giovedì 22 ottobre 2009

4 vincoli strategici per l'UE + Crisi usa/iran/israele - GEAB 38 parte II

Oggi il Corriere dedica alla vicenda mastella le prime 10 pagine della sua edizione!

Niente male, non fosse che in 10 pagine il corrierone non è riuscito a fare piena chiarezza sulle accuse...il lettore si gusta le intercettazioni ma coglie solo che è una losca storia di raccomandazioni e possibili collusioni camorristiche.

A nostro avviso sarebbe stato più opportuno indagare sulla natura stessa di ogni comportamento dell'ex ministro per scoprire collusioni di ogni genere e grado...

In ogni caso, è disponibile ai soli lettori di Informazione Scorretta la seconda parte del GEAB 38.

In questa parte del report completo vediamo un focus particolare sui quattro vincoli strategici per l’UE accennati nel post precedente.

Continua la pressione del gruppo Europe2020 su USA e dollaro.

Buona lettura.

GEAB 38 parte II - 1 - Quattro vincoli strategici per l'UE


1. Affrontare il fallimento del sistema monetario basato sull' USD e non diventare impotente quando 1 EURO varrà 2 USD

Come recentemente sottolineato dagli economisti di Natixis, se non fosse per le enormi quantità di dollari acquistati dalla Banca centrale europea, un euro varrebbe già due USD. La loro analisi risale a diverse settimane fa, cioè prima della fuga dal dollaro che ha iniziato ad accelerare il processo.

Dal 2006, il LEAP/E2020 ha già ampiamente anticipato questo problema, che sta ora diventando una realtà tangibile che incide su tutte le grandi economie esportatrici del mondo (UE, Cina, Giappone): come evitare il soffocamento delle loro economie, come risultato dell' apprezzamento delle loro monete nei confronti di un Dollaro collassato?

Per l'Unione europea e la Zona euro, in particolare, la questione diventa un grave problema economico, sociale e politico a partire dalla fine del 2009, mentre il 2010 sarà l'anno in cui i leader europei dovranno trovare una soluzione, se non vorranno perdere le prossime elezioni, in un contesto impennata dei fallimenti di società esportatrici e della disoccupazione, per non parlare degli effetti destabilizzanti dell' aumento del costo di materie prime ed energia denominate in dollari.

La dislocazione geopolitica è ora in via di sviluppo e sodalizi preesistenti si stanno disfacendo sotto i colpi dei nuovi rapporti di forza emergenti.

Il Regno Unito, che è solito essere il rappresentante di Washington nella UE, ha perso molta influenza per due motivi: in primo luogo, il Regno Unito non fa parte della zona euro e, in secondo luogo, è in un tale stato di debolezza economica, monetaria e finanziaria che dipende sempre più dalla buona volontà della Zona Euro.

Ora è anche possibile immaginare che, ironia della sorte, il prossimo governo dei Tory potrebbe chiedere di aderire all'Euro, al fine di salvare il paese (il cui bilancio è già tecnicamente in una situazione che, in tempi normali, dovrebbe chiedere l'intervento del FMI).

L'articolo di Robert Fisk sui negoziati segreti per la valuta di riferimento dei paesi produttori di petrolio nel Golfo, riflette il fatto che queste discussioni sono necessarie e quindi necessariamente avviate a vari livelli di protocollo (non ufficiali o secondari, in questa fase) .

Il rifiuto degli Stati Uniti di orchestrare questo sviluppo (un grave errore storico da parte di Obama, come già evidenziato) costringe gli altri giocatori, che non possono più sostenere lo status quo e i suoi effetti devastanti, a discutere l'argomento in segreto.

Lungi dal contribuire a stabilizzare la situazione, questo metodo aumenta il rischio che l'attuale sistema monetario internazionale potrà sfuggire al controllo: un giocatore chiave improvvisamente spaventato di essere messo al muro o l'inefficacia di una comunicazione potrebbero causare il crollo repentino.

Per il fatto che l'euro sia l'unica alternativa al dollaro statunitense (tutto da dimostrare, NDFC) e che l'UE è il leader mondiale di potenza economica e commerciale (idem, NDFC), l'Unione europea, in particolare la zona euro, deve essere al centro di tutte le discussioni volte ad affrancarsi dal dollaro USA. Possiamo anticipare la partecipazione europea al prossimo vertice BRIC nel 2010, per tener conto di questo sviluppo. Gli europei amano gli incontri internazionali in cui sono nel loro elemento.

