domenica 29 agosto 2010

Gheddafi, l'islam, Bernanke e le case USA

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Ah, il lunedì. Che bel giorno per iniziare la settimana.

Cioè, dico, la settimana non poteva iniziare, che so, di venerdì?

Che il venerdì sono tutti più sereni. Anzi, la settimana dovrebbe proprio andare a ritroso: dal venerdì al lunedì, che è il giorno che proprio non vuoi andare al lavoro pero' poi tac - c'e' il weekend.

Già.

Questo preambolo per scrivere che non vorremmo darvi le peggiori notizie proprio di lunedì mattina, ma questa l'abbiamo vista ora che è domenica sera e proprio non la volevamo far passare sotto silenzio.

Si, perchè mentre Gheddafi era gradito ospite a Roma e dichiarava che l'europa dovrebbe convertirsi all'Islam sotto il naso di frattini che sorrideva come un cogl...def...ahem, qualunque politico (frattini, quello che difendeva l'assalto israeliano alla nave turca), succede che wallstreetitalia pubblicava un interessante grafico che probabilmente non sarà pubblicato nelle news del lunedì.

O forse sarà pubblicato dopo le brillanti dichiarazioni di Bernanke, che settimana scorsa ha fatto tutto un bel discorso sull'opportunità di usare strumenti straordinari, primo fra tutti il quantitative easing.

Un po' come proporre di tenere tutti aperta l'anta del frigorifero per 6 ore al giorno per abbassare la temperatura del pianeta.

Già.

Dicevamo, comunque, di un interessante grafico apparso su Wallstreetitalia poche ore fa.

Eccolo.


USA, vendite di nuove case ai minimi dal 1963




Avevamo già dato la notizia qualche giorno fa, ma il grafico proposto qui sopra visualizza molto bene il concetto.

Ecco uno stralcio dell'articolo, che vi invitiamo comunque a leggere.

Con il venir meno di incentivi fiscali predisposti dall'amministrazione Obama per l'acquisto della prima casa, le vendite di nuove abitazioni sono crollate -12% a luglio.

Poco importa se i tassi sui mutui a 30 anni sono scivolati ai minimi storici (non erano cosi'; bassi nemmeno nel Dopoguerra ai tempi del piano Marshall).

La vendita di case di nuova costruzione ha portato le lancette indietro al 1963, in pratica annullando il progresso delle ultime tre generazioni di famiglie americane.


A guardare il grafico si nota il piccolo scalino verso l'alto che interrompe per un attimo la caduta vertiginosa. Corrisponde alla cosiddetta "ripresa" di cui si è tanto parlato negli ultimi mesi.


Saluti felici

Felice Capretta

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84 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma c'è chi sta promuovendo nuovi tipi di chiodi...

"A number of the world’s biggest banks have launched international roadshows promoting the use of the renminbi to corporate customers instead of the dollar for trade deals with China."

DAZ

a.mensa ha detto...

(ri)presa per il c...o
sapessi come inserire una immagine lo farei, ma posso solo mettere il link.

http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5899&viewmode=flat&order=ASC&start=30

post n# 31

Anonimo ha detto...

Il crollo del mercato immobiliare non lo vedo un fatto negativo, in fondo non credo che negli states ci sia tutta questa necessità di nuove case.

E poi le case costano troppo, come le automobili, come tutto ormai.

Vedo che anche qui in Umbria si continua a costruire nuovi appartamenti, che inevitabilmente poi, non si riescono a vendere.

Ma se vogliamo superare la crisi, mi sa che bisognerà inventarsi qualcosa di diverso.

guru

Anonimo ha detto...

@Ma se vogliamo superare la crisi, mi sa che bisognerà inventarsi qualcosa di diverso


tipo?

dj sdong ha detto...

anche in Emilia Romagna si continua a costruire case. a manetta.. a pressione , insomma... se ne costruiscono molte di media o bassa qualità a prezzi altissimi.

imprese edili e agenzie immobiliari: andatevene tutti affanc*lo !!! :)

dj sdong ha detto...

secondo il mio personalissimo parere la crisi e stata creata a tavolino e potrebbe essere bloccata:
riportando in europa e USA le fabbriche che negli ultimi 20 anni sono state spostate in Cina, India, Singapore ecc...
bhè cari miei, non dico che questa sia una ricetta perfetta ma gia sarebbe un inizio.

ovviamente OTOPIA!! si salvi chi può...

dj sdong ha detto...

utopia, pardon...

Anonimo ha detto...

"@Ma se vogliamo superare la crisi, mi sa che bisognerà inventarsi qualcosa di diverso

tipo?"

Per quel che riguarda l'italia e più precisamente il settore immobiliare, intanto, come dice Pallante, si potrebbe lavorare sulla ristrutturazione dell'esistente con criteri mirati alla sostenibilità ambientale e all'autosufficenza energetica.

Ma più in generale, visto che non si è più in grado, in Italia, di puntare sulla "produzione", per ovvi motivi di competitività, sarebbe saggio, a mio modesto parere, valorizzare l'immenso patrimonio artistico, culturale e naturale di cui disponiamo.

Decentrare e deindustrializzare.

guru

Anonimo ha detto...

Non ci siamo.....
Il mercato si riequilira da solo, basta non intervenire.
I costruttori smettono di costruire case se poi non riescono a venderle. Le banche smettono di prestare ai non meritevoli, se non le salvano... e i banchieri vanno a casa! Questa si che è utopia.
Basta lasciare che ci siano i fallimenti e non salvare chi ha mal gestito.
Invece qui tutti vogliono intervenire per elargire le loro prebende.
Fra

Infettato ha detto...

A proposito di interventi.....metto altra carne nel fuoco, dal blog di orwell
http://svolte-epocali.blogspot.com/2010/08/no-recovery-like-obama-recovery.html

Anonimo ha detto...

A Roma stampano palazzine a getto continuo, praticamente la città si è congiunta col litorale. Tirano su interi quartieri in blocco. Ovviamente strade zero.

Ma non credo che chi costruisca sia stupido, anche se ora gli rimangono vuote mi sembra evidente che è un modo per "fermare" i soldi. Io non conosco nessuno che ci ha mai rimesso costruendo case.

Fede

Anonimo ha detto...

@ Fra

Non so a chi tu ti riferissi, per quel che mi riguarda non ho parlato di prebende.

Comunque la tua ricetta è quella di lasciar fare al mercato, mi par di capire.

È chiaro che il "mercato" ci andrà giù piuttosto pesante, visto che gran parte dei posti di lavoro disponibili in Italia, sono totalmente improduttivi.

