martedì 30 agosto 2011

pausa, arrivederci al 5 settembre

Blog in pausa di riflessione fino al 5 settembre.

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 28 agosto 2011

Sempre attuale


saluti felici

Felice Capretta

martedì 23 agosto 2011

La fine di Gheddafi (con 6 mesi di ritardo)

Aggiornamento: Saif Al Islam, figlio di Gheddafi, dato per arrestato dai media ieri, in realtà sarebbe ancora libero, qui un'intervista concessa al Rixos Hotel raggiunto su un convoglio mlitare. Grazie agli affezionatissimi per le opportune segnalazioni tra i commenti. 





Chi l'avrebbe detto? Era salito al potere il 1 settembre del 1969, con uno dei tanti colpi di stato che andavano tanto di moda nei paesi arabi in quegli anni e i cui regimi si stanno sgretolando in questi mesi.

Ha perso il potere il 23 Agosto 2011.

Oggi Gheddafi è l'ex rais della Libia.

Per molti, noi compresi, non è mai esistita una Libia senza Gheddafi e non è mai esistito Gheddafi senza Libia, come Fidel Castro senza Cuba e come Topolino senza Topolinia.

Eppure quel tempo è finito.

Anche se mentre scriviamo si combatte ancora nei pressi del compound di Gheddafi a Tripoli, oggi la città è caduta. I ribelli sono entrati quasi senza opporre resistenza e con il benvenuto della poca popolazione rimasta, che evidentemente non amava tanto Gheddafi, nonostante quello che si leggeva anche online.

Forse perchè non era così progressista come alcuni hanno cercato di dipingerlo (che facile, quando dividi il mondo tra amici e nemici, ed i nemici dei tuoi nemici automaticamente diventano simpatici).

Se negli anni 70 l'ex colonnello aveva investito molto nella prosperità libica anche tra la popolazione, nei decenni successivi la sua politica interna è cambiata molto. E' diventato vendicativo contro i clan dell'est e del sudest che hanno osato incrociare la sua strada politica, e negli ultimi 15 anni la corruzione è esplosa, andando di pari passo con l'emersione di oligarchi in stile russia post-sovietica. Oligarchi, naturalmente, per lo più del suo clan.

Oggi l'ex primo ministro è fuggito a Djerba, la tv di stato abbandonata, alcuni figli arrestati...manca solo lui, sempre se riusciranno a trovarlo nel dedalo di bunker e di uscite di sicurezza che si è fatto costruire dai tempi del bombardamento USA ad oggi (ed in 30 anni se ne costruiscono, di gallerie). 

Non si puo' dire che sia stata una vittoria per il popolo libico. Da quando i cartelli ed i cori dei manifestanti  hanno lasciato la strada alle armi, le cose hanno preso una piega differente. In particolare, da quando si è scatenato l'intervento armato della Nato o di una porzione di essa, chiunque prenderà il potere dopo la caduta di Gheddafi sarà espressione dei poteri che hanno sostenuto e finanziato la missione Nato, o una porzione di quei poteri.

Per il momento è stato proprio il popolo ad essere la vittima principale di questa guerra, e forse lo sarà anche dopo. Non che sia una novità. Ma a noi piacerebbe che un briciolo di speranza se la prendesse, quel popolo libico che viene da quarant'anni di dittatura.

Nel frattempo c'e' molto lavoro sotterraneo in Europa per mettere la forchetta per primi sulla fetta più grossa nella spartizione delle ricche spoglie libiche, compreso il grasso business della raffinazione del light sweet oil, petrolio di qualità particolarmente elevata, di cui la libia produce circa il 10% a livello mondiale, ma soprattutto la grande quantità di gas naturale di cui prospera il sottosuolo libico.


La mossa italiana

Nel frattempo, il nostro sagace governo della scaltra politica estera ha compiuto una delle poche mosse non completamente tirate a caso della sua storia: ha chiamato in Italia Abdessalam Jalloud, compagno d'armi e di studi di Gheddafi e poi a lungo suo numero due. Successivamente ritirato dalla vita politica e confinato nella sua villa vicino a Tripoli per più di 15 anni, Jalloud è una figura che in teoria potrebbe fare da punto di riferimento per i ribelli, per i beduini delle montagne e che potrebbe fare effettivamente da collante nazionale, cosa niente affatto facile, in un paese che, un po' come l'italia, è poco più che un'espressione geografica, divisa com'e' tra le popolazioni della tripolitania, cirenaica, delle montagne e dei deserti.

