martedì 3 febbraio 2009

Propaganda dei razzi qassam

Veloci da costruire, facili da riempire di propellente a buon mercato, poco costosi.

Praticamente razzi low cost, di bassa qualità.

Sono i famosi razzi qassam dalla lunga gittata e i qassam da breve gittata che sono alla base delle ragioni apparenti della guerra a gaza.

Molti sono i media che li hanno citati, dipingendoli come terribili armi di distruzione di massa, con dovizia di particolari forniti dall'attivissimo ufficio stampa dell'esercito israeliano, pochi però hanno approfondito i dettagli della tecnologia.

Wikipedia, pur essendo stata accusata di posizioni filosioniste, ci viene in aiuto.

Vediamo cosa scrive a proposito dei razzi qassam.

arrecano danni assai limitati e comunque non paragonabili a quelli delle armi convenzionali di cui dispone Tsahal (l'esercito israeliano)

Alla voce Analisi tecnica troviamo altre informazioni interessanti.

Il razzo è costituito da un cilindro di acciaio, contenente un blocco rettangolare di propellente. Un piatto di acciaio che sostiene le forme e gli ugelli è posto e saldato alla base del cilindro. La testata è costituita da un semplice guscio di metallo che circonda l'esplosivo.

L'obiettivo della progettazione del razzo Qassam sembra essere la facilità e la rapidità di produzione, utilizzando strumenti e componenti comuni. A tal fine, i razzi sono azionati da una miscela solida di zucchero e una di fertilizzante ampiamente disponibile: il nitrato di potassio. La testata è piena di Trinitrotoluene di contrabbando e un altro comune fertilizzante, il nitrato di urea.


Bene.

Come dicevamo in un post precedente, i razzi qassam sono in sostanza nient'altro che tubi di acciaio riempiti di zucchero e fertilizzante come propellente, e miscela di altro fertilizzante come testata esplosiva.





Fertilizzante, questa temibile arma di distruzione.

Si dice che l'iran si stia dotando di centrifughe per la raffinazione della cacca di cavallo onde ottenere delle potentissime testate esplosive al fertilizzante.

Quale danno reale possono fare le testate di fertilizzante? Infatti le vittime dei razzi qassam si contano sulle dita delle mani.

Fino a dove possono arrivare questi tubi di acciaio riempiti di zucchero e fertilizzante?

Tabella da globalsecurity.org :




Come si vede, la gittata dei qassam va dai 3 km dei primi qassam (qassam 1) per 80 cm di lunghezza fino a 10 km dei qassam 3 ai 12 km dei qassam di ultima generazione.

Sono poi comparsi i misteriosi qassam 4, di cui si sa poco o niente (eppure cadono!) tranne la gittata.

A seguire, i Grad di fabbricazione russa, secondo i media allineati forniti dall'Iran, come se fosse facile far entrare qualche centinaio di razzi lunghi 3 metri ciascuno di classe Katyusha.

Infine, in pieno embargo a Gaza, in mancanza perfino di farina per fare il pane, sono comparsi i famosi razzi da 40 km di gittata, secondo la stampa allineata di fabbricazione cinese: i famosi WS-1E.

Come se i cinesi potessero superare l'embargo strettissimo imposto da Israele a Gaza.

Maledetti musi gialli!!

Qui una tabella di comparazione visiva, sempre da globalsecurity.






Notare l'incredibile miglioramento dal tubo qassam 1 al Grad, senza arrivare al WS-1E.

Riassumendo, abbiamo avuto un bel salto di tecnologia, prima con le presunte forniture iraniane, poi con le presunte forniture cinesi.


Forniture stran(ier)e

Dunque, sembra proprio che le nazioni che hanno problemi con gli Stati Uniti si divertano a rifornire la striscia di Gaza di razzi, sfidando l'impenetrabile embargo israeliano e rischiando incidenti diplomatici di proporzioni bibliche.

Ohibo', che comportamento bizzarro.


Troppa fortuna

Furono poi quelli i famosi razzi da 40 km che avrebbero colpito Ashqelon, spianando così la strada all'assalto a Gaza.

E' stata proprio una gran bella fortuna per i fautori dell'intervento militare su Gaza.

