giovedì 27 ottobre 2011

lettera governo all'ue - testo completo e grasse risate

Ecco il testo completo della lettera del governo italiano all'Unione Europea.

Foto: courtesy affezionato lettore Fabio V. (via facebook), una rara cattura del manoscritto originale, scritto di pugno dal presidente del coniglio.

Per il resto della lettera, i corsivi sono nostri, le grasse risate di tutti.








Premessa


L'Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo.

Quest'estate il Parlamento italiano ha approvato manovre di stabilizzazione finanziaria con un effetto correttivo sui saldi di bilancio al 2014 pari a 60 miliardi di euro. Sono state così create le condizioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, con un anno di anticipo rispetto a quanto richiesto dalle istituzioni europee.

Dal 2012, grazie all’aumentato avanzo primario, il nostro debito scenderà.

Tuttavia, siamo consapevoli della necessità di presentare un piano di riforme globale e coerente.

La situazione italiana va letta tenendo in debita considerazione gli equilibri più generali che coinvolgono l’intera area europea.

Mesi di tensioni sui mercati finanziari e di aggressioni speculative contro i debiti sovrani sono, infatti, il segnale inequivocabile di una debolezza degli assetti istituzionali dell’area euro.

Per quel che riguarda l’Italia, consapevoli di avere un debito pubblico troppo alto e una crescita troppo contenuta, abbiamo seguito sin dall’inizio della crisi una politica attenta e rigorosa.

Dal 2008 ad oggi il nostro debito pubblico è cresciuto, in rapporto al Pil, meno di quello di altri importanti paesi europei. Inoltre, la disciplina da noi adottata ha portato a un bilancio primario in attivo. Situazione non comune ad altri Paesi.

Se problemi antichi, come quello del nostro debito pubblico, danno luogo oggi a ulteriori e gravi pericoli, ciò è soprattutto il segno che la causa va cercata non nella loro sola esistenza, ma nel nuovo contesto nel quale ci si è trovati a governarli.


I fondamentali dell'economia


Il Governo italiano ha risanato i conti pubblici e conseguirà l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Il debito pubblico in rapporto al PIL è stato ricondotto su un sentiero di progressiva riduzione.


Nel 2014 avremo un avanzo di bilancio (corretto per il ciclo) pari allo 0,5% del PIL, un avanzo primario pari al 5,7% del PIL e un debito pubblico al 112,6% del PIL.

Per realizzare questo obiettivo sono state approvate durante l’estate in tempi record due importanti manovre di finanza pubblica che comporteranno una correzione del deficit tendenziale nel quadriennio 2011-2014 pari rispettivamente a 0,2%, 1,7%, 3,3% e 3,5% del PIL.

Nel 2011 si prevede un avanzo primario consistente pari allo 0,9% del PIL.

Nonostante l’aumento delle spese per il servizio del debito, questo consentirà la riduzione del rapporto debito/PIL già nel 2012. I dati relativi ai primi otto mesi dell’anno in corso sono coerenti con questi obiettivi.

È doveroso segnalare che la nuova serie dei conti nazionali indica che nel 2010 il Pil italiano è cresciuto dell’1,5% e non dell’1,3% e, nei due anni della crisi, il Pil si è ridotto meno di quanto prima stimato (-1,2% invece di -1,3% nel 2008 e -5,1% invece di -5,2% nel 2009). Come conseguenza della revisione contabile operata da Eurostat il rapporto deficit/Pil, che è stato confermato a 4,6% per il 2010, è praticamente allineato a quello della Germania, rivisto dal 3,3% al 4,3%. Si noti, inoltre, che l’Eurostat ha rettificato al rialzo anche i rapporti deficit/Pil della Francia (dal 7% al 7,1%), della Spagna (dal 9,2% al 9,3%), della Grecia (dal 10,5% al 10,6%) e del Portogallo (dal 9,1% al 9,8%).

In conclusione, nel 2010 l’Italia aveva, insieme alla Germania, il comportamento largamente più virtuoso in termini di indebitamento netto in rapporto al Pil.




Creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita

Siamo ora impegnati nel creare le condizioni strutturali favorevoli alla crescita. Il Governo ritiene necessario intervenire sulla composizione del bilancio pubblico per renderla più favorevole alla crescita. Con questo obiettivo il Governo intende operare su quattro direttrici nei prossimi 8 mesi:

  • Entro 2 mesi, la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza e all’attività economica, così da consentire, in particolare nei servizi, livelli produttivi maggiori e costi e prezzi inferiori;
  • Entro 4 mesi, la definizione di un contesto istituzionale, amministrativo e regolatorio che favorisca il dinamismo delle imprese;
  • Entro 6 mesi, l’adozione di misure che favoriscano l’accumulazione di capitale fisico e di capitale umano e ne accrescano l’efficacia;
  • Entro 8 mesi, il completamento delle riforme del mercato del lavoro, per superarne il dualismo e favorire una maggiore partecipazione.

Nei prossimi 4 mesi è, ad ogni modo, prioritario aggredire con decisione il dualismo Nord-Sud che storicamente caratterizza e penalizza l’economia italiana. Tale divario si estrinseca in un livello del Pil del Centro-Nord Italia che eguaglia il livello delle migliori realtà europee, e quello del Mezzogiorno, che è collocato in fondo alla graduatoria europea.

A riguardo, l’esecutivo è intenzionato a utilizzare pienamente i fondi strutturali, impegnandosi in una loro revisione globale, inclusi quelli per lo sviluppo delle infrastrutture, allo scopo di migliorarne l’utilizzo e ridefinirne le priorità in stretta collaborazione con la Commissione Europea.

Tale revisione consentirà un’accelerazione, una riconsiderazione delle priorità dell’uso dei Fondi e una regia rafforzata, dove l’Italia è disposta a chiedere un sostegno tecnico alla commissione europea per la realizzazione di questo ambizioso obiettivo.

Il programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno è definito in maniera evocativa “Eurosud” e nasce dalla convinzione che la crescita del Sud è la crescita dell’Italia intera.

Il Governo, quindi, definirà ed attuerà la revisione strategica dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013. Tale revisione risponde alle Raccomandazioni del Consiglio del 12 luglio 2011 sul Programma Nazionale di Riforma dell’Italia. Esso si basa su una più forte concentrazione dei Programmi sugli investimenti maggiormente in grado di rilanciare la competitività e la crescita del Paese, segnatamente intervenendo sul potenziale non utilizzato nel Sud, e su un più stringente orientamento delle azioni ai risultati (istruzione, banda larga, ferrovie, nuova occupazione).

Tale revisione potrà comportare una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari.

Le risorse resesi disponibili a seguito di questa riduzione saranno programmate attraverso un percorso di concertazione tra il Ministro delegato alle politiche di coesione, il Commissario europeo competente e le regioni interessate basato su una cooperazione rafforzata con la Commissione europea attraverso un apposito gruppo di azione. Tale piano d’azione sarà definito entro il 15 novembre 2011.

La creazione delle condizioni strutturali per la crescita dell’intero Paese passa inevitabilmente per la revisione delle politiche di:

   a. promozione e valorizzazione del capitale umano;
   b. efficientamento del mercato del lavoro;
   c. apertura dei mercati in chiave concorrenziale;
  d. sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione;
  e. semplificazione normativa e amministrativa;
  f. modernizzazione della pubblica amministrazione;
  g. efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia;
  h. accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia;
   i. riforma dell’architettura costituzionale dello Stato.

a. Promozione e valorizzazione del capitale umano

L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove INVALSI), definendo per l’anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con risultati insoddisfacenti; si valorizzerà il ruolo dei docenti (elevandone, nell’arco d’un quinquennio, impegno didattico e livello stipendiale relativo); si introdurrà un nuovo sistema di selezione e reclutamento.

Si amplieranno autonomia e competizione tra Università. Si accrescerà la quota di finanziamento legata alle valutazioni avviate dall’ANVUR e si accresceranno i margini di manovra nella fissazione delle rette di iscrizione, con l’obbligo di destinare una parte rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti. Si avvierà anche uno schema nazionale di prestiti d’onore. Da ultimo, tutti i provvedimenti attuativi della riforma universitaria saranno approvati entro il 31 dicembre 2011.

b. Efficientamento del mercato del lavoro

È prevista l’approvazione di misure addizionali concernenti il mercato del lavoro.

1. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 2011 interventi rivolti a favorire l'occupazione giovanile e femminile attraverso la promozione: a. di contratti di apprendistato contrastando le forme improprie di lavoro dei giovani; b. di rapporti di lavoro a tempo parziale e di contratti di inserimento delle donne nel mercato del lavoro; c. del credito di imposta in favore delle imprese che assumono nelle aree più svantaggiate.

2. Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro a. funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato; b. più stringenti condizioni nell'uso dei "contratti para-subordinati" dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato.

c. Apertura dei mercati in chiave concorrenziale

Entro il 1° marzo 2012 saranno rafforzati gli strumenti di intervento dell’Autorità per la Concorrenza per prevenire le incoerenze tra promozione della concorrenza e disposizioni di livello regionale o locale. Verrà generalizzata, la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali. Le principali disposizioni contenute nella bozza di disegno di legge sulla concorrenza riguardano i settori della distribuzione dei carburanti e dell’assicurazione obbligatoria sui veicoli.

Le misure relative al mercato assicurativo sono state definite all’interno di una proposta di legge di iniziativa parlamentare, che è già stata approvata dalla camera dei deputati ed è attualmente all’esame del senato. Le misure concernenti i mercati della distribuzione carburanti sono state integralmente inserite nel Decreto Legge n.98/2011 e pertanto sono già in vigore.

Si è preferito adottare uno strumento legislativo quale il decreto che garantisce l’immediata efficacia degli interventi. nel medesimo decreto legge sono state inserite anche altre disposizioni di apertura dei mercati e liberalizzazioni, tra cui si ricorda in particolare la liberalizzazione in via sperimentale degli orari dei negozi. Nel frattempo, fra i primi in Europa, l’Italia ha aperto alla concorrenza il mercato della distribuzione del gas: sono stati adottati e saranno a breve pubblicati nella gazzetta ufficiale i regolamenti che disciplinano le gare per l’affidamento della distribuzione del gas in ambiti territoriali più ampi dei comuni.

Già con il Decreto Legge n.138/2011 sono state adottate incisive misure finalizzate alla liberalizzazione delle attività d’impresa e degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali. In particolare già si prevede che le tariffe costituiscano soltanto un riferimento per la pattuizione del compenso spettante al professionista, derogabile su accordo fra le parti. Il provvedimento sullo sviluppo conterrà recherà altre misure per rafforzare l’apertura degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali.