(Europe2020 mostra qui tutta la sua faziosità pro-europea, franco-tedesca in particolare, il che non giova alla chiarezza di analisi. Questo non toglie che è uno dei pochi think tank a rendere disponibile le sue analisi al grande pubblico senza particolari distorsioni, a differenza dei think tank americani che diramano comunicati completamente divergenti dai loro studi, improntati al "tutto va bene". NDFC)


2. Evitare i disavanzi di bilancio come quelli che esplodono negli Stati Uniti e Regno Unito

Su questo aspetto, la situazione sta diventando urgente in Europa, soprattutto nella zona euro.

Da un lato, i paesi latini, la Francia in particolare, sono spudoratamente immergendosi in un abissale deficit pubblico, mentre, dall'altro lato, l'Europa germanica si sta sforzando di mantenere i loro bilanci in pareggio.

Come risultato, le tensioni si svilupperanno nel 2010.

Il tasso di disoccupazione crescente spingerà tutti a mantenere regole di eccezione al patto di stabilità (in tutta Europa, il sostegno alla disoccupazione dovrà essere innalzato, come abbiamo annunciato più di un anno fa), ma a Berlino e in tutto il Nord Europa chiederà garanzie da Parigi e dall'Europa meridionale.

La Francia sarà un fattore chiave in questo dibattito.

[...]

Questa situazione richiede una inevitabile armonizzazione collettiva dell' aumento della pressione fiscale sui redditi alti e dei profitti di capitale in particolare.

La crisi si tradurrà in uno slittamento graduale a sinistra del programma politico dell'Europa nel campo dell' economia e in quello sociale (almeno nelle dichiarazioni di politici, se non nei fatti). Questo sviluppo chiaramente dimostra l'importanza attribuita alle questioni relative alla protezione sociale e alla scomparsa progressiva di politiche ultra-liberali e di sgravi fiscali.

La tassazione, contrariamente al deficit e ai prestiti seguirà la medesima tendenza: La Francia sembra di nuovo in ritardo, ma è l'abitudine dell'élite del paese.

Spagna, Regno Unito, Germania, Svezia ... tutti si stanno muovendo nella stessa direzione.

Il 2010 sarà un anno di grandi cambiamenti nella storia d'Europa della tassazione degli ultimi tre decenni.



3. Risposta all'aggravarsi della crisi e guerra Iran / Israele / USA e della guerra in Afghanistan definendo una posizione europea specifica

La questione di come uscire dalla crisi nucleare dell'Iran è già stata sviluppata altrove in un altro capitolo di questo numero 38 del GEAB. (più sotto, NDFC)

Tuttavia, il nostro gruppo desidera sottolineare che, nel 2010, due crisi diplomatiche e militari si dipaneranno dal punto di vista europeo:

1) in primo luogo, molti membri europei della NATO si disimpegneranno dall'Afghanistan (Paesi Bassi nel mese di agosto 2010, e l'Italia e in particolare). Così facendo, l'Alleanza sperimenterà la crisi più grave sin dal suo inizio, dato che gli Stati Uniti, al contrario, decideranno di continuare l'escalation militare in quel paese. Questa situazione si mostra con il crescente divario tra gli interessi strategici di USA e UE.

2) In secondo luogo, i crescenti rischi di un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani, all'inizio del 2010 spingerà gli europei a fare il punto del fatto che l'attuale processo diplomatico è in un vicolo cieco, che va ben al di là di ogni cambiamento di strategia diplomatica statunitense.

Il problema non è che gli Americani, direttamente o no, dialoghino con Teheran, il problema è un dialogo «tra» sordi necessariamente determinato dall'applicazione del Trattato di non proliferazione nucleare attuale.

Questi due conflitti vecchi quasi un decennio dovrebbero terminare nel 2010, perchè gli europei saranno costretti a immaginare qualcosa di diverso dal seguire ciecamente gli interessi di Stati Uniti e Israele in questo senso. Per quanto riguarda l'Iran, anche la corrispondenza tra gli interessi israeliani e degli Stati Uniti non è più garantita.

Pertanto, anche per gli europei, sta venendo il tempo di scegliere.

4. Imparare a trattare autonomamente ed in modo costruttivo con i nuovi giocatori chiave del mondo postcrisi: Cina, India, Brasile e Russia in particolare.

Con un terzo del potere di voto del FMI, gli europei hanno la chiave per riorganizzare e dare spazio al BRIC.

Come hanno chiaramente indicato che non volevano Washington per negoziare in loro nome, senza ogni mandato a farlo, hanno solo una possibilità rimasta: negoziare direttamente con Pechino, Mosca, New Delhi e Brasilia.

Infatti non l'inazione non è più un'opzione data la crescente pressione esercitata dagli eventi legati alla crisi.

[...]