Suvvia, facciamola finita con 'sto mito del mercato, se la gente non ha uno stipendio, il mercato muore.

Il lavoro che attualmente faccio io, cinque, o sei anni fa lo facevano 5, o 6 persone.

Non mi sembra un ragionamento così difficile da capire.

guru

PS: l'80% delle aziende italiane sono già fuori mercato.

Anonimo ha detto...

Fra,
investire nel mattone va bene finche' hai la gente da metterci dentro, quindi o hai i nuclei famigliari che rimpiccioliscono e si frammentano oppure hai un aumento del numero delle persone.

in italia si e' avuto il primo caso ma mi sembra che ormai sia gia' al picco, niente e' per sempre.

e' pronta la frutta mi sembra...

:-)

Anonimo ha detto...

Io non conosco nessuno che ci ha mai rimesso costruendo case.


!!!!
Io sì! i trbunali fallimentari sono pieni di imprese edili. Secondo me qualcuno qui vive di preconcetti. Se vi guardate intorno e vedete complessi immobiliari invenduti per un periodo superiore ai due anni, state tranquilli che quell'imprenditore o sta ripianando le perdite con i suoi risparmi o è fallito (o quasi).

Certo che il mercato ci deve andare giù duro, i prezzi degli immobili dovranno scendere e diversi imprenditori ancora falliranno, ma non c'è niente da fare, deve andare così.
Molti non falliscono solo perchè le banche non applicano i protocolli e non chiedono i rientri. Ma è come se lo fossero, hanno già eroso tutto il loro capitale.

Fra

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo che l'immobiliare è alla frutta. Non capisco sinceramente chi non lo vede o pensa che un imprenditore immobiliare non ci perde mai, ma dove le sentite ste cose, nelle sedi del partito?
Fra

Anonimo ha detto...

da nessuna parte ma ci si gode un mare a dire sempre il contrario...

:-)))

Anonimo ha detto...

Richieste di indennizzo per oltre un miliardo di euro, fondi disponibili per 21,6 milioni: praticamente il 2,1 per cento. A tre anni dall'entrata in vigore, la normativa per proteggere le vittime dei fallimenti immobiliari – con un triste gioco di parole – si dimostra un vero fallimento.


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/12/tutele-acquirenti.shtml?uuid=bae6b596-cff9-11dd-9095-a4606c9ed132&DocRulesView=Libero&fromSearch


Fra

Anonimo ha detto...

@ Fra

Ok, lasciamo i "non meritevoli" al loro destino, lasciamoli fallire com'è giusto.

Veniamo al punto 2.

Come cacchio fanno a campare senza una disponibilità economica?
E comunque chi comprerà le merci prodotte dla MERCATO?

Poi passiamo al punto 3.

E se s'incazzano?

guru

Anonimo ha detto...

Una semplice ricerca sui fallimenti:

http://www.ricerca24.ilsole24ore.com/fc?cmd=static&chId=30&path=%2Fsearch%2Fsearch_engine.jsp&keyWords=fallimenti+immobiliari+%2B+%22fallimento%22&field=Titolo%7CTesto&id=&maxDocs=&orderByString=score+desc&criteria=0&pageNumber=1&simili=false&action=&chiaviSelezionate=&description=&flagPartialResult=&senv=r24&layout=r24

Fra

Anonimo ha detto...

Dal sole del 21.04.2010
-------

CRACK AZIENDALI I NUMERI E LE PROSPETTIVE - Sotto la lente

Boom di fallimenti per l'industria e le costruzioni

A gennaio-marzo le istanze crescono del 30%

Andrea Marini
Dopo un anno e mezzo di stress economico, il tessuto imprenditoriale del Lazio inizia a mostrare i primi strappi dovuti alla recessione. Nei primi tre mesi del 2010, le richieste di fallimento (le "istanze") presentate nei nove tribunali della regione sono state 931, lievitate di quasi il 30% rispetto allo stesso periodo del 2009. Un trend che potrebbe anticipare un peggioramento rispetto all'anno scorso, quando già i numeri erano stati negativi, anche se meno della media nazionale: secondo InfoCamere le imprese laziali dichiarate fallite nel 2009 hanno rotto il muro delle mille unità (oltre l'80% concentrate in provincia di Roma), con una crescita del 14% sul 2008, contro il +26,6% registrato in Italia

http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=lazio-LA20100421002AAA

adesso ci manca il solito furbo che dice comunque che sono tutti pilotati e in verità i soldi ce li hanno a montecarlo...
Risposta: può darsi, come anche no, ma ciò non dimostra che non è fallito costruendo case e, state tranquilli, se poteva continuare a tenersi i suoi soldi senza fallire l avrebbe fatto: a fallire l'imprenditore non si diverte!

Fra

Anonimo ha detto...

punto 2: i prezzi crollano, in un circolo vizioso calo stipendi - calo prezzi. piano piano la gente riconmincia a comprare , la dicesa rallenta e finisce.
nel frattempo: licenziamenti, ingiustizie sociali, senzalavoro, ...incacchiamenti vari... Nessuno può farci niente

Il problema andava posto prima, ormai è tardi, mi spiace essere banale ma:

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" –
Ludwig Von Mises

Fra

Anonimo ha detto...

immobiliare, fallimento, mercato, economia.

quante parole fasulle che usate per evadere dalla realta'.

la realta' e': come vogliamo sviluppare i rapporti tra le persone? vogliamo camminare insieme oppure ognuno per contro suo?

va ricordato che il muro di un capannone non fallisce, ne si lamenta come pure gli euro.
stanno tutti li' buonini aspettando una PERSONA che li muova.

era, e' e rimarra' una pura questione di RELAZIONE TRA UOMINI che, finche' continueremo a cercare di negarla dandogli svariati nomi diversi, non cambiera' di certo in meglio.

il vero tema (a meno che non si voglia continuare a parlare di aria fritta COME STATE FACENDO) e':

cosa vogliamo fare tra di noi?

che tipo di vita vogliamo creare?

amiamo ancora cambiare il telefonino ogni 6 mesi oppure questo tipo di vita non ci interessa piu'?

ecc. ecc.


indopama

Anonimo ha detto...

punto 3:

s'incazzano, s'incazzano! ......

spero solo con i responsabili e non, come al solito, con le teste di legno di turno.

Fra

Anonimo ha detto...

PRENDIAMO PROPRIO QUESTO ESEMPIO:

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" –
Ludwig Von Mises

QUESTO BRAV'UOMO DI COSA PARLA?
IO NON HO CAPITO CHI SIA IL "SOGGETTO".

DOVE STA IL PROBLEMA?