Sempre in materia di ordini professionali, nella manovra di agosto, in tema di accesso alle professioni regolamentate, è stato previsto che gli ordinamenti professionali debbano garantire che l'esercizio dell'attività risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l'effettiva possibilità di scelta degli utenti nell'ambito della più ampia informazione relativamente ai servizi offerti.

Inoltre, già in sede di conversione della manovra di luglio (DL n. 98/2011) è stato previsto che il Governo, sentita l'Alta Commissione per la Formulazione di Proposte in materia di Liberalizzazione dei Servizi, elaborerà proposte per la liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche da presentare alle categorie interessate. Dopo 8 mesi dalla conversione del decreto legge, tali servizi si intenderanno liberalizzati, salvo quanto espressamente regolato.

Verranno rafforzati i presidi a tutela della concorrenza nel campo dei servizi pubblici locali, con l’introduzione a livello nazionale di sistemi di garanzia per la qualità dei servizi nei comparti idrico, dei rifiuti, dei trasporti, locali e nazionali e delle farmacie comunali, seguendo rispettivamente questa sequenza temporale 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12 mesi.

Per quanto riguarda la riforma dei servizi pubblici locali che il Governo italiano - riprendendo quanto già previsto dall’articolo 23 bis del DL 112/2008 - ha approvato nella manovra di agosto 2011 escludendo il settore idrico a seguito di un referendum popolare.

Con le disposizioni che si intende varare si rafforza il processo di liberalizzazione e privatizzazione prevedendo che non è possibile attribuire diritti di esclusiva nelle ipotesi in cui l’ente locale affidante non proceda alla previa verifica della realizzabilità di un sistema di concorrenza nel mercato, ossia di un sistema completamente liberalizzato. Inoltre, viene previsto un ampliamento delle competenze dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nonché un sistema di benchmarking al fine di assicurare il progressivo miglioramento della qualità di gestione e di effettuare valutazioni comparative delle diverse gestioni.


d. Sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione

Entro il 2011, al fine di favorire la crescita delle imprese il Governo prevede di utilizzare la leva fiscale per agevolare la capitalizzazione delle aziende, con meccanismi di deducibilità del rendimento del capitale di rischio.

Verranno potenziati gli schemi a partecipazione pubblica di venture capital e private equity, preservando la concorrenza nei relativi comparti.

Il Governo trasformerà le aree di crisi in aree di sviluppo, rendendo più semplice ed efficace la procedura per definire i programmi di rilancio, che potranno essere finanziati anche con risorse comunitarie. Forte impegno dell’esecutivo verso le PMI, destinando loro il 50% delle risorse non utilizzate ogni anno del Fondo Rotativo per il Sostegno alle imprese e per gli investimenti in ricerca.

Questi interventi – insieme al Contratto di Sviluppo, già operativo – rientrano a pieno titolo nell’ambito del riordino generale degli incentivi contenuto nello Statuto delle Imprese, che diventerà legge nelle prossime settimane. Per garantire la liquidità delle imprese si prevede un sistema di certificazione di debiti delle Pubbliche Amministrazioni locali nei confronti delle imprese stesse al fine di consentire lo sconto e successivo pagamento da parte delle banche, in conformità alle procedure di calcolo Eurostat e senza impatto addizionale sull’indebitamento della Pubblica Amministrazione.


e. Semplificazione normativa e amministrativa

Il Governo incentiva la costituzione di “zone a burocrazia zero” in tutto il territorio nazionale in via sperimentale per tutto il 2013, anche attraverso la creazione dell’U.L.G. – Ufficio Locale dei Governi quale autorità unica amministrativa che coinvolgerà i livelli locali di governo in passato esclusi.

Il Governo mira a semplificare la costituzione del bilancio delle S.r.l., la digitalizzazione del deposito dell’atto di trasferimento delle quote delle società e lo snellimento in materia di vigilanza delle società di capitali e degli organi di controllo.

I rapporti con la pubblica amministrazione diventeranno più snelli grazie alla completa sostituzione dei certificati con delle autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione resteranno valide solo nei rapporti tra privati.

I controlli sulle imprese si ispireranno a criteri di semplicità e proporzionalità, al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni che possano recare intralcio al normale esercizio delle attività imprenditoriali. Da ultimo, per quanto riguarda la semplificazione amministrativa verrà completata nei prossimi 6 mesi la strategia di revisione della regolamentazione settoriale, elaborando proposte puntuali di semplificazione dei procedimenti e monitorandone gli effetti. Verrà rafforzata e accelerata l’attuazione del programma di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi derivanti da obblighi di tipo informativo previsti da leggi statali (MOA). Inoltre, ove la disciplina sia di fonte regionale e locale, verranno rafforzati ed estesi gli incentivi previsti dalla manovra estiva per i procedimenti amministrativi relativi all’avvio e alla svolgimento dell’attività d’impresa. L’obiettivo è quello di migliorare il posizionamento dell’Italia nella graduatoria internazionale relativa al Doing Business, nei prossimi 3 anni.


f. Modernizzazione della pubblica amministrazione

La pubblica amministrazione è un volano fondamentale della crescita.

Stiamo creando le condizioni perché la pubblica amministrazione sia pronta ad accompagnare la ripresa, svolgendo una funzione di servizio allo sviluppo e non di zavorra burocratica. Ecco perché la semplificazione, la trasparenza e la meritocrazia sono fondamentali.

Un tassello rilevante è costituito dalla piena attuazione della Riforma Brunetta della pubblica amministrazione, in particolar modo dalle misure che rafforzano il ruolo della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (istituita nel dicembre del 2009) e le cui competenze saranno integrate con il disegno di legge in materia di anticorruzione, già approvato dal Senato, e attualmente all’esame della Camera dei Deputati.

Esso rappresenta un passaggio importante per la completa implementazione della riforma della pubblica amministrazione in quanto individua una nuova governance per l’attività di prevenzione e contrasto della corruzione, affidando le funzioni alla Commissione e individuando con estrema puntualità le modalità di accrescimento del livello di trasparenza della pubblica amministrazione.

Per rendere più efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa la pubblica amministrazione tanto a livello centrale quanto a livello degli enti territoriali (oltre al vigente blocco del turnover del personale) renderemo effettivi con meccanismi cogenti/sanzionatori: a. la mobilità obbligatoria del personale; b. la messa a disposizione (Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale; c. il superamento delle dotazioni organiche.

Contestualmente all’entrata in vigore della legge costituzionale recante l’abolizione e la razionalizzazione delle province è prevista l’approvazione di una normativa transitoria per il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni.


g. Efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia

Proseguendo sulla linea delle misure definite in estate, verranno rafforzati il contrasto della litigiosità e la prevenzione del contenzioso (anche attraverso la costituzione presso il Ministero della Giustizia di un gruppo tecnico che individui situazioni a forte incidenza di litigiosità e proponga specifici interventi di contrasto).

Entro il 30 aprile 2012 verrà completato il progetto in corso presso il Ministero della Giustizia per la creazione di una banca dati centralizzata per le statistiche civili e per quelle fallimentari. Verranno rafforzati i meccanismi incentivanti per gli uffici virtuosi di cui alla Legge n. 111 del 2011. L’obiettivo è quello della riduzione della durata delle controversie civili di almeno il 20 per cento in 3 anni.


h. Accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia

Oltre alla realizzazione degli investimenti già concordati con le società concessionarie, il Governo solleciterà una maggiore partecipazione degli investitori privati, definendo entro il 31 dicembre 2011 standard contrattuali tipo che facilitino il ricorso al project financing, con una più chiara ed efficiente allocazione dei rischi tra le parti e accrescendo le certezze sulla redditività dell’opera e la prevenzione di comportamenti di tipo monopolistico nella determinazione dei pedaggi.

Verrà rafforzata la qualità della programmazione finanziaria pubblica, definendo obiettivi pluriennali di spesa e concentrando le risorse su progetti considerati strategici.

Il Governo è impegnato nella definizione nelle prossime 10 settimane di alcune opere immediatamente cantierabili, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che potranno beneficiare, a titolo di contributo al finanziamento, della defiscalizzazione (IRAP, IRES) a vantaggio dei concessionari dell’opera stessa. Inoltre sono previste una serie di semplificazioni e velocizzazioni nelle procedure di approvazione dei progetti da parte del CIPE e la suddivisione degli appalti in lotti funzionali per garantire alle PMI un accesso facilitato.

Si prevede lo sblocco degli investimenti privati grazie alla semplificazione delle procedure relative ai contratti di programma dei maggiori aeroporti italiani. Infine, sono previste norme mirate all’ottimizzazione delle gestioni negli impianti portuali e di semplificazione in materia di trasporto eccezionale su gomma.

Da ultimo, è in corso di predisposizione una garanzia “reale” dello Stato (attraverso propri beni immobili, e non solo di natura finanziaria) per i mutui prima casa di giovani coppie, prive di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questo garantirà un nuovo impulso al mercato immobiliare e alle nuove famiglie.


i. Riforma dell’architettura costituzionale dello Stato


Il Governo italiano è impegnato in un processo di complessiva riforma costituzionale. Essa riguarda tanto l’assetto costituzionale dei poteri, quanto la cornice normativa volta a promuovere le condizioni di sviluppo del mercato e una disciplina più rigorosa delle finanze pubbliche. Pur nella complessità del processo di revisione costituzionale l’Italia intende giungere all’approvazione della prima lettura di tali disegni di legge costituzionale entro i prossimi 6/12 mesi.

In particolare, quanto alla riforma dello Stato, si tratta dei seguenti provvedimenti:

  • a. Disegno di legge (già approvato in prima lettura alla Camera) sulla modifica dell’elettorato attivo e passivo per l’elezione al Parlamento nazionale al fine di garantire una maggiore partecipazione giovanile alla vita politica.
  • b. Due disegni di legge (all’esame del Parlamento) di riforma complessiva dell’organizzazione dei vertici delle istituzioni politiche, con particolare riferimento alla riduzione significativa del numero dei parlamentari, all’abolizione delle province, alla riforma in senso federale dello Stato, alla maggiore efficienza dei meccanismi decisionali e al rafforzamento del ruolo dell’esecutivo e della maggioranza.

Sul secondo versante, relativo alla disciplina del mercato e al rigore della finanza pubblica, si prevede:

  • a. Un disegno di legge (la cui approvazione è in corso proprio in questi giorni presso la Camera dei deputati) di riforma degli articoli della costituzione relativi alla libertà di iniziativa economica e alla tutela della concorrenza, nonché alla riforma della pubblica amministrazione in funzione della valorizzazione dell’efficienza e del merito.
  • b. Un disegno di legge sull’introduzione del vincolo di pareggio di bilancio sul modello già seguito in altri ordinamenti europei.

A tal fine si deve ricordare che l’articolo 138 della Costituzione Italiana impone che le leggi costituzionali ad intervallo non minore di tre mesi. Quindi, anche con la massima celerità possibile, le riforme costituzionali richiedono dei tempi minimi imprescindibili.

