mercoledì 28 luglio 2010

La trota, la tro...ta e l'economia Usa


Stimatissimi ed affezionatissimi, ben ritrovati.

Siamo rientrati dalle vacanze caprine e siamo di nuovo operativi.

E' strano, è tempo di ferie ma in città c'e' ancora molto traffico. Dico, se l'economia non va bene che se ne va in giro a fare la gente alle 9 di mattina?

Potrebbero stare a casa a dormire.

Invece no.

Magari stiamo finendo come in Giappone, dove perdere il posto di lavoro è un disonore tremendo e qualche marito tiene pietosamente nascosta la cosa alla famiglia fingendo di andare al lavoro. Solo che in Giappone è tutta una cosa dignitosa, qua non oso pensare...

Ecco, forse è così, migliaia di persone senza lavoro che vanno tutte insieme in macchina tra le 8 e le 9 della mattina, facendo interminabili giri nel trafffico cittadino, fingendo di andare al lavoro.

Roba da italiani.

O forse, le ferie sono tutte più concentrate sul mese di agosto.

Mhm. Vedremo dopo le vacanze.

Dall'Italia comunque arrivano segnali poco incoraggianti per l'economia.

Nel frattempo, alcuni giornali hanno dedicato spazio al Mostro di Arguzia, il pluripremiato Campione di Scacchi, ma che dico, il premio nobel per la Fisica, si insomma, il geniaccio amichevolmente definito "la trota", il figlio di Bossi per capirci. Pare che abbia sedotto una attrice che finge di non sapere le cose in televisione.

E oggi su youtube sta spaccando il video di due romane che si esprimono pressochè a grugniti.

Cioè, se non abbiamo toccato il fondo oggi..

Ehi, guarda, c'e' anche la notizia della ricotta rossa, dopo la mozzarella blu.

Già.

Comunque Agosto è lungo e si sa, non è che c'e' tanto da raccontare.

Magari comparisse almeno un provolone verde...


Certo, forse sarebbe stato utile dedicare un po' di spazio a questa interessante notizia emersa su alcune testate riguardo lo stato dell'economia USA.


USA, la ripresa è modesta e rallenta

(quale ripresa? ndfc)

[....] Continuano ad arrivare segnali di frenata dall’economia americana sulla scia di quanto già indicato di recente dalla Federal Reserve. Dalla lettura dei vebali dell’ultima riunione di politica monetaria si è già appreso nelle scorse settimane che la Banca Centrale americana ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita che prosegue ad un ritmo moderato.

Un messaggio che è stato ribadito questa sera dal Beige Book, il tradizionale rapporto periodico della Fed, redatto otto volte all’anno.

Il documento rappresentare la base su cui si lavora in ognuna delle riunioni di politica monetaria e fornisce uno spaccato della situazione relativa alla congiuntura a stelle e strisce.

Dalla lettura del Beige Book diffuso questa sera si è appreso che la ripresa dell’economia americana si conferma modesta e in aggiunta a ciò si sta registrando un rallentamento in alcune regioni del Paese.

Nel dettaglio si registra una crescita contenuta in sei dei dodici distretti oggetto di indagine, mentre in due, e precisamente in quelli di Cleveland e di Kansas City si è avuto uno stallo delle condizioni economiche. In altri quattro si è avuta una frenata e tra i distretti che hanno risentito di ciò troviamo anche quelli di Atlanta e di Chicago.

Ad appesantire l’andamento dell’economia è l’andamento del mercato immobiliare, e in particolare da una parte le condizioni del real estate commerciale che si trova al palo e dall’altra la fine degli sgravi previsti per l’acquisto della prima casa.

La Fed ha rilevato un lieve miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro in alcuni distretti, con aumenti però solo contenuti nelle aree di New York, Chicago, Minneapolis, Richmond e Atlanta.

Nel Beige Book si legge inoltre che i dati relativi alle vendite al dettaglio nei primi mesi dell’estate sono nel complesso positivi, anche se in alcuni distretti la crescita registrata è stata solo modesta, segnalando al contempo che sono in frenata le vendite di auto. In generale sono aumentate le vendite del settore retail, e stando a quanto indicato dai commercianti si è appreso che gli acquisti si stanno concentrando sui beni di prima necessità, mentre sarebbero calati quelli di beni più costosi.

