Grande fu il nostro orgoglio mentre davamo alla luce il primo ologramma in diretta televisiva.
Mi perdonino i fratelli Wachowski se faccio perifrasi delle parole da loro fatte pronunciare al famoso Morpheus in Matrix, ma l'apertura di questo post le meritava tutte.
Sui giornali e nelle TV all'indomani dell'elezione di Obama, una notizia occhieggiava qua e là nelle colonne monopolizzate dal primo presidente apparentemente normale dopo l'era bush:
Finalmente realizzato il primo ologramma della storia televisiva.
Giornalista della CNN interviene in studio in diretta con il suo avatar 3D.
Wow, fico.
Successivamente, un cantante dal dubitabondo nome "Will I. Am" canticchia la canzone "Yes we can". Sempre in ologramma.
E così tutti pensano che prima o poi avremo gli ologrammi in casa.
Potremo parlare all'olofonino con la vicina di casa ed averla lì, presente come un fantasma, anzichè fare lo sforzo di bussarle alla porta.
E invece... invece....
Risulta invece che le cose sono un po' diverse.
Risulta che in studio non c'era nessun ologramma e il giornalista parlava con il vuoto.
La giornalista olografata in 3D la vedevano solo i telespettatori da casa nelle loro TV.
Nient'altro che un effetto speciale in diretta.
Nient'altro che l'ennesima montatura media.
Repubblica per una volta fa un po' di chiarezza (?).
Saluti felici e occhi al vero
Felice Capretta
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