Infine, come accennato in precedenza, l'attuale accelerazione degli eventi a causa della crisi, ci permette di prevedere lo svolgimento di un incontro-EU BRIC nel corso del 2010, al fine di rendere pubblico il nuovo globale di equilibrio.

Anche se non hanno avuto molto successo nel portare avanti i loro interessi in occasione dell'ultimo vertice del G20 a Pittsburgh, l'unanimità dell'Unione europea contraria alle posizioni di Washington è stata una sorpresa relativa.

La crisi, altri milioni di disoccupati e la caduta del dollaro saranno ragioni sufficienti per «stimolare» l' europea in questo proposito.

La cosa più sorprendente è che, ovviamente, i cinesi, russi, indiani e brasiliani, sembrano essere in attesa di questa opportunità di iniziare a lavorare insieme e di vedere l'emergere di un mondo post-crisi.


GEAB 38 parte II - 2 - Crisi USA/Israele/Iran, dissezione geopolitica globale

Dissezione geopolitica globale – necessità di azioni urgenti per evitare un conflitto diretto israele-iran

Secondo LEAP/E2020, non è un caso che il programma nucleare iraniano è sul palcoscenico della scena internazionale di nuovo.

Dopo una pausa di un anno a causa dell’implosione di Wall Street del 2008, tutti i trend precedenti sono tornati (il ritorno della caduta del dollaro è un esempio lampante).

Lo stesso succede per la crisi nucleare iraniana, che di nuovo è al centro degli interessi strategici globali, ma in un contesto ancora più volatile di 12 mesi fa.

DI certo, gli USA hanno mostrato improvvisamente una storica debolezza attualmente mostrata dalle esitazioni del presidente su una varità di problemi nazionali ed internazionali, incoraggiando le nazioni irrequete (che siano indifferentemente Iran o Israele) a prepararsi ad incontrare il loro destino.

Secondo il nostro team, la prevedibile incapacità del blocco occidentale di fermare il programma nucleare iraniano entro il gennaio 2010 aprirà un nuovo periodo di lancio per l’intervento diretto di Israele, [...] che porta con sè grandi rischi di caos regionale e globale.


La Non proliferazione ha fallito

La crisi Iran/USA/Israele deve essere compresa all’interno di un momento chiave della crisi generale del sistema internazionale attuale, e nell’obsolescenza della politica di non proliferazione che è stata portata avanti dal 1945.

(la crisi generalizzata) Mette la parola fine all’ordine stabilito dopo il 1945.

La crisi è un confronto diretto tra due visioni arcaiche: da una parte, i leader iraniani ignorano gli interessi collettivi globali e si concentrano esclusivamente sul loro interesse nazionale di breve periodo, e dall’altra parte i leader israeliani ed americani che identificano il loro interesse di breve periodo con gli interessi collettivi globali.

Il trattato di non proliferazione ereditato dopo la seconda guerra mondiale è in crisi, come mostrato da:

  • l’aumento del numero delle potenze nucleari (vedere la mappa qui sotto) che non hanno firmato il Trattato
  • lo sviluppo futuro (dagli USA in particolare) di nuovi tipi di armi nucleari come “mini atomiche”
  • il ruolo del Pakistan in terminidi proliferazione attiva non sanzionato
  • il recente accordo tra India e USA che ignora completamente il trattato



(Click per ingrandire. Nell'immagine: mappamondo dello sviluppo nuclare. In rosso le 5 nazioni del club nucleare. In arancione, potenze nucleari note. In viola, stati che hanno posseduto armi nucleari in passato. Giallo, stati sospettati di sviluppare armi nucleari o programmi nucleari. Blu, stati che hanno raggiunto ad un certo punto armi nucleari e/o programmi di ricerca sulle armi nucleari. Rosa, stati che dichiarano di possedere armi nucleari. Fonte: FUturePresent /TNP, 10/2006)

In un contesto del genere, a causa delle serissime conseguenze che avrebbe questo conflitto, la crisi IRAN / USA / Israele non puo’ essere gestita come un caso isolato.

Deve essere gestita come una parte di una strategia di lungo periodo, basata sui nuovi metodi adattati alla realtà del 21esimo secolo.



Teheran e Tel Aviv due facce della stessa moneta

Immaginiamo che Gli USA siano privi di armi nucleari, mentre Messico e Canada ne sono forniti.

O che la Francia sia circondata da nazioni armate di atomica (che non hanno neanche firmato il trattato) ma sia una potenza priva di atomiche. Quanto tempo impiegherebbero Washington o Parigi a rifiutare il trattato di non proliferazione e lanciarsi nello sviluppo di un arsenale nucleare?