L’attività turistica è aumentata in varie regioni (ehi, che sia la stagionalità? NDFC) , anche se il distretto di Atlanta ha espresso non pochi timori per la marea nera nel Golfo del Messico e per le conseguenti ricadute sull’attività turistica in termini di rallentamento della stessa.

Indicazioni contrastanti per il settore manifatturiero che ha fatto rilevare un’ulteriore espansione nella maggiore parte dei distretti, anche se si è avuta una frenata nella metà di essi e precisamente in quelli di: New York, Cleveland, Kansas City, Chicago, Atlanta e Richmond.

Notizie poco brillanti anche sul versante del credito visto che le condizioni bancarie variano da un distretto all’altro, con alcuni che hanno registrato una domanda per i prestiti debole o in calo. In generale le condizioni del credito si presentano ancora poco favorevoli nella maggior parte delle aree oggetto di indagine.

Dalla lettura del Beige Book è emerso quindi un quadro meno positivo di quello tracciato nei documenti precedenti e appare evidente l’atteggiamento della Fed è meno improntato all’ottimismo di quanto non lo fosse in precedenza.

Ehi, guarda, un pecorino nero.

Saluti felici

Felice Capretta

ps: è sempre disponibile l'indirizzo infoscorretta chiocciola gmail punto com per chi volesse segnalare la sua disponibilità a saperne di più dei corsi di permacoltura. Stiamo valutando la soluzione più opportuna e vantaggiosa e daremo informaizoni quanto prima a chi ha già mandato l'email.

venerdì 16 luglio 2010

Arrivederci al 29 Luglio! Post aperto, commenti liberi

(occhio all'aggiornamento più sotto sul corso di permacoltura)

Stimatissimi,
mentre leggerete questo post noi siamo già caprinamente spiaggiati in una imprecisata isola del mediterraneo a goderci le meritate vacanze caprine.

Non sappiamo esattamente cosa sta succedendo nel mondo, dal momento che abbiamo spento alcuni giorni fa tutti i dispositivi di connessione digitale. Telefoni compresi.

Lasciamo come sempre agli affezionati lettori le chiavi delle Felici Fattorie di Informazione Scorretta. Post aperto con commenti liberi. Ne seguiranno forse altri per non sfondare il tetto dei 200 commenti.

Dunque commenti liberi per tutti.

Per il resto...



Corso di permacoltura
(AGGIORNAMENTO)

Come alcuni di voi già ben sanno, stiamo sondando il terreno per un corso di permacoltura per i lettori di Informazione Scorretta.

Ci stiamo contando, per il momento siamo sopra le 10 persone interessate, poi valuteremo tempi e costi.

Chi vuole partecipare? Chi è disponibile?

Manda una email all'indirizzo infoscorretta chiocciola gmail punto com con "permacoltura" nell'oggetto dell'email per confermare il tuo interesse (anche se lo hai già espresso nel post precedente) e per essere sempre aggiornato sull'iniziativa.

Attenzione, l'email precedente su jetable.org era malfunzionante per un problema di jetable.org stesso e tutte le email sono andate perse (grazie per le segnalazioni). Chiunque abbia già scritto deve riscrivere al nuovo indirizzo infoscorretta chiocciola gmail punto com. Grazie.



Estate, tempo di raccolto


Per concludere, è estate ed è tempo di raccolto.

Negli ultimi 12 mesi ne abbiamo viste di tutti i colori, non ci metteremo a fare il tgcom della situazione, quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Come blog, il bilancio è nettamente positivo e gli accessi e l'eccellente livello qualitativo dei commenti lo confermano.

Ci sarebbe giusto una cosetta.

L'anno scorso, di questi tempi, avevamo scritto un famoso post sull'ultima estate di prosperità.

Scrivevamo che probabilmente l'estate scorsa sarebbe stata l'ultima estate di prosperità.
In un certo senso non lo è stata, e secondo alcuni avremmo sbagliato la valutazione.
Forse è così, anche se il costo di un'altra estate di prosperità è stato altissimo per le finanze pubbliche.

C'e' un debito, là fuori, che cerca di tappare i buchi del nostro presente e del nostro passato.