Le conseguenti leggi attuative saranno successivamente attuate senza indugio, non essendovi vincoli temporali nell’ambito della Costituzione.

Una finanza pubblica sostenibile


Le pensioni

Nella attuale legislatura la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i più capaci di assorbire eventuali choc negativi.

Grazie al meccanismo di aggancio dell'età pensionabile alla speranza di vita introdotto nel 2010 (art. 12 commi 12-bis e 12-ter, DL 78/2010, come modificato con art. 18 comma 4, DL 98/2011), il Governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026.

Sono già stati rivisti i requisiti necessari per l’accesso al pensionamento di anzianità. Tali requisiti aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013. Questi requisiti sono in ogni caso agganciati in aumento all’evoluzione della speranza di vita.


La delega fiscale e assistenziale previdenziale

Il provvedimento di iniziativa governativa è già all’esame del Parlamento e sarà approvato, entro il 31 gennaio 2012, quindi con tempi compatibili all’emanazione dei provvedimenti delegati entro il 2012. Comunque, anche al fine di accrescere la fiducia degli investitori, nel rispetto del percorso di risanamento programmato, il Governo ha fornito, con la Legge 148 del 14 settembre 2011, le risorse che saranno reperite con l’esercizio della delega per la riforma dei sistemi fiscale e assistenziale sulla base degli attuali regimi di favore fiscale e delle sovrapposizioni fra agevolazioni e conseguenti inefficienze ad oggi individuate.

Tali risorse ammontano ad almeno 4 miliardi di euro nell’anno 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014.

Contestualmente, per dare massima garanzia sul rispetto dei saldi è stata introdotta una clausola di salvaguardia. La clausola prevede che, in caso di ritardo nell’attuazione della delega oltre il 30 settembre 2012, le agevolazioni fiscali vigenti saranno ridotte del 5% per l’anno 2012 e del 20% a decorrere dal 2013. In alternativa, anche parziale, si è stabilita la possibilità di disporre con decreto del Presidente del consiglio, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, la rimodulazione delle aliquote delle imposte indirette, inclusa l’accisa.

In breve, qualora la delega non fosse esercitata entro il 30 settembre 2012 o le nuove disposizioni fiscali e assistenziali non siano in grado di garantire un sufficiente effetto positivo sul deficit (almeno 4 miliardi nel 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014), si avrà una riduzione automatica delle agevolazioni fiscali che garantirà comunque il raggiungimento degli obiettivi di risparmio. Viceversa, se la delega verrà esercitata entro il termine e le nuove disposizioni garantiranno effetti di risparmio almeno pari a quelli previsti, non si procederà dunque al taglio automatico delle agevolazioni.

Le dismissioni

Entro il 30 novembre 2011, il Governo definirà un piano di dismissioni e valorizzazioni del patrimonio pubblico che prevede almeno 5 miliardi di proventi all’anno nel prossimo triennio. Previo accordo con la Conferenza Stato-Regioni, gli enti territoriali dovranno definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da essi controllate. I proventi verranno utilizzati per ridurre il debito o realizzare progetti di investimento locali.


La razionalizzazione della spesa pubblica

Il Governo ribadisce l’impegno a definire entro il 31 dicembre 2011 il programma per la riorganizzazione della spesa previsto dalla Legge 14 settembre 2011, n. 148, in particolare per quanto riguarda: l’integrazione operativa delle agenzie fiscali; la razionalizzazione di tutte le strutture periferiche dell’amministrazione dello Stato e degli enti della previdenza pubblica in modo da creare sinergie e ottimizzare l’uso delle risorse; il coordinamento delle attività delle forze dell’ordine; la razionalizzazione dell’organizzazione giudiziaria nel suo complesso in modo da accelerare i tempi della giustizia civile; e la riorganizzazione della rete consolare e diplomatica. Il Governo attuerà i primi interventi dal 1° gennaio 2012 e darà conto dei progressi realizzati con cadenza trimestrale.

Debito pubblico

Entro il 31 dicembre 2011, il governo affiderà l’elaborazione di un piano organico per l’abbattimento del debito attraverso anche le dismissioni ad una commissione ristretta di personalità di prestigio, in collaborazione con gli enti territoriali e con le principali istituzioni economiche e finanziarie nazionali ed internazionali.


Il costo degli apparati istituzionali

Il Governo riconosce la necessità di rafforzare gli interventi volti a ridurre i costi degli apparati istituzionali. In particolare, verrà perseguita entro il 2012, una razionalizzazione e soppressione delle provincie e la riallocazione delle funzioni delle Province alle Regioni o ai Comuni, in modo da assicurare un significativo snellimento dei relativi apparati burocratici e degli organi rappresentativi.

Verrà rafforzato il regime di incompatibilità fra le cariche elettive ai diversi livelli di governo.

Il pareggio di bilancio

Il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di pareggio di bilancio è già all’esame della Camera dei Deputati. L’obiettivo è quello di una sua definitiva approvazione entro la metà del 2012.

Con le modifiche introdotte con la Legge n.39/2011 alla “Legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009) è stata rivista la normativa relativa alle coperture finanziarie delle leggi a vantaggio del rafforzamento della relativa disciplina fiscale. In particolare, per la copertura degli oneri correnti della legge di stabilità è stata circoscritta la possibilità di utilizzare il miglioramento del risparmio pubblico, escludendo la possibilità di finanziare con tali risorse nuove o maggiori spese correnti.

Definire le ulteriori misure correttive eventualmente necessarie

Il Governo monitorerà costantemente l’andamento dei conti pubblici. Qualora il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il Governo interverrà prontamente. L’utilizzo del Fondo per esigenze indifferibili sarà vincolato all’accertamento, nel giugno del 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti con l’obiettivo per l’indebitamento netto del prossimo anno.

Conclusioni

Siamo sicuri che, con l’impegno di tutti, scaturito dalla consapevolezza che ci troviamo a fronteggiare problemi che riguardano l’intera Unione e la tenuta stessa della moneta comune, dunque problemi non circoscrivibili a questa o quella debolezza o forza nazionali, consegneremo ai giovani un’Europa più forte e più coesa.

Fine.

Grasse risate.

Tutto già visto.

Atene ha applicato le stesse misure ed ora deve affrontare un haircut del 50% ed il popolo che si rivolta in piazza.

E infatti oggi le borse sono salite e alcune banche francesi, le stesse che avevano perso il 25% in un giorno, hanno guadagnato oggi il 20% e oltre (che non è tornare in pari, per la cronaca).

Già.

Saluti felici

Felice Capretta

92 commenti:

Anonimo ha detto...

pover Italia...come ti hanno ridotto...

amaryllide ha detto...

da dipendente pubblico commento questo paragrafo:
"renderemo effettivi con meccanismi cogenti/sanzionatori:
a. la mobilità obbligatoria del personale"
ovvero o ti trasferisci o ti licenzio. Ma non basta, perchè
"b. la messa a disposizione (Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale"
ovvero anche se il dipendente, dopo che magari si è svenato per comprare casa dove lavora, da oggi al domani accetta di perdere migliaia di euro l'anno trasferendosi, licenzieremo lo stesso, e chi resta sarà pagato meno.
" c. il superamento delle dotazioni organiche."
ovvero licenzieremo a manetta (la dotazione organica vuol dire mettere nero su bianco "in questo ufficio pubblico servono tot dipendenti". Se non c'è più, non c'è limite ai tagli e ai trasferimenti).
Ora, i dipendenti pubblici sono 3 milioni di persone, che vogliono dire 10 milioni di italiani, con le famiglie, ovvero un italiano su 6 o è dipendente pubblico o vive coi soldi di un parente prossimo che lo è.
L'unica ragione che ha fatto così che un sesto del paese continuasse a tirare avanti senza fare storie (nonostante stipendi fermi da anni e personale ben al di sotto del minimo necessario per mandare avanti i servizi pubblici, e in continua riduzione, e invecchiamento, per il blocco del turn over) è il pensiero "ok, siamo nella merda, ma almeno un posto fisso ce l'abbiamo".
Se DIECI MILIONI DI ITALIANI (che hanno sempre lavorato con la certezza che in casa entra poco, ma entra SEMPRE), sanno che da domani possono rimanere senza fonti di sostentamento, smetteranno SUBITO di consumare.
E sarà così, ve lo garantisco io, che sono dipendente pubblico e parlo tutti i giorni con decine di miei colleghi. Il discorso più leggero è "io non aspetto che la banca mi fotta la casa quando mi licenzieranno, smetto DOMANI di pagare il mutuo, aspetto che la banca si prenda la casa e poi torno dai miei genitori". E questi sono i discorsi OTTIMISTI. Quanti dipendenti pubblici dovranno licenziare per fare pari con un crollo di consumi del 16% (perchè questo è il peso di dipendenti pubblici e famiglie sul totale)? Tutti? Non basta a far pari. Ma basta a finire come la Grecia in molto meno tempo della Grecia.
E allora hai voglia a fare il bailout europeo, l'Italia non si "salva" (metto le virgolette per intendere il salvataggio alla greca, ovvero una presa per il culo del genere "prima ti faccio affogare, poi quando vedo che non annaspi più perchè sei morto faccio finta di venirti a salvare).

luigiza ha detto...

Nella lettera non vedo la frase fondamentale per capire lo spessore dei nostri governanti:



L'hanno forse cancellata nella versione finale?
Che peccato.

E la firma Felice, perchè non mostri la firma in calce?

Te la metto io:


Firmato
Crik e Crok

Anonimo ha detto...

E' bello cominciare la giornata leggendo queste cose: fa proprio venir voglia di andare a pescare.

Hiei ha detto...

@Mario (continua)

"Sei un venditore di bugie."

Temi la concorrenza, eh? :'D

"Anche io ho criticato funnyking prima con l'argento e poi ad agosto con l'oro, inoltre ho condiviso la tua giusta teoria dell'argento usato per scaricare la pressione sull'oro (lo stanno rifacendo, argento +20% in un 24 ore).
Eppure FC non mi ha bannato e non ha bannato nemmeno inquisitore che sui due argomenti lo ha "menato" anche più duramente."

I ban di FK con me sono cominciati ben prima, per esempio quando diceva che "non c'erano le condizioni di mercato per il QE2" e io dicevo che l'obiettivo era la distruzione concertata delle varie monete fiat quindi il QE2 era sicuro al 100%.

A chi hanno dato ragione i fatti?

O quando diceva che l'Italia era solida e sicura, altro che la Grecia e Tremonti un angelo salvatore e io postavo l'enorme aumento del debito e che l'Italia, essendo troppo grossa per qualunque tappo, sarebbe semplicemente stata usata come ariete al momento opportuno.

A chi hanno dato ragione i fatti?

