mercoledì 3 novembre 2010

GEAB 47 parte 2

Stimatissimi,
di seguito la seconda parte del GEAB 47 pubblicato a settembre.

Un ringraziamento speciale ai traduttori:
  • Laura
  • Vittorio
  • Martina

La prima parte qui.


2 - Telescopio Cinque aspetti chiave dell'entrata degli USA nella fase di austerità. La sequenza di crisi sociali e politiche degli Stati Uniti per i prossimi dieci anni

Come in precedenza menzionato, l'entrata degli stati Uniti nella fase di austerità è causata da due serie di fattori: alcuni interni, specifici degli Stati Uniti, altri legati alle condizioni internazionali in rapido cambiamento. Per quanto riguarda i fattori interni, è chiaro che l'aumento del deficit diventa uno dei temi centrali del dibattito politico statunitense dopo essere stato diligentemente ignorato per anni. I democratici Keynesiani possono meglio rivelare la manipolazione monetaria Repubblicana ma ciò non cambia il fatto che questo tema stia emergendo come uno dei punti centrali per gli elettori. In economia così come in politica, la psicologia gioca un ruolo fondamentale e la crisi corrente ha cambiato le attitudini di un numero sempre crescente di americani per quanto riguarda il concetto di debito: il loro personale così come quello del loro paese.

Ciò che era considerato come prova di modernità e comportamento «Americano Vero», si sta trasformando nell'opposto: comportamento datato e anti-americano [35]. Il legame tra dibattito pubblico e comportamento individuale nasce sullo sfondo della crisi del credito e dell'impoverimento delle classi medie.

Secondo l'opinione di LEAP/E2020 tale legame informerà il dibattito pubblico statunitense per il prossimo decennio e genererà una serie di shock politici e sociali perché si tratta di una genuina rivoluzione intellettuale se paragonata allo standard degli ultimi cinquant'anni.

Ed si può anche considerare questo come uno dei cambiamenti più profondi poiché segna la fine del mito di un'America dalle ricchezze illimitate[36] e di conseguenza di un futuro radioso[37].

Da novembre 2010, le elezioni daranno il via alle valutazioni sulla grandezza del cambiamento in corso. Per il nostro team esse risulteranno in due eventi direttamente interagenti: la paralisi del potere federale rispetto all'economia ed agli affari sociali ed una crescente fissazione sul dibattito del deficit del paese.

Questo è pericoloso, poiché inasprirà sia la consapevolezza di un enorme problema ignorato per troppo tempo (crescita del debito) precludendo qualsiasi azione significativa per risolverlo (paralisi istituzionale).



Andamento della disoccupazione a lungo termine negli USA (1990-2010) (in blu i valori della disoccupazione totale) - Fonte: BLS, 08/2010.

Solamente a partire dalle elezioni di Novembre 2012 (in realtà dal 2013) sarà possibile per Washington, secondo LEAP/E2020, incominciare a prendere alcune decisioni interne difficili. Del resto questa è l'opzione più ottimista, che assume che il dibattito razionale prevalga, che non mette troppo in dubbio i fondamenti del sistema politico, sociale o economico del paese. Ma per il nostro team allo stadio attuale, non è l'opzione migliore [38].

Inoltre, dietro il problema del debito statunitense, infatti, si cela quello della permanenza o dell'avvicendamento al potere dei gruppi che controllano il sistema politico americano: le famiglie più ricche ed il complesso militare-industriale, combinati con i loro intermediari finanziari, le banche, sono infatti al centro dell'enorme deficit accumulato dagli Stati Uniti.

Il primo gruppo paga a malapena qualche imposta, il secondo si «concede» guerre a volontà ed un esercito sovradimensionato, ed il terzo gestisce il tutto e trae profitto dai deficit, che generano una manna di ogni genere di attività finanziarie.

E' la natura profondamente politica del debito statunitense che crea questo strano «fronte di rabbia» in cui uno può trovare molto vicini nelle loro analisi «Tea-parties» ultra-liberali, attivisti anti-tasse ed anti-Washington da una parte, e dall'altra attivisti anti-capitalisti che vogliono un aumento delle tasse e la creazione di un sistema di previdenza in stile europeo.

Per esempio, entrambi i gruppi si oppongono alla riforma della salute di Obama (per alcuni esagerata, per altri minima), nel loro «odio» per Wall Street (dividere le perdite per alcuni, evitare di dividere i profitti per altri), nel loro rifiuto per le avventure militari (spreco di denaro per entrambi)... Dai «bianchi della classe medio-bassa» alle minoranze lasciate da sole a difendersi, questi due gruppi non possono che continuare a rafforzarsi seguendo il passo della carneficina socio-economica che colpisce le classi medie statunitensi [39].





USA: andamento annuale comparato del PIL nominale (verde), del deficit federale (blu) e del PIL reale (rosso) (2005-2010) - Fonti: Tesoro USA/ Market Ticker, 08/2010.

Ma immaginare che i detentori del potere statunitensi (le classi sociali favorite, i banchieri, il vasto complesso militare e industriale) si prestino umilmente ad una politica di riduzione del deficit che potrebbe avere come risultato un'improvvisa perdita del loro potere e della loro ricchezza sarebbe assolutamente ingenuo.

Per questa ragione lo sviluppo più verosimile, secondo il nostro team, sarebbe in direzione di una successione di crisi politiche e sociali durante i prossimi dieci anni.

La crisi, la sua durata e la sua natura sistemica, evita che i gruppi di leaders attuali possano ancora continuare ad esercitare il proprio potere come fatto nel passato, ma i gruppi che vogliono cambiare il sistema politico statunitense non hanno i mezzi per forzare il cambiamento.

Si realizzerà quindi uno scenario di squilibri che risulterà inevitabilmente in un aumento, come dicono gli economisti, della disoccupazione «strutturale» di massa, che richiederà o la creazione di ammortizzatori sociali a base più ampia, oppure un forte aumento delle forze di sicurezza interna del paese (per proteggere i gruppi di potere).

Questa popolazione «lasciata ad arrangiarsi» alimenterà sempre di più le «crociate» sociali, religiose o politiche (e secessioniste) che stanno cominciando a far emergere demagoghi ed aspiranti leader politici di ogni genere. All'interno dell'elite statunitense, il dibattito si intensificherà a partire dal 2011, su come «tenere il paese» senza la ricchezza nè il suo sostituto, ovvero il credito facile dei decenni recenti.

A differenza delle opportunità di tre o quattro anni fa, al nostro team appare ora improbabile che avventure militari esterne vengano utilizzate come mezzo per uscire dalla crisi. L'ingresso nella fase di austerità non è del resto favorevole a nuove costose avventure che inasprirebbero solamente le tensioni interne generando allo stesso tempo una fiera opposizione esterna... con la consapevolezza che gli Stati Uniti sono divenuti estremamente dipendenti dalla benevolenza economica e finanziaria del resto del mondo.

Volenti o nolenti, gli Stati Uniti avranno ora da affrontare le immense contraddizioni e i disequilibrii accumulati in oltre cinque decenni. E naturalmente ciò aumenterà il loro profilo di «paese a rischio» e le incertezze sulla loro crescita, le loro tasse, la loro attrattiva, la loro capacità di risanare il proprio debito...


L'irrilevanza del dibattito "inflazione contro deflazione" nella crisi sistemica

E' da molto tempo che LEAP/E2020 dice che il problema dell'inflazione/deflazione è molto più complesso del semplice duello tra due concetti contradditori, tanto più che, espresso in questi termini, sembra sempre più una disputa parrocchiale che interessa solo gli economisti.

Questi dibattiti, così come le statistiche utilizzate, (aggregati monetari, indici dei prezzi, ...) diventano talmente scollegati dalla realtà di un mondo in crisi, da perdere ogni rilevanza, contribuendo così ad aumentare significativamente la confusione di chi prende le decisioni (governi o banche centrali).

Il nostro team ha perciò osservato che dall'inizio del 2010 i risultati del GlobalEurometre per l'inflazione producono maggioranze fluttuanti che si ribaltano quasi ogni mese, provando che gli intervistati sono diventati incapaci di formarsi un'opinione definitiva su questo indice.

Infatti per LEAP/E2020, se un risultato diventa assurdo, non significa che gli intervistati stiano impazzendo o che la realtà cambi di mese in mese, quanto piuttosto che l'indice non è più rilevante. Una crisi sistemica è caratterizzata da cambiamenti fondamentali nel processo che si sta valutando. Richiede perciò un radicale adattamento degli indicatori così come degli strumenti di intervento.

Crediamo del resto di essere entrati in un periodo di tendenza al rialzo dei prezzi per i bisogni fondamentali [40] e, al contrario, in un periodo di ribasso dei prezzi per molte delle classi con grandi patrimoni.

E a differenza del dibattito su inflazione/deflazione, questo aspetto è di diretto interesse per un numero più vasto di attori.

La misura di questi cambiamenti, attraverso l'indice dei prezzi o del costo della vita in particolare, diventa sempre meno rilevante a meno che non si stabiliscano due tipi separati di indici, anziché fare affidamento su indici sintetici sfocati.

In aggiunta, e lo vediamo oggi su larga scala negli Stati Uniti, per i decisori che vogliono influenzare il comportamento degli attori economici, il problema dell'aumento dei prezzi è in realtà un problema inerente il potere d'acquisto.

Perciò la stabilità annuale dei prezzi può avere lo stesso effetto di un incremento se, al tempo stesso, le paghe ed altre entrate dei consumatori calano. Ancora una volta troviamo un processo duplice che richiede un'attenta valutazione e messa in prospettiva degli andamenti per accertare cos'è che alla fine determinerà veramente le scelte dell'attore economico rilevante.

Il potere d'acquisto sembra essere un indicatore molto importante sotto questo aspetto.

Così, mentre Ben Bernanke e la Fed vaneggiano di come stiano contenendo l'inflazione negli Stati Uniti, ciò non impedisce una doppia riduzione dei guadagni e dei capitali e la contrazione del credito per i nuclei familiari, cose che somigliano ad una forte inflazione: «Se i miei introiti sono diminuiti del 10% ed i prezzi sono aumentati in media del 2%, il mio potere d'acquisto è diminuito del 12%. Pertanto non spendo niente, o almeno molto meno, qualunque cosa mi dicano sul tasso d'inflazione».

Ma del resto, di quale potere d'acquisto stiamo parlando?

Delle classi medie o delle classi privilegiate?

Anche qui, il sistema di statistica americano mostra i suoi limiti ideologici.

Fin quando si è potuto dichiarare che la classe media rappresentava il grande e stabile cuore della società degli Stati Uniti, le misure generali erano sufficienti. Dal momento in cui la classe media resta indietro, si frammenta ed impoverisce, tutte le politiche economiche basate sulle misurazioni medie sono condannate al fallimento poiché hanno come obiettivo una categoria di attori che di fatto non esiste più.

Questi fatti, naturalmente, si applicano ugualmente agli altri stati occidentali nel mirino della crisi.

