lunedì 22 dicembre 2008

Crollo dei fondi pensione nel Marzo 2009

E' una settimana breve che si avvia placidamente verso le feste di Natale, così, per non guastare la magica atmosfera in cui tutti siamo più buoni, evitiamo di leggere le principali notizie di cronaca.

Completiamo invece la trilogia dei post dedicati alle previsioni del report europe2020 per il Marzo 2009:

Abbiamo visto nel primo post: "Quanto durerà la crisi economica?" che per Marzo 2009 sono previsti 3 principali fattori di crisi convergenti:

____1. Durata della crisi
____2. Esplosione della disoccupazione a livello mondiale
____3. Il rischio del crollo improvviso dei sistemi previdenziali basati sulla finanza


Oggi vediamo la terza e apparentemente drammatica previsone: il crollo dei fondi pensione, dunque dei sistemi previdenziali basati sulla finanza.

Secondo il report, [...] in particolare in USA, Canada, Giappone, Olanda e Danimarca, dalla fine del 2008 in poi, le notizie di drammatiche perdite delle organizzazioni che gestiscono i fondi pensione si moltiplicheranno.

L’Organizzazione per lo Sviluppo Economico anticipa che i fondi pensione perderanno 4000 miliardi di dollari nel solo 2008 (più del piano Paulson, ndFC).

[..]

Nel Marzo 2009, quando gestori dei fondi pensione, pensionati e governi si renderanno conto simultaneamente che:

  • la crisi non è passeggera
  • coincide con il momento del pensionamento della generazione dei baby boomers
  • i mercati non torneranno ai livelli del 2007 prima di molti anni

allora si verificherà il caos in questo settore. I governi saranno forzati a nazionalizzare questi fondi. L'Argentina, che ha già preso una decisione simile alcuni mesi fa, sembrerà un pioniere.

Questa parte del report si conclude così:

Tutti questi trend descritti sopra sono già in corso.

La loro combinazione, e la comprensione da parte del grande pubblico delle conseguenze che potrebbero portare con sè, risulterà in un grande trauma psicologico collettivo nella primavera del 2009, quando chiunque si renderà conto che siamo intrappolati in una crisi peggiore del 1929 e che non c’e’ possibilità di uscita nel breve periodo.

L’impatto sulla psicologia delle persone e delle autorità politiche sarà decisivo e modificherà in modo significatico il corso della crisi nei suoi prossimi passi.

Sostenuta da grande disillusione e poche cose in cui credere, l’instabilità politica e sociale si svilupperà in tutto il mondo.

Suggeriamo di pensare ad un cambiamento epocale verso un mondo bello, pulito e perfetto.

Se però non condividete questi nostri pensieri, vi suggerisco di fare scorta.

Saluti felici

Felice Capretta

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