E posso farne altri di esempi, ah, le meraviglie di un paio di suoi collaboratori poi sul povero caritatevole Israele e Fukushima...

Oh, non ti ho mai visto in giro in tutti questi casi, ora che me lo fai notare.

"Se tu usassimeno insulti volgari non verresti bannato."

La volgarità è sempre stata un pretesto per la censura come bene insegna Luttazzi.

una mattina ha detto...

Di questa lettera non si capisce un tubo nemmeno in italiano, l'avranno fatto a posta?
Mi domando come gliele avranno spiegate tutte queste cose a Bruxells?
Qualcuno ha mai visto la versione originale presentata? in inglese suppongo

No perchè se poi dovessero anche aver mandato l'onorevolo La Russa come portavoce , beh allora è sicuro che non ci h capito un cazzo manco alla UE,

E le uniche cose chiare restano:

1 che gli italiani sono bravissimi a fare i giochi di prestigio, soprattutto sui bilanci
2 che alla UE non fraga una sega di quello che c'e' scritto perchè tanto quello che succederà è già tutto deciso

Buona Giornata troniz

Paolo Marenzi ha detto...

w l'i taglia!!

Hiei ha detto...

Prima di levarmi di 'ulo, lasciamo un omaggio, vah:

Fratelli di Taglia (M.Carena)
http://www.youtube.com/watch?v=iRkrTM0k0nc

Anonimo ha detto...

All'inizio non c'era
terra straniera
eravamo indigeni tutti
i fiori ed i frutti
avevano nomi di atolli
di fiumi di grotte di colli
sulle corteccie incidevamol'effigie
del tizio che mangiava ciliegie
frutto da noi mai assaggiato
subito dopo ingaggiato
a crescere nel frutteto vicino
poi per un fosco destino
forse per fare un pò d'ordine
per fissarlo su un cardine
applicammo a quel mondo mutevole
un'idea sembrante piacevole
tu che provieni da lì o da qui
ti dovrai sempre chiamare così
io che abito qua sappi il mio nome è cosà
si potrà pure cambiare rinominare
permutare aggiustare chiamare
un mare le more l'amore
secondo il tempo e l'umore
il nome il cognome il nomignolo
per adattarli a un comignolo
per far sì che suoni
come il corno di familiari caproni
soffiato da vento lontano
invece che con strano baccano
furono tutti d'accordo
ma ci si accorse in ritardo
del fastidio rivelatosi amaro
in quel pianeta occorreva il denaro
da allora i sorrisi di alcuni
divennero per altri caligine e fumi
certi gesti movenze indigeste
gli altipiani le valli le coste
furono zeppi di folle e indigenti
e certi tormenti e lamenti
diedero il nome a canzoni
ad inni struggenti
per rievocare quei buoni
tempi lontani svagati.

Marco sclarandis

IO (Mario Barbiero) ha detto...

OT OT OT
@Hiei
io da fk parlo solo principalmente di investimenti sui metalli fisici per questo non hai visto miei commenti su altro.
Anche se sembra che viva davanti allo schermo di un computer non è così, d'altra parte oggi la tecnologia aiuta (netbook e chiavetta internet) per cui è il pc che segue me e non il contrario.
Alternare lo scavo (a mano) di un fosso o il taglio della legna con uno scambio di battute sul web rende meno pesante il lavoro.

ps prova a rinunciare a qualche espressione sopra le righe, così togli loro la scusa

Anonimo ha detto...

Ci cinesizzeremo?

Anonimo ha detto...

Una sola dedica a tutti

Il resto sono solo parole come in questa canzone e la primavera intanto tarda ad arrivare.

Un saluto
Anonymous

Goodlights ha detto...

Questo documento è proprio una presa per i fondelli per cercare di salvare l'insalvabile.

E' evidente che non ce la faremo mai, ma non possono lasciarci affondare o affonderanno con noi.

L'italia in questo momento è paragonabile ad un castello di carta. Puoi cercare in tutti i modi di farlo sembrare di mattoni, magari dipingendo le carte di marrone, ma prima o poi un soffio di vento lo butterà giù.

Un caro saluto a tutti!
Sara

Anonimo ha detto...

ma nessunoi si è accorto che la manovra è all'80% il programmma della P2???

FEDRO 55

miau ha detto...

se potete staccarvi un attimo dal digrignar di denti e dallo strapparvi i capelli e conservate ancora una piccola riserva di speranza e positività... direzionatela qui

http://22passi.blogspot.com/2011/10/bologna-28-ottobre-2011-spazio-per-i.html

Anonimo ha detto...

A FAR LA LEGNA CON IL NOTEBOOK??

E io a zappare coi tacchi.

Anonimo ha detto...

L'acqua pubblica uscì definitivamente dalla porta e dalla finestra, rientrando SOLO IN NOME DELLA LIBERA CONCORRENZA, come acqua dei ricchi dalla finestra...

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Prendo il netbook che è piccolo e poco ingombrante (a differenza del notebook specie se 17 pollici) e lo appoggio su un tavolino in prossimità dell'area in cui lavoro assieme ad una bottiglia d'acqua e qualche cosa da sgranocchiare.
Spacco legna, la accatasto, bevo un bicchiere d'acqua, vedo se ho ricevuto mail, possono essere di persone che hanno letto una mia inserzione o che hanno già comprato qualche cosa (la tempestività nella risposta è importante), oppure il servizio automatico di notifica commenti che chi ha il nick registrato può attivare.
Riesco anche a seguire comodamente le aste in scadenza su ebay.
Poi riprendo quello che devo fare.
Lo stesso sistema è replicabile per diverse altre attività.
Certo che avere da ridire pure su questo ...

Anonimo ha detto...

Chi sono LE PERSONALITA' DI PRESTIGIO?

miau ha detto...

vi segnalo un buffissimo articolo di involontaria solidarietà al copione leap/e2020

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/eu/8854542/David-Cameron-London-is-under-constant-attack-from-Europe.html

Speaking on his way to Perth, Australia, for a Commonwealth summit, the Prime Minister also warned against the 17 eurozone nations colluding to undermine the European Union's free market rules."

He said: "London is the centre of financial services in Europe. It's under constant attack through Brussels directives. It's an area of concern, it's a key national interest that we need to defend."
"As the 27 we need to make sure that the single market is adequately looked after."

"There are a lot of things the eurozone is doing together. Having more meetings alone, establishing machinery - it raises the question of could there be caucasing?"


ma come mai sarà questo improvviso nervosismo? che è successo ai britannici? qualcuno gli ha tradotto il vero senso delle decisioni?

eppure leggo in giro che tutto è deciso e guidato da wall street/the city, attraverso gli onnipotenti istituti finanziari che muovono tutti i fili, dappertutto. ora pare che quei "bastardi" dell'eurozona potrebbero tenerci più alla loro generica pellaccia che a quella di santo libero mercato da nuova york e londra.

ah le imperscrutabili meraviglie della dislocazione geopolitica...

Hiei ha detto...

"Spacco legna, la accatasto, bevo un bicchiere d'acqua, vedo se ho ricevuto mail"

E la legna per intercessione di indo ti si materializza sotto casa con la forza del pensiero??
Perchè io devo farmi la mia bella strada nel bosco, cercare la legna buona e spesso passare in posti che non è proprio il caso portarsi il notebook che poi manco prende il telefonino del cavolo figuriamoci avere un wi-fi nelle vicinanze... :'D

Ma per favore... :'D

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
abito in una delle ultime zone agricole del comune di Padova.
Ho numerosi fossi attorno a casa e un cavalcavia piantumato che confina con i nostri terreni.
Ho principalmente faggi e molte robinie.
I fossi li sto sistemando anche per incrementare lo spazio disponibile alla piantumazione.
da questo punto di vista sono fortunato, la distanza da casa agli alberi la misuro in qualche decina di metri, la legnaia e la zona taglio sono contigue ai punti più boscosi.
Un sacco di fatica risparmiata.
Nessun problema di segnale internet.
Semmai il problema è il riflesso della luce del sole sul monitor del pc.

Hiei ha detto...

"eppure leggo in giro che tutto è deciso e guidato da wall street/the city, attraverso gli onnipotenti istituti finanziari che muovono tutti i fili, dappertutto. ora pare che quei "bastardi" dell'eurozona potrebbero tenerci più alla loro generica pellaccia che a quella di santo libero mercato da nuova york e londra."

Domanda da porsi: se è tutto controllato da Wall Street e Londra, come potanno mai i mercati essere "liberi"?

Ah, gli insondabili abissi della mente umana. E, facendo finta che passi anche questo, direi che posso chiudere.

Ciao Ravellik! :'D

Anonimo ha detto...

@amaryllide
e tutti quelli che hanno lavorato fino ad ora per mantenere tutta quella marmaglia di dipendenti pubblici allora cosa dovrebbero dire?
un dipendente pubblico che perde il lavoro puo' sempre andare a lavorare nel privato e se non sa fare niente puo' sempre andare a raccogliere i pomodori....

Anonimo ha detto...

C'è anche chi nel (semi)pubblico (Uni) ci lavora a singhiozzo da una decina d'anni, sfruttato con contratti un pò così e lodato (con anche ore in più, non pagate, perché, chissenefrega, a lui piace che le cose siano fatte per benino se no si annoia) ma poi sempre abbandonato perchè c'è vera zavorra intoccabile che lui sa bene che è vera zavorra, li conosce.

E sarebbe pure uno dei primi della lista se si tornasse ad assumere, perchè nelle immobili graduatorie sta lassù, non in una ma in più di una, ognuna un concorso. Ma non si può assumere per via della zavorra, gente a modo, simpatica, a qualcuno dei quali vuole anche bene umanamente ma se si deve guardare a cosa serve e quanto e come produce nell'ambiente di lavoro è zavorra.

Questo qualcuno è di sinistra e ama il concetto dello stato sociale. Capisce i rischi della libertà di licenziare. Ma, un po' complice la sua situazione e la conoscenza di prima mano dell'entità della ZAVORRA e della sua intoccabilità, è tentato dal dire "Ma allora vaffanculo. Mors tua vita mea".

Il problema del pubblico è la zavorra intoccabile. Non certo che non ci siano validi lavoratori e le solite generalizzazioni idiote. Quindi o si fa qualcosa per risolvere o si pronuncia quel bruttissimo "vaffanculo".

Anonimo ha detto...

Il mio nome è Zampa di Giaguaro.

Questa è la mia foresta e io non ho paura.

In questa foresta ha cacciato mio padre Cielo di Selce e cacceranno i miei figli coi loro figli quando io sarò morto.



Queste semplici parole ad augurare primavera per tutti.

Salute,

Zita

ps: La citazione è dal film Apocalypto.

Anonimo ha detto...