Ad una domanda specifica di Lucia Annunziata sulla tv italiana, Jalloud ha risposto dicendo che "se sarà eletto un giorno, accetterà la responsabilità".

Quindi ENI e l'Italia per il momento sembrano puntare su Jalloud.

Non che fosse una mossa geniale scoprire subito le carte così, meglio tenersi qualcosa, un asso nella manica, pero' non si puo' mai dire, insomma stavolta forse è stata mossa azzeccata nel complesso. Anche se le voci dei suoi problemi con l'alcol pare che siano solo voci, anche se è fuori dai giochi dal 93, beh, meglio che un babbuino.

Poi abbiamo visto l'intervista e ci sembrava abbastanza tonico, insomma ecco non malaccio così a pelle.

Ma quando tutto per una volta sembrava andare liscio, nel disastro economico, politico e sociale del paese e con una fonte di materie prime quasi a secco, ecco comparire Lui.

Lui, opportuno come il moscerino che esce dal sacchetto dell'umido.

Lui, rapace predatore come la mucca che osserva il treno che passa.

Lui, il famoso Chihuahua Mannaro, franco frattini:

I tecnici dell’Eni stanno già lavorando con gli insorti libici per riattivare gli impianti di petrolio e gas e il gruppo italiano avrà un futuro di primo piano nel settore energetico della Libia

Undicesimo comandamento, frattini. E un minimo di parvenza.
Altrimenti daremo la colpa alla sfortuna se poi i francesi ci portano via tutta la torta.

E comunque, nonostante le acute dichiarazioni del Chihuahua, ENI è comunque riuscita a segnare +6% in borsa oggi.


La mossa francese

Sarkozy, che non ha un chihuahua mannaro come ministro degli esteri, ha intanto ufficialmente invitato il leader del Consiglio di transizione libico, Mahmoud Jibril, a Parigi per un incontro mercoledi' in cui discutere la situazione. In un colloquio telefonico Sarkozy ha anche lodato la "determinazione e il coraggio dei leader del Consiglio e di tutti i libici che hanno aderito alla rivolta".

Pare che Jibril non abbia problemi di alcol.

E comunque si raccolgono fondi per mandare frattini a scuola di diplomazia a parigi (eventuali fondi raccolti in eccesso saranno destinati a trovargli una destinazione stabile in un canile fuori dall'italia).


La mossa USA

Sentito poco fa su un tg (per quanto possa valere): le forze USA si impegneranno a mettere quanto prima "al sicuro" l'arsenale chimico del colonnello Gheddafi "per evitare che finisca nelle mani sbagliate".

Ad ognuno il suo.


Riassumendo

Bene, insomma, cioè mica tanto bene. La settimana calda si è aperta col botto. 

Lasciamo con i migliori in bocca al lupo al popolo libico, se saprà riorganizzarsi, e chiudiamo con alcune citazioni di Gheddafi prese dagli ultimi discorsi in TV.

Al Qaeda ha drogato i giovani libici che ora hanno le allucinazioni e combattono contro di noi (una delle migliori, e indimenticabile)

Vi schiacceremo come abbiamo schiacciato gli americani quando sono venuti a prendere il nostro petrolio

ma soprattutto


Dov'e' il mio amico Berlusconi? 
Dov'e' il trattato di amicizia con l'Italia? 
Dov'e' la clausola di non aggressione?

Come tutti i disturbati, qualcosa di intelligente ogni tanto lo diceva.

A proposito, chissà dov'e' Gheddafi invece?

Saluti felici

Felice Capretta

domenica 21 agosto 2011

Eccoci tornati, per una nuova calda settimana

Stimatissimi,
Durante il nostro periodo lontano dal blog abbiamo seguito un po' i media classici, ed abbiamo scoperto che:

- il paese va a rotoli, ma la prossima manovra economica risollevera' il paese

- se qualcosa non funziona, e' sempre colpa di berlusconi

- i mercati si comportano come i lemmings, e l'oro sale perche' chavez sposta qualche tonnellata d'oro da un caveau estero ad un caveau venezuelano

- in genere, nelle guerre vincono i buoni e perdono i cattivi(forse perche' poila storia la scrive chi ha vinto, e non chi ha perso)

- in genere, se mitragliano un autobus a venezia persone vestite da vigili veneziani, si bombarda torino per sicurezza

- le infermiere possono attaccare la tbc fulminante a migliaia di neonati con la sola imposizione delle mani e si mena il torrone per una settimana con 'sta storia

- mai andare in gommone! Come ti metti in acqua ci sono almeno 15/20 motonavi che sono li' pronte a speronarvi

- infine, per difendersi da caldo e' bene mangiare frutta e verdura e bere acqua, e se siete anziani e' bene evitare di correre i 100 metri sotto il sole della una, meglio ancora nascondervi sotto al letto nelle ore piu' calde della giornata.