"Un dono di d*o, baruch hashem..!" direbbero gli ultraortodossi, ai quali bisognerebbe spiegare che il loro dio gli ha dettato di non uccidere.

Grande fortuna. Troppa fortuna.

Come già accennammo nel post precedente, vien da pensare che sia una cosaccia architettata in casa. Dicesi "attacco alla fattoria" o "false flag". Gli israeliani hanno lunga esperienza in questo, come accennavamo nel post sull'attentato a Mumbai.


Il mistero delle sirene

Per finire, abbiamo visto sui nostri schermi le corse ai rifugi delle popolazioni terrorizzate sotto le sirene dell'allarme aereo.

Correte! solo 30 secondi!




Ok, ok. Adesso facciamo due conti.

Il lancio di un missile strategico intercontinentale a testata nucleare puo' essere facilmente rilevato dai satelliti grazie alle posizioni note dei silos, con una procedura di riscaldamento dei motori nota. Inoltre è relativamente facile individuare un oggetto lungo alcune decine di metri che decolla in verticale o quasi, e viaggia in verticale per alcuni chilometri.

Il lancio di un qassam è un processo ben diverso.

Il lancio di un qassam è un'operazione veloce e condotta il più possibile di nascosto, da rampe di lancio portatili e alte non più di un metro e mezzo. Sono leggere e si possono piazzare ovunque.

La procedura di accensione dei motori non esiste, basta dare fuoco al propellente.

La rilevazione automatica è quasi impossibile, per quanto ne sappiamo.

E' forse possibile una rilevazione manuale, con decine di occhi umani che scrutano aree di confine e danno l'allarme.

Da quando viene rilevato il missile a quando si inizia ad intuire la traiettoria possono volerci anche alcuni secondi, fino a 10.

Restano da 5 a 20 secondi.

Non fai neanche in tempo a uscire di casa che il razzo è caduto.

A che servono le sirene?

Non è che ...forse.... siamo davanti ad una colossale operazione di propaganda volta a montare il risibile pericolo dei razzi e terrorizzare la stessa popolazione israeliana per ottenerne il consenso alla guerra? O per trasformare quel piccolo pericolo agli occhi del mondo in qualcosa di diverso? Qualcosa di terribile? Qualcosa che giustifichi l'assalto a Gaza e qualsiasi azione sproporzionata di risposta?

Questo grafico ci mostra le aree sotto la "minaccia" dei qassam e i relativi tempi di preavviso - ovvero il tempo che passa tra l'individuazione del lancio da parte dei satelliti israeliani e la caduta del razzo. I Qassam tradizionali arrivano a 30 secondi.




L'intervista puzzolente

Anche questa che vi proponiamo sa molto di ridicola propaganda.

Proprio durante l'intervista al ministro scatta l'allarme aereo.

Che caso.

Le guardie del corpo lo buttano contro un'auto.
Ma l'intervista va avanti.

Wow.

Mica butta la telecamera e si lancia pure l'operatore contro l'auto... no, quello no. La cronaca prima di tutto.

Bah. A voi il giudizio.


Saluti felici

Felice Capretta

6 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero un ottimo articolo! questa si che è INFORMAZIONE...non come il tg di ieri sera che ha parlato per un tempo infinito dei "ragazzi normali" che hanno dato fuoco a quel povero sik...ecchepalle!

Santaruina ha detto...

Ottimo davvero felice, un po' di chiarezza serve su questi temutissimi razzi.

Comunque mi sa che più che dai razzi i ministri israeliani devono difendersi dalle loro guardie del corpo...

Anonimo ha detto...

Sei un grande!
Continua così!

Felice Capretta ha detto...

grazie a tutti

saluti felici

Felice

Anonimo ha detto...

La rilevazione automatica è quasi impossibile, per quanto ne sappiamo.

esistono dei radar (se non erro a scansione millimetrica) in grado di rilevare la traiettoria dei proiettili di artiglieria, credo che siano gli stessi utilizzati per tracciare i lanci dei quassam.

ciò non toglie che il tempo a disposizione per segnalarli e dare l'allarme sia veramente troppo poco.

quindi c'è comunque qualcosa di.... come dire.... sospetto??

Felice Capretta ha detto...

grazie rumenta, non sapevo

molto interessante

saluti felici

felice