CHI E' CHE SI LAMENTA, IL BOOM INDOTTO?

O FORSE LA CRISI...

O L'ESPANSIONE DEL DEBITO...

FORSE E' IL SISTEMA MONETARIO...

MA CHE COSA STA DICENDO QUEST'UOMO? VOI LO CAPITE?

NON HA MAI MENZIONATO LA PAROLA "UOMO", COME NEMMENO ESISTESSE TRA QUELLO CHE HA DETTO, COME NON AVESSE IMPORTANZA.

NON VORRETE SCENDERE A LIVELLO DI QUESTO IDIOTA... QUANDO ARRIVIAMO A PARLARE COME QUESTO QUI SIGNIFICA CHE SIAMO COMPLETAMENTE ANDATI.


INDOPAMA

Anonimo ha detto...

@ indopama

secondo me l'aria fritta la fai tu, con i soliti discorsi esistenzialisti che non portano da nessuna parte.
l'umanità è fatta da singoli che agiscono egoisticamente, la solaalternativa inventata, per ora, è il socialismo che ha fato di gran lunga peggio.
Fra

Anonimo ha detto...

Orpo, adesso siamo al paradossale. Sto idiota ha scritto 1000 pagine parlando dell'uomo (il titolo è "the human action") e tu ti permetti di sparare ste cretinate?
bho.
Fra

Anonimo ha detto...

Idiòta
Dal latino idiota(m) 'ignorante', che è dal greco idiótìs, derivato di ídios, nel significato di '(uomo) privato', che come tale è considerato 'incompetente, inesperto' rispetto a chi riveste incarichi pubblici, successivamente col significato di 'popolare, plebeo' e poi 'ignorante'. Anche, anticamente, idiòto.
Sostantivo maschile e femminile [plurale maschile idioti, femminile idiote].
In medicina chi è affetto da idiozia.
Nell'uso comune, persona stupida e insensata ma anche, anticamente, rozza e incolta.

Anonimo ha detto...

in quella frase Fra, in quella frase che e' stata presa come esempio...
se quella e' il massimo del sapere dell'idiota per me e' cosi', cosa vuoi che ti dica...
vuoi che cominci a mentirti?

indopama

Anonimo ha detto...

vedi, forse e' venuto il momento di smettere di avere la necessita' di punti di riferimenti esterni e cominciare a camminare con le nostre gambe.

quell'uomo per me puo' averne anche scritte 2000 di pagine ma non riguardano il mio quotidiano che e' la mia e unica vita.

siete troppo distanti dal vostro quotidiano con le vostre idee, parlate di cose che poi non fate, rimangono tanti begli scritti ma poi alla fine continuerete ad andare dietro a chi vi comanda nel reale, a chi compie azioni reali dicendovi cosa dovete fare (e voi ubbidite).

troppe chiacchere portano solo confusione.

quante ne avete fatte fino ad ora? io credo che abbiate gia' parlato di tutto lo scibile umano, e poi?
cosa e' cambiato?

fate le cose di sempre lamentandovi esattamente come facevate prima.
non e' cambiato niente e sai perche'?

PERCHE' NON SIETE CAMBIATI VOI...

vedi, le parole di una legga e tutte la altre regole scritte su di un foglio di carta le puoi cambiare quante volte ti pare ma se non cambiano le azioni delle persone non cambia niente, se non passi dalle parole ai fatti tutto e' come prima.

e oggi tutto e' come prima...

gente impotente, robot teleguidati.

la tv ordina, il robot esegue.

a me va bene cosi' in fondo io vivo comunque molto bene.
ma chi si lamenta lo sa almeno per cosa lo fa?


indopama

Anonimo ha detto...

@ Indopama

Non è che mises è un idiota, è che sono cose scritte diversi decenni fa.
Il mondo intanto è cambiato parecchio.

E non è che la sua analisi mi sembri sbagliata, sono i presupposti che sono sbagliati: lui mette al centro il mercato, tu ci metti l'uomo.

Il problema è che fino adesso è stato sempre il mercato a muovere il mondo, bisogna prenderne atto.

Col risultato che ci siamo infilati in un vicolo cieco.

Tornare indietro è difficile e poi, ci son tutti gli altri che spingono, che non vedono ancora il muro.

@ Fra

La tua visione delle cose è forse realista, ma io preferisco pensare che ci sia un'altra via, perché, per come la metti tu, la vedo dura parecchio.

Ragionando in scala planetaria, ci vedo scritta una parola:

GUERRA. :(

guru

Anonimo ha detto...

finche' il discorso non ritornera' alla realta' la realta' non puo' cambiare e la realta' e' fatta di RELAZIONE TRA LE PERSONE, di scambi di cose prodotte dall'uomo per l'uomo.

sono queste relazioni e il prodotto del nostro lavoro quello che chiamate sempre economia.

proviamo a chiamarli col loro vero nome e vedremo che saltera' fuori tutta un'altra realta'.

proviamo a vedere cosa e' per noi veramente il denaro e vedremo che la relazione di scambio di cose puo' cambiare se solo torniamo al senso dello scambio.

guardiamo cosa vogliamo nella vita e cerchiamo di averlo a togliamo l'attenzione dal denaro, se ci focalizziamo su di esso sempre durante la giornata avremo tanto denaro a scapito del resto.

quando lavoro, se penso al denaro non penso a cio' che faccio e non me ne frega niente se lo faccio bene o male. il risultato e' quello che abbiamo sotto i nostri occhi:

cose sempre piu' scadenti.

relazione tra la gente sempre piu' scadenti.

un mare di denaro per comprare cose schifose che per giunta non conosco non avendoci focalizzato la mia energia sopra.

penso sempre e solo al denaro e ho disimparato a conoscere un prodotto di qualita' da uno scadente, col risultato che mi sono circondato di oggetti spazzatura che non mi piacciono ed ho bisogno di cambiarli continuamente nella speranza di trovare l'amore della vita.

ma non c'e' l'amore della vita semplicemente perche' non l'ho creato, in quel momento io pensavo al denaro...


indopama

Anonimo ha detto...