Il dibattito di lunga data su inflazione/deflazione, è perciò solo un esempio dell'eclatante fallimento del sistema di statistiche nel profilarsi della crisi sistemica.



Percentuale di posti di lavoro persi nelle recessioni successive alla Seconda Guerra Mondiale, dopo il 1945 (allineate al massimo dei posti persi; recessione attuale in rosso) - Fonte: CalculatedRisk, 08/2010

Ma oltre a questa separazione sociale e per categoria di patrimonio, è necessario anche osservare lo sviluppo temporale. La fase di bassa inflazione o deflazione, che sembra deprimere i banchieri centrali e preoccupare così tanto la Fed, è soltanto temporanea.

Da una parte, i BRIC, queste potenze in rapida ascesa, sono soggette a un'inflazione crescente che non mancheranno di trasmettere ai paesi occidentali [41]; dall'altra, gli Stati Uniti, che sono in una posizione unica nel sistema economico globale, rimangono alla mercé di una «reflazione» mal gestita che si trasformerà immediatamente in iperinflazione nel caso di una perdita di fiducia nel dollaro americano.

Secondo LEAP/E2020, la perdita di fiducia nella capacità dell'economia americana di lasciarsi rapidamente alle spalle la crisi, o persino la paura che essa ricada in recessione nei prossimi mesi, può dare il via a questo fatale doppio processo sul dollaro: un'inflazione interna «come rimedio [42]», tale da scatenare una fuga dagli asset denominati in dollari da parte del resto del mondo.

Dato l'ingresso degli Stati Uniti nella fase di austerità e date le velate minacce di Ben Bernanke agli altri banchieri centrali [43], la fine del 2011 potrebbe rivelarsi adatta a provocare una simile catena incontrollata di eventi. Indubbiamente, gli ultimi anni hanno mostrato che, nonostante il suo stile oratorio molto professoriale, Ben Bernanke (come i suoi colleghi) ha poco controllo. Via via che la situazione americana diviene più complicata, non c'è ragione per cui il controllo degli eventi da parte della Fed debba rafforzarsi; semmai il contrario.

Il vero PIL americano è del 30% più basso delle cifre ufficiali

L'ingresso degli Stati Uniti nella fase di austerità è iniziato di fatto almeno due anni fa. In realtà, la crisi e le sue conseguenze in termini di un crollo di utili e di capitale, così come la drastica riduzione del credito al consumo, sono soltanto un passo nel processo di impoverimento delle classi medie americane che è iniziato quasi trent'anni fa. Attraverso tutto questo periodo, la fregola del credito facile ha avuto l'obiettivo di nascondere questo impoverimento compensando una carenza di reddito con debiti illimitati.

Dato che la crisi ha portato questo processo a una fine improvvisa, Washington (il governo, il Congresso e la Fed insieme) ha provato a compensare la sua sparizione con un gigantesco debito pubblico.

Tuttavia, come vediamo quotidianamente guardando allo sviluppo economico e sociale del Paese, questo tentativo è fallito per le ragioni discusse nei capitoli precedenti di questo numero del GEAB. Comunque, questo tentativo ha un impatto diretto sul PIL americano che la maggior parte degli economisti e degli esperti rifiuta di riconoscere, perché questo provocherebbe uno shock di tale violenza per la stabilità economica e finanziaria globale che la cosiddetta «crisi Greca» sembrerebbe soltanto un semplice esercizio di allenamento.

Se la bugia delle autorità greche sull'ammontare del debito del loro Paese e quindi del rapporto debito/PIL è stata sufficiente a generare il panico mondiale, immaginate per un secondo cosa causerà la scoperta che il PIL degli Stati Uniti è in realtà del 30% più basso delle cifre ufficiali, e pertanto il rapporto tra debito pubblico e PIL americano nel 2009 è stato del 113% e non dell'83% [44] (visto che, per il nostro team, questa è una realtà che diventerà ovvia a tutti durante il 2011). La differenza è semplicemente dovuta al fatto che tra il 2007 e il 2009 gli Stati Uniti si sono fatti carico di oltre 4000 miliardi di dollari di debito aggiuntivo per un incremento del PIL di solo poco più di 200 miliardi di dollari in tre anni [45].

Ma non fate errori! Questo enorme debito pubblico aggiuntivo è soltanto un tentativo di rimpiazzare un PIL «mancante» dovuto alla crisi e alla fine del debito dei consumatori. Uno potrebbe anche sostenere l'idea che questo 30% del PIL sia stato nulla più che una finzione per almeno uno o due decenni.

Ma il nostro problema non è cosa è successo vent'anni fa, ma cosa succederà nel futuro.

E l'ingresso nella fase di austerità della crisi sistemica introduce un fattore fondamentalmente nuovo, che è quello che crea un contesto generale che favorisce la rivelazione di questa verità: che il PIL americano non è nulla più che l'ombra di ciò che era in passato [46] e che la cifra usata nelle statistiche economiche e finanziarie è grandemente sopravvalutata.

Con una simile sopravvalutazione, quasi tutti gli indicatori sono per la gran parte falsi.

La percentuale di indebitamento del Paese, la sua quota dell'economia globale, i tassi monetari, il valore del dollaro (che è basato sulla dimensione dell'economia americana)... tutte queste cifre sono in gran parte sbagliate.

Questo potrebbe anche spiegare (come per il dibattito «inflazione / deflazione») perché le politiche economiche e monetarie implementate negli Stati Uniti abbiano fallito così miseramente. Senza alcuna vera conoscenza della realtà di base, nessuna strategia può portare al successo e, in questo caso, la visuale data dalla mappa (gli indicatori) è sempre più distorta [47]. La Fed isolata e persa di fronte a una opportunità storica

Cosa succede quando il rinomato leader è obbligato a fronteggiare un grande fallimento e mostra completa indecisione sulle azioni da intraprendere? In qualsiasi gruppo umano questo genera sistematicamente tre eventi: la preoccupazione dei fedeli, l'ambizione dei concorrenti/avversari e l'allontanamento degli opportunisti. La Federal Reserve americana si trova scaraventata esattamente in questa situazione. Le sue politiche hanno fallito e le discussioni infuriano dentro e attorno ad essa per determinare quali politiche adottare per il futuro.

Appare ovvio che essa si è completamente persa.

Questo è il problema quando tutti gli indicatori sono sballati e conseguentemente nessuno sa più a cosa corrispondano [48].

Probabilmente, essa comincia a percepire il proprio isolamento attraverso le dichiarazioni e le azioni della BCE, la banca centrale cinese... Ma all'interno degli stessi Stati Uniti, le conseguenze stanno diventando visibili.

I nemici della Fed, quelli che vorrebbero abolirla, stanno acquistando potere [49] grazie ai vari movimenti di «americani infuriati»: all'incrocio tra i due mondi che essi respingono, Washington e Wall Street, la Fed è al cuore di questa rabbia popolare verso l'attuale sistema [50].

Gli oppositori delle sue passate politiche stanno passando i migliori giorni della loro vita invocando che essa faccia completamente l'opposto (su questo punto, potrebbero non venire delusi!).

Per il resto, l'amministrazione Obama, il Congresso e le banche si stanno chiedendo che tipo di politiche possano aspettarsi nel futuro dalla Fed.

Ciò che è certo è che, se la Fed non riprende il controllo tra ora e la fine del 2010, essa sarà completamente priva di credibilità per provare a regolare l'ingresso degli Stati Uniti nella fase di austerità, e tale ingresso avverrà pertanto nelle peggiori condizioni possibili.

O la Fed prova a continuare a far finta di avere a disposizione i mezzi per rivitalizzare l'economia senza percorrere la via dell'austerità, e vedremo dunque palesarsi un conflitto diretto tra la Fed e la maggioranza delle sue controparti in giro per il mondo [51] che non credono più nell'idea di continuare a ripetere gli errori del passato fino a che infine abbiano successo; oppure prende il toro per le corna e suona la canzone dell'inevitabile austerità, accettando infine pienamente la propria impopolarità ma almeno facendo qualcosa di utile, ovvero «traghettando gli Stati Uniti nel mondo reale del XXI secolo».

Questa è una opportunità storica che non si presenterà due volte alla Fed.

In questo momento, siamo piuttosto pessimisti rispetto alla capacità della Fed di osservare e sfruttare questa opportunità.



Acquisti netti o vendite di titoli del Tesoro USA (2001-2010) - Fonti: Tesoro USA / Haver Analytics / NYT, 09/2010
Le conseguenze dirette per l'Asia e per Eurolandia: un disaccoppiamento accelerato con successo, o il caos sociale

Nei prossimi due numeri del GEAB tratteremo di Asia e Europa in maggior dettaglio. Ma possiamo già anticipare le sfide per queste due aree nel momento in cui gli Stati Uniti entrano nella fase di austerità.

Per l'Asia e la Cina, innanzi tutto, sarà «il momento della verità».

Nel 2011, la Cina e l'Asia dovranno provare di essere diventate entità capaci di garantire almeno la propria crescita senza dover contare sugli Stati Uniti, e dunque portando a una crescita in tutti i Paesi BRIC e in Eurolandia [52] nello stesso momento. Senza dubbio l'arrivo nell'austerità degli Stati Uniti determinerà un marcato calo nelle esportazioni verso gli USA e dunque richiederà consumi decisamente aumentati all'interno della Cina, dell'Asia e dei Paesi BRIC [53].

Nel frattempo, l'ingresso di Eurolandia nella stagnazione a partire dalla fine del 2010 [54] porterà a fronteggiare un cambiamento culturale, consistente nella scelta di favorire una nuova partnership con i paesi BRIC [55] oppure di affondare nelle difficoltà economiche insieme agli Stati Uniti e al Regno Unito.

L'Asia ed Eurolandia si troveranno di fronte a due sfide parallele riguardanti la propria relazione con gli Stati Uniti: . per gli asiatici, è chiaramente una sfida a sganciare la propria crescita dalle esportazioni verso gli Stati Uniti [56] . mentre per gli europei in Eurolandia la sfida a sganciarsi è piuttosto una questione intellettuale [57] dato che in pratica essi non dipendono dalle esportazioni verso gli USA.

Per ciò che riguarda Eurolandia, la stagnazione economica si materializzerà alla fine del 2010. L'austerità degli Stati Uniti intaccherà inevitabilmente le esportazioni dall'Eurozona [58]. Essa si combinerà con l'austerità realizzata in Eurolandia, causando tensioni sociali molto intense, specialmente se i sistemi di benefit per la disoccupazione e per il welfare saranno messi a rischio senza significativi contributi da parte delle persone ad alto reddito.

Ricordiamo che, senza equità, l'austerità in Europa scivolerà nel caos socioeconomico, e l'esempio sarà il Regno Unito da questo ottobre [59].

