lunedì 13 giugno 2011

Quorum Referendum 12 giugno 2011 raggiunto, o la breve storia dei tradimenti dei referendum



Con una affluenza pari a circa il 57%, il quorum al referendum del 12 13 giugno sembra proprio cosa fatta. Era necessario un 3% di margine per l'inghippo degli italiani all'estero, ma pare che sia al sicuro.

Questo non risolve magicamente le cose.

Non rende l'acqua pubblica per sempre, non blocca il nucleare per sempre, e così via.

D'altra parte, gli italiani hanno una lunga esperienza di  referendum indetti, leggi abrogate e poi prontamente ripristinate.


1993: Ministeri dell'agricoltura e del turismo

Il 18 e 19 aprile 1993 si votava su 8 quesiti referendari. Due di essi erano estremamente chiari: volete voi che vengano aboliti i ministeri dell'agricoltura e delle foreste e del turismo? Il responso delle urne fu molto palese: SI, per il 70,2% (agricoltura) e 82% (turismo).

Nello stesso 1993, il presidente del consiglio Ciampi rinomino' il ministero dell'agricoltura in Ministero per il Coordinamento delle Politiche Agricole. A fine '93 divenne Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali.

Poi, nel 1999 divenne Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Fu invece Prodi (ex goldman sachs, vale la pena ricordare) , con il governo Prodi Bis,  a reintrodurre il Ministero del Turismo tornò come dipartimento nel 2006.


Privatizzazione della RAI

11 giugno 1995, italiani chiamati al voto su 12 quesiti. Tra gli altri, uno chiede se gli italiani vogliano abolire la norma che definisce pubblica la Rai, in modo da avviarne la privatizzazione. 54,9% vincono i SI. A tutt'oggi la RAI resta la Radio Televisione Italiana, azienda pubblica.


Finanziamento pubblico ai partiti o il gioco delle tre carte

Nel 1978 il primo referendum rimando' l'abrogazione con la vittoria del NO. Nel 1993 invece vinsero i SI con il 90%.

Nello stesso anno, dicembre 1993, la legge sul finanziamento pubblico divenne "contributo per le spese elettorali". Poi, nel 1997, la legge intitolata "Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici", ripristino' il finanziamento pubblico ai partiti.

Nel 1999, per finire, la legge che prevede il rimborso delle spese elettorali entra in gioco e basta ottenere il 4% per ottenere il rimborso. Nel 2002, la soglia viene abbattuta all'1%.

Roba che se uno non ha il coraggio di rapinare una banca gli vien voglia di fondare un partito.


Il pendolo nucleare

Un anno dopo Chernobyl, 1987: per 80 votanti su 100 lo stato non puo' permettersi di piazzare una centrale nucleare in un Comune se il Comune stesso non vuole la centrale.

Aboliti anche i contributi di compensazione agli enti locali per la presenza di centrali e vietata la possibilità all'Enel di partecipare alle costruzioni di centrali nucleari all'estero. Pietra tombale sul nucleare in Italia?

Il Governo Berlusconi poi reintroduce il nucleare in Italia.

Oggi è stato necessario un referendum abrogativo.


Referendum o non referendum?

Ora è chiaro che le leggi che valevano 100 anni fa protrebbero non essere più adatte oggi, così come la volontà popolare. Ed è normale che il parlamento sia lì a fare le leggi, o almeno così dovrebbe essere in un mondo normale.

Quello che non è normale è che i governi reintroducano dopo poche settimane cio' su cui una larga fetta della popolazione si è espressa. Perchè ti viene il sospetto che questa gente non faccia l'interesse dalla nazione, ma il proprio interesse (si chiama alto tradimento).

I referendum sulla privatizzazione dell'acqua quindi non toglieranno l'acqua dagli artigli delle multinazionali e degli interessi collegati, che ci riproveranno subito. Ma gli italiani si sono espressi chiaramente, ed una bandiera è stata piantata.

Se non altro, i prossimi governi dovranno fare i conti con la volontà popolare e dovranno decidere se e quanto, e quanto presto, essere responsabili del tradimento della volontà popolare.

L'agenda della privatizzazione dell'acqua, così come quella del nucleare (per il legittimo impedimento è una cosa un po' diversa) è destinata ad andare avanti, ma almeno gli abbiamo posto un ostacolo.

Se non avessimo votato, se non avessimo raggiunto il quorum, se non ci avessimo neanche provato perchè tanto in italia non cambia mai un cazzo di niente, l'agenda sarebbe andata avanti liscia senza il minimo ostacolo.