@guru
"E non è che la sua analisi mi sembri sbagliata, sono i presupposti che sono sbagliati: lui mette al centro il mercato, tu ci metti l'uomo."

mercato e uomo sono la stessa cosa solo che se lo chiami uomo allora, nelle cose che fai, ci vedi una relazione con un altro essere vivente.
se lo chiami mercato ti viene da fare qualsiasi cosa perche' nella relazione finale ci vedi una cosa astratta, un nome.

abbiamo dimenticato che alla fine stiamo facendo qualcosa per noi uomini, tutto quello che facciamo parte da noi e arriva a noi.

quindi il nodo centrale e' cosa vogliamo fare per noi e come ci vogliamo relazionare tra noi, tutto qui. questa e' la vita, se poi riusciamo a metterci nel mezzo anche il resto del pianeta allora siamo giunti al livello massimo.

il resto sono solo parole create ad arte da chi e' abile a manipolare la mente umana per assogettarla ai propri voleri.


indopama

Anonimo ha detto...

faccio un altro esempio per aiutare a capire quando parliamo di aria fritta.

la classica frase:
la democrazia e' il potere del popolo.

quindi e' come dire:
il potere del popolo e' il potere del popolo.

ok, questo gia' lo abbiamo detto e per confondere le idee gli abbiamo pure dato un secondo nome, "democrazia", in modo da togliergli il nome "popolo" che ci faceva troppo ricordare "noi stessi". non ci piace parlare di noi e cosi' chiamandola democrazia ci sembra di parlare di qualcun'altro, non vogliamo responsabilita'.

ma in cosa consiste in pratica questo "potere"?

possiamo fare cosa?

siamo convinti di eleggere persone che dirigano quello che noi vogliamo fare, quindi siamo convinti di decidere come sviluppare la nostra vita.

MA LO SAPPIAMO COSA VOGLIAMO FARE?

NO, PERCHE' NON NE ABBIAMO MAI PARLATO TRA DI NOI...

QUINDI?

SIAMO DEI PIRLA CHE PARLIAMO DI UNA COSA PENSANDO DI CONOSCERLA QUANDO INVECE NON LA CONOSCIAMO.


ci lasciamo fregare come dei polli, non abbbiamo mai le idee chiare per cui gli abili manipolatori delle mente, molto piu' abili di noi, ci dirigono come un branco di pecore.

e siccome un po' pure lo capiamo ma non ci va di dichiarare che siamo idioti allora facciamo finta di non capire e anzi facciamo finta di avere veramente il potere.
e' difficile darsi dello stupido cosi' ci mettiamo la maschera per farci sembrare intelligenti, cominciamo a fingere ogni momento del giorno sviluppando il peggio di noi.

ma stupidi lo siamo di certo se:

1- non sappiamo come vogliamo vivere la vita.

2- anche se lo sappiamo non riusciamo a viverla come vogliamo.

un animale riesce a fare meglio, in fondo riesce a fare quasi sempre quello che si sente di fare.
penso che anche un albero sia al di sopra del nostro livello, anche lui in fondo riesce a crescere come vuole.

perche' noi non riusciamo a fare quello che desideriamo fare?

dov'e' il limite e come fare ad eliminarlo?

questa e' "economia", lo studio della relazione tra le persone con annesso scambio di beni e servizi, detta anche (ma non ditelo troppo forte altrimenti potrebbe svegliare qualcuno dal sogno) VITA.

ho finito, il gossip puo' continuare.


indopama

marco spacchi ha detto...

Io non sò dove li vedete i prezzi in discesa...io proprio da nessuna parte...che si vada in birreria o immobiliare...anzi io credo che andranno sempre più su...ormai penso tutti abbiano capito che quei pezzi colorati valgono sempre meno..
Credo cmq che in Italia ci sia ancora molta ricchezza personale, da me sui colli ci sono case in vendita a prezzi assurdi, (hanno anche 30 e passa anni) se contatti i proprietari non gli frega nulla di venderla o meno, se vuoi quello è il prezzo...semplicemente perchè stanno bene lo stesso come patrimonio....
Condivido molte cose che dice Indopama.
Una cosa ricordatevi che la vita è adesso...ripeto ADESSO...quindi smettetela di pensare al futuro ci come o meno sarà...perchè tanto non ci azzeccate mai..

Anonimo ha detto...

ALCUNI CONSIGLI PER SEMBRARE INTELLIGENTI

Anonimo ha detto...

Chi mi dà la mano per cercare il Governatore della Banca Centrale Cinese (secondo me l'hanno già ammazzato)

http://www.stratfor.com/analysis/20100830_china_rumors_central_bank_chiefs_defection

Poi c'è anche questa da verificare

http://usahitman.com/united-nations-alan-greenspan-now-implicated-in-134-5-billion-bond-scandal/

Bellissima questa: un altro Trilioncino di carta straccia.

Tutto da verificarsi però bella storiella

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Cosa fa quindi il Senatore Rockfeller (si proprio Lui): http://www.personalliberty.com/conservative-politics/liberty/sneaky-senate-trying-to-slip-internet-kill-switch-past-us/

Il Folletto

Felice Capretta ha detto...

@ folletto

sempre superinformato!! secondo me il governatore della banca centrale cinese è da qualche parte in italia a fare lo straccivendolo :-))

saluti felici

felice

a.mensa ha detto...

due parole sull'immobiliare perchè pare ci sia un po' di confusione.
nessuna impresa , oggi, costruisce con soldi suoi.(perchè non ne ha ).
esse costruiscono con i soldi delle banche.
magari comprano il terreno, con soldi propri, ma poi dal progetto alla prima pietra chiedono un prestito.
poi arrivano al tetto e pagano l'impresa che ha costruito a 6 mesi.
quindi chiedono un mutuo sul valore già realizzato.
con esso pagano qualcosa alla prima impresa, all'architetto, ed arrivano all'edificio completo ((muri)
con esso chiedono un aggiornamento in corso d'opera alla banca.
ottenutolo pagano le imprese che hanno lavorato finora (se sono onesti), e aggiungono impianti e finiture appaltando a singole imprese.
sull'opera finita , altro aggiornamento alla banca, magari già predisponendo lo spezzettamento dei prestiti avuti in mutui sulle singole unità immobiliari.
a quel punto occorrono i compratori ch esi accollino i mutui.
nel mentre gli interessi si sommano sulle rate scadute.
dopo un anno, la banca inizia ad agitarsi e chiede notizie sull'andamento delle vendite.
al secondo anno, chiede insistentemente e perentoriamente il rientro, ed al terzo forza il fallimento dell'impresa ed il sequestro dell'immobile.
sempre ch enel mentre non sisia venduto e quindi che i compratori non sisiano accollati almeno un 50-60% del valore impegnato.
se non sempre così , in modo molto simile.
il problema ch ecostruendo a credito, gli interessi corrono, come un ororlogio che ticchetta e non sbaglia un colpo.

a.mensa ha detto...

poi succede come a Vimercate, sull'area ex Bassetti dove è stato costruito un complesso enorme uffici/abitazioni dove uno striscione avverte " VENDESI ULTIMI APPARTAMENTI " a cui un mattacchione ha aggiunto con una striscia sotto " E ANCHE I PRIMI !"

