martedì 16 dicembre 2008

Dati istat novembre, inflazione al 2,7% , deflazione

Ben ritrovati ai sempre più numerosi lettori di Informazione Scorretta. Vi ricordo che potete aggiungerci al vostro feedburner RSS cliccando qui.

Dati Istat di novembre resi noti ieri.

Anche oggi la maggior parte dei media preferisce dare spazio ad altre notizie mooolto interessanti, come le piogge romane, l'imprenditore ucciso e il trans assassino. Stranamente poco spazio viene dedicato ai dati istat.

Come sempre in questi casi, il vostro Capretta annusa e...scava, scava, scava.

Ricorderete i dati Istat di ottobre: la proiezione dell'inflazione annua si attestava a 3,5%.
Secondo i dati Istat novembre, la proiezione annua è ora del 2,7%.

Dunque l'inflazione diminusce.
Buona notizia? Non è detto.
L'inflazione probabilmente rallenta perchè l'economia sta rallentando.
L'inflazione rallenta perchè stiamo scivolando nella deflazione.

Ancora una volta swissinfo porta elementi interessanti:

ROMA - Novembre nero per il mercato automobilistico europeo. Nel mese scorso - secondo i dati diffusi dall'Acea - le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono ammontate a 932'537 unità, in calo del 25,8% rispetto allo stesso mese del 2007. Ad ottobre il calo era stato del 14,5%, a 1'134'031 unità. Nei primi undici mesi del 2008 le immatricolazioni di auto nuove sono ammontate in Europa a 13'788'256 unità (-7,1% sullo stesso periodo del 2007).

Novembre è il settimo mese negativo consecutivo per il mercato europeo. [...] La situazione è critica non solo nei mercati maturi dell'Europa occidentale (-26%) ma anche nei nuovi Stati membri (-22,6%). [...]

Tra i maggiori mercati dell'Europa occidentale, la Spagna è quella più in crisi (-49,6%), ma piangono anche Gran Bretagna (-36,8%) e Italia (-29,5%), mentre la Germania (-17,7%) registra la discesa più pesante da dicembre 2007 e la Francia (-14,1%) dall'agosto 2003.

Il dato spaccato per nazione:
  • Spagna -49,6%
  • UK -36,8%
  • Italia -29,5%
  • Germania -17,7%
  • Francia 14,1%

Troppi beni in circolazione per troppo poco denaro = deflazione (si veda il link per un approfondimento).

Rai News, benchè imprecisa, descrive la situazione

Roma, 15 dicembre 2008

Forte calo dei prezzi per la spesa quotidiana a novembre: la diminuzione su mese è la più forte da luglio 1959 e riflette i timori di una recessione legata a deflazione, ovvero a prezzi in discesa. L'Istat ha pubblicato oggi i dati definitivi dei prezzi al consumo di novembre: il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza scende dello 0,7% rispetto al mese di ottobre, portando la crescita annua al 3,2%, in sensibile rallentamento rispetto a quella registrata il mese precedente, risultata pari a 4,6%.

Nel mese di novembre, sottolinea l'Istat, gli aumenti congiunturali piu' significativi sono stati rilevati per i capitoli Comunicazioni (+ 0,3%), Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2%); una variazione nulla si è registrata nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura; variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-2,3%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,4%).


Ecco dunque i primi settori a entrare in deflazione.

  • Trasporti, -2,3%: evidentemente ci sono meno merci in circolazione e i prezzi scendono. Già lo avevamo anticipato in questo post sulla caduta dei prezzi dei noli dei trasporti capesize
  • Servizi ricettivi/ristorazione -0,4% : stiamo tagliando le spese superflue e i prezzi scendono
  • Abitazione -0,4%: pochi ormai accendono mutui per acquistare immobili e i prezzi scendono
  • Elettricità e combustibili -0,4%: l'unica buona notizia, la discesa del prezzo del petrolio ci fa respirare.
Come sopravvivere alla deflazione: per il momento tenetevi stretto il vostro denaro anche liquido e rifuggete dagli investimenti nei mercati finanziari e in istituzioni creditizie. Al picco della deflazione, chi avrà denaro liquido acquisterà beni capitali con pochi spiccioli.

Subito dopo, almeno negli stati uniti, si innescherà l'inevitabile inflazione prossima ventura. Allora sarà necessaria una inversione di rotta nella strategia di fronteggiamento della crisi.

Saluti felici

Felice Capretta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Felice,
perdonami se posto qui, ma non ho trovato un indirizzo dove contattarti.
Sono sinceramente mooolto confuso.
Trovo il tuo "informazione scorretta" un OTTIMO blog, con informazioni approfondite e punti di vista seri e originali.
Dopo qualche news ho pensato "ecco quello che cercavo".

D'altra parte vedo che collabori con blog di sciachimisti. E li le leggo le solite superficialità paranoidi, prontamente sfatate dall'ottimo Paolo Attivissimo (attivissimo.blogspot.com)

Che dire?
Grazie per "informazione scorretta" ma... forse è il caso che ti informi meglio con degli esperti riguardo le scie chimiche

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di Firmarmi
Paolo P.

Felice Capretta ha detto...

Ciao Paolo,
grazie per i complimenti.

Conosco attivissimo e, come ho sempre scritto, lo ritengo un ottimo giornalista informatico ed un bravo sbufalatore informatico.

Credo però che fuori da quell'ambito prenda alcune cantonate.

Posso comunque assicurarti che sono pronto a cambiare idea sulla questione scie chimiche, ne sarei ben "felice", se un giorno avrò elementi sufficienti per farlo.

Per ora resto della mia idea e credo che attivissimo si sbagli.

QUesto per dirti che ti capisco bene, sono un po' nella tua stessa situazione con il blog di attivissimo: lo leggo, lo consiglio e lo indico come punto di riferimento per certe cose, ma lo critico ferocemente su altre.

Almeno con me hai due URL separati e puoi scegliere cosa leggere.. comuqnue qui non parlerò di scie chimiche : )

Saluti felici

Felice