Mario, la legna la fo da 15anni circa.
Da quanto porti il note con te a far legna? Per me non ti dura tanto tempo con la polvere che si fa di solito. E mi sa che non ne fai mica tanta se ogni volta 'stacchi' per guardare i mes.
Parli di fuffa, Mario?

IO (Mario Barbiero) ha detto...

1) il taglio da albero della legna tipo rami o il taglio del tronco non fa polvere (archetto TALENT dente a castello indicato per legno fresco o segoncino BAHCO del tipo a pugnale per i rami scomodi)
2) spaccare legna secca (scure spaccalegna BAHCO 1.25KG) non fa polvere, al più qualche scheggia anche se un colpo male assestato può far decollare il pezzo di legno e quello sì è un pericolo per il netbook
3) il taglio di tronchi secchi con sega a nastro o disco FA POLVERE ma cerco di farne un uso limitato, preferisco un'ora la sera con archetto da taglio (marca TALENT dente a punta indicato per legno secco)

Invece sono ignorante sulla piantumazione per cui accetto suggerimenti.
Più che altro ho piante di 6/12 mesi cresciute dove pulisco i tronchi, rametti che tra tanti hanno attecchito al terreno.
Vorrei provare a spostarle lungo i bordi dei fossi dove mi cresce tutto più rapidamente grazie alla continua disponibilità di acqua dei canali vicini.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@colleghi spaccalegna
con che scure vi trovate meglio a lavorare? corta che apre subito il tronco o lunga che va più in profondità?
Avendo quasi sempre usato il primo tipo non so la differenza.
Il quasi è perchè la mia prima scure l'ho comprata presso una nota catena di fai da te, made in China.
Diciamo che se il pezzo di legno supera i 10 cm di diametro con quella siete rovinati!

Chuck Norris ha detto...

Mentre faccio legna controllo sempre se Mario ha postato un commento!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Chuck Norris
Non vale, tu usi i calci rotanti per rompere la legna, anzi no, la legna solo a vederti si spacca da sola.
E si accatasta pure ...

Anonimo ha detto...

Riguardo al controllo dell'economia da parte degli anglo-americani (cugini stretti...fra loro ) questo è il sunto...

Anglo-Americani principali detentori del mondo finanziario, cioè di carta moneta ma, anche e soprattutto di TITOLI DEGLI STATI, AZIONI, OBBLIGAZIONI, CREDITI ESIGIBILI SOTTO TUTTE LE FORME.

La loro forza è che, tutti gli altri paesi, o quasi, gestiscono le proprie attività tramite i VEICOLI FINANZIARI creati dai primi.

La loro debolezza, è che, in realtà, loro non hanno vera ricchezza e, a parte giocare con la carta, non hanno nemmeno grandi capacità.
Tanto è vero che si accontentano di derubare i paesi produttori di petrolio per potersi permettere di viaggiare con auto 6-7000 di cilindrata.

L'europa li spaventa perché è un gruppo di paesi all'avanguardia in tanti settori, con molta più inventiva, e vicinanza di risorse (il petrolio lo abbiamo più vicino noi) e di risorse umane.

Loro continuano con il giochino di muovere le loro cartacce in borsa, facendo salire i mercati o scendere come vogliono, anche grazie al fatto che controllano le agenzie di rating.
Vi risulta che noi ne abbiamo una?
A me no.

In pratica loro gestiscono i valori "bollati"... consentitemelo.

Però sono più poveri di noi quanto a valori "reali".

Cercano di dissimulare la loro fragilità evidenziando le altrui pecche (che ci sono, questo è chiaro) ma non sono certo dei santerelli come vorrebbero far credere.
E presto, la resa dei conti lo proverà.

Questo è il mio pensiero.

GiBi

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Non hai un'anima
Tu sei un'anima
Lei ha un corpo
CS Lewis

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Le persone sono responsabili del carattere del loro Congresso.
Se quel corpo sia ignorante, avventato, e corrotto, è perché la gente tollera l'ignoranza, incoscienza, e la corruzione.
Se è intelligente, coraggioso e puro, è perché la gente domanda queste qualità elevate a rappresentarli nella legislatura nazionale.
Presidente James Garfield

IO (Mario Barbiero) ha detto...

parte 1 di 3
da Wikipedia:
"La speculazione è l'attività dell'operatore che entra sul mercato nel momento presente, presumendo degli sviluppi ad alto rischio il cui esito, positivo o negativo, dipenderà dal verificarsi o meno di eventi su cui egli ha formulato delle aspettative. Se l'evento aleatorio si manifesterà in linea con le aspettative, l'operazione speculativa avrà esito positivo, cioè produrrà un profitto, nel caso contrario si avrà una perdita."
La differenza con molte altre attività di investimento, anch'esse basate sul concetto di valore atteso, è che nell'attività speculativa il valore atteso non si fonda su stime statistiche robuste, o quantomeno significative, ma deriva da una attività previsiva puramente soggettiva. Si rifà a questa accezione il senso del termine usato in ambito filosofico di "produrre conseguenze da una asserzione priva di solida base", che nella finanza equivale a dire produrre previsioni senza una solida base statistica. Ciò espone l'operatore speculativo a grandi rischi, i quali possono essere remunerati da altrettanto grossi guadagni, ma che possono anche portare al rapido fallimento del progetto speculativo e dell'azienda stessa."

IO (Mario Barbiero) ha detto...

parte 2 di 3
Quello che io faccio con la compravendita dell'argento se per caso sbaglio, ha conseguenze solo su di me (al massimo sulla mia famiglia, ma tengo separati i conti di casa dal mio personale), non interverrà nessuno con soldi altrui a coprire le mie perdite.
Io ho iniziato partendo da delle informazioni tecniche e politiche e sempre con delle informazioni tecniche e politiche ne sono uscito a maggio 2011, quindi affibbiarmi la definizione di speculatore è indice di ignoranza oltre che della già citata povertà di pensiero.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

parte 3 di 3
Speculare in sè non è comunque sbagliato, molti confondono la speculazione (grazie anche a mezzi d'informazione corrotti) con il fenomeno del RENT SEEKING.
da Wikipedia
"in economia, il termine inglese rent seeking (traducibile in italiano come "ricerca di rendita") è utilizzato per indicare il fenomeno che si verifica quando un individuo, un'organizzazione o un'impresa cerca di ottenere un guadagno mediante l'acquisizione di una rendita economica attraverso la manipolazione o lo sfruttamento dell'ambiente economico, piuttosto che mediante la conclusione di transazioni economiche e la produzione di valore aggiunto."

E' quello che fanno quelli che vengono erroneamente definiti speculatori.
Perchè non rischiano mai del loro, non quando possono manipolare il gioco, le sue regole e le sue forme di controllo.
LORO, ad esempio, sono RENT SEEKERS, GiBi ha scritto delle cose molto corrette nel precedente intervento.
Il valore dei derivati è stimato oggi in oltre 600.000 miliardi di dollari, cioè 10 volte il PIL mondiale.
Chi controlla i derivati controlla il mondo, ma solo fino a quando il mondo accetta di farsi controllare.
Le cose stanno cambiando, ai RENT SEEKERS questo non va bene e faranno di tutto come già stanno facendo per opporvisi.

miau ha detto...

io non vorrei disturbarvi ma potremmo aver varcato la soglia del medioevo energetico.
una rivoluzione difficile da valutare nella sua imponenza.
fatto in italia da un italiano (seguendo il lavoro di altri italiani).

sperando in ulteriori conferme :)

p.s. mi stanno simpatici tutti quelli che capiscono l'importanza dell'EU.

Anonimo ha detto...

corta che apre subito o lunga che va in profondità??????
Ma Mario!!??
Spacco legna da 15 anni e anche se volessi darti delle dritte come faccio se già dall'inizio mi spari ste fregnacce??

Cosa voleva dire il maestro Zen quando non smise di versar thè nella tazza già colma?

Dai su Mario..

Anonimo ha detto...

@Mau

Ciao; ti riferisci all'e-cat?

Hai notizie fresche?

GiBi

Anonimo ha detto...

@Mau

Ciao; ti riferisci all'e-cat?

Hai notizie fresche?

GiBi

Anonimo ha detto...

@Felice

Bisognerebbe fare un articolo condiviso da tutti i bloggers sulla situazione Anglo-americana.

In particolare mi incuriosisce il fatto di come interagisca il possesso del 17% della BCE in mano a banche inglesi....

Io, purtroppo, non credo avere notizie e nozioni sufficienti per poterlo capire bene. Avrei bisogno proprio di un aiutino in tal senso.

GiBi

P.S. Riguardo al tuo post, comunque, condivido in pieno che si tratti di una mossa di facciata, ma non capisco proprio cosa c'entrino i licenziamenti con la crisi.
Semmai all'aumentare dei licenziamenti ci sarà un acuirsi della crisi, non il contrario....
Tutto quello che se ne deduce è che siamo e saremo in recessione, e che dovremo accontentarci di molto meno, da qui in avanti.
Ma io è già un po' che lo predico... come tanti altri, qui....

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@anonimo 29 ottobre 2011 04:31
vedi che sei solo un poveraccio senza argomenti?

una mattina ha detto...

Intervista a Nigel Farage 26 ottobre 11


"l'Isalnda ha detto no e sta tornando a crescere"

http://www.youtube.com/watch?v=rPMFMxuhHAM

una mattina ha detto...

by the way, ha detto no con un referendum! qui perchè no si fa??? perchè non si lascia decidere al popolo?

miau ha detto...

@GiBi

sull'e-cat:
http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3303682.ece

http://pesn.com/2011/10/28/9501940_1_MW_E-Cat_Test_Successful/

http://22passi.blogspot.com/2011/10/bologna-28-ottobre-primo-resoconto-del.html

per quanto riguarda gli angloamericani intanto un risultato ce l'hanno. 1) nei media si continua a guardare solo e soltanto EU/euro. e la discussione verte su se e quando finalmente l'euro schiatta, portando con sè l'EU 2) la maggior parte dei blog continuano a vedere le cose come un riflesso del punto 1.

son veramente pochi, se esistono, i blogs che abbiano (o provino ad avere) una visione eurozonista.
tutto, per quanto alternativi, per quanto critici, si guarda con gli occhiali made in wall street/city. oppure, al meglio, con occhiali nazionalistici un po' stravaganti.

per fortuna esiste il GEAB e la sua selezione di news interessanti. tipo questa
http://www.cnbc.com/id/45063730

Wall Street might want to enjoy the rally over Europe's debt agreement while it lasts, because another debt crisis is still looming closer to home.

The euro zone crisis had been recently overshadowing the debates in Washington over how to rein in America's debt, whose rapid growth triggered a downgrade to the US credit rating in August and sparked a market selloff.