Anonimo ha detto...

ehi anch'io sono di Vimercate..quando iniziarono a scavare pensai suito che avrebbero trovato difficoltà a vendere..ma dov'è il cartello?

Clarius ha detto...

Opinioni divergenti su Gheddafi

http://www.wolfstep.cc/2010/08/gheddafi-di-qui-e-di-la.html

Anonimo ha detto...

Rapporti immobiliari Italia

•2010 residenziale

•2010 non residenziale

DAZ

Anonimo ha detto...

@ Clarius

Ti marco stretto.

Continui a linkare wolfstep, quello con le tettone edipiche che dice che l'iran invadera l'irak.

Boh, sarà...

Su gheddafi, che dire, una bella messainscena, con le amazzoni, la tenda e gli elefanti di Pirro.

Ah, dimenticavo, digli a Wolf che, se non l'avesse ancora capito, quello non è gheddafi.

Ha mandato uno dei suoi sette sosia. :D

guru

a.mensa ha detto...

@ anonimo
sul complesso di Vimercate, lo striscione dell'azienda , sulla parte interna del primo edificio, quello a mezzaluna, è lungo almeno una decina di metri.
quello del mattacchione, l'ho visto appeso sotto ai primi di agosto.

luigiza ha detto...

@guro che scrive: ...Su gheddafi, che dire, una bella messainscena, con le amazzoni, la tenda e gli elefanto ti di Pirro.
No guro il circo è per i fessi, ma il colonnello non solo si é dimostrato insoddisfatto per quanto l'Italia gli ha dato e darà per le sofferenze subite dal suo, al tempo totalmente inesistente, popolo ma a già messo le mani avanti per cominciare a spillare soldi alla UE. 5 (cinque) miliardi annui per fermare l'immigrazione.
A casa mia si chiama ricatto e sono sicuro che funzionerà.
Il ns. continente, ubriacato da pietismo coglione sparso a piene mani da colore che fanno il mantenuti di professione e pedofili per diletto é abitato da popoli ormai morti. Morirà!
Tempo 15 (quindici) anni suggerice il Benettazzo nel suo ultimo articolo. Ottimista!
luigiza

Anonimo ha detto...

La tua visione delle cose è forse realista, ma io preferisco pensare che ci sia un'altra via, perché, per come la metti tu, la vedo dura parecchio.

E' questa la realtà, meglio esserne consapevoli che continuare a vivere nel mondo utopico di indopama che, per darsi una speranza, continua a ripetersi che esiste una strada fatta di ingenua bontà. PS: mentre anche lui, a me pare, vive in questo mondo, lavora, contratta, incassa e, se lo licenziano o non lo pagano s'incazza....
Per me, e ripeto per me e senza intenti polemici, lui predica bene solo perchè in questo momento sta bene (socialmente ed economicamente). anche lui, se si trovasse in un'ambiente ostile (come noi qua) comincierebbe a scendere dal suo scranno e parlerebbe di problemi reali come sopravvivere nella bufera.
Fa finta di non sapere di cosa palimao, ma se ripensa a quand'era qua anche lui, se lo ricorda benissimo.
Fra

Anonimo ha detto...

http://veradestraradicale.ning.com/forum/topics/discorso-di-ahmadinejad

Il meraviglioso discorso del presidente iraniano all'ONU, sembra di sentire .

Che sia che i nostri media parlino male dell'Iran, perchè tutto è controllato.....???

Il Folletto

luigiza ha detto...

Addendum sulla visita di Gheddafi tratta da http://www.repubblica.it/politica/2010/08/31/news/la_velina_islamica-6641549/?ref=HREA-1

C'entra invece, eccome, il bisogno di dimostrare che la grazia e la sensualità possono essere comprate col denaro. Il dittatore libico si rivolge al suo popolo prospettandogli la meraviglia delle belle donne da marito di cui l'Italia è percepita anche laggiù come il giacimento. Lui può permettersele, i suoi sudditi vedremo.
Ve lo ricordate il metodo utilizzato dal Duce per far muovere gli italiani per la conquista dell'Imoero?
Ve l'hanno insegnato a scuola?
Capite cosa sta facendo in realtà il colonnello?
Lo capite figli del '68 che vi siete intruppati come sardine ai concerti rock?
Beh é una esperienza che ripeterete in ben altro contesto, se non vi svegliate.
luigiza

Anonimo ha detto...

@ luigiza

Trovo la tua visione e quella Benettazzo piuttosto paranoiche e fuorvianti.

Fino a prova contraria è stato "l'uomo bianco" a voler fare il padrone in casa d'altri.
E lo sta facendo pure adesso, dove gli riesce.

Certo se gli equilibri economici del pianeta dovrebbero rimanere quelli attuali, si potrebbe anche ipotizzare l'invasione dei barbari.

Ma probabilmente quegli equilibri cambieranno e forse, l'Europa non sembrerà più una meta così appettibile fra qualche anno.

Credo che sia arrivata davvero l'ora di "pensare globale e agire locale" come diceva qualcuno.

In quanto ai giovani del '68 stretti come sardine ai concerti rock, non capisco cosa vuoi dire.

guru

Anonimo ha detto...

@Fra,
il mondo utopico che vivo io e' fatto di relazioni tra le persone, di scambi di cose (tra cui anche il denaro) ed emozioni.

sei tu che ti alzi la mattina e saluti il mercato che passeggia assieme all'economia portando a spasso i triliardi...

davvero ti credi piu' realista di me? o ti credi realista perche' parli come ti stanno insegnando alla tv? dire economia e' meglio di dire relazione tra le persone? o mercato invece di gente che si scambia le cose?

io sono io, non ho bisogno ne' della tv ne' di nessun altro per stare al mondo, come dice anche la capretta io preferisco sbagliare da solo e capisco la vita anche senza bisogno che me la spieghino i professionisti del "mercato".

il bello e' che anche i miei figli di 3 e 5 anni sanno gia' come vivere senza bisogno che glielo spieghino alla tv.

si nasce imparati, come diceva qualcuno... il problema arriva col crescere... e lo si vede chiaramente.


indopama

yuma ha detto...

@
fra e luigiza

macchegglielodditeaffa':-)))

Anonimo ha detto...

mercato, economia, trilioni, cds.

li ho scritti belli in grande sul muro di fronte al letto in modo da poterli leggere ogni sera prima di andare a dormire. voglio imparare anche io come si fa a vivere.

vado bene cosi' yuma?

