere il basso profilo)
Che la crisi sia a V a U a W a L non me ne frega più niente.
Non poteva andare avanti così; l'unica certezza che avevo da tanti anni era questa.
Fantomas
Concordo con Roubini (ex o ancora membro della GS?), perché anche lui non sa nulla.
Quello che sappiamo è che da qui a poco avremo a che fare con una scheggia impazzita che si chiama medioriente e non parlo dell'Iran e nemmeno della Palestina, che non hanno nemmeno il fiato per respirare.
Allora saranno dolori e fiori, perché alcuni ci guadagneranno.
Concordo con Roubini (ex o ancora membro della GS?), perché anche lui non sa nulla.
Quello che sappiamo è che da qui a poco avremo a che fare con una scheggia impazzita che si chiama medioriente e non parlo dell'Iran e nemmeno della Palestina, che non hanno nemmeno il fiato per respirare.
Allora saranno dolori e fiori, perché alcuni ci guadagneranno.
a me della macchina e delle vacanze non me ne fotte un cazzo e il consumismo mi fa schifo.Da inizio 2007 ho iniziato ad investire i "miei" risparmi(quelli dei miei vecchi xkè sono un bamboccione che non lavora e mai lavorerà) in gold,sterline marenghi e kruggerand,e udite udite ho comprato delle chitarre(sono un musicista)chitarre gibson les paul standar o custom e fender stratocaster usa.la mia prima gibson les paul la comprai usata negli anni '80 e la pagai 500 mila lire ora se la vendo mi danno più di 3000 euro.Cadrà il mondo? non lo so,io credo soltanto nel jazz,il blues e il rock'roll che non moriranno maiP.S.quest'estate se tutto va bene dovrei andare a suonare con la mia band in scandinavia e cercherò di comprare delle corone norvegesi e danesi.
fanculo il capitalismo,i libertari,il comunismo,il fascismo e WWW il rock!..anche la musica classica.
Paul Gilbert
Un saluto al padrone di casa.
Non so se l'alfabeto abbia in sè la soluzione al dilemma.
V, W, U .. finiscono sempre con la gamba finale che risale, io questa crisi la vedo diversa dalle solite, quelle che passano e si ricomincia tutto come prima... e se fosse una crisi a X?
a X, certo si, la seconda che hai detto.
siete proprio incollati ai soldi,
come puo' fare una societa' ad andare avanti col solo tema del denaro... la vita e' solo denaro?
il problema non e' che non capiamo il denaro (che e' un mezzo), il problema e' che non capiamo il fine della vita.
siamo qui che viviamo e non sappiamo il perche', non sappiamo cosa e' meglio fare in questa vita e allora aspettiamo che arrivi qualcuno a dirci fai questo fai quello, non fare questo non fare quello, esattamente come dei robot.
e i comandanti hanno anche avuto l'astuzia di farvi credere che state invece facendo quello che voi volete, che siete liberi di fare quello che vi pare.
in definitiva , in una scala da 0 a 11, siamo tonti 10.000.
potrebbe allora essere che la crisi non sia economica ma sia di tontaggine della gente? la terra ha raggiunto il livello massimo di saturazione di tontaggine, non potrebbe essere?
indopama
Uno spezzone di un programma con interventi di Benetazzo..
http://www.youtube.com/watch?v=arw_M0FG_JE&feature=player_embedded#
Una richiesta a Felice: potresti creare una rubrica a parte, una finestra o qualcosa di simile, dove inserire certe perle di profonda saggezza che appaiono sul blog? Potresti chiamarla "La rubrica del guru" o "Io sono la via" o vedi un po' tu...
Così noi lettori potremmo avere ben raccolto un certo tesoro di sapienza e consapevolezza che altrimenti va un po' diperso....
Non capitano tutti i giorni certe fortune.
@ sarmata
hai ragione, stiamo completando (rivoluzionando, in verità) il sito che diventerà IS e la feature sarà implementata credo come topic fisso di un forum
saluti felici
felice
ciao a tutti!
magari è una crisi a SSCP:
Si Salvi Chi Può
:-D
secondo me non è che serva a molto inquadrare questa crisi in qualche schema noto.
una volta stabilito a quale lettera dell'alfabeto si può ricondurre, cosa cavolo cambia nelle nostre vite?
ormai c'è, la stiamo vivendo, la tocchiamo con mano ogni giorno.
se non direttamente perchè per ora nel nostro quotidiano non è cambiato nulla, la respiriamo attraverso il vicino o l'amico che ha perso il posto, che è in cassa integrazione, che ha perso la casa, ecc...
forse sarebbe più funzionale rivedere il nostro stile di vita e cercare di trarre profitto dalla situazione.
e per profitto non intendo certo quello economico..
mi hanno molto colpita le parole di mario di qualche post fa quando diceva che GRAZIE a questa crisi ha scoperto che avere tempo per se è piacevole, anche se magari si deve rinunciare a qualcosa di materiale.