Invece stavolta gli è andata male.

Saluti felici e stay human

Felice Capretta

20 commenti:

Anonimo ha detto...

il dado è tratto

Anonimo ha detto...

Ho votato e sono perche` la gestione dell`acqua rimanga pubblica.
Ma questo e' un referendum "difensivo".
Il vero problema ora e` trovare il modo per controllare questi enti pubblici e le public utility, poiche`, a quanto mi risulta questi enti o societa` sono in gran parte dei postifici per gli amici dei politici ed il veicolo (attraverso le gare d`appalto tutte truccate) per depredare il bene collettivo.


Quindi il problema ora e` come controllare queste societa` xche` ormai siamo a 1900 miliardi di debito pubblico (almeno quello ufficiale) e la Grecia e1 dietro l`angolo indipendentemente da quella che dice il ministro 3condoni.

Inoltre sulla RAI: PRIVATIZZARLA, deve rimanere una sola rete stile BBC che fa telegiornali e servizi di informazione tutto il giorno senza trasmissionni generaliste (SENZA SANTORO, FLORIS, FAZIO che fanno delle trasmissioni del CAZZO dove invitano sempre i soliti politici che parlano di minchiate e NON FANNO INFORMAZIONE). Solo la trasmissione della GABANELLI fa informazione e approfondimento.

TUTTE LE ALTRE frequenze vanno messe a gara pubblica come e` stato fatto per le frequenze UMTS


ElCavron

Cangrande ha detto...

Ricordo che si sbaglia a parlare solo dell'acqua.

Il referendum si riferiva anche alla privatizzazione dei "SERVIZI PUBBLICI LOCALI A RILEVANZA ECONOMICA":

Trasporto pubblico locale (compresi i treni locali !!!), raccolta e smaltimento rifiuti (!!!), gas ed elettricità gestiti dalle ex municipalizzate (a tutt'oggi, comunque, a controllo pubblico), asili nido, gestione di case popolari, etc.

NESSUNO ne ha parlato. Si è fatto di tutto per nasconderlo alla gggente.

Perché ???

Anonimo ha detto...

non solo, ma l'abbattimento delle barriere della comunicazione oggi favorisce quel risveglio civile che forse in passato è mancato.

Chissà che ora metterlo nel drè al popolino diventi, ogni giorno, sempre un pochino più laborioso...

Anonimo ha detto...

Ho votato perchè era giunto il momento di dare non "un" segnale, ma "IL" segnale che gli italiani sono si pecoroni ma è l'ora di finirla da parte di tutti (DX + Centro + SX più trasformisti SX/DX e DX/SX + salvapoltrone)di metterli a pecorina perchè adesso siamo delle "caprette" e le caprette per difendersi usano le cornate..

wake up!

FEDRO55

kermitilrospo ha detto...

a me risulta che Enel sia in qualche modo "dentro" ad alcune centrali nucleari in europa dell'est. non ho la fonte per cui prendete questa notizia con le pinze.

io non ho votato e il perchè è ben scritto nel post di Felice.

Idea3online ha detto...

Complimenti per l'articolo.

Anonimo ha detto...

Enel oltre alle centrali slovacche (http://www.enel.it/ewcm/salastampa/comunicati/1587257-1_PDF-1.pdf) possiede tutte le centrali nucleari dell'Endesa (http://www.enel.com/it-IT/sustainability/our_responsibility/enel_nuclear/ownership.aspx?it=0)

il problema è che questi referendum sono delle emerite cazzate.

Il problema vero è questo:

http://www.youtube.com/watch?v=2ssrcD5GdPQ&feature=player_embedded#at=21

Ma tanto è in inglese e poi parla di oro che a nessuno interessa...

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Rimane comunque emblematico quel 5% che ha votato no.
Se volevano fare un favore a zio Silvio era meglio per loro non andare a votare, avrebbero fatto saltare il quorum…

Altra nota…

La regione Lombardia sta privatizzando l’impossibile, grazie a Comunione e Liberazione ed ai sui seguaci ( con Lega Nord complice) il privato sta entrando ovunque, in barba alla Legge Bersani che vietava l’ingresso dei privati nelle questioni pubbliche.

L’ultima stangata è la privatizzazione della gestione dei sistemi informativi della sanità lombarda.
Hanno preso 50 poveracci, creato una srl e la stanno cedendo al migliore offerente con bando pubblico.

Morale della favola, garantiranno al privato un incasso sicuro di 120 milioni di euro + altri 30 opzionali per 5+1 anni.