:-)))
indopama

Anonimo ha detto...

ah... dimenticavo.
devo poi anche cominciare a lamentarmi all'infinito e fare finta di sapere cosa dico.

con questo sono a posto yuma?

posso entrare anche io nella massa?

indopama

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@indopama
sei un grande!!! e la tua pazienza è ancora più grande, sei troppo buono.

yuma ha detto...

@ Indo

tu hai la mia simpatia. Secondo me sei dei gemelli, almeno come ascendente ( se non è vero dimmi lo stesso di si) Comunque quello vero è l'Indopama che ogni tanto si incazza. Il Gemello è l'altro !

Ah, a proposito, mi tradurresti questo in quattro parole?( che non ho tempo di leggere tutto)

http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Piu_Grande_Crimine.pdf

Invece non ho visto nessuno fare riferimento al discorso di Geronzi a Rimini. Io l'ho seguito in diretta. Ha parlato (udite udite) addirittura della teoria del dono ! Rivisitazione delle agenzie di rating ,auspicio di un borsellino del contante in una mano unica a livello mondiale che elargisca e "controlli" Sue esatte parole...«un organo che sovraintenda la liquidità internazionale: una sorta di banca centrale globale

intervento a 360 gradi da Gheddafi ( il miglior azionista che si possa sognare) ai riferimenti alle Encicliche Papali del passato
Insomma...non ha dimenticato nessuno

yuma ha detto...

eh no Mario, non è troppo buono ! Ogni tanto si incazza , e meno male così ci ricordiamo che è uno di noi eh eh eh .
Ha la stessa costanza di quei mastini napoletani de "La Torre di Guardia", ma le rare volte che cede e ridiventa umano almeno ci ricorda che non è una EME
Riposto l'indirizzo di Barnard che prima non era completo
http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Piu_Grande_Crimine.pdf

yuma ha detto...

uffa QUI

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Nel complesso residenziale dove abita mia mamma si è discusso per diverso tempo del seguente argomento:
a chi spetta lo sfalcio dell'erba di una porzione di terra adiacente la struttura (una striscia che corre lungo il marciapiede)
Il comune sostiene che è onere dei condomini per via degli accordi con l'impresa di costruzioni, l'amministrazione condominiale nega che i condomini abbiano quest'obbligo.
Dibattito intenso, petizioni, raccomandate, senza mai arrivare ad una soluzione con questo pezzo di terra che intanto diventa regno incontrastato di erbacce di ogni genere.
Finchè una coppia di anziani non ci ha fatto un bell'orto.
Sinceramente di "anziani così" ne vedo gran pochi sia qui che in altri blog.
Meglio continuare a chiacchierare di cose alte come "gente", "mercato", "crisi".
Indo è inutile che insisti, se dopo tanti mesi di "ciacole" come chiamiamo qui in Veneto le chiacchiere, uno preferisce continuare a discutere di determinati argomenti senza spostare di un centimetro in avanti la propria vita che vuoi farci, amen ...

Anonimo ha detto...

Yuma,
i post di barnard su cdc sono sempre i più commentati per il semplice fatto che lui li costruisce con l'intento di riscaldare gli animi.

Ma non c'è bisogno di tutta quella manfrina per capire la faccenda.

Avrai certo giocato a MONOPOLI.

Si danno un po' di verdoni per uno e si comincia a giocare.

Beninteso, soldi creati dal nulla, ma non a debito, privi d'interesse.

Poi vuoi il culo, vuoi uno spiccato senso degli affari, vuoi una discreta dose di cinismo, si fa la partita.

Ogni volta che passi dal via ti danno un reddito di cittadinanza, ma non ti basta per sopravvivere e a volte devi sperare di finire al gabbio per non pagare balzelli a ogni tratta di dadi.

Alla fine, il gioco non ha quasi mai un unico vincitore, ma sempre molti perdenti.

Ma la cosa interessante è che il banco, chi mette la grana è attore terzo, anzi, non è affatto un attore. Si limità meccanicamente a emettere la quantità di moneta che serve a ogni giocatore per poter partecipare.

Poi la selezione avviene sul campo.

Non c'è bisogno di scomodare gli economisti.

guru :D

Anonimo ha detto...

yuma,
sono una bilancia e sono quello che sono, il linguaggio posso facilmente cambiarlo, dipende dall'interlocutore.
e le cose di cui si discute quelle pure dipendono dall'interlocutore, dipende da cosa vuole sentirsi dire.
come si suol dire, sono da uova e da latte.

guru,
sono d'accordo, non c'e' bisogno degli economisti per vivere, basta vedere che la vita c'era gia' anche quando non c'erano loro. loro sono uno sviluppo moderno, finche' li vogliamo li abbiamo e, visto che poi tanto economisti non sono ma sono soprattutto gente della finanza, gente che manipola il denaro, ci saranno finche' avremo il denaro al primo posto del nostro interesse.
dipende da noi, dove focalizziamo il pensiero li' si crea la vita e questo e' difficile da capire, molto difficile perche' per capirlo bisogna parlare di noi stessi e non sempre andare dietro alla notizia del giorno.
ma questa e' tutta un'altra storia ed evidentemente non e' ancora arrivato il momento giusto.

in ogni caso credo possa essere utile cercare di smontare il moderno modo di parlare, quello che usa parole che non ci appaiono collegate alla vita reale ma che troviamo solo sui media e riportare il dialogo potendo, ogni cosa che diciamo, riferirla facilmente a quello che abbiamo attorno.

mercato non dice niente, gente che si scambia le cose invece dice molto.
finanza non dice niente, gente che gioca coi soldi cercando di portarli via agli altri per averne di piu' per se' dice molto.

ecco, se partiamo da qui forse riusciamo meglio a capire cosa va e cosa non va.
quello che dice barnard per esempio non mi interessa perche':
1- usa termini che il 99.9% della gente non capisce.
2- parla di un aspetto insignificante della vita, il denaro e' importante solo per quanta importanza la gente gli da', capita la sua vera importanza allora tutto il castello di carte crolla. la vita va avanti finche' abbiamo da mangiare, col denaro ma ssenza cibo facciamo ben poco.

quindi:
ristabiliamo le priorita', quello che principalmente vogliamo dalla vita e quello che ci da' gioia.
poi cerchiamo di averne in qualita' e in quantita' giuste.

questo necessita prima di tutto di una scelta personale, ognuno di noi deve capire cosa vorrebbe dalla vita.
poi necessita di una scelta relazionale perche', di sicuro, se ci aiutiamo gli uni con gli altri tutto diventa piu' facile.

il resto sono dettagli, il signoraggio, la borsa, tutte queste cose spariscono nel momento in cui capiamo che non servono e per capire che non servono bisogna prima capire cpsa serve.
finche' non capiamo cosa serve il signoraggio stara' li' dove sta assieme alla speculazione finanziaria.

nessun colpevole al di fuori di noi stessi, abbiamo sempre e solo quello che vogliamo.


indopama

luigiza ha detto...