Ma anche in Asia le tensioni sociali potrebbero diventare un tema dominante dalla fine del 2010/inizio del 2011, se essa si dimostrerà incapace di rimpiazzare il mercato americano per le sue esportazioni: Pechino ha appena riconosciuto ufficialmente per la prima volta che la Cina ha più di 100 milioni di disoccupati da integrare nel mercato del lavoro l'anno prossimo [60]. Ciò ha il potenziale di creare significativo caos sociale, persino in una nazione pesantemente sottoposta a controllo di polizia. Nel prossimo GEAB potremo identificare i trend che crediamo si affermeranno nel 2011 per ciò che riguarda queste due regioni.


E' tutto!

Saluti felici

Felice Capretta


NOTE


[35] L'uso delle carte di credito sta collassando. Fonte BusinessWeek, 08/09/2010
[36] Come scrive il Guardian in questo articolo del 15/08/2010, sapendo che la fine di un sogno si può rapidamente trasformare in un incubo.
[37] In effetti i cambi di abitudini sono repentini, numerosi e fondamentali: dalle città che decidono di togliere l'asfalto dalle strade perché non si possono pagare le riparazioni e che un'altra volta diventano piste del far west, passando dalla fine della passione per il golf che conduce alla bancarotta dei campi, il ritiro della carta igienica da alcuni servizi pubblici, l'abbandono delle imbarcazioni turistiche per tutta la lunghezza della costa americana, la fine della pubblica amministrazione che provvede all'aiuto dei disabili, dell'educazione, dei pensionati in molti stati e città, la fine della macchina per molti sedicenni, università sull'orlo della bancarotta, ... anche il tasso di natalità sta calando. Fonti: USAToday, 03/08/2010; CNNMoney, 23/07/2010; USAToday, 26/08/2010; LJWorld, 09/08/2010; USAToday, 08/06/2010; USAToday, 28/07/2010; New York Times, 14/08/2010; Wall Street Journal, 17/07/2010; USAToday, 27/08/2010
[38] Fonte: Washington Post, 12/08/2010
[39] E' ciò che LEAP/E2020 aveva anticipato da Febbraio 2009 nel GEAB No. 32
[40] E la pressione sui prezzi dei generi alimentari lo riflette chiaramente. Fonte: Telegraph, 11/09/2010
[41] Si dovrebbe leggere su questo argomento l'articolo molto interessante di Andy Xie, pubblicato nel Caixin del 16 agosto 2010.
[42] In un tentativo di far ripartire l'economia americana e alleggerire il crescente fardello del debito, che è sempre più difficile da finanziare.
[43] Vedi sopra.
[44] In questo contesto, non sorprende che la domanda globale di oro continui a crescere molto rapidamente, ad esempio 36% nella seconda metà del 2010. Fonte: MarketWatch, 25 agosto 2010.
[45] Fonte: Spese del governo americano
[46] Un altro esempio lampante: le transazioni in immobili commerciali sono crollate del 90% tra il 2007 e il 2009, da 522 a 52 miliardi di dollari. Fonte: MyBudget360, 2 agosto 2010.
[47]. Per avere un'idea di come possa apparire la famosa «recessione a W» ~~~ attualmente in svolgimento, è interessante leggere questo articolo di Douglas McIntye su 24/7WallSt del 13 agosto 2010.
[48] Per oltre due anni LEAP/E2020 ha evidenziato il fatto che a forza di pasticciare i numeri i leader avrebbero perso qualsiasi traccia della realtà.
[49] Il consenso crescente sull'idea di Ron Paul di effettuare infine un censimento completo delle riserve di oro degli Stati Uniti (dall'ultimo sono trascorsi più di cinquant'anni) appartiene a questa categoria. Fonte: Kitco, 24 agosto 2010.
[50] Specialmente visto che è la Fed che, a partire dall'inizio della crisi, ha organizzato il riacquisto del proprio debito da parte degli americani, annunciando una dolorosa monetizzazione per tutta la nazione. Vedi il grafico sotto.
[51] Ripetiamo ancora una volta che né Eurolandia né la Cina sottoscriveranno un nuovo round di stimolo americano. Questo lascia sul tavolo poche opzioni realistiche e tali da poter essere implementate efficacemente.
[52] La Cina continua inoltre a diversificare le proprie riserve verso l'Euro, uscendo dal dollaro. Fonte: Bloomberg, 16 agosto 2010
[53] Questo è senza dubbio ciò che la Cina sta già attivamente facendo. Fonte: Bloomberg, 2 agosto 2010
[54] Con i salari tedeschi in stagnazione e gli aumenti fiscali che la Francia dovrà realizzare, la crescita non è proprio in agenda per i prossimi semestri in Eurolandia. Fonti: Le Monde, 8 settembre 2010, Libération, 9 settembre 2010
[55] Come dato di fatto, l'Unione Europea sta cominciando a rivolgere la propria diplomazia verso la Cina. Fonte: EUObserver, 13 settembre 2010
[56] Fonte: People's Daily, 13 agosto 2010; Bloomberg, 19 agosto 2010
[57] Come spesso accade, è utile leggere i pensieri di William Pfaff su questo argomento, del 13 luglio 2010.
[58] Il mito dell'economia tedesca non toccata dalla crisi sarà durato poco meno di un anno dato che, a partire da questo autunno, essendo definitivamente svanito l'effetto dei piani di stimolo, la Germania e l'Eurozona si troveranno senza crescita. Ciò non aiuterà la situazione di Nikolas Sarkozy in Francia, che si sta dunque dirigendo dritta verso una crisi di regime tra ora e la fine del 2010, prevedendo una serie di crisi socioeconomiche e di affari di Stato. I leader tedeschi saranno dunque completamente soli nell'organizzare Eurolandia in questi prossimi semestri, dato che l'elite parigina sarà nel caos politico più completo a 18 mesi dalle elezioni presidenziali, con un presidente uscente senza alcuna chance di rielezione. Fonte: The Economist, 9 settembre 2010; Le Parisien, 14 settembre 2010
[59] I sindacati inglesi hanno deciso di attaccare le riforme che sono state annunciate, e che essenzialmente consistono di tagli di bilancio che colpiscono tutti i servizi pubblici del Paese. L'annuncio di tagli di bilancio nel giugno 2010 ha aiutato ad alleggerire la crisi che incombeva sul debito inglese e sulla sterlina: questo è il beneficio avuto dal governo di Sua Maestà a differenza dei governi greco, spagnolo, portoghese... Ora però è questione di realizzare ciò che è stato annunciato; lo shock sarà brutale. Dovremmo dunque aspettarci un impetuoso ritorno del tema del debito dei paesi dell'Eurozona sulle colonne del Financial Times e dei media finanziari americani... per deviare meglio l'attenzione dai problemi crescenti in entrambi i Paesi. Tuttavia, in verità, l'Eurolandia è ora molto più robusta di sei mesi fa. Fonti: Telegraph, 16 agosto 2010; Le Monde, 13 settembre 2010; Independent, 10 settembre 2010; Spiegel, 9 agosto 2010.
[60] Fonte: Le Point, 10 settembre 2010

114 commenti:

luigiza ha detto...

Interessante collegare quanto dice il GEAB con quanto racconta il BeatoTrader nel suo post di oggi mercoledì 3 novembre 2010 titolato:
Yes, We Can't....e zitti zitti è iniziato il "bailout" degli "States" (link)
luigiza

luigiza ha detto...

Gli scettici e gli ostili al GEAB si leggano pure questo:
href="http://www.asianews.it/notizie-it/Verso-un-nuovo-sperpero-delle-finanze-pubbliche-19887.html>fonte: AsiaNews.it.
Auguroni U.S.A !!
E speriamo vivamente che l'Italia si liberi dal debosciato che dicedi governarla.
Confesso che una fine alla Caligola, alla Domiziano o alla Commodo non mi dispiacerebbe. (Grande Roma imperiale che ti liberavi degli indegni al comando)!
luigiza

IO (Mario Barbiero) ha detto...

Mi associo ai ringraziamenti per il lavoro fatto dai traduttori.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

E ringrazio Felice perchè tiene aperto questo meraviglioso e utile posto in cui scambiare idee e informazioni.
Grazie!!!

luigiza ha detto...

Felice quelli del GEAB stanno proprio sui maroni dei tuoi lettori, se si esclude me e l'ottimo Mario B.
luigiza

Anonimo ha detto...

é un pò che non mi faccio vivo perchè sono preso dal grande fratello 11......
Volevo solo ringraziare Felice prima che cominci l'isola dei famosi.
Grazie di cuore
Nic.

Anonimo ha detto...

massoneria:

http://www.grandeoriente-democratico.com/editoriale_del_3_novembre_2010.html

Felice Capretta ha detto...

@luigiza, mario b., nic

Grazie a voi - tutto questo e` possibile anche grazie ai vostri commenti.

Luigiza, questo succede quando le cose si amano...prima o poi si odiano, ma l`amarle e l`odiarle secondo me sono due facce della stessa medaglia, ovvero la lettura con scarsa dose di spirito critico.

Secondo me il Geab ha compiuto il suo lavoro un anno fa, con tutto il lavoro sulla dissezione geopolitica globale. Ora sta un po` tirando in lungo mentre la dissezione geopolitica globale si manifesta in modo conclamato.

un giorno la dissezione geopolitica globale sara` evidente ai piu` (e diranno che lo avevano letto sul geab), ma per chi sa vedere e sentire, la dissezione geopolitica globale e` gia` qui ora ed e` in pieno svolgimento.

Per questo continuo a pubblicarlo grazie ai felici traduttori: perche` al di la` delle previsioni, stiamo vivendo un momento epocale ed il geab lo sottolinea, a modo suo, ogni mese, a differenza del tgcom e del corriere.

Saluti felici

Felice Capretta

Anonimo ha detto...

Non voglio fare il catastrofista apocalittico ma... pare vieppiù strano e dissonante con la realtà delle notizie internazionali che geab non accenni minimamente alla (potenziale) conseguenza logica della riduzione del dollaro da valuta di riferimento mondiale a carta straccia e dell'implosione dell'impero americano: guerra.

Anonimo ha detto...

...e come se l'anonimo qui sopra avesse scritto cio' che pensavo di scrivere mentre leggevo il post.
GUERRA... quoto l'anonimo.

katanga

cdrbass ha detto...

grazie per il meraviglioso post,
al quale c'è da aggiungere l'aggravante di una sempre maggiore scarsità di materie prime (a basso costo) fondamentali per il sistema socioeconomico globale.
l'economia reale darà il colpo di grazie alle finzioni monetarie.

reboot ha detto...

Puntualissimi

http://www.guardian.co.uk/business/2010/nov/03/us-launches-second-round-of-quantitative-easing

Anonimo ha detto...

@Luigiza
Felice quelli del GEAB stanno proprio sui maroni dei tuoi lettori...
Lo dici tu.
Entro nel coro di ringraziamento ai traduttori e a Felice!
Cele

luigiza ha detto...

E' totalmente fuori tema ma l'ho trovato 'troppo forte'!
Mi ha messo di buon umore e lo posto qui con un copia e incolla, sperando che l'autore non ne abbia a male:

Anonimo ha detto...

Oggetto: CHIAMASILVIOBEGHELLI
Problemi con la questura?