Ah! Che fatica informarsi tramite la tivu'.

Per fortuna ho letto tutti i vostri commenti e sono riuscito ad essere presente nella pubblicazione veloce.

Ho seguito il tema dell'alimentazione. Una mattina e cri, se sapeste cos'ho fatto questa settimana....ma non si puo', magari piu' tardi nei commenti.

Mi e' piaciuta la deriva sul tema dei pomodori. La famiglia capretta ne ha 47 piante quest'anno e l'eccedenza noi la facciamo essiccare, anche perche' preferiamo evitare i cibi cotti. Vengono bene e si conservano, ne abbiamo gia' un sacchettone!

Ho seguito l'outing di torn (si puo' dire?) e l'interessante piega spirituale che hapreso la discussione. Molto interessante ma soprattutto buon equilibrio da parte di tutti. Torn, non hai mai abusato dello spazio, stai sereno :-)

Per il resto, dicevo, si apre una lunga settimana calda.

Occhi aperti, una mano sul pc e l'altra sulla zappa, che con questo caldo mi son venuti dei rapanelli grossi come pomodori!

Saluti felici

Felice Capretta


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lunedì 15 agosto 2011

Arrivederci a lunedi' 22 agosto

Stimatissimi, la proposta della manovra da 45mld sara' discussa e ragionevolmente approvata dal parlamento, con il risultato di saccheggiare inutilmente le tasche degli italiani e contrarre fortemente i consumi, ovvero spingere piu' a fondo nel baratro l'economia del nostro disgraziato paese.

Cio' detto, mentre osserviamo lo strazio dei conti pubblici nel deserto dell'incompetenza politica, mettiamo in pausa il blog per una settimana e ci diamo appuntamento a lunedi' prossimo.

I commenti restano abilitati e come sempre cercheremo di garantire tempestiva pubblicazione.

Saluti felici

Felice Capretta
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giovedì 11 agosto 2011

il braccio economico e quello militare




Il braccio economico

Facce nere sui tg di economia. Le borse di tutto il mondo si stanno squagliando dopo essere state congelate 3 anni fa e l'odore di marcio si spande per il mondo, perchè quando congeli una cosa marcia e poi la scongeli è peggio di prima.

Ai tempi scrivemmo ripetutamente che la presunta ripresa era solo una parentesi, e scrivemmo che le misure di quantitative easing sarebbero servite solo a rimandare in la' di qualche tempo cio' che era inevitabile.

Cio' che era inevitabile è ora sotto i nostri occhi.

C'e' un tentativo di congelamento, che per ora sembra non funzionare. Vedremo come andrà a finire.

Intanto, nel disperato tentativo di gettare acqua sul fuoco, oggi il ministro tremonti ha detto la sua sulle misure da intraprendere, all'indomani della lettera che Trichet e Mario Draghi hanno inviato ieri al governo, il cui contenuto è segreto. In italia di segreti se ne mantengono pochi, a parte la P2, Ustica, gli intrecci mafia-politica e le sporcaccionate del vaticano, e questo segreto non ha tenuto particolarmente.

Il contenuto è un programma di governo: liberalizzazioni e privatizzazioni, alias ulteriore svendita dei gioielli italiani e smantellamento dei diritti sociali, con il consiglio di procedere per decreto per snellire il processo. Non sappiamo se è scritto nella lettera, ma l'introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione potrebbe essere parte della lettera. Taglio anche degli stipendi pubblici, ma su questo il governo dice di non sentirci. Vedremo cosa diranno tra una decina di minuti, quando cambieranno idea di nuovo.

Fatto sta che i banchieri comandano sui governi in modo ormai palese. 

Sono segnali.