è come dice andrea:
è solo questione di interpretazione.
ok, ok sarmata, questo mio commento lo puoi infilare nella nuova rubrica che hai richiesto!
:-)
giornata bella!
sara
@sarmata
:-))))) indopama
Guerra psicologica: disinformazione e false flag"
http://paolofranceschetti.blogspot.com/2010/03/guerra-psicologica-disinformazione-e.html
Uèèèèèèèè "c'havete" rotto le scatole con sti stupidi false flag, a detta di chi posta qui e del redattore ce ne sono stati 366 l'anno scorso.
Ma andate a vivere un po fuori dal pc.
L_
L_
L_
L
ECCO IL GRAFICO DI QUESTA CRISI
Ah GIA' DIMENTICAVO: SIAMO NELLA PRIMA L!!!!!
Occhi puntati sulla Gran Bretagna: sarà la prossima Grecia?
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/3/11/FINANZA-Occhi-puntati-sulla-Gran-Bretagna-sara-la-prossima-Grecia-/72060/
Invece dopo il crollo spariranno per magia tutti i mali del mondo e i wurstel cresceranno sugli alberi, giusto?
Hiei
No.
Ma questo non cambia il fatto che sta crollando, e non tornerà su dopo la V, la U o la W.
Intanto farà \_ e poi vedremo come ricostruire, ma sicuramente non sarà possibile (e dal canto mio nemmeno auspicabile) che torni come prima, e nemmeno simile.
Ripeto anche a te: non mi stai attaccando perchè io credo che stia crollando tutto e tu no, mi stai attando perchè non reagisco nè con terrore, nè con negazione.
Che utilità c'è in questo atteggiamento?
Lo sapete cosa penso?tutti quanti voi non avete ancora capito che non crollera' proprio un bel niente!ma la smettete di stare la' a sperare che crolli,non crolli ecc ecc...cosa pensate?cosa avete nel cervello?non capite che e' tutta una messa in scena?l'economia e le borse non crollano statene pur certi,se questo realmente avvenisse noi saremo gia' morti da un pezzo!!
@manuel
premetto che forse ho mal interpretato la tua ultima frase perchè non è molto chiara ma:
in che modo il crollo dell'economia e delle borse ci farebbe morire tutti?
grazie se vorrai rispondermi.
ciao.
sara
@manuel
Se non crolla niente, e non c'è niente di cui preoccuparsi (o eccitarsi), tu qui cosa ci fai?
PS: se crolla "la borsa" magari muore solo chi è alla borsa è così attaccato da non poterne fare a meno... Io a questo punto mi sento legato di più all' andamento dell' agricoltura che della borsa...
Crolla o non crolla?
Non credo che sia un tema da tifoserie.
Io personalmente propendo per una graduale discesa verso la povertà, il che mi sembra già abbastanza drammatico...poi, il crollo o l'abbassamento di borse ed economie comporta una serie di disgrazie accessorie. Non siamo più quattro gatti e non basta un'agricoltura di tipo vecchio per sostentare tutti.
Che ci piaccia o no, la produzione di cibo è affidatata a tecnologie. E' affidata anche al credito, ai contributi-sovvenzioni di vario tipo.
Quindi le cose sono legate.
Nel triveneto stanno chiudendo una marea di attività. Meno soldi in giro. Meno consumi. E fino a qui niente di male, per i primi mesi.
Ma quando finiranno i risparmi (personali o di famiglia) allora la musica sarà più tesa (secondo me è già tesa adesso).
Pur non piacendomi, devo dire che le borse e le speculazioni non sono un fatto a sè, come pensano in tanti.
E' tutto un bel casino, al punto che ci potrebbe essere il rischio di tensioni sociali molto grosse.
Personalmente non gioisco di un quadro degenerato, perchè dalle piazze in tumulto può venir fuori di tutto e visto i tempi che corrono credo che sarebbe più probabile una deriva ottusamente autoritaria, se non peggio.