Fermo di polizia per furto?

E' mezzanotte e non sapete dove procurarvi un tanga?

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modo semplice ed efficiente.Una volta attivato il vostro ChiamaSilvio
Beghelli, il Premier in persona chiama l'ufficio pubblico che vi sta creando
dei problemi (questure, agenzia delle entrate, vigili urbani, poste,
ferrovie...) assicurando al funzionario di turno che siete la biscugina di
Roosevelt, la zia di Lukashenko, la nipotina di Mubarak, la pronipote di
Greta Garbo. Contemporaneamente, un funzionario pagato dai cittadini, magari
addirittura un consigliere regionale, tipo Nicol Minetti, viene a togliervi
dai guai.

Chi ha usato ChiamaSilvio Beghelli ha risolto ogni problema, basta guardare
i numerosi testimonial.

M.C. era una soubrette di seconda fila costretta a farsi
fotografareseminuda: ha azionato il ChiamaSilvio Beghelli ed è diventata
ministro.

M. B. era una venditrice di salmone, ha attivato il suo ChiamaSilvio
Beghelli ed è diventata ministro pure lei.

N.L. era una ragazzina di Caserta, ha attivato il ChiamaSilvio Beghelli ed è
diventata una reginetta del jet-set.

Visto?

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dello stato e della decenza. Avvertenze. Leggere attentamente le istruzioni
all'interno del tanga di piume di struzzo. Non funziona contro le valanghe,
le frane o i terremoti, per quello c'è l'efficiente ChiamaBertolaso
Beghelli, che può anche crearvi una discarica in salotto in meno di
mezz'ora!!!!
ale

luigiza

Anonimo ha detto...

Sì, ma...
la guerra civile negli USA di preciso quando scoppia?

E poi...
l'invasione dell'Iran da parte degli USA precede o segue la guerra civile?

Anonimo ha detto...

sulla dissezione geopolitica prevista dal GEAB si potrebbe discutere.
qui viene fatta prendendo come riferimento soprattutto la ricchezza, il denaro.
io invece la farei prendendo come riferimento le culture dei popoli.

secondo me il GEAB sta facendo melina perche' ha cercato di prevedere il futuro usando come motore della vita il denaro, cosa che invece non e' affatto.

in ogni caso, se guardiamo come i vari stati stanno a ricchezza, vediamo chiaramente che c'e' il 70% o piu' del mondo (che una volta li chiamavamo paesi poveri) che ha voglia di progredire e lo sta facendo, fatico assai a credere che vogliano fermarsi e andare in crisi.
non sara' nemmeno il denaro a fermarli, soprattutto quello occidentale perche' ormai il mercato degli ex paesi poveri e' diventato piu' grande dell'occidente, si scambiano cioe' le cose tra loro senza il nostro bisogno (incluso il nostro denaro).

no no, le analisi del geab che lasciano da parte il 70% del pianeta non possono tenere a lungo.
la crisi e' ancora di una minoranza di persone (gli ex paesi ricchi che credono ancora di essere tutto il pianeta) mentre il resto non si sente affatto in crisi, anzi sta accumulando sempre piu' ricchezza ogni giorno che passa.

se si vuole parlare di crisi globale, il denaro o la produzione di ricchezza materiale non possono ADESSO essere una causa, bisogna aggiungerci qualcos'altro, magari anche solo in tv o su internet.


ADESSO DICO LA MIA:

LA CRISI GLOBALE NON C'E'.

C'E' INVECE LA CRISI DELL'OCCIDENTE (UNA MINORANZA DI PERSONE SUL PIANETA) CHE NON VOLENDO AMMETTERE DI NON ESSERE PIU' SUPERIORI AL RESTO DEL PIANETA STA CERCANDO DI AUTO-CONVINCERSI CHE ANCHE GLI ALTRI STANNO PEGGIO.

E' UNA BALLA E BASTA METTERE GLI OCCHI FUORI DALL'OCCIDENTE PER CAPIRLO.
LA RICCHEZZA NEL RESTO DEL MONDO AUMENTA A VELOCITA' DELLA LLUCE.


indopama

Anonimo ha detto...

“La Crisi è un'Opportunità”: Fabbricare una Depressione Globale per creare un Governo Mondiale

http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/11/la-crisi-e-unopportunita-fabbricare-una.html

m

Anonimo ha detto...

Che negli USA stia per scoppiare una sanguinosa guerra civile è assodato.
Ma, scusate, a me non son ben chiari gli schierammenti: chi combatterà chi?
Saranno ancora nordisti contro sudisti, per una sorta di tradizionalismo, oppure, come spero, ci saranno schieramenti inediti?
O piuttosto che un conflitto fra stati sarà magari una guerra fra categorie sociali (non so... agricoltori contro laureati)?
E gli Indiani saranno in grado di far la differenza?
Un ultimo aspetto che so può far sorridere qualcuno: gli alieni naturalizzati USA con chi si schiereranno?
No, c'è ancora una cosa: perchè?
Tu, guru, lo sai?

Anonimo ha detto...

W il G.F.11
Nic.

Anonimo ha detto...

Beh, effettivamente è una buona edizione

Anonimo ha detto...

:-)))

e' stata notata una strana correlazione tra tatuaggi e diminuzione del reddito.
e' in corso un'indagine da parte di scienziati per scoprire come i tatuaggi possano attaccarsi alla cute umana con conseguente diminuzione del reddito dell'afflitto.

ecco, l'analisi del tatuaggio puo' aiutare molto di piu' a capire la crisi rispetto ad un'analisi di centinaia di grafici cosidetti economici.

indopama

Anonimo ha detto...

Nic, vedo che parliamo òa stessa lingua.
Secondo te lo faranno un reality sulla II Guerra Civile Americana?

Anonimo ha detto...

la relazione tatuaggi calo del reddito è affascinante

Anonimo ha detto...

pero', volendo, si puo' far partire una crisi globale anche ora ma bisogna usare mezzi piu' violenti.

causando una volontaria crisi monetaria si hanno effetti immediati ma di brevissima durata, la prova che hanno fatto lo dimostra. per prolungare la crisi, l'uomo non ha altra strada che quella della guerra.


indopama

Anonimo ha detto...

quale guerra?

Anonimo ha detto...

quale guerra?
quella tra uomini, al momento le piante e gli animali non si sentono in crisi.

l'uomo costruisce e disfa, costruisce e disfa, e' un suo metodo di vita. :-)

forse anche un segno che l'ambiente in cui vive e' assai ricco di risorse per giocare se l'uomo si puo' permettere di disfare cosi' facilmente.

indopama

Anonimo ha detto...

sì, ma quali uomini contro quali uomini
mi piacerebbero i dettagli

Anonimo ha detto...

ho uno scarso reddito e volevo farmi un tatuaggio.
ma costa una cifra immonda!!!
roba da ricchi!

katanga

Anonimo ha detto...

ho letto solo sommariamente il geab ma non mi pare si parli del nuovo quantitative easing( QE2, acquisto di 600 miliardi di dollari in titoli più altri 200, 250 incassati dai titoli giunti a maturazione) come reagirà l'economia? quale sarà il "nostro" futuro?!

Anonimo ha detto...

"sarà sempre una rosa per cui non sarò mai capace di cambiarla"

link

luigiza ha detto...

@Anonimo del 04 novembre 2010 14:40
Se vuoi soddisfare la tua curiosità potresti cominciare a leggere qui .
E'solo una delle tante campane sul tema.
Ce ne sono molte altre e c'é veramente da divertirsi (o da spaventarsi) nel sentirle 'suonare'
Ma viste le premesse che stiamo vivendo il buon senso mi suggerisce che é la seconda molto probabilmente quella corretta. Purtroppo.
luigiza

luigiza ha detto...

Sempre per l'@Anonimo del 04 novembre 2010 14:40
Tra le premesse di cui parlavo c'é anche questa .
Prova a dargli una occhiata perchè non é profezia ma realtà tragica.
Tragica per noi occidentali (USA compresi)perchè io come tutti noi, al contrario dei mantenuti con l'8 per mille che chiedono la distribuzione, naturalmente gratuita,di beni e sevizi, di come tali beni e sevizi si possano creare con le risorse disponibili, a sufficenza per tutti, me lo pongo.
Sì perchè il famoso indirizzo della trattoria da Lazzaro dove si mangia e beve gratis mattina e sera, non l'ho ancora trovato.
A tal proposito Indopama non mi faresti ilfavore di indagare se per caso 'sto Lazzaro si é trasferitodalle tue parti?
Qui proprio non si trova.
Aoh quarda che a ne andrebbe bene anche chez Lazarò oppure Lazarus' Dinner & Supper free of charge.
luigiza

Anonimo ha detto...

luigiza,

questo e' meglio.

"L’informazione è energia nello stato multidimensionale. Tutte le cose sono possibili perché tutte sono modificabili."

anche il pessimismo... :-)

indopama

luigiza ha detto...

@Indopamache scrive: .Tutte le cose sono possibili perché tutte sono modificabili.

Certamnete però con la seguente postilla:
'a condizione che si possegga il potere di farlo'.
Altrimenti rimane semplice desiderata o se preferisci semplice fantasticheria.
luigiza

Anonimo ha detto...

Quando indo scrive che non siamo di fronte a una crisi globale, ma che si tratta del fallimento del modello occidentale, credo che abbia ragione.

Ma davvero l'oriente saprà inventare un diverso modello di sviluppo?

O è solo che ha ancora un margine di crescita che "noi" abbiamo esaurito?

Perché il MERCATO, è il MERCATO, non è che c'è un mercato buono e uno cattivo.

guru

PS: all'anonimo che mi chiedeva lumi sugli alieni naturalizzati, mi dispiace, quelle sono informazioni riservate. :D

Anonimo ha detto...

@anonimo 04 novembre 2010 15:25
Intanto cominciano con la serie tv dei morti che camminano...
Io spero tanto nel reality.
Nic.

Anonimo ha detto...

@guru,
"O è solo che ha ancora un margine di crescita che "noi" abbiamo esaurito?"

credo che al momento stiano viaggiando proprio su questo margine ma non potra' durare per sempre, ecco allora che in quel momento (che potrebbe anche essere oggi) puo' arrivare l'occidente e, camminando insieme, risolvere alcuni problemi che abbiamo con l'ambiente e allo stesso tempo modificare il nostro modello di vita.

l'unico problema che io vedo oggi e' nel pensare che le cose debbano andare come sono sempre andate.

e' buffo vedere come la gente approccia la realta', sembra che non si possa cambiare niente e che tutto sia immutato da millenni, come se nel medioevo gia' viaggiassimo in aereo.
ecco, il geab usa questo punto di vista nelle sue previsioni ma non e' l'unico da cui si puo' vedere la vita.

negli ultimi 100 anni abbiamo rivoluzionato la nostra vita, perche' non possiamo farlo anche oggi?

ci manca solo la voglia, nonche' il toglierci la paura del nuovo.


indopama

Anonimo ha detto...

grande indopama
concordo in pieno
l'ho detto piu di una volta.
chi è convinto che sia stato inventato tutto è scemo.
Nic.