Tremonti, in ossequio alla lettera dei banchieri centrali, ha iniziato a proporre di:

  • accorpare le festività non religiose alle domeniche, come se stare in ufficio qualche giorno in più all'anno a guardare il soffitto producesse qualche minimo risultato


  • semplificare i licenziamenti riducendo pero' i contratti a tempo determinato (perchè altrimenti diventano tutti subprime, e questa è stata forse la cosa più intelligente e vera che abbia detto tremonti)
  • tassazione delle rendite finanziarie, vedremo


Risultato: Tremonti ha parlato e le borse sono andate a picco.

E comunque non è possibile risolvere la situazione con un governo inabile ed instabile. Perchè qualunque misura impopolare fa perdere al governo le elezioni successive. L'adozione invece di misure non troppo impopolari puo' salvare il governo ma fa cadere la nazione.

Ehi, guarda, una capretta che si morde la coda.


Il braccio militare

Durante i riot in UK le persone su twitter hanno invocato la legge marziale.

Londra è sicura ma blindata.

Cameron sta discutendo l'eventuale schieramento dei militari ed inoltre sta valutando se oscurare i social network.  Come Mubarak, Ben Ali, Gheddafi, Saleh ed Assad.

Fatto sta che ci sono tentazioni di deriva autoritaria.

Sono segnali.


Segnali di pericolo

Non per fare i complottisti caprini, ma ...con la scusa dei disordini e della crisi economica i politici potrebbero gettare la spugna, e magari qualche istituzione sovranazionale non eletta potrebbe proporre una soluzione straordinaria, magari con lo slogan "misure straordinarie per problemi straordinari"?

Dopotutto molte dittature sono nate così.


E tu, cosa farai?

Si, perchè siamo noi gli artefici delle nostre scelte, e siamo noi a decidere in che direzione dobbiamo andare.

Finchè saremo divisi e finche' ci volteremo dall'altra parte, le cose non faranno altro che andare sempre nello stesso modo.

Forse c'e' un'altra possibilità, ma devi essere pronto ad assumerti le tue responsabilità, essere protagonista della tua vita, e non fare più l'eterno secondo.

saluti felici

Felice Capretta

mercoledì 10 agosto 2011

Panico in borsa, tutto normale




Giornate di panico in borsa

Continuano le giornate di panico nelle borse di tutto il mondo. I principali indici ed i bancari sono tutti pesantemente al ribasso: L'indice Ftse Mib si è arreso a - 6,65%, il Ftse100 perde il 3%, mentre Dax, Cac e Ibex hanno perso tutti più di - 5%.

Tracollo delle banche: Intesa San Paolo perde - 12% , Ubi  - 10,17% , Unicredit - 8%.

In territorio pesantemente negativo anche i principali indici USA: S&P 500, Dow Jones e Nasdaq sono tutti ampiamente oltre il - 4%.  Ieri, Bank of America che ha toccato -12% .

Colpito duramente il comparto bancario francese, dopo le voci di un downgrade del debito francese. BNP Paribas tocca il -12% ma chiude a -10%. Societe Generale tocca - 21%, comportandosi come Lehman Brothers prima della fine.

Per la cronaca, Soc Gen è la seconda banca di Francia.

Il MIB ha perso orma il 30% in soli 6 mesi.

E l'oro ha sfiorato quota 1800 USD.


Londra blindata, scontri nel nord dell'Inghilterra

Continuano gli scontri nel nord dell'inghilterra, mentre lo schieramento di 16000 agenti a Londra contro i 6000 della normalità ha reso la notte della città blindata ma ha bloccato i riot.



Ucciso il talebano che avrebbe abbatuto i Navy SEALs

Intanto, giunge la notizia che il talebano sconosciuto che avrebbe abbattuto l'elicottero che avrebbe trasportato i navy seal che avrebbero catturato bin laden sarebbe stato ucciso.

Già.

Saluti felici

Felice Capretta

Cause disordini Londra & UK






Quali sono le cause dei disordini a Londra e in tutta UK?

Come sempre, individuare le cause di un fenomeno complesso come i disordini a Londra ed in UK non è facile. Si puo' cercare una matrice comune con i disordini nelle banlieue di Parigi o con gli scontri a Milano in Via Padova. Punto primo: disagio sociale delle periferie.

Oppure si puo' cercare di ricollegare il fenomeno alla primavera araba ed alle rivoluzioni in giro per il mondo. Punto secondo: disagio trasformato in rabbia per gli effetti della Grande Crisi.