Chi se ne frega, dirà qualcuno.
Staremo a vedere.........
Comunque tranquillizzatevi...
Al TG il nostro premier, assieme a Tremorti, ha appena detto che siamo in ripresa.
Lenta, piccola, ma ripresa.
Quindi no panico e no nervi.
Lo dice Lui.
"L'assoluzione" dei responsabili della crisi...generata...verrà fornita dalla guerra...generata. Preparatevi a quando il golfo Persico "andrà in fiamme"...e con esso, il prezzo del petrolio, i nostri vizi...ed anche le virtù, almeno di taluni. Ciao. UNATANTUM
@manuel
Quoto la messinscena. Sono tornato da poco dagli USA, parlando con persone che lavorano a Wall Street, mi hanno spiegato la messa in scena della crisi mondiale, partita dagli USA, appositamente studiata per colpire l'EU e gli stati satelliti a favore dei magnacci americani. Credeteci o meno, è così.
@nonimo 6.20
potresti fornirci qualche informazione in più?
grazie.
Un'ultimo appunto prima di levare le tende.
"Ripeto anche a te: non mi stai attaccando perchè io credo che stia crollando tutto e tu no, mi stai attando perchè non reagisco nè con terrore, nè con negazione."
Guarda, raccontati pure tutte le fantasie che più ti piacciono: io ho fatto un'affermazione precisa e mi sembra che sia tu ad attaccarmi perchè non vedo la crisi come una specie di opportunità.
Un'opportunità, già.
Proprio come ci raccontanto sempre i Napolitano, i Sarkozy e i Gordon Brown...presente quello che oggi ha detto che ci vuole "un governo globlale contro lo smog e il terrorismo".
A buon intenditor, poche parole - anzi niente più parole: "ci si becca a Natale"...
Hasta la vista.
Hiei
Interessante il discorso della messinscena, adesso vado a dirlo alle decine di miei clienti e fornitori che ormai vivono alla giornata (vivo e lavoro a Padova), anzi farò di più alla prossima manifestazione di operai dell'ennesima azienda che chiude dirò loro di non preoccuparsi, tanto è tutta una messinscena.
Il senso del tuo discorso Manuel sarebbe che dobbiamo stare tranquilli perché tanto è tutto pilotato?
Fosse anche vero chi ha detto che le conseguenze per molti di noi non debbano essere negative?
Intanto chi sta pilotando (prendendo per buona la cosa) è lo stesso che ha tenuto fino a ieri miliardi di persone a fame e carità, diverse decine di milioni anche a casa propria (solo in Europa i poveri sono 80 milioni …).
Siccome la mia preoccupazione e anche la vostra non è la fame in Africa ma il proprio quotidiano, il punto è che crollo o non crollo molti di noi stanno per passare di livello, ma verso il basso.
Sia che il discorso sia pilotato, sia che non lo sia.
E questo perché c’è meno trippa per gatti!
Un amico amministratore delegato di un gruppo finanziario ha così sintetizzato la situazione:
“il sistema occidentale è riuscito a vivere per decenni assolutamente al di sopra delle proprie possibilità: il gioco è finito, tanto per fare un esempio se ieri avevi due macchine, domani farai fatica a mantenerne una, altri invece si dovranno abituare ad andare in bicicletta o a piedi.
Può anche darsi come paventano altri blog che una soluzione a tutto questo in realtà ci sia, ma prevede un certo sfoltimento a Oriente ...
E non scandalizziamoci, il tenore di vita che abbiamo è figlio della fame, della miseria e della disperazione di miliardi di altri individui.
Alcune centinaia di milioni di questi individui ( Cina, India, Brasile …) si stanno emancipando e giustamente pretendono la loro fetta di risorse (non bastavano a noi occidentali, figuriamoci):
che facciamo? rinunciamo e dividiamo? Non lo abbiamo fatto prima, nemmeno con i nostri di poveri volete che lo facciamo con degli sconosciuti?
Anche io so che è tutto pilotato, e chi lo mette in dubbio?
Ma:
1) ci sono dinamiche che sfuggono persino agli "illuminati" di più alto rango, figurati ai vari Soros e pescecani che hanno fatto partire la crisi. Non sono loro quelli che contano veramente in quegli ambienti.
2) se sono qui, è perchè ci dovevo essere.
A volte anche il solo dir di "no" è una soddisfazione che 10.000 iphone non ti daranno mai...
L' opportunità di questa crisi potrebbe essere proprio questa.