Quel debito cerca di tappare quei buchi spostandoli nel futuro.

Fino ad oggi, il meccanismo ha funzionato, e la macchina ha tenuto, pur con enormi e repentine sbandate che hanno ripetutamente rischiato di far cadere la macchina in mare o fracassarla contro la montagna.

Eppure quel meccanismo, quel rimandare nel futuro i buchi del passato e quelli del presente, è un meccanismo falso ed illusorio, e come tale è fallace.

Inoltre, i buchi spostati nel futuro hanno il pessimo difetto di ingrandirsi e peggiorare il presente che verrà.

Il buco è ormai così grande da avere raggiunto e superato più volte la dimensione dell'intero pianeta, ed infatti intere nazioni hanno rischiato di cadere.

La Grecia è stata salvata per i capelli, chissà per quanto, ad un prezzo altissimo. Vedremo cosa succederà agli altri paesi del Club Med, vedremo cosa succederà all'Euro, alla Corrente del Golfo ed all'umanità nel suo complesso.

Ci aspettano tempi davvero speciali.

A dire il vero, stiamo già vivendo un momento straordinario, il momento più straordinario della storia umana, ma, come disse la formichina sulla torta nunziale più grande del mondo, "appiccica tutto".

Non tutti notano la grandiosità del momento, ma tutti siamo in cima alla torta nunziale nello stesso momento, ci siamo tutti e ci siamo qui ed ora.

Poi ad ognuno sta decidere dove portare l'attenzione, se alla panna che appiccica o alla straordinaria festa nunziale, facendo attenzione, nell'estasi del momento, a non finire serviti su una fetta.

Gnam.

Scritto questo, benedico caprinamente con ampi gesti in tunica bianca (ehi, questo è delirio messianico, sarà che ho scambiato la crema solare con la maionese?) tutti gli affezionatissimi e con un inchino offro a tutti lettori i miei più felici auspici per una straordinaria estate 2010.

Al 28 luglio!

Saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 14 luglio 2010

GEAB 46 disponibile

E' disponibile su Scribd il GEAB 46 del mese scorso.





GEAB 46 Italiano


Ringraziamo con tutto il cuore caprino gli affezionatissimi traduttori che hanno partecipato alla traduzione di questo numero:

  • Eleonora
  • MarcoR
  • Trinetra
  • Laura
  • Marko
  • Vittorio
  • Alex
  • Carlo
  • Astabada
  • Martina
  • Fedro55

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 11 luglio 2010

Intervista a Giovanni Tamburi, T.I.P.

Nel silenzio dell'ufficio improvvisamente parte il riff di chitarra. Immediatamente l'open space si riempie delle note della memorabile notte in cui in Nirvana si esibirono nel loro concerto Unplugged, e Kurt Cobain attaccava la cover di The Man Who Sold The World di David Bowie.

Non ci sono parole per evocare quella note, o la si conosce o non la si conosce, già dalle prime due note.

Ah, già, è il mio telefono che suona.

All'altro capo del filo metaforico (dal momento che è un cellulare) c'e' Andrea, che mi chiede se ho voglia di fare un'intervista di quelle che non si scordano.

"Andrea, te l'ho già detto: o mi fai intervistare papa Ratzinger in esclusiva per Informazione Scorretta o non se ne fa niente".

"Felice, papa Ratzinger ha l'agenda piena, lo sai, c'e' un buco non prima del 3 settembre 2011"

"Niente da fare, il 3 settembre del 2011 mi scade lo yogurt al cocco"

"Ok, niente Ratzinger. Che ne dici di TIP?"

"Si, Tip, certo. E Tap no, che poi si offende? E Minni, non la intervistiamo? Andrea, stai bene, vero?"

"Ma no Felice, TIP spa, Tamburi Investment Partners, 'gnurànt! Ti interessa farci due chiacchiere? E' disponibile ad incontrare blogger di peso che parlano di economia"

"Mmmmm...ok, quando vuoi, tranne il 3 settembre 2011 che con lo yogurt al cocco non si scherza"


E così, con questa telefonata surreale, che è nato il post che vi proponiamo oggi.