Oppure ancora si puo' ritenere che sia semplicemente l'approccio degli strati bassi della popolazione inglese alla gestione dei problemi. D'altra parte è la terra dove è nato il punk, con il suo "se sei nel dubbio spakka tutto". Punto terzo: un substrato sociale ben disposto al confronto fisico.


Le cause dei disordini a Londra ed in UK


Le cause dei disordini a Londra ed in UK sono più complesse di una sola di queste tre - è come chiedersi quali sono le cause della caduta dell'impero romano o del Rinascimento: sono fenomeni umani e sociologici complessi.

Per chi proprio non ne puo' fare a meno, proponiamo un misto delle tre:

1. Il disagio sociale delle periferie, come nelle banlieue e come in via padova a milano, dove il rancore verso il sistema cova nel ghetto dei disperati, con i blocchi etnici che si comportano come placche telluriche. Perchè il fiammifero si accenda, serve la testata di zolfo. Il ghetto e l'emarginazione in un contesto urbano da cui non c'e' uscita facile, con disoccupazione e senza visione di un futuro, fanno montare la rabbia. E' la testata di zolfo del fiammifero. Che è una condizione necessaria, ma non sempre sufficiente perchè divampi l'incendio.

2. L'impatto della Grande Crisi, come nella primavera araba, è stato duro. Intensificazione della disoccupazione, sfratti e per quei pochi che lavorano più sfruttamento, specialmente per le etnie di colore diverso dal bianco, servitori di straricchi che tutto possono comprare nonostante la crisi. Tutto questo ha caricato ed infiammato quel rancore che covava.

I casseur che distruggono vetrine non chiedono libertà o democrazia o distribuzione migliore della ricchezza o un mondo nuovo o altri concetti particolarmente elevati.

No. Spaccano. Eppure spaccano per un motivo.

Cioè, potrebbero fischiettare, o bersi una birra, invece spaccano.

Quindi c'e' da chiedersi perchè lo fanno, quali sono le cause dei disordini.

Solitamente dietro ad una manifestazione di aggressività c'è una richiesta di attenzione o una richiesta di aiuto. A loro modo, con i loro saccheggi di schermi al plasma e dvd e abiti di marche popolari e sportive, si sono aiutati da soli ed hanno messo in atto una redistribuzione più equa della ricchezza. A loro modo, nel modo che puo' concepire un ragazzo cresciuto lì, e per una notte, si sono presi un po' di ricchezza.

Approfittare del casino per prendersi un po' di merce per magari rivenderla, forse per comprarsi le cose che non si possono comprare perchè schiacciati dai debiti o del collasso economico della Grande Crisi, è un elemento in comune con l'innesco della primavera araba. C'e' anche l'elemento in comune della sfiducia nei confronti delle istituzioni. Naturalmente non stiamo dicendo che spaccano per protestare contro una distribuzione delle risorse diseguale, probabilmente questo elemento c'e' anche se è in parte inconsapevole, ma i furti ed i saccheggi di generi di fascia medio-alta ne sono il marcatore. L'impatto della Grande Crisi è la carta ruvida su cui lo zolfo prende fuoco.

3. Substrato sociale adatto: probabilmente in Islanda avrebbero agito in modo diverso. Effettivamente hanno reagito in modo completamene diverso alla Grande Crisi. Anche in Somalia avrebbero reagito in modo diverso. Ognuno agisce secondo cio' che è (infatti gli italiani non fanno la rivoluzione).

Gli inglesi, e voglia il dio delle caprette perdonare la tremenda generalizzazione, sono in larga parte persone educate, capaci di ragionamenti complessi e con capacità commerciali spiccate, buona oratoria e senso politico/diplomatico. Tuttavia, specialmente tra le classi sociali più disagiate, c'e' forte consumo di alcol. Una certa fisicità innata, combinata con un livello culturale basso o medio-basso, li rende spesso inclini, in particolar modo dopo qualche drink di troppo, a preferire le mani al dialogo come modalità per dirimere una controversia.

E poi ci sono mille altre cause.



Testimonianza di prima mano da Londra

Questa è la testimonianza di un affezionato lettore anonimo per ragioni di privacy che vive e lavora da 5 anni a Londra e negli ultimi mesi si trova spesso a 800 metri da dove sono iniziati gli scontri.

Grassetti nostri.