Probabilmente meno tempo di scrivere questo scenario! Naturalmente Parigi e Washington invocherebbero le esigenze di sicurezza nazionale per giustificare la loro mossa ed uscire dai limiti di qualunque trattato.

Questa è esattamente la situzione della crisi Iraniana.

Teherano è circondata da potenze nucleari (Russia, Isreale, Pakistan e forse Arabia Saudita), e, ciliegina sulla torta, negli ultimi 3 anni alcuni dei suoi vicini (come Iraq, Afghanistan e Kuwait) si sono trasformati in basi militari americane.

Anche senza un estremista come Ahmadinejad al potere, l’Iran si sforzerebbe comunque di acquisire armi nucleari in ogni modo e nel più breve tempo possibile.

Qualunque altro approccio sarebbe sorprendente, specialmente riguardo alla superba lezione di realpolitik data dalla Amministrazione Bush, che ha dimostrato al mondo che un dittatore armato di armi nucleari è intoccabile, mentre un dittatore senza armi nucleari (e con petrolio, come l’Iraq) è un obiettivo.

Ora è sicuro che l’Iran farà tutto cio’ che è possibile per continuare il percorso di acquisizione di deterrenza nucleare, in uno sforzo per “santuarizzare” il suo territorio, come la Francia sotto De Gaulle ed Israele negli anni 60.

Cerchiamo di essere chiari: questo è un trend inevitabile, a meno che l’Iran non venga distrutto.

L’amministrazione Bush e tutti i promotori della guerra in Iraq, con la loro pochezza intellettuale e la loro fame di petrolio, hanno contribuito gravemente ad accelerare il processo.

Ed ora che gli USA e l’occidente insieme sembrano indeboliti e divisi, l’Iran certamente non cambierà idea. L’Iran agisce esattamente come ha fatto Israle nell’acquisire armi nucleari per assicurare la sua sopravvivenza e rafforzare la sua posizione regionale: Tel Aviv e Teheran sono due facce della stessa medaglia in materia di armamenti nucleari.

Dietro alla crisi iraniana, un nuovo passo sta arrivando nella trasformazione del mondo attivata dalla caduta del Muro di Berlino. Siamo ancora nel processo di uscita dal mondo creato dopo il 1945 e la crisi sistemica globale contribuisce ad aumentare il ritmo di questa evoluzione.


Si conclude qui la seconda parte, domani la terza e ultima.
Se avete perso la parte precedente potete trovarla qui: l'EU al bivio: complice o vittima del crollo del dollaro?

Ringraziamenti caprini all'affezionato lettore Pluto per la collaborazione nella traduzione!

Saluti felici

Felice

36 commenti:

Felice Capretta ha detto...

rimosso post di soli insulti e privo di contenuto.

l'utente è pregato di riformulare le medesime critiche al geab 38 quantomeno evitando la maleducazione

saluti felici

felice

IO (Mario Barbiero) ha detto...

i paesi Nord Europei chiederanno garanzie a quelli latini ... vediamo, il Belgio è tecnicamente fallito (parole del suo ministro delle finanze), in Germania la sola Deutsche Bank meno di un anno fa aveva passività per 2.000 miliardi di euro pari all'80% del PIL tedesco , in Olanda non sono riusciti a salvare una banca di medie dimensioni come la DBS, sto andando a memoria ... chi è senza peccato scagli la prima pietra verrebbe da dire!

Anonimo ha detto...

deducendo..deducendo..
diciamo che se fossi un sionista leggermente a destra di attila e magari al potere in israele in questo momento mi verrebbe da dire:"o adesso o mai piu'",e giu' bombe.
oltretutto contribuirei a una probabile "sfoltita" mondiale,cosa posso volere di piu'?

katanga

Anonimo ha detto...

Non ho capito quast'affermazione:

"per non parlare degli effetti destabilizzanti dell' aumento del costo di materie prime ed energia denominate in dollari."

Se il dollaro si deprezza verso l'euro
le materie prime non dovrebbero diminuire?

Grazie

PIERO ROLLA ha detto...

http://www.ildirittodisapere.com/2009/10/le-campane-suonano-per-il-dollaro.html

SOLO QUESTIONE DI TEMPO

corvo ha detto...

Il rifiuto degli Stati Uniti di orchestrare questo sviluppo (un grave errore storico da parte di Obama, come già evidenziato) costringe gli altri giocatori, che non possono più sostenere lo status quo e i suoi effetti devastanti, a discutere l'argomento in segreto.
Peccato che il GEAB manchi di capacitá di analisi riguardo la capacitá delle agenzie di stati uniti di
organizzare colpi di scena Hollywoodiani.