Anonimo ha detto...

secondo me il GEAB sta facendo melina perche' ha cercato di prevedere il futuro usando come motore della vita il denaro, cosa che invece non e' affatto.

DAVVERO????
quindi, tanto per esempio, le guerre le fanno per antipatie personali?

Fra

Anonimo ha detto...

@Nic,
l'occidente sta girando col freno a mano tirato e il naso tappato per non sentire la puzza di strinato.

si auto-limita che e' un piacere, impaurito dal cambiamento (qui la tv ha fatto un gran bel lavoro) si trincera dietro "ma cosi' fan tutti".

quindi se la cosa migliore e' quella che fanno tutti non ci saranno mai cose diverse, non ci sara' mai un cambiamento da dentro ma solo un cambiamento (inevitabile perche' vivere in una bolla e' un'utopia) da fuori.

gli altri la' fuori cambiano ma voi non volete farlo altrimenti venite giudicati diversi E IL GIUDIZIO DEGLI ALTRI NEI VOSTRI CONFRONTI E' PER VOI TANTO PIU' IMPORTANTE DI QUELLO VOSTRO NEI VOSTRI CONFRONTI.

ma chi sono gli altri per giudicarvi?

cosa ne sanno di quello che ognuno di voi vuole fare e puo' fare per sentirsi felice?
o forse la felicita' non e' piu' una di quelle cose importanti in questa vita... ma allora cos'e' importante?

stiamo ancora aspettando uno che arrivi a dircelo PERCHE' OGNUNO DI NOI NON SI SENTE ABBASTANZA IMPORTANTE PER DIRSELO DA SOLO.

il freno a mano tirato... in autostrada...e' l'occidente.


indopama

Anonimo ha detto...

Fra,
le guerre si sono sempre fatte per far lavorare altra gente al posto tuo, obbligandole con la forza a darti una parte del loro lavoro che altrimenti senza forza non ti darebbero.

che centra il denaro? le guerre si facevano anche quando c'era il baratto.

sei infarcito di pregiudizi...se solo pensassi semplice andando al centro delle questioni allora tutto ti apparirebbe nella sua semplicita'.


indopama.

Anonimo ha detto...

sono io da solo sul pianeta, cosa mi cambia se ho un miliardo di euro?

niente.

il denaro mi serve se riesco a convincere qualche altro umano a darmi qualcosa in cambio e lo posso fare agendo solo sulle sue emozioni.

non posso constringerlo, se lo incateno quello non si muove per cui e' come se non ci fosse, anzi mi tocca fare la fatica di incatenarlo.

l'unico modo e' convincerlo con le buone o con le cattive ma devo sempre convincerlo a darmi qualcosa e devo lasciarlo libero di fare quel qualcosa e di darmelo.

con le buone = fiducia

con le cattive = paura della morte

attualmente le usiamo entrambi, a seconda di quella che funziona meglio per quella determinata occasione.
il denaro puo' essere utile ma non e' indispensabile, pensiamo per esempio agli schiavi di una volta, anche quella era economia e nemmeno tanto diversa da quella di oggi.

indopama

Anonimo ha detto...

ma ormai si parla solo di possibili scenari futuri e cose mistico-esoteriche? vedere il contenuto del post sistematicamente svilito mi sconforta!

Anonimo ha detto...

non è svilito, penso che si cerchi di andare al di là di ciò che appare per costruire qualcosa di diverso visto il totale fallimento di ciò che abbiamo vissuto fino ad ora.
Ci hanno imbrogliato ci siamo cascati e ORA cerchiamo di rialzarsi come possiamo.La dissezione c'è, sono bolle che si rincorrono perchè basate tutte sui comportamenti umani che sono purtroppo prevedibili ora tocca a noi domani ad altri non c'è storia diversa perchè altrimenti sarebbe un altro inganno.
Laura

Anonimo ha detto...

non è svilito, penso che si cerchi di andare al di là di ciò che appare per costruire qualcosa di diverso visto il totale fallimento di ciò che abbiamo vissuto fino ad ora.
Ci hanno imbrogliato ci siamo cascati e ORA cerchiamo di rialzarsi come possiamo.La dissezione c'è, sono bolle che si rincorrono perchè basate tutte sui comportamenti umani che sono purtroppo prevedibili ora tocca a noi domani ad altri non c'è storia diversa perchè altrimenti sarebbe un altro inganno.
Laura

ma dai...senza offesa, ma qua si parla di aria fritta il più delle volte! ad ogni modo, trovami un periodo storico in cui c'è stato un benessere maggiore e inizio a dare credito alle tue parole!
a me piacerebbe se si facesse qualcosa per rendere più equo e trasparente il sistema che abbiamo più che fare salti nel vuoto. tanto poi a governare ci vanno sempre uomini e l'uomo, anche se virtuoso, una volta al potere torna ad essere uomo qualunque(con qualsiasi sistema vigente)!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

"si facesse qualcosa per rendere più equo e trasparente il sistema"

Il sistema è come le persone che in esso vivono: non è equo e trasparente?
E perchè proprio il sistema dovrebbe essere diverso dalle persone che lo compongono?

Iniziamo a fare qualche cosa per conto nostro, qualunque cosa.
Cambiamp noi e il sistema ci verrà dietro.
Cambiamo noi e quelli che ci stanno intorno e hanno i nostri stessi problemi potrebbero anche imitarci.
Aspettiamo chi?
Aspettiamo che cosa?

La possibilità che ciascuno di noi semplicemente volendo possa cambiare la propria vita non convince?
Bene alternative? idee?
uhm no idee no, sia mai che il pensiero faccia davvero quello che qualcuno dice.
Aspettiamo l'uomo della provvidenza, e perchè non potrebbe essere ognuno di noi ... ah già l'uomo della provvidenza del vicino è sempre migliore!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@indo e luigiza

Parlate due lingue diverse, ma questo non significa che uno abbia torto e l'altro ragione.

Indo offre un "percorso", può piacere o non piacere (io lo sto "provando" e devo dire che funziona, quindi mi piace!).

luigiza pone l'accento su problemi e situazioni che esistono, possono piacere o non piacere (a me non piacciono, ma io consapevolmente posso agire sulla mia di vita) e quei problemi e quelle situazioni ci stanno arrivando addosso.

Anonimo ha detto...

Executive Order - Ordine di successione all'interno del Dipartimento di Giustizia

Con l'autorità conferitami in qualità di Presidente dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti d'America, comprese le offerte di lavoro federale Reform Act del 1998, 5 USC 3.345 e seguenti, si è disposto che:
Sezione 1. Ordine di successione. Fatte salve le disposizioni della sezione 2 della presente ordinanza, gli ufficiali di seguito, nell'ordine indicato, agisce in qualità ed eseguire le funzioni ed i compiti dell'ufficio del procuratore generale, in qualsiasi periodo in cui il Procuratore Generale, il Vice Procuratore Generale, il Socio procuratore generale, e le eventuali agenti designati dal Procuratore Generale ai sensi del 28 USC 508 ad agire come procuratore generale sono morti, si è dimesso, o altrimenti diventano incapaci di svolgere le funzioni ed i compiti dell'ufficio di Procuratore Generale, fino a quando almeno uno dei funzionari di cui sopra è in grado di svolgere le funzioni ei compiti di tale ufficio:

(A) Gli Stati Uniti Procuratore per il Distretto Orientale della Virginia;

(B) Procuratore degli Stati Uniti per il distretto del Minnesota, e

((C) procuratore degli Stati Uniti per il Distretto di Arizona.

Sez. 2. Eccezioni. (A) Nessun individuo che sta scontando in un ufficio di cui al punto 1 della presente ordinanza in qualità di recitazione, in virtù di tanto servire, agisce in qualità di procuratore generale a norma del presente ordine.

((B) Nessun individuo elencati nella sezione 1 deve agire come procuratore generale a meno che tale individuo è altrimenti ammissibile per servire così sotto la vacanti federale Reform Act del 1998.

((C) In deroga alle disposizioni della presente ordinanza, il presidente mantiene la discrezione, nella misura consentita dalla legge, a partire da questo fine, nel designare un agire Procuratore Generale.

Sez. 3. Executive Order 13.481 del 9 dicembre 2008, è revocata.

Sez. 4. Tale ordine non è destinato a, e non, creare alcun diritto o beneficio, sostanziali o procedurali, esecutiva per legge o secondo equità, da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i suoi servizi, agenzie o enti, i suoi funzionari , dipendenti o agenti, o qualsiasi altra persona.

BARACK OBAMA BARACK OBAMA

THE WHITE HOUSE, La Casa Bianca,
November 4, 2010. 4 novembre 2010.

novembre...mi puzza

Anonimo ha detto...

qualcuno si chiede come fa a cominciare una guerra civile in America?
Basta guardare quei cazzoni di napoletani igigantire un po la cosa portandola in america e la guerra è gia pronta.

luigiza ha detto...

@ Anonimo del 04 novembre 2010 23:51
A parte l'infelice espressione da te usata (non amo le divisioni), in sostanza ti do ragione: la causa scatenante più probabile, ma non necessariamente l'unica possibile, sarà l'insufficenza di risorse.
La carta non si mangia.
luigiza

Anonimo ha detto...

@ indopama
Far lavorare altri... baratto .... ecc...:

QUINDI: denaro!
Sei tu che sei infarcito.

Il denaro è semplicemente l'elemento di sintesi di tutti i rapporti economici tra le persone, è l'oggetto della misurazione dei rapporti economici. il baratto era un sistema primordiale di arrivare a tale misurazione.
Ma questo non cambia la sostanza, il denaro (o chiamalo come vuoi) è quello che determina una buona parte delle scelte delle persone, delle società, la sua mancanza fa nascere rivoluzioni, ecc.
Se vuoi capire il perchè dei cambiamenti socio politici del mondo devi capire l'aspetto economico.

Fra

Anonimo ha detto...

Quindi la guerra civile scoppierà: gli stati meno provvisti di scorte alimentari contro quelli meglio forniti.
Ma non doveva scoppiare anche la guerra contro l'Iran, preludio alla World War #3 ?

Anonimo ha detto...

