Torneremo online l’8 gennaio nonostante questa breve parentesi, sempre salvo sviluppi estremi.
Tornando alla crisi a Gaza, con Israele che assedia Hamas, crediamo che non ci sia molto da scrivere a riguardo.
Le immagini che scorrono ai telegiornali, benchè edulcorate e filtrate dalla propaganda israeliana, parlano da sè.
Si tratta di guerra.
Le guerre israeliane, come quelle americane, seguono sempre la stessa strategia:
Prima lunghe sanzioni economiche per ridurre il nemico allo stremo.
Poi l’attacco dal cielo per distruggere il maggior numero di infrastrutture e le postazioni fisse.
Infine l’attacco di terra per completare il lavoro.
Il tutto si conduce in una delle aree più densamente popolate del mondo.
Il macello, perdonate il termine, è dunque inevitabile.
Eppure i media nostrani insistono a negare l’evidenza, o quantomeno a giustificarla. Alcuni politici e giornalisti italici osano chiamare “motivazioni” le impresentabili giustificazioni israeliane, che si basano sui tre principali assunti:
- Israele deve fermare il lancio dei missili dalla Striscia di Gaza, ripresi subito dopo la fine della tregua
- Israele colpisce Hamas perchè Hamas è una organizzazione terroristica
- Israele colpisce solo le installazioni di Hamas e non intende colpire i civili.
Sotto queste condizioni, l’attacco pare quasi giustificabile, non è vero?
Allora vediamole una per una.
1. Israele deve fermare il lancio dei missili dalla Striscia di Gaza, ripresi subito dopo la fine della tregua
Quali missili (li chiamano missili!) ? I razzi Qassam?
A Gaza negli ultimi mesi di blocco israeliano è mancato tutto.
E’ mancata la corrente, fornita a fasi alterne da Israele dopo che Israele, mesi fa, ha colpito la centrale elettrica di Gaza. E’ mancato il combustibile, sono mancati i soldi per fare qualsiasi cosa, è mancato perfino il pane, perchè mancava la farina. Alcuni forni hanno fatto il pane con farine destinate agli animali. Negli ultimi giorni prima dell’attacco, le persone più disperate si sono ridotte a mangiare erba per non morire di fame.
Con cosa li hanno fabbricati i razzi Qassam, se mancava perfino il pane?
Razzi, poi, che tirano poche migliaia di metri e quando cadono fanno un buco largo si e no un metro, perchè sono tubi di alluminio riempiti di combustibile con una testata esplosiva (quando si riesce), o di metallo, o di pietra, tanto che sono ridotti male.
Stranissimo fatto, proprio ora sono comparsi nuovi razzi che colpiscono a 40 km di distanza.
Da pochi km a 40 km. Un bel salto di qualità.
Come passare dalla Smart al SUV tirando la carrozzeria a mano.
Saranno le preghiere ad Allah (il misericordioso).
Per i non religiosi, e anche per i religiosi, è comuque un salto un po’ troppo lungo, per essere compiuto proprio in guerra dopo l’assedio stringente.
Tanto più che sono proprio questi lanci a giustificare la prosecuzione delle azioni militari israeliane. Senza, verrebbe meno uno dei tre pilastri della propoaganda.
Tzipi Livni, ministra degli esteri:
finchè Hamas continuerà a lanciare razzi verso Israele non interromperemo le operazioni militari
Non dimentichiamoci che lo stato di Israele ha una lunga storia di auto-attentati mascherati che ne mettono in pericolo l’esistenza ed autorizzano qualsiasi tipo di risposta, a partire dall’attentato al King David, attribuito ai “terroristi arabi” ma in realtà compiuto dagli estremisti israeliani (tra cui il padre di Rahm Emanuel, prima nomina di Barack Obama).
2. Israele colpisce Hamas a Gaza perchè Hamas è una organizzazione terroristica
Risulta invece che Hamas sia l’organizzazione politica regolarmente eletta nella Striscia di Gaza dalla popolazione. Alle ultime elezioni, i palestinesi della Striscia di Gaza hanno votato per Hamas, e Hamas ha formato un governo, nonostante il tentativo di guerra civile innescato da al fatah.
Probabilmente Hamas ha vinto le elezioni a Gaza perchè ha scelto la linea dura, perchè resiste strenuamente e caparbiamente all’avanzata di Israele con la sua milizia paramilitare, perchè combatte ogni giorno e non cede di un millimetro la posizione, a differenza del corrotto governo di Abu Mazen che regna sul resto di Palestina.
Hamas sono i palestinesi di Gaza che si oppongono alla continua espansione dello stato ebraico a spese della terra palestinese.
Hamas è dunque il vero nemico di Israele.
Come tale, deve essere stroncato con qualunque mezzo. Anche quello militare. Si rende percio' necessaria un’azione di propaganda per identificare Hamas ed il suo nido, Gaza, con il Grande Nemico, con il terrorismo, al fine di giustificare l'azione militare. Gioco tutto sommato facile, visti i lanci dei razzi e la lunga storia di attentati di Hamas in Israele.
(vi ricordiamo, per la cronaca, che i nazisti chiamavano “terroristi” i partigiani e “attentati” le loro azioni di guerriglia)
Secondo Tzipi Livni
L’idea che Israele e Hamas siano sullo stesso piano è inaccettabile. Hamas è una organizzazione terroristica che nega il diritto di Israele ad esistere
Tutta la colpa è dunque di Hamas, e perfino Angela Merkel si allinea:
Hamas è il solo responsabile del conflitto
3. Israele colpisce solo le installazioni di Hamas e non intende colpire i civili
Eppure, con i bombardamenti dal cielo, noi vediamo colonne di fumo tra i palazzi dei civili, e civili feriti. Saranno quelle cose che chiamano “bombe intellligenti”, che tanto intelligenti a noi non sono mai sembrate.
Intelligenti come i tank e le truppe di terra in aree densamente popolate.
Così intelligenti che gli ospedali sono senza medicine per curare i feriti, senza elettricità e senza combustibile per i gruppi elettrogeni.
Ah, ma non intendono colpire i civili.
Come gli americani a Fallujah.
Fallujah?
Saluti felici
Felice Capretta
Ps: mentre il medio oriente si infiamma di nuovo e Israele sta gettando le basi per la terza intifada, i nostri media osano rilanciae notizie becere anzichè approfondire oltre le cause del conflitto. Passati nel dimenticatoio anche i dati economici: il Nikkei ha perso quasi il 50% in un anno, Mazda e Nissan hanno perso quasi il 75% del loro valore, in italia andiamo verso la deflazione secondo i recenti dati istat sui prezzi alla produzione. Ma sappiamo tutto di gossip, più una “notizia” particolarmente idiota, che non avrete mancato di notare, e vi riportiamo qui: in afghanistan la Cia avrebbe acquistato un informatore con 4 pastiglie di viagra. Sic.