@mario
in Germania la sola Deutsche Bank meno di un anno fa aveva passività per 2.000 miliardi di euro pari all'80% del PIL tedesco
La Deutsche bank ha registrato un bilancio in attivo e un guadagno netto di 2 miliardi di Euro. Questo grazie ai soldi che il governo tedesco ha messo a disposizione per la creazione di una Bad bank.
In pratica il governo tedesco ha comprato tutti i debiti delle banche non saranno mai pagati.

Sempre a proposito di governo tedesco: il nuovo governo di centro destra, con gli ultra capitalisti insieme alla CDU ha deciso di DIMINUIRE LE TASSE.
Che c'é di strano?
Che la Germania hon ha soldi e quindi per diminuire le tasse prenderanno crediti nascosti in un "fondo fantasma".

Anonimo ha detto...

Devo pensare che il nostro Berlusca non si sia recato "privatamente" dal Putin solo per un affare di tram leggeri che potrebbero servire alla città di Mosca.
Gasdotti, energia... agli USA non piacerà... che qualcuno a sinistra si svegli e capisca!

Shia ha detto...

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia.
La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto"
Ludwig Von Mises

L'ho letta su un altro blog ma mi ha particolarmente scioccato.

Anonimo ha detto...

un saluto a tutti.
Premesso che il rapporto europe2020, è nazionalista, come tutti i francesi, ma ciò non toglie niente alla qualità delle loro analisi.
Resta il fatto che la situazione economica mondiale è in fase di stallo.
Tutto la gestione politica attuale ruota sul sistema di controllo dell’ energia, sai nucleare , sia petrolifera.
In questi giorni, è sotto gli occhi di tutti, la situazione che ruota intorno al ns berlusconi.
Da quando ha firmato gli accordi con la libia, ma sopratutto gli accordi con putin, in turchia, per il gasdotto , è stato oggetto di attacchi ripetuti.
Questa è anche la dimostrazione di forza dei poteri forti che stanno dietro alla ns sinistra.
Nel frattempo l’economia è entrata in una fase di fermo, con ripercussioni sull’ occupazione.

@felice
il gruppo dei paesi “ bric”, stanno cercando di impostare una nuova politica economica che li possa rendere liberi dalla politica imposta dalla banca mondiale per gli investimenti.
Questi paesi, hanno formato una sorta di cartello, si aiutano a vicenda, e permettono uno scambio di merci, tra di loro, senza tasse di importazioni.
Secondo me, berlusconi, sta cercando di agganciarsi a questi paesi, ma ha contro poteri che lo ostacolano.
Vedremo come le situazioni evolveranno.

@domenico

non ti far influenzare se qualcuno non condivide le tue idee.
Anche io non credo nel dio, lontano e giudice.
Ma rispetto il tuo pensiero, in quanto è la tua verità.
Continua a scrivere, se hai voglia.
Non ti sentire inferiore a nessuno, nessuno ha in tasca la verità.
Nessuno uomo, oggi, ha la verità assoluta, in quanto non esiste, per cui si creano tante verità.
Importante è essere sempre aperti ad accettare idee e pensieri di tutti,e a rispettarle.

@corvo
riguardo le navicelle ufo.
È da millenni che esistono, già ai tempi di atlantide si viaggiava su navicelle, che sfruttavano la luce.
Piano piano anche questo sarà verità per tuttti, cosi come sapere che tutti i pianeti sono abitati.
Un abbraccio
franco

halo1367 ha detto...

"Cerchiamo di essere chiari: questo è un trend inevitabile, a meno che l’Iran non venga distrutto."

Istigazione a farlo?

halo1367 ha detto...

(Europe2020 mostra qui tutta la sua faziosità pro-europea, franco-tedesca in particolare, il che non giova alla chiarezza di analisi. Questo non toglie che è uno dei pochi think tank a rendere disponibile le sue analisi al grande pubblico senza particolari distorsioni, a differenza dei think tank americani che diramano comunicati completamente divergenti dai loro studi, improntati al "tutto va bene". NDFC)

Questo, Felice, andrebbe forse un poco chiarito nei prossimi post.

Fatto salvo che credo di condividere la prima parte della tua considerazione, tu e noi che prove abbiamo che ciò che pubblicano sia o non sia "divergente" dai loro stessi studi?

A volte per non fidarsi di nessuno ci si morde la coda, me ne rendo conto. D'altra parte tu stesso, giustamente, hai introdotto il discorso sulla loro "faziosità pro-europea".

...e grazie come al solito.

corvo ha detto...