But with Europe apparently settled for now, a supercommittee of Democratic and Republican leaders is likely to regain Wall Street's focus, and should the group fail to come up with a debt solution acceptable to ratings agencies, the summertime scenario could play out once again.

etc.


e io continuo a segnalare quanto siano oggettivamente bravi quelli di leap/e2020

Clarius ha detto...

Comunque che l'euro è una incu..ta
si capisce chiaramente anche solo osservando la moneta da uno.
Era chiaro e sotto gli occhi di tutti fin da subito!

miau ha detto...

http://www.asianews.it/notizie-it/Cina-e-Ue-iniziano-a-trattare,-per-disegnare-il-futuro-economico-mondiale-23048.html

miau ha detto...

http://www.chrismartenson.com/blog/eric-janszen-we-are-witnessing-death-dollar/64317

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Nigel Farage è un maggiordomo (di basso livello) del gruppo Bilderberg.
Viene usato da LORO come strumento per rompere i coglioni all'Europa dall'interno.
ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE
L'Islanda non ha fatto debiti, non lo ha fatto lo Stato Islandese e non lo hanno fatto i cittadini islandesi.
Per questo l'Islanda può dire di no.
Quello che è successo in Islanda è questo: le principali banche islandesi hanno operato investimenti nel settore immobiliare, privati investitori principalmente inglesi hanno lucrato su quegli investimenti.
Il settore immobiliare islandese è andato in crisi, i crediti delle tre banche di colpo hanno perso valore, le tre banche sono andate a gambe all'aria.
Hanno ordinato al governo islandese di far fronte con le ricchezze del paese (sistema pensionistico, oro, licenze di pesca) al fallimento delle banche.
Gli islandesi hanno potuto dire di no per un motivo molto semplice:
non perchè fosse palesemente ingiusto sanare quel debito, ma perchè il paese non ha bisogno di fare debiti per andare avanti come invece tocca a tanti altri paesi tra cui l'Italia e la Grecia.
100 anni fa l'Inghilterra avrebbe circondato e bombardato l'Islanda, oggi questo non è più possibile.

ps notare il RENT SEEKING, l'espansione immobiliare non è nata da legittime istanze del popolo islandese (la casa la avevano già un po' tutti) ma è stata creata ad arte, il resto del gioco è andato avanti da solo e LORO sapevano già dove sarebbe andato, ma LORO non hanno previsto due cose:
1) l'orgoglio degli islandesi (mica sono GGGGGGGGGGente);
2) la Russia di Putin
segue

IO (Mario Barbiero) ha detto...

segue
La Russia si è offerta di sanara integralmente il debito islandese, ma gli è stato detto di no! come mai? offerta cash con valigia di soldi, bei dollari americani.
Forse perchè a LORO i soldi non interessano veramente dato che li creano a piacimento in quantità?
Cosa interessava allora davvero? il controllo delle risorse islandesi per caso? e quindi della vita del popolo islandese? e come fai a fregare un paese che non fa debito pubblico? fai fare debito alle sue banche di cui hai direttamente o indirettamente il controllo.
L'Europa sta sulle balle a LORO perchè ha la sua banca cioè la BCE di cui tentano in tutte le maniere di prendere il controllo (Draghi non gli basterà e poi lui non è dell'area più delinquente di LORO).
Inoltre l'Europa userà la crisi per portare il sistema bancario sotto il proprio controllo dando un bel calcio in culo proprio a LORO.
A chi dice che l'euro è un'inculata posso solo ricordare il seguente motto latino:
divide et impera.
Perchè tornare alla lira? torniamo all'Italia divisa in 10 stati, dai torniamo a usare il fiorino o il ducato.
E torniamo alla Germania divisa in 42 land.
Dai facciamo LORO ancora più contenti, semplifichiamogli il lavoro.

Anonimo ha detto...

http://ilfattaccio.org/2011/10/28/l%E2%80%99oceano-atlantico-cambia-direzione/

Hiei ha detto...

"A chi dice che l'euro è un'inculata posso solo ricordare il seguente motto latino:
divide et impera.
Perchè tornare alla lira? torniamo all'Italia divisa in 10 stati, dai torniamo a usare il fiorino o il ducato.
E torniamo alla Germania divisa in 42 land.
Dai facciamo LORO ancora più contenti, semplifichiamogli il lavoro."

Mi raccomando: NON TOCCHIAMO LA TRUFFA CON CUI CONTROLLANO POLITICA ED ECONOMIA "LORO".
Non sia mai che venga tolto alla BCE il controllo del denaro in monopolio, non sia mai che un bel giorno non possano più stamparsi denaro a piacimento per farne ciò che vogliono, incluso razziare e corrompere, non sia mai che non possano più incatenarvi (grazie alla gentile collaborazione della forza pubblica) col debito!

Ascoltate Mario e il suo amico Trichet: lui sì che è contro il sistema! :'D

See, figuriamoci se passa...ma magari con un po' di giri di copia e incolla...

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
Tu confondi causa ed effetto.
Il pastore c'è perchè ci sono le pecore, niente pecore allora niente pastore.
Ma non funziona anche al contrario.
Se togli il pastore le pecore non sanno spostarsi da sole.
Le pecore semplicemente si perdono e muoiono.
La strada migliore è che ogni pecora impari a spostarsi da sola, poi se lo fa in un gruppo di altre pecore che analogamente sanno spostarsi da sole tanto meglio.
Oltre un certo numero di pecore "consapevoli" l'effetto positivo si sposterà anche su quelle che ancora hanno bisogno del pastore.
Le elites sia da una parte che dall'altra altro non sono che pecore consapevoli.
Ma in un mare sconfinato di pecore ignoranti alle pecore consapevoli non resta che fare da guida a tutta la massa.
La massa può prendersela solo con sé stessa, non con le pecore consapevoli diventate pastori.

Hiei ha detto...

"See, figuriamoci se passa...ma magari con un po' di giri di copia e incolla..."

Non so se sei diventato pigro o se hai passato i commenti perchè pensi ti faccia comodo, prova giusto a uscirtene con assurdità tipo di far stampare la carta-moneta-straccia direttamente dallo Stato che non ti mollo più... :'D

amaryllide ha detto...

"un dipendente pubblico che perde il lavoro puo' sempre andare a lavorare nel privato"
QUalcuno ti ha informato che c'è la disoccupazione ufficiale all'8% (e quella reale è almeno il doppio)? Se pensi che tutti quei disoccupati siano tali perchè non hanno voglia di far niente, allora fai la preghierina della sera a Wall Street, perchè la testa è quella. Se non lo pensi, traine le dovute conclusioni...

amaryllide ha detto...

in ogni caso io non volevo neanche cominciare il discotso su quanto lavorassero o meno i dipendenti pubblici. Io nella PA ci lavoro da 10 anni, e so per esperienza che ce ne sono di bravi e di fancazzisti, e so per certo che se taglieranno come promesso, salteranno i bravi, mai i fancazzisti, esattamente come oggi sono i fancazzisti a prendersi i mesi di permessi farlocchi, e quelli bravi che vengono messi in croce se prendono qualche giorno per stare dietro ai parenti moribondi: Ma il problema dei fancazzisti è che sono tali NON PERCHE' DIPENDENTI PUBBLICI, ma perchè collusi con la politica. In ogni caso, chiuso il discorso sui fancazzisti, io facevo una questione puramente economica. Il solo spaventare i dipendenti pubblici causerà un collasso dei consumi (e quindi dell'intera economia) molto maggiore del beneficio ottenuto col taglio dei costi della PA. E non solo. Per quanto pessima, la PA offre dei servizi che costano, e che privatizzati costeranno MOLTO di più delle tasse pagate per mantenere i cosiddetti "fannulloni", come può constatare chiunque abbia avuto a che fare, per esempio, con l'acqua privatizzata.
E guarda caso cos'ha promesso il servo Berlusconi ai naziliberisti di Francoforte? La totale privatizzazione dei servizi pubblici. Perchè i signori che vogliono l'Italia in ginocchio sanno benissimo dov'è che faranno tanti soldi facili, spolpando gli italiani a livelli inauditi

x mau:
ti sei reso conto che dici che gli angloamericani vogliono deviare il discorso sull'Europa e poi citi come meritevoli quelli di GEAB....che citano la CNBC, che è un canale USA!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
Ti citi da solo? guarda che quella roba l'hai scritta tu ... io non posso fare copia e incolla anche perchè non leggo quasi nulla in rete, nemmeno quello che ogni tanto amici mi girano da leggere.
Leggo solo Zibordi e una volta al mese Uriel.
Ah sì ecco, i titoli di fk, tanto mi basta il titolo per sapere cosa ha scritto e replicare, ma solo sui metalli da investimento che conosco per esperienza diretta.
Se vedo un link ad un sito o blog nuovi allora un'occhiata la dò.
Non si sa mai.
La BCE è la banca dei cittadini europei così come la Banca d'Italia lo è stata per i cittadini italiani, così come quella vaticana lo è stata per i laziali, quella delle Due Sicilie per gli abitanti del meridione, quella veneziana per i veneti.
Se uno non vuole diventare cittadino europeo, di stati che non aderiranno alla Ue è pieno il mondo, può andare a vivere in uno di quelli.
C'è lo Zimbabawe ad esempio che ha la sua Banca centrale a controllo statale, portateci anche Barnard chissà che capisca la differenza che c'è tra emettere denaro senza avere nulla sotto al culo ed emettere denaro potendo controllare quasi tutte le materie prime del mondo.
Anche io potrei stampare denaro a corso legale, ma avrebbe valore solo in casa mia per poter scambiare quello che in casa mia c'è già.

una mattina ha detto...

@all'anonimo che nell'altro post aveva chiesto delle poste italiane , per quanto ne so la banca delle poste italine fa parte di un gruppo tedesco.

Hiei ha detto...

"La BCE è la banca dei cittadini europei così come la Banca d'Italia lo è stata per i cittadini italiani, così come quella vaticana lo è stata per i laziali, quella delle Due Sicilie per gli abitanti del meridione, quella veneziana per i veneti."

E qualcuno di questi l'aveva mai chiesta?
Anche la camorra è l'esattrice del pizzo in certe zone così come l 'ndrangheta lo è in altre: ce le dobbiamo quindi tenere ed esserne felici?
Stampare carta che non vale nulla e obbligare la gente con la violenza a cedere beni reali in cambio diventa una cosa onesta?

Sempre dalla parte del sistema tu, eh?

"Se uno non vuole diventare cittadino europeo, di stati che non aderiranno alla Ue è pieno il mondo, può andare a vivere in uno di quelli."

Finchè finalmente come chiede anche il papa, non avremo una banca mondiale per i cittadini di tutto il mondo, poi dove mi tocca andare, sulla Luna?

"C'è lo Zimbabawe ad esempio che ha la sua Banca centrale a controllo statale"

Ecco, a 'sta fesseria ho già risposto in anticipo tanto per evidenziare quanto sei alla frutta... :'D
Guardacaso tu dai per scontato che la truffa in sè non si possa assolutamente toccare, ipotizzando solo un cambio al vertice della banda dei falsari.
Guai a toccare la truffa, sia mai!