@Mario B.
Heila' finialmente ti si risente.
Un carissimo saluto
luigiza

Anonimo ha detto...

@Mario

Al contrario nel mio di paese pezzettini di terra così piccoli che nessuno vuole, vengono puntualmente presi dai vecchietti con i loro orti, il primo che arriva meglio alloggia…

Occhio però che se nel tuo di paese non è abitudine, potrebbe diventare una piccola striscia di Gaza :)

Uomo avvisato…..

Saluti
L’erede dei 40 ladroni

Infettato ha detto...

@indopama il denaro è solamente un mezzo, tramite questo mezzo riusciamo a perseguire i nostri fini qualunque essi siano (l'azione umana).

A prescindere dai nostri interessi o fini appunto, c'è un problema, economicamente parlando, la svalutazione del denaro.

Questa svalutazione ci sottrae una parte del nostro potere di acquisto, ossia, puoi raggiungere meno fini di quelli che avresti potuto raggiungere se non ci fosse questa economia.

Ovviamente alcuni ci guadagnano con questa truffa.

Sapere o non sapere questa teoria (chiamarla teoria mi sembra riduttivo questo è un dato di fatto) cambia poco riguardo le nostre scelte.

Non ho letto l'azione umana di Mises, ma ho letto altri testi che si rifanno a quel principio che tu contesti, se hai tempo e voglia prova a leggere lo stato falsario.

Per quanto riguarda il discorso case, lo scorso anno ho fatto un affare, quando c'è la crisi ci sono anche "offerte" allettanti, il costruttore che deve rientrare dei soldi investiti per esempio, per come la vedo io è l'unico momento che riesci a non farti prendere per il collo.
E' vero che in alcune zone di Roma non ti puoi avvicinare, specialmente dove si sono sviluppate università ecc. ma è altrettanto vero che si riescono a trovare molte più offerte rispetto al precrisi, gli stessi mutui nei periodi crisi sono convenienti.

Anonimo ha detto...

Vi consiglio la lettura di questo saggio che da spunti interessanti e non comuni.
http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php

Anonimo ha detto...

hops,
il titolo del saggio è:
"il piu grande crimine"
elo trovate qui
http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php

yuma ha detto...

@Indo e Guru

:-)))

Infettato ha detto...

@Anonimo ho iniziato a leggere e vedo subito un errore clamoroso, quantomeno nell'interpretare il debito pubblico.
Ossia è vero che un cittadino compra il titolo e alla scadenza avrà il suo interesse, ma questo è un guadagno per chi può permetterselo al limite, mentre per il cittadino comune il deficit di bilancia ello stato implica pagare più tasse, limitazioni della spesa meno servizi.

Subito dopo parla di moneta è scrive che è esattamente uguale se tizio si fa prestare i soldi da caio (soldi veri) oppure da una banca tramite riserva frazionata (soldi truffaldini) alla fine tutto si ripiana.

Si ripiana un bel ciufolo, scusa ma leggere un obrobrio del genere mi fa girare i maroni, mi rifiuto di leggere il resto.

Anonimo ha detto...

Interessante

http://www.marketoracle.co.uk/Article22324.html

Fra

Infettato ha detto...

Anche questa è interessante, questo individuo è uno di quelli che compra i bot.

http://bit.ly/dc0YRg

Viva i di-onesti.

Anonimo ha detto...

x infettato

Si ci sono tante cose che all'inizio non quadrano, cose che i libri di testo considerano in maniera opposta, ed è proprio il voler confutare le teorie economiche vigenti l'intento dello scrittore. Anche io per un bel pezzo della lettura rimanevo stranito e mi sembravano assurdità, ma alla fine ti fa vedere le cose in maniera diversa, anche se comunque da approfondire. E' comunque un punto di vista che secondo me non si deve sottovalutare nel complesso.

Anonimo ha detto...

x infettato

lo scrittore fa una differenza sostanziale tra moneta sovrana e non, e qui sta appunto il cardine del discorso.

Anonimo ha detto...

basta parlare sempre di moneta...

BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

reboot ha detto...

Ho letto il saggio di Barnard ieri. Partendo dal presupposto che il debito pubblico e' un dramma, ho trovato sorprendente la teoria del spesa pubblica illimitata e senza debito dei paesi a sovranita' monetaria. Qualcuno piu' esperto di me di meccanismi monetari puo' confermarla?

Indopama, hai perfettamente ragione.
Per carcare di ottenere "in qualita' e in quantita' giuste" quello che ci da' piu' gioia nella vita, occorre comunque usare mezzi pratici, tendenzialmente condivisi e accettati dalla societa' in cui scegliamo di vivere. L'economia e' un mezzo. Se vogliamo scambiarci delle cose, oltre all'amore e al rispetto, e' utile che esistano principi condivisi per regolare questo scambio, no? Poi capisco che Barnard non faccia del suo meglio per stare simpatico.

Guru, sai che il Monopoli e' nato per spiegare ai non addetti ai lavori le teorie economiche di un economista autodidatta, un tale Henry George? Il nome originale del gioco era "The Landlord's Game".

Infettato ha detto...

Barnard se la prende con le imposizioni della BCE, in particolare con La UE, le leggi che "stringono la cinta" ai rispettivi paesi comunitari.

Mentre, partendo dal suo assunto per il quale l'immissione del denaro deve essere esercitato dallo stato sovrano, che DEVE inflazionare perchè conviene, che può nipponizzare il debito pubblico per far crescere l'economia ecc.


Che ci sia una regia è fuori dubbio, che il modo per affrontare questa problematica sia la sovranità monetaria agli stati ho dei grossi dubbi, specialmente quando si parla di denaro convenzionale e si vuole spingere sulla stampante, critica i signoraggisti ma propone la stessa soluzione.

L'unico spunto degno di riflessione è, per quale motivo il Giappone, ma anche altri grandi paesi non vengono mai coinvolti o messi all'indice pur avendo in alcuni casi dei debiti doppi rispetto ai piigs?

Su questo concordo e non riesco effettivamente a capirne il motivo, e come se fosse tutto truccato, poi, è solo la mia personale visione.