@franco
Se leggo il tuo post mi sembra che vi sia un salto di idee.
Primi dici:
Tutto la gestione politica attuale ruota sul sistema di controllo dell’ energia, sai nucleare , sia petrolifera.

E poi:
riguardo le navicelle ufo.
È da millenni che esistono, già ai tempi di atlantide si viaggiava su navicelle, che sfruttavano la luce.


Ora,senza entrare nel merito di come funzionino le "navicelle" mi sembra che tutti convengano che NON funzionino con energia "nucleare" o "petrolifera".

Anonimo ha detto...

un saluto a tutti.
@corvo
sono due aspetti distinti della ns realtà.
l' essere umano ancora vive e basa tutto il potere sul controllo dell' energia.
gli ufo, non fanno parte della ns realtà.
sono esseri , un pò più evoluti di noi.
considerando che ogni cosa nasce dalla luce, e per rallentamento della stessa, ci sono le condizioni di dire no al nucleare e al petrolio.
solamente che la luce, al pari dell' ossigeno è libera ed inesauribile, per cui nessuno può guadagnarci.
noi stiamo sperimentando il limite massimo delle basse frequenze.
..non so che sono chiaro..
franco

Faurio ha detto...

Io sono concorde con Katanga,
Sono sempre convinto che una guerra globale sia la soluzione dei 2 problemi principali, sovrappopolazione e crisi finanziaria.
Chiunque attacchi l'Iran innescherà un conflitto globale tra occidente e nuove economie emergenti (Cina e India su tutti) è li che si gioca la sfida.

Per quanto riguarda le energie alternative, vorrei tanto che esistano ma fino ad ora.... fumo ma niente arrosto.

saluti
Faurio

Domenico Liguria ha detto...

Pace e bene
@Franco, grazie per il pensiero ma, generalmente scrivo di argomenti che, conosco e, sui quali ho un minimo di conoscenza;
di economia sono uno "zero"!
A proposito di crisi, posso solo affermare che, qui da noi, l'autunno sta diventando (nonostante le temperature in picchiata!) molto "caldo". Piccole industrie chiuse, capannoni con scritto affittasi, da mesi, cortei giornalieri di liceziati/o in procinto di esserlo, in città, Genova, (Rumenta potrà confermare)
sono all'ordine del giorno; però il sindaco, Marta Vincenzi, si "preoccupa" dell'eventuale, nuovo stadio calcistico.
Io, e la mia famiglia, cerchiamo di vivere, secondo i Dieci Comamdamenti e, di barcamenarci in mezzo a questa follia totale che toglie, a tutti, il respiro e la gioia di vivere, perdendo sempre più di vista il reale valore delle cose e dei giusti "valori".
Pace e bene a tutti
Domenico

Anonimo ha detto...

flash ansa:
17:06
DRAGHI, NUOVI PROBLEMI ALL'ORIZZONTE PER L'ECONOMIA

strano...pensavo che la crisi fosse alle spalle!

Marco

Anonimo ha detto...

Questo geab fa ridere:

Il tasso di disoccupazione crescente spingerà tutti a mantenere regole di eccezione al patto di stabilità (in tutta Europa, il sostegno alla disoccupazione dovrà essere innalzato, come abbiamo annunciato più di un anno fa)


Dov'è la strategia dell' 'ognun-per-sè- dopo il fallimentare convegno di aprile a Londra?
E' una continua mistificazione per evitare di evidenziare le farneticazioni di inizio anno.
La manipolazione sperata non ha dato i suoi frutti eh Leap?

yuma ha detto...

in relazione alla nuova crisi Iran faccio comunque notare come il suo precipitare sia stato estremamente puntuale e coincidente con l'annuncio di voler pagamenti in Euro invece che dollari.

Esattamente come al tempo di Gheddafi che voleva pagamenti in Marchi /segato e Saddam che aveva addirittura tentato di aprire una borsa in concorrenza al NYSE / segato

Strano che nel GEAB diano per scontata la crisi, ma non si provi ad analizzarne le cause e a proporre delle soluzioni che invece sono pronti a proporre come paniere di monete

Anonimo ha detto...

diamo ancora un po' di tempo al leap2020 per vedere se ha fallito le precedenti previsioni, al momento sembra che le cose siano in stallo. la crisi l'avevano prevista ma anche tanti altri l'avevano fatto. a me sembra che questo geab sia molto sul generico, adesso si sbilanciano meno sui tempi e non dicono per certo cosa avverra'. parlano di periodi in cui potrbbero accadere certe cose. troppo generico... troppo diverso questo modo di parlare dalle precedenti versioni. si sono messi in una posizione di difesa mentre prima mi sembrava giocassero d'attacco.

indopama

Anonimo ha detto...