Un bando di gara per la gestione di una infrastruttura tecnica dove il peso tecnico dell’offerta vale il 20% e quello economico l’ 80%, ovvero, non ti preoccupare, non mi interessa come lo fai, offri pure il meno possibile, così il tuo guadagno aumenta!!!!

Documentatevi anche sull’ Expo 2015 e dei terreni agricoli prima comprati per pochi euro al metro quadro e adesso con valore quadruplicato perché hanno deciso di far li la fiera mondiale.
Senza considerare che hanno stravolto il progetto iniziale, quello per il quale avevano vinto, ovviamente non andava bene che finita la fiera gli stand rimanessero li, si doveva smantellare tutto per poi cementificare dopo!!!

Ragazzi, avete fatto bene ad andare a votare, ma sarebbe anche stato utile andare in piazza quando felice ed altri erano li per iniziare qualcosa di diverso, magari un modo diverso di vedere e fare le cose!!!

Ma si sa, fin quando non tocca a te tutto va più o meno bene.

Anonimo ha detto...

Sul fatto di aver piantato una bandiera mi trovi alquanto dubbioso... C'è chi dice che con il SI ai referendum dell'acqua si sono in realtà liberalizzati tutti i servizi comunali, non solo l'acqua. Cioè il risultato del voto è peggiore della situazione precedente...
Ad ogni modo, se devo dire la mia, io credo che la sola rivoluzione possibile (per citare Krishnamurti :) sia quella della consapevolezza, in ogni sua sfumatura. E se uno è consapevole - delle scie chimiche, degli intrallazzi finanziari, degli orrori disseminati nelle missioni di pace, del pilotaggio delle manifestazioni "colorate", ecc. - se uno è consapevole di questo, non va più a votare per alcunchè. Sarebbe come scegliere tra Riina e Badalamenti, tra la morte per fame e quella per morgellons. Credo che il silenzio, il silenzio di milioni di persone che non giocano più il gioco della "democrazia", sarebbe assordante, terribile e definitivo per chi non fa gli interessi della gente. Ma soprattutto, bisogna riflettere sul fatto che il carnefice è uno di noi...

Saluti caprini :)
webrasta

Anonimo ha detto...

Trovo veramente vergognosa quella pubblicità che invita a visitare Israele: provate a visitarlo sì, ma passando anche per la Palestina e i suoi campi profughi, gli insediamenti israeliani, il muro, le strade per soli ebrei... non sarete mai più quelli di prima!

vigna ha detto...

Anonimo delle 8.57 - 14/06/2011


Rimane comunque emblematico quel 5% che ha votato no.
Se volevano fare un favore a zio Silvio era meglio per loro non andare a votare, avrebbero fatto saltare il quorum…

Giusto per correttezza: il 5% su 57% = 2,85% non avrebbe compromesso il risultato del Quorum.

Per il resto, è avvilente quello che ci dici e che solo Reporter ci svela. Sono cose di cui Mamma Rai dovrebbe rendere pubbliche dalla mattina alla sera, svegliando le coscienze della gente comune e rendere più consapevole il ns. presidente Tano di Napoli.
Saluti e aspetto sempre il ritorno del Bagatto!!
vigna

Anonimo ha detto...

Adesso che avete votato, vediamo perchè non aveva senso votare e perchè ci hanno preso per i fondelli
L'ignoranza è forza, La guerra è pace, La libertà è schiavitù
(Orwell, 1984).

1.NUCLEARE

http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2011/06/referendum-nucleare-ma-siete-sicuri.html

Il testo del quesito

Tutti i promotori del Sì (e anche del No) riportano correttamente il quesito:

Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare

Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del d.l. 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?


Peccato che tutti evitino accuratamente di dirvi a cosa corrispondano i commi in questione. Eppure sono belli corposi come si evince anche dalla scheda.

Per evitarvi shock post cabina elettorale ve li anticipiamo noi. La legge completa, tra le tanti fonti, invece http://www.nextville.it/normativa/1387/

Articolo 5 comma 1

Ricordate, voi andate a cancellare questo testo.

Articolo 5. (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari). — 1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.


Chiaro? Voi NON siete d'accordo che NON si proceda alla realizzazione di impianti nucleare. E pensare che noi pensavamo foste contrari al nucleare!

--continua--

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Comma 8

Altro giro altro regalo.

8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l'incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell'Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali".

Chiaro? Siete contrari al che l'Italia si doti di una politica energetica nazionale e che investa in ricerca per sviluppare fonti energetiche che riducano l'emissione di gas serra. E pensare che pensavamo foste ambientalisti...