SuperMario: sempre una parola in difesa del sistema. Ma che fai Draghi di cognome? :'D

Possiamo chiudere?
(copia e incolla sempre in agguato, eh Caprè...)

Anonimo ha detto...

"amaryllide ha detto...
"un dipendente pubblico che perde il lavoro puo' sempre andare a lavorare nel privato"
QUalcuno ti ha informato che c'è la disoccupazione ufficiale all'8% (e quella reale è almeno il doppio)? Se pensi che tutti quei disoccupati siano tali perchè non hanno voglia di far niente, allora fai la preghierina della sera a Wall Street, perchè la testa è quella. Se non lo pensi, traine le dovute conclusioni...
"

quindi secondo te chi lo deve creare il lavoro?
vuoi stare li' ad aspettare che qualcun'altro organizzi tutto per te che poi ti siedi per prendere uno stipendio?

sei forte....

cmq quei disoccupati con una gran voglia di lavorare che tu citi non li ho mai visti a raccogliere i pomodori.... li' c'e' posto sai?

Anonimo ha detto...

chi si lamenta del pastore e vuole cambiarlo con un nuovo pastore ha gia' battezzato la propria condizione di pecora che e' quella di servire il pastore, nell'apparente liberta' del limitato pascolo.

questo il futuro che state creando, un nuovo futuro da pecora.

c'e' libero arbitrio.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

"c'è libero arbitrio"
appunto, usatelo!
E' questo il problema, non lo usate e quindi avete bisogno del pastore.
Io come altri prima di me, a differenza vostra, non ne ho più bisogno, il pastore più buono lo chiedo per voi perchè nella vostra pecoraggine non siete nemmeno in grado di vedere che c'è una differenza tra i due pastori principali.

Renèe ha detto...

....E se il ns premier si mette ad ammirare il lato B della premier danese, Di Pietro si fa fotografare come H. Bogart nel film "Casablanca" e dice che a trentanni con il trench faceva un figurone....

http://it.omg.yahoo.com/notizie/il-di-pietro-che-non-taspetti-nei-panni-071051070.html

...a ognuno la propria conclusione...


ah a proposito: E SMETTETELA DI LITIGARE!!!
DAI CHE TRA POCO DOBBIAMO CONDIVIDERE PANE ED INSALATA E NON AVREMO TANTO TEMPO PER VEDERE CHI HA RAGIONE O TORTO

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
non hai mai risposto ad alcun mio pensiero, ti limiti a auto incensarti senza averne alcun motivo.
Non hai mai offerto un pensiero costruttivo o una tua idea di cosa fare in alternativa alla situazione attuale.
E hai giustificato questo tuo atteggiamento dicendo o che non te ne fregava niente degli altri o che ormai avevamo superato il punto di non ritorno.
Quindi?
Vuoi da me una soluzione alternativa all'attuale sistema quando non la vuoi formulare tu?
O peggio quando ritieni che altro non si possa fare?
Bell'esempio di coerenza.
Io ho detto qual'è l'alternativa all'attuale sistema e passa, detta in maniera brutale, attraverso la depecoraggine della massa o detto in modo più soft, attraverso una presa di coscienza di ciascuna persona.
Non volete il pastore? smettete di essere pecore.
Continuate ad essere pecore? almeno scegliete un buon pastore.
Non mi sembra ci voglia una laurea in filosofia per capire il senso di questa affermazione.
Nè una laurea in storia greca per capirne la logica.

Hai capito Hiei figlio di Rotschild?

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Renèe
"il tempo per vedere chi ha ragione e chi ha torto"

Purtroppo sarà una delle ultime cose che a breve faremo ... le lancette dell'orologio corrono, io insisto che la storia può essere cambiata, niente è già stato scritto perchè la vita è CAMBIAMENTO.
Basta volerlo, basta provarci.

Anonimo ha detto...

Il mondo intero aspira alla libertà
eppure ogni creatura
è innamorata delle proprie catene,
questo è il primo paradosso
e l’inestricabile nodo della nostra natura.

Sri Aurobindo

QUINDI NUOVI PASTORI CON LE STESSE PECORE CHE PASCOLANO UN PO PIU' IN LA' DOVE C'E' ERBA FRESCA.

pascolo scelto dal pastore ovvvvvviamente... hehehe

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Nessun litigio Renèe, a me Hiei in fondo sta simpatico e se passa per Padova a casa mia è il benvenuto, a volte usa un linguaggio più colorito, ma è sempre meglio di certi anonimi straccioni che in realtà tanto anonimi non lo sono che hanno pensato bene di usare contro di me confidenze che gli avevo fatto in passato.
D'altra parte se mai avessi avuto un dubbio sull'aver abbandonato un certo gruppo, i loro commenti di questi giorno non hanno fatto altro che confermare la bontà della mia scelta.

Anonimo ha detto...

in effetti e' proprio cosi', al posto dell'erba ci mettiamo i beni materiali da consumare (e non il denaro perche' non si mangia, questo scarseggia solo quando non si sa fare niente di utile) e avremo il futuro.
:-D

junfo

Hiei ha detto...

"non hai mai risposto ad alcun mio pensiero, ti limiti a auto incensarti senza averne alcun motivo."

Continua a ripeterlo: qualcuno finirà ben per crederci.

"Non hai mai offerto un pensiero costruttivo o una tua idea di cosa fare in alternativa alla situazione attuale."

Finiti gli argomenti, si passa all'attacco personale.

"E hai giustificato questo tuo atteggiamento dicendo o che non te ne fregava niente degli altri o che ormai avevamo superato il punto di non ritorno."

Notare come l'argomento di discussione venga accuratamente evitato come la peste.

"Quindi?"

Quindi sei un cialtrone? Se non hai niente da dire evita di far perder tempo.

"Vuoi da me una soluzione alternativa all'attuale sistema quando non la vuoi formulare tu?"

Dimmi quale truffa difendi e ti dirò chi sei, più che altro. :'D

"O peggio quando ritieni che altro non si possa fare?
Bell'esempio di coerenza."

Considerato che stai parlando da solo, che devo aggiungere?

"Io ho detto qual'è l'alternativa all'attuale sistema e passa, detta in maniera brutale, attraverso la depecoraggine della massa o detto in modo più soft, attraverso una presa di coscienza di ciascuna persona."

Che non vuol dire un cazzo, infatti la tua depecoranaggine è che il branco si pieghi supinamente all'autorità centrale europea e alla BCE...

"Non volete il pastore? smettete di essere pecore."

Pienamente d'accordo.

"Continuate ad essere pecore? almeno scegliete un buon pastore."

Ecco che arriva il trucco!
Ecco dove il cane da pastore vuole portare le pecore: alla giusta tosatura, naturalmente da parte del "buon pastore" che lo sfama per questo... :'D

"Non mi sembra ci voglia una laurea in filosofia per capire il senso di questa affermazione."

Infatti basta un po' di cervello per capire che fuffa spacci.

"Nè una laurea in storia greca per capirne la logica."

Come sopra.

"Hai capito Hiei figlio di Rotschild?"

Eh, sì: sono IO a difendere il sistema bancario dei Rotshild, le banche centrali e la truffa da loro istituita della moneta fiat, non TU, vero? :'D

Ma va a spaccar legna, che qua hai spaccato ben altro... :'D

Possiamo chiudere, ORA, per evidente mancanza di ulteriori argomenti?

(cut&paste, Caprè, sempre: dovere di replica...)

IO (Mario Barbiero) ha detto...

AH AH AH
io sarei quello che non ha niente da dire?
Lo sai benissimo perchè ti chiamo figlio di Rotschild, LORO vogliono la conflittualità altrui, così poi hanno mano più libera per agire.
Tu prendi e contesti singole righe del pensiero altrui (versione narrativa del famoso DIVIDE ET IMPERA).
Anzichè offrire un tuo pensiero che prescinde da quello che hanno scritto altri.
Inutile che fai l'offeso, non hai mai offerto una tua visione d'insieme dell'attuale situazione né una tua soluzione ai problemi.
Sei tu quello che ha scritto che non lo fai per menefreghismo nei confronti degli altri o perchè ormai The Time Is Over.
Ma puoi sempre smentirmi scrivendo finalmente una tua visione d'insieme dell'attuale situazione e una tua soluzione ai problemi.
Quello mi interesserebbe davvero, non i tuoi sofismi e auto compiacimenti.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

IL LUPO E LA PECORA parte 1di2
gruppo di animali che non sa dove andare né provvedere a sé stesso (PECORE) incontra animale che sa dove andare e come provvedere a sé stesso (PASTORE).
Come va a finire?
Il pastore si avvicina e le pecore gli si accodano, il pastore in cambio si prenderà il latte, la lana e alcune le macellerà pure.
Ma il gruppo di pecore per il momento è salvo, alcune di loro in seguito moriranno, altre però potranno riprodursi e il gruppo non si estinguerà come invece sarebbe successo se non avessero incontrato il pastore.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

IL LUPO E LA PECORA parte 2di2
gruppo di animali che sa dove andare e sa provvedere a sé stesso (LUPI) incontra animale che sa dove andare e come provvedere a sé stesso (PASTORE).
Come andrà a finire?
Il pastore che è solo cercherà di evitare l'incontro, non ha speranza in caso di scontro.
Non ha alcuna possibilità di scelta, può solo scappare.
I lupi potrebbero decidere di attaccare il pastore come anche di ignorarlo.
I lupi possono scegliere.
Morale della favola, il mondo è pieno di pecore, pastori e lupi.
Ognuno di voi può scegliere uno di questi ruoli.
Io sconsiglierei quello della pecora, anche se è quello che va per la maggiore.
Io ho scelto di essere lupo, non devo guidare alcuno nè devo essere guidato da alcuno perchè non ho bisogno di alcuno, ma non mi dispiace, se capita, l'occasione di muovermi in branco con altri miei simili.

miau ha detto...

@amaryllide

mica ho mai detto o pensato che gli angloamericani siano un monolite del pensiero unico. e non credere che io odii gli inglesi ecc. o gli americani, uno per uno, tutti. anzi, direi che ci sono molte cose che amo della cultura britannica o americana. voglio per esempio che OWS abbia successo.
mica smetto di apprezzare parte del pensiero di chomsky perché è americano ecc. ecc. che chomsky non sia kissinger è evidente, come michael moore non è rumsfeld. sono i primi esempi alla cazzò che mi vengono. non odio gli uSA in una supposta totalità culturale. tutt'altro. segnalo solo che i nostri interessi divergono dai loro e questo a vari livelli di potere si vede, di riflesso si vede anche nei mainstream media.

detto questo per evidenziare che certe differenze e certe guerre sottotraccia hanno natura geopolitica e non di popoli e culture, l'articolo CNBC fa semplicemente un'analisi (non molto presente altrove nei mainstream media) che GEAB ritiene valida e interessante (e anch'io). ci sono altri esempi.

miau (ex mau)

Anonimo ha detto...