So che molti mi attaccheranno per quanto sto per dire, specie in quanto mi ritengo sostanzialmente incline al Marxismo. Comunque, a mio parere, è difficile pensare ad un miglioramento dell'umanità senza risolvere la questione dell'integralismo religioso al potere. Ovvero di quelle lobby dominanti che fanno dell'integralismo religioso la clava per assoggettare milioni di esseri umani. Penso all'Iran e all'Arabia Saudita. A mio parere tali regimi devono essere scardinati senza se e senza ma. A costo di applicare la teoria del caos controllato all'intero medio oriente. Non servono strategie di larga scala ma bensì operazioni mirate di destabilizzazione con attacchi all'establishment politico/economico/religioso. Il pragmatismo bisogna lasciarlo alle spalle. Le lobby statunitensi hanno creato il mostro al solo fine di far cadere l'ex Unione Sovietica. I Cinesi stanno ripetendo l'errore. C'è bisogno di un nuovo anno zero.
Saluti
M

rumenta ha detto...

Domenico Liguria:

A proposito di crisi, posso solo affermare che, qui da noi, l'autunno sta diventando (nonostante le temperature in picchiata!) molto "caldo". Piccole industrie chiuse, capannoni con scritto affittasi, da mesi, cortei giornalieri di liceziati/o in procinto di esserlo, in città, Genova, (Rumenta potrà confermare)
sono all'ordine del giorno; però il sindaco, Marta Vincenzi, si "preoccupa" dell'eventuale, nuovo stadio calcistico.


confermo.
e la soluzione è sempre la solita: distrarre.
stavolta con i "circenses", un'altra volta con qualcosa d'altro, ma mai proposte concrete o fatti.

Anonimo ha detto...

ciao,a tutti per mè il mondo è in crisi perchè i politici voglio sempre piu soldi di quelli che hanno(ne hanno gia tanti) e perchè tra loro non ce armonia non c' e amore.Cosi per i soldi ce una crisi in tutto il mondo.
Saluti a tutti!

Domenico Liguria ha detto...

Pace e bene
@anonimo (M) 22 ottobre 10.42(Marco?).
La tua affermazione, se tu ti definisci marxista, potrebbe non colpirmi (Marx: la religione è l'oppio dei popoli), però mi lascia un po perplesso.
Cerco di essere breve e di fartela semplice: io sono per l'autodeterminazione dei popoli, ognugo deve scegliersi la forma di governo che più gli aggrada.
Vengo al dunque: pur essendo, non incline ai regimi di sinistra, non vedo perchè una nazione non possa decidersi ad essere amministrata in tal guisa: perchè gli americani sono andati in Vietnam, in Corea e da altre parti? Non possono farsi i fatti loro? Sarà poi il popolo vietnamita, coreano, cubano a scegliere se continuare con quel sistema o, a sbarazzarsene. Perchè se un popolo sceglie un Haider qualsiasi, "casualmente" ha un incidente d'auto senza testimoni e, viene pure fuori che era "omosessuale". Se in Iran, Iraq, Arabia Saudita, eccetera hanno più o meno liberamente quei regimi e non si ribellano, per ora, vuol dire che gli sta bene così. Forse sarò troppo semplicistico, ma vogliamo che anche questi ultimi siano civilizzati con: MacDonalds, Marie de filippi, grandi fratelli, isole dei famosi, degrado morale vario?
Pace e bene
Domenico

Anonimo ha detto...

eh no dome' ti sbagli. M non sono io...

Marco

Domenico liguria ha detto...

Pace e bene
@Marco (quello vero)
chiedo venia.....
saluti e prosperità
Domenico

Anonimo ha detto...

Rumenta
-e la soluzione è sempre la solita: distrarre.
stavolta con i "circenses", un'altra volta con qualcosa d'altro,-

ma mai proposte concrete o fatti.

22 ottobre 2009 11.30


Dai che oltre a quotare qualcuno una proposta concreta FORSE riesci ad elabolarla.

Noel ha detto...

@Faurio
le energie alternative ci sono, solo che siamo indietro di molti anni prima di renderle efficaci e purtroppo i soldi e gli investimenti non ci sono.
Probabilmente non faremo in tempo a farlo prima di sbattere contro la crisi energetica (peak oil) e allora saranno cazzi, altro che crisi del dollaro (che è la conseguenza).
Questa crisi mondiale è legata alla crisi energetica. Dopo che il barile ha toccato i 147$ è cominciato tutto. Sono le prime avvisaglie

rumenta ha detto...