Abbiamo così avuto il piacere di incontrare a Milano Giovanni Tamburi, presidente di Tamburi Investment Partners, società per azioni quotata alla borsa di Milano.

Questo è il resoconto di quella giornata.


L'incontro

Tamburi ci riceve nella sua ampia sala riunioni. Due chiacchiere cordiali nella grande sala, poi a pranzo tocca ai blogger: Bimboalieno, MercatoLibero, Informazione Scorretta.

Mercato Libero parte subito con una serie di domande di taglio più tecnico riguardo la società ed il mondo economico italiano e non solo, che potrete approfondire andando a visitare il blog oggi stesso così come l'ottima review complessiva di Bimboalieno: La Crisi Ha Ucciso I Trend.

Pian piano poi il discorso si sposta verso lo scenario macro, ed è lì che il vostro caprino cronista ha avuto l'opportunità di sentire - e riproprvi ora - l'opinione di una persona che, comunque la si guardi, conosce molto bene l'economia ed ha una mano sensibile sul polso dell'economia italiana, oltre ad una visione chiara dell'economia mondiale.

Domanda:

Nella vita ci sono alcuni eventi che ricordiamo per sempre. La prima volta che prendiamo un temporale senza ombrello, il primo bacio, e molti altri. Ci rimangono impressi nella memoria e ci ricordiamo esattamente cosa stavamo facendo in quel momento, dove eravamo, in alcuni casi anche cosa vestivamo. Se parliamo di scenario macro, partiamo da un evento che è rimasto sicuramente nella memoria di tutti: la caduta di Lehman Brothers. Lei che ricordo ha di quell'evento?

Tamburi ci sorprende subito con un'opinione molto precisa su Lehman Brothers:

Nel 2005 affermavo che tutte quelle bancacce prima o poi sarebbero fallite [....] non possono vivere della vacuità dei loro prodotti.

Vacuità. Effettivamente.

Un impiegato di Lehman Brothers neoassunto prende 130.000 euro l'anno più 50% di bonus.... neanche il mio direttore prende tanto.

Già.

Iniziato bene, si prosegue meglio, quando iniziamo a parlare della tendenza in atto: "Securitization, derivati, speravo che diminuissero. Speravo che la finanza comprendesse e facesse un po' di pulizia. C'e' stato lo sboom delle obbligazioni e le banche hanno capito che di carry trade si poteva morire".


Il darwinismo della crisi

Tamburi ha una visione molto precisa della crisi, quasi darwiniano.

Ci sarà, afferma, un aumento della polarizzazione. In uno scenario di crisi economica come questa, la polarizzazione si manifesta con aziende che vanno male che perderanno quota di mercato e non riusciranno a sopravvivere, ed aziende che, ben gestite e strategicamente dotate, riusciranno a fare bene.

In un certo senso, la crisi opera una sorta di selezione naturale sulle aziende. La crisi economica è vista come un mezzo per "fare pulizia", anche se, dice Tamburi,
si è manifestata una forte inerzia al fare pulizia. Per quale motivo? Perchè le banche hanno interesse a non fare write off.

Tradotto per i meno scorrettamente informati, le banche non hanno interesse a depennare dal loro bilancio i prestiti che hanno fatto e che stanno diventando inesigibili, se non lo sono già.

Perchè si tratterebbe di una manovra dolorosa e con gravi conseguenze di bilancio.

Ed è una operazione che riporta al vero, a chiamare l'attivo con il suo vero nome, il passivo con il suo vero nome, ed a guardare dentro ai buchi.

Tuttavia banche e Vero, come è noto, non vanno molto daccordo.


La crisi sistemica

Non ci sembrava vero condividere buona parte di quello che diceva il presidente di una società quotata. Ehi capretta, il mondo va alla rovescia! Finalmente l'occasione si è manifestata.

Per Tamburi,
il mercato sa usare le sue sofisticazioni e non credo che si arriverà alla crisi sistemica. Abbiamo superato la crisi del 29, supereremo anche questa, magari con una guerra e con la Cina che arriverà a prendersi mezza Africa.
Nel 2009 ho davvero pensato che stavamo rischiando la crisi sistemica.
Oggi sono relativamente ottimista perchè ritengo che riusciremo a salvarci.

