Secondo i giornali, Atene è impazzita perchè la polizia ha ucciso un quindicenne.
Come logica conseguenza, gli anarchici spaccano tutto.
Naturalmente.
Vetrine infrante, negozi saccheggiati, scontri con la polizia, cariche e lacrimogeni in piazza. La protesta si infiamma e si estende ad altre città greche.
Ha senso? La polizia ammazza un quindicenne e i giovani spaccano tutto per giorni e giorni. Ha senso? No, che non ha molto senso. Quando le cose non hanno molto senso, il vostro Capretta scava...
...infatti i giornali si dimenticano di dire alcune cose, alla luce delle quali le cause della rivolta in Grecia iniziano a prendere un pochino di senso.
Risulta infatti che la Grecia ha tutte le carte in regola per essere uno dei primi paesi dell'Unione a risentire dell'impatto della crisi economica sull'economia reale. E' un paese meno prospero degli altri, con un'economia più piccola e particolarmente dipendente dall'estero.
In Grecia sono successe un po' di cose nelle ultime settimane.
- Le banche hanno ristretto drasticamente il credito a causa della crisi finanziaria.
- In parlamento si discute di una riforma universitaria che, tanto per cambiare, taglia denaro pubblico e foraggia gli investimenti privati.
- Sempre in parlamento è in approvazione una Finanziaria che promette ingenti sacrifici.
- E la corruzione dilaga.
Dunque non è che i greci sono particolarmente irascibli: forse sono semplicemente incazzati neri per un paese ed un'economia allo sbando. Questo in particolare non è stato altro che il casus belli.
Forse i greci hanno un po' più di attributi di noialtri italiani che invece, a parità di condizioni, pieghiamo la testa e votiamo invece di calzare gli anfibi chiodati e andare a prendere i soliti noti a calci nel didietro.
Infatti oggi ci sono persone che stanno manifestando davanti al parlamento, con lancio di sassi e petardi.
Parlamento greco, si badi bene.
Saluti felici
Felice Capretta
ps: le autorità di governo, lungi dal comprendere le cause della rivolta in grecia, insistono nell'usare il bastone e la tolleranza zero. prosit.
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