Hiei
"Che non vuol dire un cazzo, infatti la tua depecoranaggine è che il branco si pieghi supinamente all'autorità centrale europea e alla BCE..."

Mario intendeva una cosa diversa che tu ancora non comprendi. ha parlato di coscienza che e' quell'aspetto della vita che la massa rifiuta di comprendere ed e' infatti per questo che non riesce ad organizzare una vita indipendente dal pastore.

la vita e' molto di piu' di quello che si vede la' fuori e il non conoscerlo non signifca che non esiste.

chi si limita a voler correggere il "la' fuori" usando le regole che in apparenza sembrano costruire questo "la' fuori" e' assai distante dalla conoscenza della vita che hanno le elites, per questo loro sono la' in alto e la massa li' in basso.

coscienza, pensiero, sono termini che la massa rifiuta di prendere in considerazione, in pratica rifiuta di conoscere se' stessa e il proprio funzionamento, gli altri che invece hanno questa conoscenza manipolano facilmente, in maniera quasi banale chi non ce l'ha.

a questo puno una risposta a questo mio commento ha un senso se articolata sui termini coscienza e pensiero, se fatta usando la realta' "la' fuori" NO poiche' si sta parlando di due cose diverse, una e' il creatore e la'ltra la creazione. vengono in questo ordine e non e' possibile invertirle.

Hiei ha detto...

"Lo sai benissimo perchè ti chiamo figlio di Rotschild"

Perchè fai come il berlusca che grida ai comunisti quando non sa che cazzo altro dire, certo che lo so!

"Sei tu quello che ha scritto che non lo fai per menefreghismo nei confronti degli altri o perchè ormai The Time Is Over."

E lo confermo: siamo oltre il punto di non ritorno, che non vuol dire che la battaglia è persa ma che non vedo come, in nessun caso e con qualunque esito, si possano evitare esiti catastrofici.

Dopo dei quali si vedrà se prevarranno "loro" o meno ma nel mezzo un sacco delle tue belle pecore saranno finite in forno, che è per quello che il pastore se ne prende cura e mette in giro cani da guardia come te...

Naturalmente tu ometti che il pastore in questione nel nostro caso fa di tutto per RENDERE le pecore incapaci di badare a se stesse fin dalla nascita perchè non abbiano altra scelta apparente di stare nell'allevamento e per questo fa di tutto per perseguitare i lupi che con la loro libertà danno il cattivo esempio.

Perchè sono il "figlio dei rothscild" quello che difende a spada tratta il sistema bancario e il sistema dell'allevamento, no? :'D

WOOF!

Renèe ha detto...

@ Barbatrucco

Vabbè... vorrà dire che tra un'insalata e un rosetta avremo di che parlare, disastri naturali a parte...

miaoooo, miaooo a tutti, io oggi lavoro..., miaoo miaoo

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
Il pastore dalle pecore si prende latte, lana e carne perchè ne ha bisogno.
Anche il pastore ha bisogno delle pecore e non solo viceversa.
Altrimenti le lascerebbe al loro destinO, LUI NON è CATTIVO è solo OPPORTUNISTA.
Quindi è OVVIO che il pastore non farà mai nulla per emancipare le pecore.
Ma d'altra parte perchè dovrebbe? Se non si preoccupano le pecore di sé stesse che ci rimettono nello scambio perchè dovrebbe farlo il pastore che ha tutto da guadagnare?
Tu stesso hai detto che non te ne frega niente degli altri, allora perchè il pastore, che nel tuo giudizio è il male assoluto, dovrebbe fare una cosa che tu che sei migliore di lui non sei disposto a fare?

Hiei ha detto...

"Quindi è OVVIO che il pastore non farà mai nulla per emancipare le pecore.

[...]

Tu stesso hai detto che non te ne frega niente degli altri, allora perchè il pastore, che nel tuo giudizio è il male assoluto, dovrebbe fare una cosa che tu che sei migliore di lui non sei disposto a fare?"

Perchè come detto il pastore vuole anche perseguitare i lupi che vivendo liberi ed indipendenti, danno un pessimo esempio alle pecore: come lupo la cosa urta i miei sentimenti, diciamo.

Non difficile da capire.

(il bello è che lui dice che vuole emencipare le pecore - come "soluzione" - e intanto difende il pastore che glielo impedisce: logico, no? :'D ).

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
Io la vedo così se le pecore vogliono si emancipano da sole, indipendentemente dall'azione del pastore.
Il pastore non interviene sulle pecore che si emancipano per un semplice motivo: ne ha ancora molte che lo seguono obbedienti e quelle gli bastano.
Quando ne avrà un numero insufficiente alle sue esigenze sarà troppo tardi per lui per invertire la tendenza.
Troppi lupi in giro per non rischiare la vita.
IO SONO OTTIMISTA POSSIAMO FARCELA

D'altra parte se pensiamo di non farcela abbiamo già castrato il pensiero che dovrebbe portarci ad ottenere quel risultato.

Anonimo ha detto...

il semplice fatto di desiderare un governo, migliore o peggiore che sia, fa immediatamente nascere colui che viene governato, il cittadino, il quale per scappare dal fatto reale di venire governato si illude di governare con il semplice atto di una crocetta su di una scheda che richiede si e no 1 minuto.
ecco, un qualche anno della propria vita deciso in 1 minuto, solo un pazzo puo' pensare di aver governato qualche anno della propria vita spendendone solo 1 minuto in decisioni e scelte.....

infatti dal mio punto di vista siete pazzi.

indopama

Hiei ha detto...

"Io la vedo così se le pecore vogliono si emancipano da sole, indipendentemente dall'azione del pastore."

Quando il pastore prende a bastonate le bestie che non fanno come dice, non è un problema, capito?

"Il pastore non interviene sulle pecore che si emancipano per un semplice motivo: ne ha ancora molte che lo seguono obbedienti e quelle gli bastano."

Infatti non abbiamo mai visto nessun pastore costruire recinti perchè le bestie non scappino, tenere cani da guardia e via dicendo, sicuro.
Continua a spaccar legna che se ti dai alla pastorizia finisci rovinato in due giorni.

"Quando ne avrà un numero insufficiente alle sue esigenze sarà troppo tardi per lui per invertire la tendenza."

Perchè il pastore è un babbeo che vede le pecore che scappano e sta lì a guardare come un fesso.
Ma ci rendiamo conto delle idiozie che si arrivano a dire pur di difendere i propri padroni? :'D

Basta, davvero - ma un paio di belle risate ce le si è fatte volentieri, non avrei detto...

Anonimo ha detto...

"Quando il pastore prende a bastonate le bestie che non fanno come dice, non è un problema, capito?"

forse non hai osservato bene la vita.

SONO LE PECORE CHE SI PRENDONO A BASTONATE TRA DI LORO. IL PASTORE E' SEDUTO A GUARDARLE.

osserva meglio.... vedrai tante cose che col filtro dei pregiudizi ti erano scappate.

indopama

Hiei ha detto...

"SONO LE PECORE CHE SI PRENDONO A BASTONATE TRA DI LORO. IL PASTORE E' SEDUTO A GUARDARLE."

Ecco arrivare il piccolo aiutante di babbo natale...

Le pecore per loro natura un bastone non sanno neanche tenerlo in mano.
Qualcuno gli avrà insegnato a usarlo e si assicura che lo faccia.

E voi avete sempre buone parole per quel qualcuno, a farci caso.

Ora, dato che lo vostre noiosissime scemenze di tirapiedi sono sempre le stesse come Goebbels insegna, quanto vi ci vuole a capirla che vi fate meno male a mollare la presa così mi levo elegamentemente di 'ulo?

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Hiei
dove veto sta qua bevi n'altro giosso!
Te si tra amissi.

Anonimo ha detto...

Reasons behind Zimbabwe hyperinflation political

http://modernmoney.wordpress.com/2011/01/17/reasons-behind-zimbabwe-hyperinflation%c2%a0political/

Exarchia

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Exarchia
ti ringrazio, temevo di essere un po' prolisso ma vedo dal link che c'è chi lo è molto di più.
Al punto n°3 viene fatta un'affermazione con nonchalance, buttata là come se fosse cosa da poco:
"Il governo sovrano può acquistare un bene reale o servizio che è disponibile per la vendita sul mercato in qualsiasi momento".

DISPONIBILE SUL MERCATO
quale mercato? interno o estero?
Perchè se è interno la Zimbabwe è messo male, al suo interno ha poco o nulla.
Se il mercato è estero vuol dire allora che c'è qualcuno da fuori che mette a disposizione beni e servizi (aggiungo risorse energetiche e materie prime), ma allora il governo non è più sovrano perchè l'approvigionamento di risorse e materie prime e quindi di beni e servizi che si ottengono lavorando assieme le prime due, dipende da qualcuno al di fuori del controllo del governo del paese.
Così arriviamo al punto: a LORO dello Zimababwe non frega un caspita, lo Zimbabwe può godersi la sua sovranità perchè non interessa ad alcun gruppo di potere mondiale.
Perchè lì non c'è alcuna cosa che interessa veramente.
Diversamente da tanti altri paesi dove invece le risorse e le materie prime, con tutto quello che ne consegue, sono arrivate a fiumi!
Bisogna guardare dove vanno le risorse e le materie prime, non dove girano solo i soldi.
Nello Zimababwe nominalmente ne girano tanti, ma niente o quasi come materie prime, risorse ...

marcoravelli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
marcoravelli ha detto...

È 40 anni che qui siamo nello Zimbabwe... E nemmeno ve ne accorgete....

Grande Hiei... !

IO (Mario Barbiero) ha detto...

ZIMBABWE
pil pro capite 411$
indice ISU 0,140 (ultimo posto nel mondo)
aspettativa di vita 37 anni
mortalità infantile 81 su 1000 (la prima al mondo)

ç@§§O proprio uguali l'Italia e lo Zimababwe!

curiosità:
l'aspettativa di vita era 61 anni quando era una colonia britannica;
altra curiosità:
il paese manca quasi totalmente di generi alimentari di prima necessità.

SORRY FELICE ti tocca lavorare anche di domenica!

Anonimo ha detto...

Ma avete notato una corrispondenza nelle scorse settimane tra alluvioni e avvenimenti meteorologici molto forti e la posizione dell'italia rispetto bce e FMI...e debito...qualcuno ha fatto collegamenti?

Anonimo ha detto...

http://www.wallstreetitalia.com/article/1248890/cultura-e-societa/una-societa-di-vidioti-teledipendenti.aspx