Lo speriamo anche noi, anche se divergiamo in questo caso.

A nostro avviso, stiamo vivendo la più grande crisi sistemica che la storia ricordi, con una serie di spostamenti epocali in atto, su un piano non solo economico, dove ogni spostamento puo' essere fatale. Per ora nessuno spostamento è stato veramente fatale, ma le forze in gioco sono talmente enormi che è come andare nello spazio con un missile e tornare: le probabilità di tornare solo feriti sono minime.

O si torna, o non si torna.

Nell'ottobre del 2008 siamo partiti.

E siamo ancora in viaggio.


Inflazione e tassi d'interesse, impoverimento e decadenza

Prosegue così:

avremo inflazione, ma non troppa. Avremo un disallineamento tra inflazione e tassi di interesse, con i tassi di interesse che saliranno ma inflazione stabile o poco in ascesa.
Ci sarà impoverimento della popolazione.
SIamo entrati in un periodo di decadenza che sara' lungo anni, forse un secolo. Se vogliamo elaborare una strategia di fronteggiamento, dobbiamo studiare i secoli bui passati e vedere cosa è successo allora

Avremo inflazione, ma non troppa: come a dire che l'enormità di debito generato sarà spalmata nel lungo periodo a colpi di inflazione non troppo alta. Per capirci, niente di drammatico come la repubblica di Weimar o lo Zimbabwe.

E' una opzione che molti uomini di economia pragmatici vedono come possibile. Per noi vale quanto detto sopra riguardo l'enormità delle forze in gioco.

Ed è con la parola "Decadenza", una decadenza lunga anni, forse un secolo o più, che si è chiuso il nostro incontro. Una parola che ha echeggiato nella sala come se fosse il riff dei Nirvana Unplugged, ma meno gradevole.

Ed una guerra, ed una Cina che dominerà.

Veramente....beh, non si è concluso così.

Perchè ormai lo sapete, a noi piace comunque dare un messaggio di speranza.

Perchè comunque, così come in ogni fase di prosperità ci sono aziende che falliscono miseramente, in ogni fase di crisi ci sono aziende che riescono a prosperare. Perfino in questo paese, in un deserto di incompetenza (e malafede) politica e strategica, ci sono comunque alcune vette di eccellenza che riescono ad avere successo in Italia ed all'estero. Queste sono le aziende su cui punta la società che abbiamo incontrato, e che comunque prospera in modo economicamente ed eticamente corretto. Noi preferiamo pensare che comunque la prosperità nei momenti di crisi, anche sistemica, è possibile, e se ci sono riusciti dei freddi uomini di azienda come quelle in cui investe TIP, ogni singolo affezionato lettore ha tutte le risorse per riuscire a vivere la sua propria vita in prosperità. E le risorse le trova ....nel suo Centro.

saluti felici

Felice Capretta


giovedì 8 luglio 2010

Baltic Dry Index ai minimi


Il polipo ha colpito ancora, ci informano i media italici. Pare che un molllusco che pronostica i risultati delle partite di calcio abbia azzeccato ancora una volta la vincente nell'ultima partita del mondiale di calcio che finalmente finisce.

Ehi, guarda, un fenomeno.

Forse sarebbe stato più utile dedicare altrettanto spazio al vero polipo dell'economia reale: il Baltic Dry Index.


Cos'e' il Baltic Dry Index?

Lo dice la parola stessa: si tratta di un indice, un valore composito, che è determinato dagli andamenti di altri valori. L'indice della borsa di milano è un indice, ed è composto dai titoli della borsa di milano.

Per farla breve, quando la maggior parte dei titoli della borsa di milano guadagnano, anche l'indice della borsa di milano guadagna.

Così, se vogliamo avere una fotografia dell'intera borsa di Milano non andremo a guardare tutti gli andamenti azionari di tutti i titoli scambiati, ma basterà dare un'occhiata veloce all'indice della borsa di milano per avere un'idea rapida di come sta andando la giornata nel complesso.

Il Baltic Dry Index è l'indice che fotografa l'andamento dei costi del trasporto marittimo, in modo particolare delle navi cargo che fanno viaggiare merci non liquide sfuse.