Fra,
io tempo fa avevo spiegato la mia visione dell'aspetto economico e nessuno ha mai smentito niente o si e' evitato di parlarne.

economia BASATA sulle emozioni, la tv che fa da padrone nel controllo delle stesse, il denaro come mezzo utile per frazionare gli scambi.

ma prendi per esempio una societa' di schiavi, questi lavorano e in cambio ricevono alloggio, cibo e vestiti.
e' comunque un economia pur non servendo il denaro.

oppure guardiamo un formicaio, anche questo fa economia quasi uguale a quella degli uomini eppure non usa il denaro.

l'intero pianeta fa economia, si modifica cioe' continuamente e da nessuna parte vedo il denaro eccetto negli uomini.

quindi il denaro non e' la base dell'economia e questo lo capisce anche un bambino. purtroppo poi si diventa adulti... :-)))

focalizzarsi sul denaro non fa capire per niente l'economia. l'economia e' la vita stessa, con o senza denaro.
tra noi e' gente che lavora (trasforma cose in altre cose) e se le scambia, tale scambio e' basato sulla fiducia (io do a te perche' poi spero di ricevere da un altro).

il denaro funziona benissimo da intermediario nello scambio ma la base dell'economia sono le cose che l'uomo fa, non come se le scambia.
e l'uomo trasforma le materie che trova sulla terra per cui e' fondamentale, piuttosto che guardare al denaro, il nostro rapporto col pianeta ma, soprattutto, se quello che stiamo facendo ora e' veramente quello che vogliamo fare e non piuttosto quello che ci hanno convinto a fare.

l'economia e' la vita stessa, cosa stiamo qui a fare? rispondiamo e dalla risposta nasce automaticamente l'economia CHE VOGLIAMO.
lasciamo rispondere agli altri e automaticamente nascera' l'economia che GLI ALTRI VOGLIONO.


indopama

astabada ha detto...

Sara` una coincidenza, ma vi linko la notizia dell'aereo precipitato in Pakistan: personale ENI a bordo.

Cheers,
astabada

Anonimo ha detto...

@ indopama

il denaro funziona benissimo da intermediario nello scambio ma la base dell'economia sono le cose che l'uomo fa, non come se le scambia.

Scusa ma l'uomo a cosa le produce a fare le cose, se non per scambiarle? il valore di quello che uno fa viene misurato con la moneta .
come viene determinato il "valore di scambio" è sicuramente frutto anche dell'emozione, intesa come misurazione che ciascuno attribuisce alle cose (in base alla scala dei propri bisogni/valori personali).
la moneta, nella sua semplicità è la misurazione universale che esprime le mille valutazioni personali.
la moneta è quindi anche il mezzo per perseguire la soddisfazione dei propri bisogni. è semplicemente il mezzo (moneta può essere anche una merce di baratto).
Se tu vuoi capire gli sviluppi socio economici guardi alla moneta.
Se invece guardi le cose sul piano del singolo, come ognuno si pone rispetto all'ambiente, allora siamo d'accordo che ognuno è libero di agire come ritiene, vivendo a modo suo. Ma credere che volere sia potere e che questo gli permetta di cambiare il mondo, è pura utopia. può solo cambiare "il suo modo di vivere e vedere il mondo". Purtroppo questo non risolve il fatto che l'individuo si troverà sempre in un ambiente socio economico con il quale dovrà avere a che fare e quindi capire come questo ambiente funziona gli è sicuramente di aiuto a sopravvivere e a vedere le cose in modo migliore.
Fra

IO (Mario Barbiero) ha detto...

"Ma credere che volere sia potere e che questo gli permetta di cambiare il mondo"

Il mondo di tutti no, il proprio invece sì, è per questo che vi suggeriamo di provare a fare come noi perchè funziona.
Lo abbiamo detto fino a nausearvi che nessuno può cambiare la realtà altrui.
Altro discorso l'influenza che si può esercitare sullo stato d'animo delle persone.
Ma se le persone non si facessero influenzare, niente e nessuno potrebbe costringerle a fare qualche cosa che non vogliono.
Tipo usare un foglio di carta colorata ricevuto a caro prezzo per scambiare lavoro, idee, azioni, beni, risorse, eccetera.
Il denaro esiste non in quanto tale, ma perchè accettato da chi lo usa.
Il denaro misura il valore delle cose?
Anche no, se uno viene da me e mi dice che vuole pagarmi in pizze il mio lavoro io posso anche dire che il mio lavoro vale x euro ora e quindi fa tot pizze oppure posso dirgli direttamemte che per quel lavoro io voglio 10 pizze a media farcitura.
Quindi il denaro in questo caso dove sta?
Da nessuna parte.

marco spacchi ha detto...

Il denaro era nato per scambiarsi beni tra persone, poi invece è diventato produrre beni per avere più denaro...

leggetevi questo bello scritto (non centra nulla con il denaro)

https://docs.google.com/Doc?docid=0AXzCKXVrjkgwZGR0cXNnczRfOTFmNWc0d3hmcQ&hl=it

marco spacchi ha detto...

Non c'è bisogno di guru, solo di porsi domande e di osservarsi

Il risveglio dell'intelligenza

http://www.youtube.com/watch?v=Cpex0tBe-nI

Guardatevelo cercando di non giudicare con il solito pensiero rumoroso in testa

Anonimo ha detto...

11.9: dove sono gli aerei? e perché chi denuncia l'11.9 tace sulle scie chimiche?
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/11/11-settembre-dove-sono-gli-aerei-e.html

marco spacchi ha detto...

Urge un cambiamento di coscienza

http://www.youtube.com/watch?v=sDaEXNGxBuI&feature=related

Anonimo ha detto...

..e così se n'è andato anche il caro Marco Spacchi.

Lo preferivo nella fase "materialistico-scassaminchia", ma che ci vuoi fare, così va il mondo..

:D guru

Anonimo ha detto...

questa frase pero' mi sembra che non vada poi molto distante dal vero:

"Il denaro era nato per scambiarsi beni tra persone, poi invece è diventato produrre beni per avere più denaro..."

infatti la gente si sente mancare l'aria se non ha la sicurezza di poter avere il denaro.
cibo, vestiti, un posto per dormire, sono diventati meno importanti del denaro, il mezzo di scambio si e' sostituito alle cose da scambiarsi.

Anonimo ha detto...

http://statidipercezione.blogspot.com/2010/03/la-creazione-della-realta.html

Anonimo ha detto...

ragazzi, dove sono gli aerei?

Anonimo ha detto...

Sono quasi tutti caduti nel triangolo delle Bermuda.

Anonimo ha detto...

- cibo, vestiti, un posto per dormire, sono diventati meno importanti del denaro, il mezzo di scambio si e' sostituito alle cose da scambiarsi.

INFATTI CHI STA ANDANDO IN CRISI SONO PROPRIO QUELLE PERSONE CHE PENSANO CONTINUAMENTE ALLA PRODUZIONE DI DENARO PIUTTOSTO CHE ALLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI.

e la crisi sta proprio nel fatto che non si accorgono che il denaro non si mangia.
i paesi poveri non avevano quasi niente denaro, eppure stanno diventando i paesi ricchi. quindi non e' stato il denaro a farli progredire: HANNO LAVORATO, HANNO COMINCIATO A FARE COSE CHE PRIMA NON FACEVANO.

e' il paese ricco? ha smesso di fare le cose e si e' messo a produrre denaro.

solo che i poveri si sono accorti che il denaro non si mangia e si sta meglio producendo beni che migliorano la vita e cosi' stanno smettendo di scambiare i loro beni col denaro del ricco.

risultato:
1- il ricco si sta riempiendo di denaro che nessuno piu' vuole.
2- il povero si sta riempiendo la pancia.


indopama

Anonimo ha detto...

Io invece sono un po' preoccupato per l'uccellaccio del maleugurio.
Se n'è proprio andato.

Stanotte ho fatto un sogno: sette orsi polari gli facevano bunga-bunga sotto una sequoia secolare.
Siete sicuri stia bene?
Questa cosa mi inquieta un po'.

Chissà se è poi riuscito a venderne un po' di quei suoi bungalow della salvezza.
Io conosco uno che l'ha preso: non c'ha più una lira, ma dice di esser molto contento (per l'esattezza lui ha detto di sentirsi ripulito); l'ha montato in giardino e già adesso, quando i creditori si fanno particolarmente insistenti, ci si chiude dentro per qualche giorno.

Anch'io volevo prenderne uno, ma sotto al cerchio magico (di plastica) ho letto "Made in China". Quindi adesso me lo sto facendo fare da un amico che produce motoscafi tutto in mogano massello e mi costa meno che da quel furfante d'un uccellaccio.

A proposito qualcuno conosce l'etimologia di bungalow?

Anonimo ha detto...

Cosa vuol dire che il riccio si sta riempiendo di denaro che nessuno piu' vuole mentre il povero si sta riempiendo la panca?

Anonimo ha detto...

Dalla Lieta Novella:

"INFATTI CHI STA ANDANDO IN CRISI SONO PROPRIO QUELLE PERSONE CHE PENSANO CONTINUAMENTE ALLA PRODUZIONE DI DENARO PIUTTOSTO CHE ALLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI."

Orsù Indo, da bravo, magari qualcuno legge 'ste cose che scrivi e le prende sul serio..

Sai, anche ai miei vetusti tempi c'erano quelli che parlavano di "vibrazioni", cattive, o buone che fossero.
Parlavano dell'AMORE UNIVERSALE, ma poi scoprivi che volevano solo "trombarti" la ragazza. :D

"Beni e servizi" sono termini riferiti al MERCATO, non sono parole alle quali puoi dare il significato che vuoi tu.

guru :D

Anonimo ha detto...

Guru è vecchio ma dice ancora le parolacce

Anonimo ha detto...

orsu' guru,

potresti anche metterci un po' piu' di impegno e spiegare dove stanno i miei errori.

dove e perche'.

indopama

Profeta ha detto...

Orsù Indo, non l'hai capito?
ha paura che tu gli voglia trombare la moglie
è un guru tradizionalista

Anonimo ha detto...

oppure guru, tanto per cominciare (siccome io non lo vedo) potresti spiegare dove comincia e dove finisce il MERCATO?

spiega il perimetro, almeno cosi' da provare di inquadrarlo.
anche qualcun'altro puo' farlo se e' in grado di farlo.
non lasciamola li' come una parola astratta, proviamo di vedere cos'e' questo mercato nel reale. bisogna quindi dargli dei contorni nella vita reale. da cosa e' costituito? mi piacerebbe trovare qualcuno che mi dicesse:
va da qui a qui... eccolo, ed e' fatto di queste cose.
1-
2-
3-
4-
.
.
.
se non c'e' nessuno che sa dare una descrizione dettagliata del mercato allora bisogna prendere atto che si sta parlando di niente.

INFATTI IL MERCATO NON ESISTE, ESISTE SOLO LA VITA NEL SUO INSIEME ED E' UN TERMINE GENERATO AD ARTE PER CONFONDERE LA GENTE E LASCIARLA FUORI DALLE QUESTIONI DI BASE.

indopama

Anonimo ha detto...

Il mercato non esiste?
Ma come!!!
Ci ho giusto comperato stamattina il formaggio di tara.
Ti sbagli.

Anonimo ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

SONO D'ACCORDO mercato non esiste è creato ad arte per dare un 'idea fittizia tutto finto
"capire è trasformare quello che è"
di conseguenza se capiamo siamo gli artefici della trasformazione e tutto parte da ognuno di noi non capire questo vuol dire rimanere limitati e distaccati da tutto il resto:noi siamo parte del tutto come la goccia nel mare ,dove finisce la goccia e inizia il mare?di conseguenza i nostri modi si trasmettono a tutti gli altri contagiandoli,se le cose vanno male è perchè la stragrande maggioranza delle persone si comporta male seguendo modi che sono contro di sè infatti è avida odiosa cattiva per la legge dei frattali il piccolo è uguale al grande.Laura

Anonimo ha detto...