Conclusioni


Chi ha votato SI a questo referendum otterrà il doppio obiettivo di consentire la costruzione (almeno in via teorica) anche di centrali nucleari nel nostro paese (alè) e di impedire all'Italia di dotarsi di un piano strategico per l'energia che sostenga tra l'altro l'industria nazionale e una ricerca per fonti energetiche a bassa emissione.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

ASCOLTATE BENE BENITO NEL MINUTO 3:20-3.28: http://www.youtube.com/watch?v=q0dn513XHhs&feature=player_embedded#at=206 e pensate come Benito era risucito a rendere partecipi le masse con delle enormi stronzate: (GUERRA CONTRO LE DEMOCRAZIE REAZIONARIE E PLUTOCRATICHE.....).

http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/2011/06/referendum-che-tipo-umano-sei.html


Il Folletto

Anonimo ha detto...

Forse vale la pena di dire che in nessuno dei casi presi ad esempio si è MAI trattato di VERE liberalizzazioni. si hanno casi in cui continua ad entrare il pubblico, ma senza il controllo pubblico (public utility), cui il pubblico da beni a valori ridicolo, o fa regalie ad amici. la stessa enel ci vuole un bel po di fantazia a definrla ente pubblico, visto che le nomine sono fatte dal governo (o da chi tocca in quel momento). Forse il vero scandalo è quello, ma , come il solito, i riflettori stanno sulle cazzate.
Fra

marcoravelli ha detto...

Questo Referendum dimostra a pieno che in democrazia vince la banale quantità in luogo di una più pregevole QUALITA'...

Si all'acqua pubblica (che per inciso è sempre stata e rimane pubblica) significa semplicemente "lottizzazione delle competenze comunali" visto che l'unico risultato ottenuto è quello di abrogare la norma che prevede l'assegnazione della gestione del servizio tramite gara pubblica.

Ovvero:
Chi sarà sufficientemente "vicino" al Sindaco o giunta comunale di turno potrà assicurarsi la gestione del servizio.

NOTEVOLE PASSO AVANTI!!!

non mi stupisce infatti che nessun partito abbia apertamente spiegato questo inghippo...


Mi stupisce, invece, e pure molto che ancora una volta il Buon Capretta sia salpato con la sua ciurma in difesa del Potere Costituito...

Anonimo ha detto...

@ il folletto

Scusa ma.. se hai andato a leggerti l'articolo della legge abrogata?

L'art. 7 comma 1 punto D dice:realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;
d-bis) promozione della ricerca sul nucleare di quarta generazione o da fusione;

Questo è stato abrogato. Verifica alla fonte. Grazie

Anonimo ha detto...

Tesoro di un GIZ!

Il quesito sul nucleare deriva da questa sentenza della Corte Costituzionale http://www.leggioggi.it/allegati/corte-costituzionale-sentenza-174-del-7-giugno-2011-si-al-referendum-nucleare/

Il quesito referendario che tu pori è quello precedente alla sentena della Corte Costituzionale che esaminato il nuovo d.l. 31 Marzo 2011, n. 34 ha verificato l'incidenza della nuova normativa sul procedimento referendario è stata esaminata dall’Ufficio centrale per il referendum, il quale, con ordinanza del 1°-3 giugno 2011, ha trasferito la richiesta di abrogazione referendaria delle disposizioni già individuate come «Norme in materia di nuove centrali per la produzione di energia elettrica nucleare» sulle disposizioni di cui al riportato articolo 5, commi 1 e 8, del d.l. n. 34 del 2011.

Infatti le norme oggetto del quesito referendario dichiarato ammissibile dalla Corte con la sentenza n. 28 del 2011 sono state, infatti, modificate da tale intervento legislativo.

L’Ufficio centrale per il referendum ha trasferito la richiesta referendaria sui commi 1 ed 8 del richiamato art. 5, ritenendoli «non suscettibili di produrre l’impedimento del corso delle operazioni referendarie», poiché recano una disciplina che fa «salva, nell’immediato e contro la volontà referendaria, una scelta attuale nuclearista definendo anche le articolazioni e gli strumenti attraverso i quali essa è, e resta, immediatamente operativa».

Per Questi Motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare, come modificata per effetto dell’ordinanza dell’Ufficio centrale per il referendum del 1°-3 giugno 2011, per l’abrogazione dei commi 1 ed 8 dell’art. 5 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34 (Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo), convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75.

Cioè la Corte Costituzionale ve la tirato dritto NEL CULO.

Mi pare di aver verificato bene le fonti.

Saluti

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Folletto forever