L'indice ci mostra quanto costa trasportare ferro, caffè, cereali, tabacco,..... in pratica materie prime e prodotti agricoli. Anche mangime per capre. E per polipi.

Il Baltic Dry Index (che, a dispetto del nome, vale per tutto il mondo e non solo per il Baltico), è un indicatore particolarmente sensibile dell'economia reale. Se gli operatori economici ritengono che l'economia andrà peggiorando nei prossimi mesi, il primo indicatore a risentirne è proprio il BDIY.

Se ci pensate, è immediato: se penso che nei prossimi 3 mesi venderò meno caffè, ne comprero' meno e il mio importatore ne importerà meno. E meno si importa caffè, più scendono i costi del trasporto. Ripetete questo per un numero sufficiente di merci e vedrete il BDIY scendere. L'economia seguirà poi l'inevitabile percorso di conseguenza.

Ecco il grafico del 2008:




Una caduta verticale che ha raggiunto il fondo con l'11 settembre finanziario: la caduta di Lehman Brothers.

Si è successivamente stabilizzato ai livelli bassi post-Lehman, come ci mostra il grafico a 3 anni






Oggi


Il Baltic Dry Index ha toccato il minimo degli ultimi 14 mesi, questo il grafico dell'ultimo mese




Anche se, in fondo, la caduta non sembra per il momento paragonabile al periodo pre-lehman, restano le incertezze ed i dubbi sull'arrivo della crisi a W.


Crisi a W?

A proposito di double dip recession, questo è il grafico delle ricerche effettuate su google per la keyword "double dip":




Qui il dettaglio (da google).

Saluti felici

Felice Capretta

martedì 6 luglio 2010

Corrente del golfo in via di interruzione?

Da Repubblica: "Berlusconi, abbattero' le correnti".

Già.

Ci sarebbe qualcosa da considerare a riguardo, a partire dall'ormai aperto scontro tra il presidente del consiglio ed il presidente della camera, il quale per tutta risposta afferma che in Italia ci vuole più libertà di stampa.

Doppio già.

Lasciamo il branco di cani rabbiosi a lottare tra loro per chi si accaparra il pezzo più grosso, e dedichiamoci a qualche notizia a cui sarebbe stato più opportuno dedicare qualche riga...

Da swissinfo:


USA, Poste rischio insolvenza

NEW YORK - Le Poste americane puntano a un aumento dei prezzi dei francobolli a partire da gennaio per cercare di arginare le crescenti perdite.

"Il servizio postale si trova ad affrontare reali rischi di insolvenza"

Queste le parole del vice presidente, Stephen M. Kearney, precisando che la società potrebbe chiudere il 2011 con un rosso di 7 miliardi di dollari.

Se invece il proposto aumento del prezzo dei francobolli di 2 cent a 46 cent entrasse in vigore da gennaio, il buco si potrebbe ridurre a 4,7 miliardi di dollari, in quanto il rincaro si tradurrebbe in maggiori entrate per 2,5 miliardi di dollari.


O forse, in tema di correnti, sarebbe stato più utile parlare della Corrente del Golfo, che porta la vita in Europa, e che sta subendo gravissimi danni a causa del disastro marea nera e dell'incapacità degli uomini di fermare la marea nera (a questo punto c'e' da chiedersi se sia incapacità, e dovrebbero andare a coltivare le zucchine, o se sia mala fede, e dovrebbero andare a coltivare le zucchine con la palla al piede).

Sempre swissinfo


Corrente del Golfo in via di interruzione
?

Per chi non avesse fatto le scuole elementari, o in quel giorno mentre la maestra spiegava aveva marinato la scuola per farsi un mezzo di rosso all'osteria, rinfreschiamo la memoria: l'Europa è sostanzialmente alla stessa latitudine del Canada, eppure d'inverno a Monaco non ci sono gli orsi bianchi come in Canada.

Come mai?

Perchè esiste la Corrente del Golfo: è una corrente calda che si forma nelle calde acque del Golfo del Messico e risale l'atlantico fino alle Canarie e lambisce l'Europa. Grazie a questo flusso costante di acqua calda, l'Europa d'inverno non è ricoperta dal ghiaccio e mangiamo le fragole in primavera.

Il flusso si vede bene nell'immagine in alto.

Bene.

