Le diverse testate riportano un numero discordante di partner e di minutaggio. Noi per decenza evitiamo di entrare nei dettagli, che troverete facilmente sui motori di ricerca, e preferiamo chiederci se non sia il caso di riflettere sul concetto di pornodiva diciannovenne.
Sarebbe stato più interessante, e meno morboso, dedicare spazio al feedback ricevuto in patria da Netanyahu, al suo rientro in Israele dopo l’incontro con Barack Obama.
Già Netanyahu aveva detto a chiare lettere la settimana scorsa che la soluzione a due stati “non s’ha da fare”. La soluzione che il resto del mondo ormai ritiene l’unica praticabile non è nei piani di Israele. Netanyahu si è invece detto favorevole ad una generica “forma di autogoverno” dei palestinesi.
Ossequiosamente, Obama accetta ed esegue.
Onora il padre, dicono i comandamenti.
Sentiamo cosa dice la madre...
“Non fermeremo la costruzione degli insediamenti”, non permetteremo agli americani di dettare la nostra politica: queste le parole pronunciate sabato dal Ministro per gli Affari Strategici Moshe Ya’alon in riferimento alla timida richiesta americana di fermare gli insediamenti ilegali in cisgiordania formulata, appunto, settimana scorsa da Barack Obama.
Leggiamo ancora Ya’alon:
Gli insediamenti non sono la ragione per cui il processo diplomatico è fallito
[...]
Gli insediamenti non sono mai stati un ostacolo alla pace in nessun modo [durante i discorsi tra Obama e Netanyahu]. Anche quando Israele si è ritirata da ampie (sic) fette di terra, il terrorismo ha continuato.
Già. Risulta invece diversamente.
L’ articolo “In Palestina, la pace è ostacolata dalla crescita dei coloni in Cisgiordania, dice l'Onu” cita il famoso rapporto delle Nazioni Unite del settembre 2007 sull’impatto degli insediamenti israeliani in Cisgiordania: "[...] le Nazioni Unite hanno diffuso un avvertimento secco secondo il quale la crescita costante degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata sta mettendo a repentaglio le prospettive di pace”.
(report completo, in inglese: “The Humanitarian Impact on Palestinians of Israeli Settlements and Other Infrastructure in the West Bank” in PDF).
Continuiamo l’allegra lettura delle dichiarazioni di Ya’alon:
Tutto quello che abbiamo ottenuto è stato un “Hamastan”.
Già. Si sono ritirati e tutto quello che hanno ottenuto è uno stato dove governa Hamas, il che non ci stupisce, dato che Hamas è stata regolarmente eletta dai palestinesi di Gaza.
Ancora:
“Non fermeremo l’espansione degli insediamenti che è la conseguenza della nostra crescita naturale. Ci sono persone che vivono lì, che allevano i loro figli lì. Dobbiamo costruire case per le famiglie – non è questo che pregiudica la pace.
Israele ha bisogno di spazio vitale per la sua crescita naturale.
Ci ricorda sinistramente qualcosa... che va via in un lampo, con un battito di ciglia, che con un soffio si disperde e lascia spazio alla foto che abbiamo scelto in alto, all'inizio del post.
Saluti felici
Felice Capretta
3 commenti:
un saluto a tutti.
premesso che la terra è di tutti, non è di nessuno in particolare.
ogni volta, che mi sposto i aereo, guardo la terra dall' alto.
ammiro la sua bellezza, i suoi colori, non vedo confini o separazioni.
quando rimetto i piedi a terra, trovo ciò che l' uomo ha realizzato, la ns realtà.
trovo confini stabiliti, barriere, divisioni.
ma nonostnate ciò, nonostante i ns concetti, le ns paure, la vita va avanti, si espande.
anche questa primavera, il verde è maggiore all' anno precedente.
nel giardino, dietro casa mia, trovano asilo numerosi merli e passerotti.
tornando al problema israeele e palestina.
purtroppo vige la legge del più forte.
i palestinesi, al pari di altri popoli, non sono considerati uomini.
io non credo alla violenza, in quanto la violenza porto guerra e morti; infatti è da 2000 anni che si combatte in quella zona.
qaundo l' altro, il ns vicino, è trattato come un animale , a cui elargisco le briciole, conteggio i litri di acqua che beve, non è un esempio di vita.
secondo il mio pensiero, tutti i paesi confinanti, siria, libano, giordania hanno tanta terra libera, dove tutti possono vivere in pace .
non penso che i palestinesi ,si svegliano la mattina, con il desiderio di ammazzare qualcuno.
no, anche loro, al pari di noi, desiderano vivere , vivere in pace.
questo è il mio pensiero.
se amo ogni essere, porgo la mano, affinchè si sollevi, divido il mio cibo, gli dò conforto, in cambio ricevo un sorriso.
o, per come sono io, la consapevolezza di essere in pace con me stesso.
al contrario, se lo umilio, lo bastono, lo prendo a calci, non posso aspettarmi un sorriso da parte sua.
ciò che seminiamo, raccogliamo.
in questi giorni, si avvicinano le prossime elezioni .
il ns presidente, lancia una delle sue trovate, ossia ridurre il numero dei deputati e senatori.
se lo avessero voluto fare, hanno avuto tempo, quasi gli ultimi 15 anni.
la solita propaganda , finalizzata a nascondere le sue azioni, e a fare deviare l' attenzione degli italiani.
perchè non ci parala dei rimborsi elettorali.
quanti di voi, sono a conoscenza , che i vari gruppi politici, sindacato compreso, sono propietari
di numerosi immobili, terreni ecc.pagati dai rimborsi , ossia dalle ns tasse.
nei mesi che affronteremo, noi cittadini, saremo chimati a fare sacrifici, a nuove tasse, ma i politici, non fanno sacrifici?
perchè non possono ridursi gli stipendi e i vari benefit.
qualcuno di voi, mentre legge, penserà che sono invidioso.
no.
io ho tutto ciò che serve per vivere .
non ho problemi, sono in pace con me stesso, con la vita, anche con quest'ultimo aspetto della stessa.
ciò che scrivo, è finalizzato solo, a cercare di aumentare la consapevolezza, poichè, cosi facendo, cambiamo la ns realtà.
io amo voi tutti , voglio leggere i vs commenti, dove traspare gioia, amore, consapevolezza.
amate ciò che siete.
con affetto
franco
colui che ha il denaro è colui che decide.
Così recita la torah.
Quando Dio vi avrà fatto conquistare un paese,sgozzate tutti senza risparmiare un solo uomo e non abbiate pietà per nessuno.
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