Dai che oltre a quotare qualcuno una proposta concreta FORSE riesci ad elabolarla.

anche io sono in trepida attesa delle TUE proposte.
ma ho la vaga impressione che attenderò invano.....

Bogdan Bultrini ha detto...

ciao Felice :-)
è possibile avere una tua mail?
Sono l'admin di Investireoggi. (bogdan.bultrini at gmail . com)
Ciao :-)

Anonimo ha detto...

Sono aperte fino a mezzanotte di oggi le iscrizioni all'esperimento di pluto! Accorrete numerosi!

Anonimo ha detto...

minchia che bomba!!!!!!
"Una rivelazione della presenza extraterrestre é imminente"
scusate il termine ma questa e' veramente grossa!!
SE fosse vero tutti i pezzi del tetris mondiale si incastrerebbero di colpo e crisi,sovrappopolazione,inquinamento,guerre,etc,etc sarebbero solo problemucci contingenti!!!
barcollante pensando alle implicazioni vi saluto
ah la "notiziola e' sul sito di corvo

katanga

Anonimo ha detto...

@yuma su gli espropri delle case in america...(post precedente)

Ti posso dare una reale conferma su quello che probabilmente hai letto su qualche articolo...

Come accennavo qualche post fa, in questo periodo ho il cognato del Texas ospite da me....

L'altro ieri uscendo per andare a cena il cognato mi ha detto:
"Ti piace la mia giacca della Nike del vicino?"

Cosa? rispondo io...

Il mio vicino, non potendo più pagare il mutuo sulla casa l'ha abbandonata ed è andato via lasciandola alla banca.

La banca se ne fregata e allora tutto il vicinato ha fatto razzia delle cose che vi erano al suo interno...

Mi ha anche detto che sta diventando cosa comune.....

Siamo a questo punto nelle zone dove il lavoro sta mancando.

Figurati che il cognato vorrebbe trasferirsi in Italia ed anche lui mi ha detto che farebbe la stessa cosa, abbandonare tutto, racimolare i risparmi e venire in Italia...

Considerate che la tassa sulla proprietà nella zona dove vive mio cognato ( la nostra ici per intenderci ) è di 7000 dollari l'anno, costi che comunque la banca dovrebbe pagare e dato che le vendite sono sotto zero ( anche se dicono il contrario ) la stessa banca non vuole buttare altri soldi.


P.S.

@Pluto e tutti i partecipanti...

Un inculo alla balena a tutti :)

Scusa il termine scaramantico puramente marinaresco.....

yuma ha detto...

@Kilk '75

si purtroppo ne ho anch'io una conferma personale.

Una famiglia molto benestante che ospitava i miei figli nei programmi di scambio e che li scorazzava su e giù gratuitamente, ha dovuto mettere in vendita la casa.
Non avendola venduta si sono trasferiti in una comune di ex dipendenti dell'azienda nella quale avevano lavorato ( sono pensionati)ed hanno messo in vendita i mobili.

La cosa strana è che ancora oggi sulla loro casa sventola la bandiera americana ( strana per noi)

Anonimo ha detto...

http://blog.crottaz-finance.ch/wp-content/uploads/2009/09/volume-journalier-contre-nyse1.jpg

e' il grafico dei volumi scambiati in borse riferiti a soli 5 titoli. da soli fanno oggi circa il 40% di quello che viene scambiato sulla borsa NYSE.

Anonimo ha detto...

@yuma
E' vero, non ho mai visto un popolo così fiero...
Ed ho vissuto un anno in Spagna, 2 in Inghilterra, uno in Francia ed ho lavorato in Italia per un anno per i Tedeschi della Commerzbank.

Da un certo punto di vista è bello vedere un così alto attaccamento alla propria nazione, mi chiedo però se tale orgoglio non tappi un po troppo gli occhi delle persone....

Mi riferisco ai ragionamenti del cognato...

La colta cmq è sua, dei suoi cattivi investimenti e del fatto che poteva gestire meglio i sui affari di lavoro.

Parlando con lui vedo che le informazioni che arrivano dall'esterno sono troppo filtrate, avendo di conseguenza una visione d'insieme troppo piccola.

In definitiva leggendo il GEAB 38 quello che posso pensare è quello che gli USA preferirebbero tirar giù l’intero mondo piuttosto che far svalutare la propria moneta.
A mio avviso lo farebbero perché sanno che la maggior parte del popolo li seguirebbe, ovviamente con le dovute e finte motivazioni…

Rimane ovviamente un mio pensiero puramente personale

Anonimo ha detto...

La Borsa Iraniana aprirà ufficialmente i battenti lunedì:

http://www.ime.co.ir/?alias=en