Anonimo ha detto...

reboot,
l'economia non e' un modo, l'economia e' TUTTA la vita perche', per vivere, bisogna darsi da fare, questo anche nella giungla, da sempre, valido per noi e per gli animali.

la discussione sta nel capire se QUESTO tipo di economia funziona bene oppure si puo' fare meglio.

nell'economia (CHE E' LO SCAMBIO DI QUALCOSA TRA DI NOI) e' oggi si' presente il denaro ma, NON DIMENTICHIAMOLO, e' presente anche la gente!!!!

ma allora perche' della gente non ne parlate mai? e' il denaro che controlla la gente?

per me dovrebbe essere la gente che controlla il denaro...

li' dove mettiamo il pensiero si crea la vita, se pensiamo che sia davvero il denaro a controllarci allora sara' cosi'.

LA VITA DELLA GENTE OGGI E' CREATA DALLE REGOLE DEL GIOCO.

INVECE, A MIO PARERE, DOVREBBE ESSERE LA GENTE CHE CREA LE REGOLE DEL GIOCO IN MODO DA RENDERLO IL MIGLIORE POSSIBILE.
e le regole del gioco si possono cambiare...

quando leggiamo qualcosa, il 99.99% delle volte e' un dettaglio di questo sistema di fare economia che:

1- quasi nessuno di noi capisce anche se crede di capirlo.

2- ma soprattutto nessuno mette mai in discussione le basi di questo gioco. siamo sicuri che le regole sia giuste?
ma la capiamo la base in modo da poter essere in grado di modificarla se eventualmente non ci piace?

parliamo sempre dei dettagli di un gioco gia' impostato senza MAI mettere in discussione le regole che lo hanno impostato.

questo si chiama essere schiavi del gioco, invece a me, che sono il giocatore, piacerebbe anche poter modificare il modo di giocare se non mi piace.


indopama

reboot ha detto...

Indo, sfondi una porta aperta.
Per quanto mi riguarda il punto e': come fare in modo che sia la gente e controllare il denaro?
Perche', per quanta tristezza facci ammetterlo, oggi e' esattamente il contrario. Vale per il manager che vive solo per il bonus, come per il cassaintegrato che non sa come pagare l'affitto.

Nel mio piccolo, cerco solo di capire cosa hanno di sbagliato le regole attuali e quali possono essere le alternative per rendere questo gioco piu' divertente per tutti. Se hai proposte, non vedo l'ora di ascoltarle.

Anonimo ha detto...

reboot,
per me e' un problema di consapevolezza, non siamo consapevoli delle nostre azioni, ci muoviamo come dei robot.

invece dovremmo sapere ogni istante cosa facciamo e perche' (il fine), se ci piace continuare a farlo oppure cambiare.
siamo esseri liberi, non c'e' nessuno eccetto noi stessi che ci impone delle regole di vita.

concentrandoci sul qui ed ora riusciremmo a capire che alla base di ogni azione c'e' un'emozione.
l'emozione genera l'azione, ogni tipo di emozione hai il suo corrispondente in azione.

analizzandoci capiremmo che le nostre emozioni sono quasi tutte generate dai media e non le sentiamo nostre, ascoltandoci bene dentro di noi ci sono altre emozioni, quelle che, se trasformate in azioni, ci fanno entrare piu' amore/gioia di quello che ci entra adesso.


in genere il discorso di base esula dai tecnicismi, si parla prima di noi, di cosa vogliamo, per poi, tramite l'uso delle relazioni tra di noi e col pianeta, cercare di ottenerlo.

solo alla fine si entra nel dettaglio decidendo le regole del gioco, solo dopo aver deciso il tipo di gioco.

e' molto piu' semplice di cio' che sembra e la gabbia che non ci permette di vedere questa semplicita' siamo noi stessi.


indopama

Felice Capretta ha detto...

@ indopama

chapeau

straordinario per chiarezza, semplicità e sintesi...grazie.

saluti felici

felice

Anonimo ha detto...

quindi, se vogliamo veramente provare di cambiare in meglio, e' venuto il momento di smettere di dire cosa non ci piace fare (di lamentarci) e cominciare a dire cosa vogliamo fare.
e se le cose che vogliamo fare sono comuni si parte a farle insieme.

potrebbe pero' anche essere che ognuno la pensi in maniera diversa e che rimanga tutto com'e' ora, evidentemente e' la cosa migliore.

indopama

reboot ha detto...

Sul piano dei principi basterebbe cominciare ad applicare l'ingnoratissima dichiarazione universale dei diritti umani. Ma e' proprio nello spirito di essere propositivi che pensavo di scendere dal piano dei principi al piano dei tecnicismi. E' molto piu' facile esporre a qualcuno la propria idea se gli si offre una visualizzazione del modello che gli si sta proponendo. Poi si puo' decidere di modificare o anche di scartare il modellino di partenza, se si rivela inadeguato. Alla peggio si sara' ottenuto che ognuno cominci a pensare a come progettare un modello migliore.
Credo essere intraprendenti sia il miglio modo d'invitare gli altri a diventarlo.

Anonimo ha detto...

REBOOT,
il modello viene da se' dopo che si e' deciso a che gioco si vuole giocare.

siamo qui, abbiamo un pianeta a disposizione, cosa vogliamo fare tra di noi usando il pianeta?

prima sgrossare, poi rifinire. le regole o il modello come lo chiami tu, viene dopo a mio avviso.

prima definire i concetti base ascoltando ognuno i propri bisogni senza che essi derivino da un modello gia' imposto, facciamo finta che non ci sia ancora niente, poi vediamo di quanto bisogna cambiare quello che gia' facciamo.
potrebbe anche saltare fuori che non c'e' bisogno di un modello perche' ce lo abbiamo gia' dentro. :-)

indopama

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Lo scambio tra paesi avviene come lo scambio tra persone: io do una cosa a te e tu ne dai una a me.
Il denaro consente lo scambio.
Lo scambio avviene tra materie prime, risorse energetiche, risorse agricole, prodotti finiti e servizi.
Se uno non ha abbastanza da offrire o rinuncia o fa debito.

@Infettato
I PIGS sono nell'occhio del ciclone perchè hanno preso molto più di quanto hanno dato, molto IMPORT e poco EXPORT e si trovano ad avere oltre i due terzi del proprio debito in mani straniere.
Il Giappone è uno dei primi paesi al mondo per EXPORT, quindi ha i mezzi per comprare sui mercati esteri quello che gli serve.
Il debito che ha è solo con i propri cittadini.
Quindi i giapponesi sono indebitati con sé stessi.
Quindi al resto del mondo il debito giapponese interessa poco o nulla.