[....] Ci sono gravissimi problemi razziali, hanno tagliato moltissimo i benefit e tantissima gente non ha letteralmente da mangiare mentre altri vivono in ville multimilionarie. 
La gente, soprattutto quella nera, caraibica e turca e' esasperata e non ce la fa piu'.
La situazione e molto molto peggiore che in Italia. 
Oggi le strade di molte zone sono completamente deserte. Ad una mia amica che ha un bar a Turnpike lane la polizia ha chiesto di chiuderlo ed andare a casa, ci sono stati parecchi incendi e la situazione e' peggiore di quanto descritto nei telegiornali. Sono solo fortunati che e' Agosto, se fosse stato settembre si sarebbero uniti anche gli universitari (a cui hanno aumentato le rate a 9000 sterline l'anno) e ci sarebbe stato il disastro. 
Cosa che potrebbe benissimo succedere tra un mese. 
Per me tutto cio' si plachera' in un paio di giorni per riprendere ben piu' potente a Settembre ottobre. E se Londra esplode ci saranno ripercussioni dappertutto.
Comunque io ho sempre avuto un'ottima posizione a Londra ma e' ripugnante vedere la upper upper class che sfrutta, emargina e schiavizza i ceti piu' deboli. 
Qui e' pieno di gente che lavora per 20-25 sterline al giorno. Significa meno di 2 max 3 sterline l'ora (con il minimo sindacale a 5.75 che ormai per moltissimi lavori non viene rispettato) e vivere a Londra con quei soldi e' semplicemente impossibile. 
Ieri hanno anche attaccato dove vivo, zona che comprende Primerose Hill una delle zone piu' posh, trendy e fino a ieri piu' sicure della citta' pur essendo al confine con Camden.... 
L'altra sera ero invece ospite vicino a Totthenam (dove sono iniziati gli scontri) e dove spesso mi fermo (e' la mia seconda casa ) e la' la situazione e' ben peggiore...


Disordini e proteste anche in India

Per concludere l'allegro quadretto, aggiungiamo una nuova nazione: l'India. Sarà empatia coloniale, ma ci sono disordini anche lì, più affini alla primavera araba che agli spaccatutto inglesi.

A Puna, una manifestazione contadina per una distribuzione più equa dell'acqua è stata repressa dalla polizia con spari sulla folla (ma in India si puo' fare) e ci sono state vittime.

Oggi a New Delhi giovani manifestanti del partito Bharatiya Janata (Bjp) hanno marciato sul parlamento, per manifestare contro la corruzione del principale partito al Congresso, in relazione agli scandali degli ultimi mesi. La polizia è ricorsa al trattamento base con idranti e gas lacrimogeni.

Domani si terrà il Black Day, giornata contro la discriminazione razziale dei dalit, che godono di diritti inferiori a quelli dei cristiani e dei musulmani anche in caso di conversione all'islam o al cristianesimo.


Disordini in Cile

Ieri in Cile migliaia di persone hanno manifestato contro il governo del presidente Sebastián Piñera, salito al potere il 17 gennaio 2010 con una coalizione di centro destra.

Le manifestazioni sono state organizzate in tutto il paese dagli studenti che da maggio protestano per ottenere un’istruzione pubblica migliore e alla portata di tutti. Il presidente Piñera, che secondo un sondaggio è il leader meno amato dai tempi della dittatura di Augusto Pinochet, è accusato di aver privilegiato le scuole private.

Ci ricorda....qualcuno....


In una frase

La misura è colma e qualsiasi goccia fa traboccare il vaso.


saluti felici

Felice Capretta


ps: sul versante economico, giornata di tregua parziale, anche se washington ammette che il double dip è a un passo. Comunque la Fed ha lasciato il tasso quasi a zero e non lo muoverà fino al 2013, così dice la nota. Inoltre la fed continuerà a ricomprarsi i bond usa e a stampare dollari, che tanto l'inflazione la esportano. Che novità.

martedì 9 agosto 2011

Foto dei Disordini a Londra, mercati a picco ieri

Foto dei Disordini a Londra, mercati a picco, non si puo' dire che sia un buon momento.


Mercati, ieri lunedì nero

Oggi il FTSE MIB ha aperto in territorio positivo, ma anche ieri. Solo che poi ieri ha chiuso a -2.35%. E mentre scriviamo ha già virato in territorio negativo.

Risultato, Milano ha perso oltre il 25% in 11 sedute.

Vedremo oggi come si comporterà.