Ora, uno studio italiano ha rilevato che la marea nera del Golfo del Messico ha "spezzato" la Loop Current, una delle principali componenti della Corrente del Golfo e uno dei motori che contribuisce a riscaldarla.

Secondo la ricerca è impossibile prevedere come si evolverà la situazione, ma se questo processo proseguirà, potrebbero esserci serie conseguenze per la corrente calda che percorre l'Atlantico fino al Nord Europa.

La ricerca dell'Istituto italiano di Scienze atmosferiche e del Clima (ISAC) stata condotta dal fisico teorico Gianluigi Zangari, che, in collaborazione con l'Università del Colorado, ha analizzato con un sistema di calcolo da lui brevettato i dati dei satelliti americani ed europei per l'osservazione della Terra.

Nei giorni scorsi nel Golfo del Messico la marea nera aveva cominciato a formare un vortice che adesso ha raggiunto dimensioni notevoli e che si è completamente separato dal resto della corrente.

Si è rotto un equilibrio nato in milioni di anni [...] e se non si ricostituirà la Corrente del Golfo, potrebbe subire conseguenze irreparabili, ha dichiarato Zangari.

Già nel 2006 la corrente del golfo si era interrotta per 10 giorni circa, senza conseguenze critiche. Fu per cause probabilmente naturali ed il fenomeno rientro' rapidamente. Ora, la Loop Current è interrotta e le cause non sono naturali, nè si sa per quanto, nè quanto tempo sarà necessario per ristabilirla.

Quali saranno le conseguenze sulla corrente del golfo, nessuno è in grado di dirlo.

Naturalmente, il presidente del consiglio dirà che ha abbattuto tutte le correnti.

Merito suo.

Saluti felici

Felice Capretta

lunedì 5 luglio 2010

Lo strano caso polacco (finale)


Le alte temperature portano la consueta ventata di aria calda sui media nostrani, con le classiche interessanti notizie.

In primis, il caldo.

Casomai non ce ne fossimo accorti, ce lo lo ricordano i telegiornali. Non senza i consigli per combattere la calura estiva che vi ricordiamo qui per caprino nonchè equo dovere di cronaca:


  • bere molta acqua
  • evitare di caricare la nonna di 90 kg sulle spalle tra le 12 e le 16
  • a tavola evitare la bagnacauda con il brasato specialmente a pranzo

Già.

Poi, nell’ordine: cane feroce azzanna bambino che lo tirava per la coda, impiegato insospettabile ammazza il criceto di 9 anni, e tanto tanto altro.

Eppure le notizie su cui indagare non mancano.

Si potrebbe parlare, per esempio, della perdita di petrolio nel golfo del messico. Le operazioni di recupero del petrolio sono state interrotte causa temporale e la fuoriuscita di petrolio da 100.000 barili al giorno non accenna ad arrestarsi.

Senza contare che l'Huffington Post ci informa che BP coprirebbe il petrolio spiaggiato anzichè portarlo via.

Ah, la vecchia arte di nascondere lo sporco sotto il tappeto.

Altrui.






Lo strano caso polacco

Oppure ancora si sarebbe potuto parlare dello strano caso polacco.

Risulta infatti che Komorowski (o Gomorowski che dir si voglia) ha vinto le elezioni in Polonia, indette a seguito della morte del presidente Lech Kaczynski, avvenuta in circostanze misteriose il 10 aprile scorso.

Scriveva il nostro anonimo commentatore semipolacco allora:


Adesso il partito di Tusk ha la maggioranza.

Tusk aveva disposto più volte la sostituzione degli attuali vertici militari, scelti dai gemelli, con vecchi militari comunisti.
Il presidente ha sempre bloccato queste nomine.
I generali attuali sono morti nell'incidente.

Tusk adesso potrà fare tutto ciò che ha sempre voluto e che non ha mai potuto realizzare a causa del veto di Kaczynski.


E con la vittoria di Komorowski alle elezioni, si conclude il processo di democratizzazione della Polonia iniziato il 10 aprile scorso con la coincidenza dell'incidente aereo. Potete leggere tutto quello che la stampa non ha mai osato scrivere nel post "lo strano caso polacco".

Saluti felici

Felice Capretta