"capire è trasformare quello che è"

ed e' proprio questa la vita, tutta una continua trasformazione. tutta la vita e' il mercato stesso, non esiste un mercato cosi' come abilmente ce lo hanno fatto intendere.

infatti e' banale smontare qualsiasi tentativo si possa dare per descrivere il mercato come cosa a se' stante dove l'uomo vorrebbe avere la presunzione di averne dettate le regole.

qualche esempio banale.

- tutte le merci che ci scambiamo sono fatte con materie prime provenienti dal pianeta, che abbiamo gia' trovato qui e che continuiamo a tirare fuori da qui.
allora cosa facciamo, escludiamo il pianeta dal mercato?
puo' esistere questo mercato senza il pianeta? NO. quindi anche il pianeta fa parte del mercato.

andiamo ancora piu' in la'.
per esempio se il sole si spegnesse il pianeta sarebbe ancora lo stesso? ci saremmo ancora noi?
il sole influenza notevolmente il nostro cosiddetto mercato ... :-)
anche qui cosa facciamo? lasciamo fuori il sole? il nostro mercato sarebbe ancora quello che e' ora senza sole? NO. quindi anche il sole fa parte del mercato.

le regole che dettano l'esistenza del sole e dei pianeti le ha fatte forse l'uomo? NO, conosciamo un po' la fisica ma non sappiamo perche' le sue leggi sono come sono. chi le ha fatte? il caso? ecco, bene, il caso allora e' quello che controlla il mercato e noi come piccole gocce del mare possiamo solo seguire le regole che lui ha creato.


indopama

Anonimo ha detto...

Moneta: è il bene di scambio per eccellenza, quello a cui la gente attribuisce la massima capacità di circolazione e di valore economico. Per cui solo un bene che in quel momento ha la fiducia della gente è moneta. Per questo solo l'oro è moneta, il resto è carta.
Mercato: è il luogo d'incontro tra un venditore ed un compratore, dove ci si scambia i beni.

Sono semplici definizioni, per "capirsi" e parlarne senza dover ripetere tutto il concetto ogni volta. l'umanità vive di definizioni. mi pare sterile ed inutile continuare a dire che il mercato non esiste, mentre si confonde una definizione con un oggetto idealizzato. Finchè la gente si scambierà qualcosa ci sarà un mercato.
Che poi il mercato siamo noi, che il mercato non esiste ma noi ci continuiamo a scambiare i beni, ecc. non sono altro che incompresioni sulla definizione.
Fra

Anonimo ha detto...

Cos'è il MERCATO?

Il MERCATO, caro indo, sono i tuoi cinesini laboriosi che invadono il mondo con i loro PRODOTTI a basso costo.

Il MERCATO è il babbo natale della COCA-COLA.

Il MERCATO sono le mozzarelle di bufala alla diossina.

Il MERCATO è un missile CRUISE sparato alla cieca.

Il MERCATO è una ESCORT che vende il suo corpo.

Il MERCATO è una lettera di licenziamento con tanti saluti.

Il MERCATO è un medico con un MERCEDES fiammante.

Il MERCATO è uno zingaro che ti sputa per terra.

Queste e tante altre cose, praticamente tutta la nostra vita.

Tu, invece, ti vedi il tuo FILM.

Baratti PROGETTI TECNICI in cambio di noci di cocco e vivi felice.

Buon per te.

Ma è un'altra dimensione, un'altra storia, io ti parlo della vita qui sulla terra.

guru

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Folletto
E io invece voglio vedere quale governo degli Stati Uniti avrà il coraggio di dire la verità al popolo più armato del pianeta ovvero che sono finiti i soldi e che c'è una montagna di debiti.
Che il paese non ha più un sistema manifatturiero, un vero sistema industriale ( a parte quello bellico), che non ci sono risorse per le pensioni, per i servizi e che da domani ciascun cittadino non potrà più consumare 2.500 metri cubi d'acqua all'anno (il doppio della media mondiale).
E' proprio vero il detto, se non puoi sconfiggerli fatteli amici.
Un saluto a Ron il nuovo amico di Bernake e Co.

Anonimo ha detto...

@indopama

Ti ricordi la fuoriuscita di petrolio nel golfo del messico? beh avevi ragione, la vita continua con altre specie di crostacei:

http://www.youtube.com/watch?v=UETuCq6qei0&feature=player_embedded

DAZ

Anonimo ha detto...

Merrion Row Clashes - Dublin November 3rd 2010

http://www.youtube.com/watch?v=aPnoAY1wXfI&feature=player_embedded


Exarchia

Anonimo ha detto...

:-)
"Mercato: è il luogo d'incontro tra un venditore ed un compratore, dove ci si scambia i beni."

quindi mi basta cambiare luogo per cambiare il mercato? questa e' fantastica.

guru invece ha dato i numeri perche' ha perso la pazienza.

stiamo capendo che nessuno sa descrivere il mercato per cui tutti i discorsi fatti sono basati sul niente. stanno tutti parlando di una cosa che non conoscono.

forse a qualcuno pareva di essere meglio dei tizi che parlano delle mignotte di berlusconi e invece no, dobbiamo constatare che anche qui c'e' solo una massa di ignoranti e lo dico nella speranza di essere di aiuto perche' solo ritornando alla realta' si puo' fare qualcosa, i vaneggiamenti non riempiono la pancia.

indopama

Anonimo ha detto...

@DAZ
"Ti ricordi la fuoriuscita di petrolio nel golfo del messico? beh avevi ragione, la vita continua con altre specie di crostacei"

si, la vita e' capace di generare il NUOVO, qualcosa a cui non abbiamo ancora pensato.

per questo le previsioni sul futuro, fatte pensando che le cose non cambino mai e debba andare "com'e' sempre andata", non possono essere precise.

NEL MOMENTO IN CUI PENSIAMO DI AVER GIA' CAPITO TUTTO DELLA VITA NOI DIMOSTRIAMO INVECE TUTTA LA NOSTRA IGNORANZA. come il petrolio del golfo...

indopama

Anonimo ha detto...

il caso: come può aver generato delle regole che in ultima analisi sono fisiche e matematiche solo un grande matematico può averle generate,
tutto è matematica( la fisica e anche la chimica sono matematica) e chi la conosce sa che non ammette errori.
l'uomo pasticcione con il libero arbitrio ha aggiunto errori su errori i cui effetti macroscopici li vediamo chiaramente oggi in grande scala infatti questi errori c'erano anche prima ma si sa in matematica l'errore viene trasportato e rischia di portare a risultati davvero sbagliati e molto pericolosi, noi qui stiamo cercando di capirli per smettere di apportare con la nostra azione altri errori al sistema ma il caso non c'entra niente a chi sostiene questa tesi chiedo:"hai mai visto se devi fare un lavoro che per caso venga fatto bene? "direi proprio di no ci vuole conoscenza impegno e organizzazione che sono l'opposto del caso la stessa natura che ci circonda ci ricorda tutti i giorni che non è venuta dal caso in quanto è governata da complesse regole che solo una mente superiore e amorevole può aver elaborato: io lo chiamo Dio.
Laura

Anonimo ha detto...

@ Indo

Come al solito, te la canti e te la suoni e arrivi alle conclusioni che più ti aggradano.

Io non ho fatto altro che snocciolarti alcuni aspetti di quello che comunemente si chiama MERCATO.

Ma tu, nel tuo argomentare autistico perdi completamente il senso della realtà e non riesci più a dare un valore alle parole, alle cose.

E quello che definisci "scambio di beni e servizi" altro non è che la LOTTA per il possesso delle COSE.

I link che tu posti a "Stazione Celeste" e compagnia bella (che leggo sempre con interesse), contengono solo esercizi di stile, buoni per fare quattro chiacchiere alla sera tra amici.

Di più.

Esporre quelle che sono le tue teorie spacciandole per verità, è un atto di presunzione di chi vuol conoscere il segreto della VITA.

Ma il segreto della vita non può e non DEVE essere svelato.

Lo capisci questo, Indo?

Anonimo ha detto...

@ indopama
a questo punto una cosa si è capita benissimo, che ci fai.
infatti ce ne vuole per far finta di non capire...
Fra

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@anonimo 06 novembre 2010 15:15
Sei banale perchè quello che dici vale per qualsiasi tipo di intervento di qualsiasi persona per qualsiasi cosa egli possa dire.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@guru
concordo con indo, tanto astio da parte tua ...

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@fra
la tua definizione di mercato spiega una parte delle cose, quindi non è sbagliata ma nemmeno giusta, se vuoi è incompleta.
indo ti ha solo detto cosa manca ...

Anonimo ha detto...

@ ancora Indo

Sul CASO e la casualità.

Insomma DECIDITI: o "tutto succede per caso", o "nulla accade a caso".

Quando un'ape vola di fiore in fiore per sungerne il nettare, come ci insegnavano a scuola, nello stesso tempo compie la sua funzione impollinatrice.
E lo fa suo malgrado.

Così il fiore può riprodursi.

Frutto del caso? O parte di un disegno universale tracciato nei minimi dettagli?

Quién sabe?

guru

Anonimo ha detto...

Non provo astio verso Indo (anzi), né verso chicchéssia, per la verità.

Io cerco di scrivere della realtà.

Indo scrive della SUA realtà cercando di "imporre" agli altri la stessa visione.

Se guardo un panino al prosciutto, sono cosciente che quel panino al prosciutto contiene un universo infinito, ma io vedo un panino al prosciutto.

Lui ci vede DIO.

guru

PS: mi son dimenticato di firmare il mio primo commento.

Anonimo ha detto...

ANONIMO E GURU,
io non so cosa sia il mercato e non mi interessa saperlo, pero' se voi invece lo sapete perche' non lo spiegate?

io non ho mai trovato nessuno che sia andato al di la' di una semplice spiegazione finanziaria.

se e' cosi' allora devo dedurre che il mercato e' il denaro?
anche io quando decido di comprare una cosa piuttosto che un'altra sono denaro? le materie prime con cui facciamo le cose sono denaro?
se finisce il petrolio lo ha deciso il denaro?


anche dei bambini sanno argomentare meglio di voi e questo chi vi legge (e vuole cercare di capire, non chi cerca un branco in cui nascondersi) lo vede chiaramente.

in ogni caso io non sono qui per fare a gara a chi e' piu' bravo, mi appassiona il sapere e soprattutto sapere cose vere per cui cerco di orientare il dibattito alla base delle cose per capire se possiamo avere falsi pregiudizi.

le favole piene di paroloni (come il geab) le ho passate da un pezzo, da quando ho aperto gli occhi per guardarmi attorno e mi sono accorto che la realta' non e' la tv e nemmeno i link che mette il folletto.
c'e' tanto altro nella vita oltre ad una mera analisi finanziaria per lo piu' fatta in un gioco in cui il banco puo' cambiare le regole in corsa.
che senso ha un'analisi finanziaria che non tiene conto che le regole possono cambiare?
e secondo voi chi ha il potere di farlo non lo fara' al momento opportuno?
sorrido quando leggo analisi fatte in campo finanziario, semplicemente perche' se la finanza fosse veramente solo basata su "quelle" regole matematiche allora tutto sarebbe stato previdibilissimo. e allora perche' non si sono risolti i problemi prima che nascessero? la matematica non e' un opinione, soprattutto quella finanziaria che e' a livello elementare.