Non è andata meglio a New York, con il Dow Jones che ha perso e ha chiuso a -6,66% (i numerologi si possono divertire).

Bank of america ieri ha perso il 20% in un giorno.

Oro record, oltre i 1700 USD/oncia. Almeno il petrolio scende.

Ci ricorda...qualcosa....?


Disordini a Londra, terzo giorno: le foto

Sul fronte sociopolitico, mentre in Spagna ed in Israele continuano le manifestazioni con gli accampamenti, a Londra - seguono le foto dei disordini - , Birmingham, Manchester (e chissà quali altre città stasera) sono in fiamme. Cameron se n'e' accorto ed è tornato in patria, ma solo dopo 3 giorni e solo dopo che i casseur hanno sfasciato vetrine a Notting Hill e saccheggiato negozi Vodafone, spaccato Hugo Boss e H&M e assaltato bancomat.

Finchè si sparavano dietro a Tottenham non era poi così grave, evidentemente.

La prima misura è drastica: saranno arrestati tutti coloro che inciteranno ad atti di violenza su twitter.

Ah pero'.

Nel frattempo segnaliamo con piacere che su twitter è entrato nei top trend l'hashtag #riotcleanup, con migliaia di volontari che si stanno organizzando per ripulire la città questa mattina.

Ed ora, cartoline da Londra. Questa la mappa degli scontri, a seguire le foto dei disordini.




Tottenham, prima, durante e dopo







Cartoline da Londra

Via daily mail (l'impaginazione potrebbe risentirne)



Croydon: Arsonists started a blaze in Croydon the latest borough to come under attack from rioters
Croydon: Arsonists started a blaze at a furniture store in Croydon - the latest borough to come under attack from rioters
Police officers in riot gear block a road near a burning car on a street in Hackney as youths hurl missiles at officers
Police officers in riot gear block a road near a burning car on a street in Hackney as youths hurl missiles at officers
Looters raid the Orange phone shop in New Street Birmingham
Looters raid the Orange phone shop in New Street Birmingham
Looters raid the Orange phone shop in New Street Birmingham in copy-cat riots which have sprung up in the city

    The violence has spread to Deptford this evening - including this building which has been set on fire
    The violence has spread to Deptford this evening - including this building which has been set on fire. It follows violence in Hackney, Lewisham and Peckham today
    A car is set on fire by arsonists in Hackney as the unrest continues across boroughs in London tonight
    A car is set on fire by arsonists in Hackney as the unrest continues across boroughs in London tonight
    A masked man walks past a burning car outside a Carhartt store in Hackney. Violence is also taking place in Peckham and Lewisham
    Violence: A masked man walks past a burning car outside a Carhartt store in Hackney this afternoon. Violence is also taking place in Peckham and Lewisham
    Police officers in riot gear drag a man along a street in Hackney
    Youths loot a Carhartt store in Hackney
    Police in riot gear drag a man along a street in Hackney whilst looters in hooded tops and scarves raid the Carhartt store with one man making off with a pair of jeans
    A car burns outside a Carhartt store in Hackney where youths also looted the store
    A car burns outside a Carhartt store in Hackney where youths also looted the store
    Hooded youths loot a Carhartt store in Hackney by ripping out a roller-shutter door before making off with clothes
    Hooded youths loot a Carhartt store in Hackney by ripping out a roller-shutter door before making off with clothes
    A burning car in Hackney this afternoon. Violence has also begun in Peckham, south London with shops being attacked and a bus has been set on fire
    A burning car in Hackney this afternoon. Violence has also begun in Peckham, south London with shops being attacked and a bus has also been set on fire
    Youths on the streets of Hackney this afternoon set fire to bins, pictured, as well as cars, and were seen throwing stones, bricks and glass at police
    Youths on the streets of Hackney this afternoon set fire to bins, pictured, as well as cars, and were seen throwing stones, bricks and glass at police
    Chaos: Rioters surround police vans in Mare Street, Hackney, this afternoon as violence erupts again throughout the capital
    Chaos: Rioters surround police vans in Mare Street, Hackney, this afternoon as violence erupts again throughout the capital
    Detaining suspects: Police in Tottenham try to contain people found inside a vandalised store in Tottenham Retail Park. Violence and looting spread across London, from Tottenham in the north to Brixton in the south
    Detaining suspects: Police in Tottenham try to contain people found inside a vandalised store in Tottenham Retail Park. Violence and looting spread across London, from Tottenham in the north to Brixton in the south