"Le cose che possiedi alla fine ti possiedono" dicono in fight club, beh, quale migliore liberazione allora ci attende? A quel punto, spogliato di tutto, magari sarai libero di avere l'ultimo sussulto di dignità della tua vita che gli darà un senso in extremis.
Mal che vada poi si muore, non si sarà certo i primi, voglio dire, è il fine ultimo di ogni nascita...
Meglio martire che finire come i giornali di oggi ci vorrebbero abituare: pensione al 40% per quei pochi che riusciranno a portarsi avanti un lavoro stabile. E respirando ancora un po' di scie chimiche magari nel frattempo.
L'alternativa alla mia mentalità qual'è?
"la crisi c'è, è pilotata, il crollo non ci sarà, magari al massimo solo un microchip a persona... speriamo bene, tanto io sono così piccolo e non ci posso fare niente, mal comune mezzo gaudio".
No, grazie.
Era ora di cominicrae a chiudere le scuole pubbliche
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Usa-conti-rosso-Kansas-City-chiuse-meta-scuole-pubbliche/11-03-2010/1-A_000089094.shtml
Il Folletto
un pò di sano gossip:
http://intercettati.blogspot.com/
Aho, nun so perché, ma torno a dà raggione a Indopama.
L'oro, il denaro... investimmo in oro, che er denaro nun varrà niente... e invece l'oro che vale? Cioé sì, ha un suo valore, ma sempre se viene riconosciuto, io non so che gusto e che proprietà nutritive c'abbia l'oro... credo però che a magnarselo nun se campa a lungo...
Ragazzi... un consiglio modesto, così, per chi vuole ascoltare uno scemo come me: imparate a non fare niente, ad annoiarvi, a non dover tenere la mente occupata per forza...
Questa società c'ha tante colpe, e anche qualche merito, ma la colpa più grossa è quella d'avere inculcato il bisogno di tenere la mente sempre operativa... imparate a non pensare (lo so che mo' pioveranno le battute, ilproblema non è che la massa non pensa, ma che pensa colla carta di credito, il televisore ecc...)
imparate a non avere pensieri, a pensare con la mente profonda, quella che non usa parole... insomma meditate... meditate sul serio... o contemplate un tramonto, il sole se ne frega se l'euro va giù, i passeri sull'albero, diceva uno che ne sapeva, nun lavorano eppure magneno... la natura e la vita andranno avanti senza economia, senza oro, bot, bond ecc... ma per chi avrà legato l'esistenza a queste cose saranno, come dice Roubini: bitter cats... CAZZI AMARI!!!
Er Pantera
Apprezzo sempre i ragionamenti economici asettici, purtroppo c'è da considerare che appresso ai soldi c'è legata la società.
Questa crisi provocherà disordini sociali, perchè quando manca il pane in tavola la gente scende in piazza, ed i feudatari per far si che la gente non bussi alla loro porta metterà gli uni contro gli altri.
Ovviamente è matematico che ci cascheremo tutti.
Fede
@Fede
che appresso ai soldi c'è legata la società e' un tuo personale punto di vista, non dimenticarlo.
forse la vita in generale va avanti con ben altre regole che quelle che vogliamo imporci noi.
vedete, vi create i problemi ad arte, vi chiudete in gabbia da soli, avete una voglia matta di rimanere legati quando invece il momento consente finalmente di essere liberi.
AVETE PAURA DI ESSERE LIBERI PERCHE' NON SAPETE COSA TROVERETE LA' FUORI NEL NUOVO MONDO DELLA LIBERTA'.
indopama
Per favore,non fatevi influenzare!
Non siate cosi',e' basato tutto sulle credenze,sulla mentalita',sulla fiducia!L'elite fa leva su questo e ci fa fare quello che vuole,crea le crisi economiche da decenni per poi affibiarci qualsiasi tipo di soluzione!lasciate stare per una volta cio' che dice la tv,anche quello che e' scritto su internet e' da filtrare;ci sono innumerevoli notizie fuorvianti anche e soprattutto in rete;leggete piu' libri,imparate piu' cose,mentre voi state qui a chiedervi se crolla o non crolla il mondo va avanti,e chi resta indietro resta indietro!E' una cosa alquanto stupida quella di sperare che l'economia crolli,per fortuna sono in pochi,perche' le conseguenze sarebbero devastanti!!vi prego non sperate queste cose,guardate il tutto da un altro punto di vista,non permettete che la vostra mente venga offuscata da tutto questo.
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