:-)
forse perche' anche la finanza non e' solo matematica? e non e' quella che regola l'economia?
e le regole dell'economia le conosciamo?

preferisco avere dei dubbi piuttosto che delle false certezze, non sono in gara con nessuno perche' non ho necessita' di una competizione per capire se sono bravo oppure no come non ho bisogno dei giudizi degli altri per sentirmi vivo.

indopama

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@indo
però un grazie accettalo!!!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@guru
anche io ci vedo dio in un panino, soprattutto dopo una giornata a spaccare legna con una fame bestia ... comunque se tu ci vuoi vedere solo un panino la cosa riguarda solo te, quel pensiero influenza te solo.
Nel senso ad esempio che mangiarti quel panino ti arreca meno soddisafazione che a me.
Vuoi mettere mangiare un panino dio piuttosto che un panino qualunque?

IO (Mario Barbiero) ha detto...

al di là della battuta la stessa cosa fatta nello stesso modo da due persone che pensano quella cosa diversamente avrà su ciascuno di loro un diverso risultato.
Tipo il panino, io e te guru lo mangiamo, ci sazia ma scommettiamo che io sono più contento di te alla fine?
Eppure è sempre lo stesso panino, ma pensato diversamente.

IO (Mario Barbiero) ha detto...

ok ok torno a spaccare legna ...

Anonimo ha detto...

guru,
ti riporto quello che dice la tua "vita reale"

da wikipedia:

- In economia, si intende per mercato il luogo deputato all'effettuazione degli scambi economici del sistema economico di riferimento.

- Secondo un'altra definizione, più finalistica, il mercato è l'insieme della domanda e dell'offerta, cioè degli acquirenti e dei venditori. In termini equivalenti, il mercato è definito come il punto di incontro della domanda e dell'offerta. Queste definizioni possono quindi riferirsi ad un luogo fisico, od ad un concetto immateriale.
- Spesso con il termine mercato si suole anche intendere sinteticamente il sistema economico più precisamente definito economia di mercato.


intanto mi danno 3 definizioni diverse, roba da fantascienza.

poi leggiamo bene questa:

Queste definizioni possono quindi riferirsi ad un luogo fisico, od ad un concetto immateriale.

benissimo, puo' essere tutto e il contrario di tutto. :-D
e poi mi piacerebbe incontrare qualcuno che mi spieghi le regole di questo concetto immateriale.

MA LO VEDETE CHE CI STANNO PRENDENDO IN GIRO? IL BELLO E' CHE CHI LEGGE QUESTE COSE PENSA CHE LE ABBIA SCRITTE UNA PERSONA INTELLIGENTE!

SIAMO, COME HO GIA' DETTO IN PRECEDENZA, AL PICCO DELL'IGNORANZA.
CE LE BEVIAMO TUTTE CHE E' UN PIACERE, IL TAVERNELLO COME FOSSE UN BRUNELLO DI MONTALCINO PERCHE' C'E' SCRITTO SULL'ETICHETTA.

non riusciamo piu' a vedere oltre l'etichetta, eppure avremmo le capacita' per farlo.


indopama

Anonimo ha detto...

@ indo

Ora non farne una cosa personale.

Dici che preferisci avere dubbi, ma da quel che scrivi non sembra che ne abbia molti.

Comunque le regole dell'economia non funzionano perché sono sbagliate.

guru

Anonimo ha detto...

@Mario
ci vediamo alla prossima primavera/estate in italia.
:-)

indopama

Anonimo ha detto...

@guru,
ci vediamo con Mario!
:-)

no, niente discussione personale, mi appassiona solo il sapere.

indopama

Anonimo ha detto...

@MArio B.

Leggi End the Fed dopo sparla pure di Ron Paul.

Il Folletto

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Folletto
io non ho parlato di ciò che scrive Ron Paul, ma di ciò che ha fatto ovvero accettare di far parte del gioco.
Uno può dire e scrivere quello che vuole, Berlusconi e Bossi che ridurranno le tasse, Prodi e Bersani che redistribuiranno la ricchezza.
Poi vai a vedere cosa fanno e vedi che sono pedine del gioco.
Come il nuovo amico di Ben & soci Ron Paul.
Niente sparlata, solo constatazione di un fatto che hai segnalato tu.
Ma se dici che da quella posizione invertirà la rotta (in tutti i sensi) monetaria degli Usa ... perchè il senso del tuo intervento faceva intuire questo.
E io ti dico molto semplicemente che se è quello che intendevi allora hai detto una emerita vaccata!!!

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@indo
che bello non vedo l'ora!!!

Anonimo ha detto...

@Mario B

Mi dispiace che rispondi con ignoranza e maleducazione della questione Ron Paul.

Dovrai cambiare idea, non mi preoccupo affatto.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Quello che mi meraviglia sempre è che si vogliono dare commenti senza leggere le fonti.

Ci meritiamo quello che sta per arrivare.

Il Folletto

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@Folletto
resta il fatto che non hai risposto, ma forse è perchè non hai trovato il link adatto.
Puoi rigirare la frittata quanto vuoi, il problema non è la Fed, il problema non è il sistema monetario che si usa.
Uno che grida contro il sistema e poi ne entra a far parte fa una sciocchezza, detta anche vaccata dalle mie parti.
Senza ignoranza o maleducazione.
Le chiacchiere e i link stanno a zero.
I fatti e le azioni, quelle contano.
Dietro la Fed c'è gente che sa cosa fa, dall'altra parte della Fed c'è una massa di intorpiditi.
Il torpore è generale e diffuso, anche di chi crede di fare chissà cosa limitandosi a sparare qualche sofismo.
Su una cosa siamo daccordo: la merda è in arrivo (scusa se non sono aulico), dopo la puzza si sentono anche i primi schizzi.
con stima e affetto (anche se non ci credi)

Anonimo ha detto...

@folletto

la finanza corre dietro all'economia e non il contrario. dove ci sono cose da scambiare li' vanno i soldi.
quindi l'analisi finanziaria non vale come previsione ma solo come verifica di quanto ho detto sopra.

lo dimostra il fatto che i paesi che negli ultimi anni hanno sviluppato di piu la loro economia sono quei paesi che avevano meno soldi. i soldi hanno seguito la maggiore produzione, di conseguenza.

non basta mettere soldi per aumentare un'economia, bisogna lavorare ed essere competitivi, cosa che i paesi ricchi ultimamente non hanno saputo fare, non hanno saputo mantenere un vantaggio competitivo ma si sono limitati a fare quello che gia' facevano da tempo.
pero' le stesse cose le hanno cominciate a fare anche i paesi poveri ed in questo modo la situazione si sta livellando.

se si producono gli stessi beni e ce li scambiamo a livello mondiale, per forza i salari tendono a livellarsi.
se vuoi un salario piu' alto dei cinesi devi fare cose che loro non sono in grado di fare, mi sembra abbastanza logico. o no?

quindi quando dici "ce lo siamo meritato" in parte e' vero ma va riferito non ad una pura questione monetaria bensi' ad una questione di produzione di beni/servizi.
ce lo siamo meritato perche' non ci siamo impegnati a fare qualcosa di nuovo che gli altri non sono ancora capaci di fare in modo da mantenere un vantaggio competitivo.

la focalizzazione sul denaro non fa che peggiorare lo stato delle cose, i paesi ricchi stamperanno tanto denaro che pero' non verra' accettato da quelli poveri che invece vogliono merci.

se vuoi vendere a loro merci che riescono a prodursi da soli pero' devi vendergliele ad un costo minore dei loro e questo ti portera' alla fine ad avere dei salari piu bassi dei cinesi! e' questo il punto.

se vuoi mantenere i salari piu' alti dei loro devi per forza produrre cose migliori delle loro, devi fare quello che a loro non riesce di fare.


indopama

fabio ha detto...

Grazie ai traduttori ed al buon Felice

Anonimo ha detto...

"se si producono gli stessi beni e ce li scambiamo a livello mondiale, per forza i salari tendono a livellarsi.
se vuoi un salario piu' alto dei cinesi devi fare cose che loro non sono in grado di fare, mi sembra abbastanza logico. o no?"

Sì..., sì, ecco il manifesto dei Fascisti New Age:

"produrre sempre a un costo minore ber battere gli "avversari" sul mercato globale"

Con tante grazie da parte del "signor padrone".

guru

IO (Mario Barbiero) ha detto...

@guru
Puoi anche prendere pezzi del discorso di indo e assemblarli come più ti fa comodo.
Il senso del discorso di indo è molto chiaro.
Ma non a te e solo perchè così vuoi tu.

Anonimo ha detto...

il mio non e' un manifesto ma una semplice analisi.
sta forse andando in maniera diversa da come ho scritto? non mi sembra...

potrebbe andare diversamente? credo di si e spiego il perche' traendo spunto dalla mia esperienza.

uso le parole oriente e occidente perche' piu' semplice.

l'oriente sta imparando a fare le cose dell'occidente per cui ha sempre meno bisogno di comprarle dall'occidente il quale vende sempre meno. una possibilita' puo' essere quella di unire l'azienda orientale con quella occidentale (ti do una mia meta' e tu mi dai una tua meta', senza bisogno di soldi) e dividersi i compiti:
-in oriente la produzione di serie per la classe medio/bassa.
-in occidente la produzione dell'eccellenza e la ricerca e sviluppo del nuovo.

questo al momento mi sembra il piu' consono alle capacita' delle persone.

i profitti vengono gestiti alla bisogna, se in oriente si vende molto se ne sposta una parte a favore della ricerca nell'azienda in occidente.
in questa maniera si fondono piano piano due culture con molti vantaggi.

pero' ancora non si fa, le aziende sono chiuse a riccio e il motivo io credo non venga tanto da parte del padrone quanto dai dipendenti.
non c'e' disponibilita' alla collaborazione, allo scambio e si tende a rimanere chiusi all'intenro della propria casta, quella degli operai, degli impiegati, dei dirigenti, ecc.
se non ci si apre per prima cosa all'interno dell'azienda non vedo come ci si possa aprire al resto del mondo.

in ogni caso se non ci si apre a mio avviso si annega, come in parte sta gia' avvenendo.


indopama

yuma ha detto...

@ Mario

quando arriva portamelo che lo voglio ubriacare. In vino veritas

Comunque venite con la sua di macchina :-)

Anonimo ha detto...

In treno Yuma? Pericoloso guidare ebbri...
Cele