    Deputy Prime Minister Nick Clegg and Tottenham MP David Lammy (left) meet local residents and business people including jeweller Steve Moore (far right) who lost his shop after rioting broke out in Tottenham on Saturday
    Deputy Prime Minister Nick Clegg and Tottenham MP David Lammy (left) meet local residents and business people including jeweller Steve Moore (far right) who lost his shop after rioting broke out in Tottenham on Saturday
    Out of control: Suspected looters are seen carrying shoe boxes from the JD Sports Store at the Tottenham Hale Retail Park. Police have admitted they were too stretched to stop the theft
    Out of the box: With the shoes now out in the open, and other items casually slung over their arms, the suspected looters don't appear to be in any hurry outside the store
    Crash and carry: Footage shows suspected looters carrying goods from the JD Sports store at Tottenham Hale Retail Park. Police admitted they were too stretched to prevent widespread theft from vandalised shops 
    More than 100 arrests: Police detain two women outside a damaged Currys store in Brixton. Widespread rioting and looting took place across many parts of London
    More than 100 arrests: Police detain two women outside a damaged Currys store in Brixton. Widespread rioting and looting took place across many parts of London

    Protection: A guard dog keeps watch inside a shop damaged during the disturbances in Enfield
    Protection: A guard dog keeps watch inside a shop damaged during the disturbances in Enfield
    Aftermath: A fire crew puts out a burning car in Enfield. Emergency services were stretched as violence, looting and arson attacks sprang up around London
    Aftermath: A fire crew puts out a burning car in Enfield. Emergency services were stretched as violence, looting and arson attacks sprang up around London

    No entry: Police cordon off an area in Enfield on Sunday night as they try to contain the civil unrest and protect shops, homes and civilians
    No entry: Police cordon off an area in Enfield on Sunday night as they try to contain the civil unrest and protect shops, homes and civilians
    Destroyed: These two cars, both belonging to the police, sit in the middle of Tottenham High Road after the rioters set them alight
    Destroyed: These two cars, both belonging to the police, sit in the middle of Tottenham High Road after the rioters set them alight
    Investigation: Two officers examine the shell of one car as a group of passengers on a bus view the scene
    Investigation: Two officers examine the shell of one car as a group of passengers on a bus view the scene
    Shops under attack: A member of staff surveys the scene of a break-in at a Sainsburys supermarket in Enfield, on Sunday night
    Shops under attack: A member of staff surveys the scene of a break-in at a Sainsburys supermarket in Enfield, on Sunday night

    Crowd: Large groups of youths gathered throughout Enfield town centre, with G. Mantella, a family owned jewellers broken in to and looted
    Crowd: Large groups of youths gathered throughout Enfield town centre, with G. Mantella, a family owned jewellers broken in to and looted

    This police car was attacked by rioters in Enfield
    New outbreak: Youths congregated on Enfield High Street yesterday afternoon, attacking the HMV store, while also using concrete blocks to damage this police car
    Waiting game: A team of riot officers were engaged in a stand-off with the youths on a street in Enfield town centre
    Waiting game: A team of riot officers were engaged in a stand-off with the youths on a street in Enfield town centre


    Damping down: Firemen yesterday continued to douse the buildings set alight during riots
    Damping down: Firemen yesterday continued to douse the buildings set alight during riots
    Wrecked: Two police cars used as a road block were set alight during the troubles in Tottenham
    Wrecked: Two police cars used as a road block were set alight during the troubles
    Debris: Bricks from the previous night's riots litter Tottenham High Road


    Fuori dall'ironia, è con dispiacere che pubblichiamo queste foto. 

    D'altra parte, la disgregazione dell'occidente e la fine della società così come la concepiamo potrebbe non essere un processo interamente pacifico, anche se in teoria avrebbe potuto esserlo. D'altra parte, violenza chiama violenza e non chiama pace.

    Hang on and hang in, direbbero quelli che parlano bene l'inglese, ci aspettano tempi duri, ma gli affezionatissimi già lo sapevano. Non che sia di conforto quando il tuo quartiere brucia, ma almeno speriamo di avere aiutato ad interpretare i fenomeni e comprenderli al fine di poter agire meglio e concentrarsi sulle opportunità anzichè sulla minaccia. 

    Saluti felici

    Felice Capretta